Premessa: stavo leggendo ieri questa fic in università quando hanno spento i computer che ero a neanche emtà storia.
Una rabbia che non ti dico, perché mi è rimasto il piccolo Salvatore sullo stomaco. Volevo leggere la fine, assolutamenteH! E ci sono riuscita solo adesso, dannazione! *C*
E questo non ha fatto altro che aumentre il mio entusiasmo per questa fic.
Citerò un sacco. Oh, se citerò.
Non era ancora giunto il momento in cui torme di spiriti tormentati avrebbero preso a seguirlo costantemente, formando la sua arma e il suo tallone d'Achille insieme; la sua compagnia prediletta e odiata.
Che.
Paura.
Quanta differenza poteva esserci, poi, fra un vivo e un morto? Quanti secondi sarebbero bastati per separare la sua, di carne, dall'anima?
Che.
Paura. (x2)
Avrebbe scelto lui il proprio destino. E non sarebbe stato quello dell'uomo morto ai suoi piedi né degli altri cadaveri.
Povero piccolo Saint, e i traumi d'infanzia! Ci credo che poi mi viene su così! ;_;
alle pendici dell'Etna per i suoi due cuori, di lava e di tenebra
Ecco, questa frase mi è piaciuta un sacco. Volevo farti i complimenti. Eh!
Dopo tutto quando il Grande Sacerdote, dall'alto dei suoi duecento e passa anni, di tutta la sua autorità e delle scale che portano al suo trono, ti chiede perché mai sei tornato al Santuario senza il tuo maestro e tu devi spiegare che, ecco, tu l'avresti anche ucciso quel bastardo, che davvero se lo meritava e che anche le voci delle anime che hanno cominciato a seguirti da quel momento ne hanno gioito, era la loro vendetta, e tu non hai mica paura, nossignore, non hai proprio paura di niente, ma non hai ancora imparato a gestire bene questo tuo orgoglio; e come si parla ad un altro essere umano tu proprio non lo sai, e tanto meno se questo è il Pontefice, e allora se lui ti chiama Salvatore, o giovanotto, o in qualunque altro modo tu nemmeno ci fai caso.
Questo strem-of-consciousness è perfetto! XD Davvero.
“Tsk. Quello che so fare io scommetto che non lo sa fare nessuno”, si vantò. E dopo tutto ne aveva anche ragione: Shaka di Virgo non era ancora giunto al Santuario.
Come fa il bastardo biondo ad infilarsi sempre, anche in fic che non lo riguardano neanche di striscio?! *CCC*
a confronto delle quali il brodo nero degli Spartani doveva sembrare una delizia.
Che.
Schifo.
Schifissimo! :S
Sempre meglio che apparire per sbaglio nelle stanze private del Nono Tempio, o aveva come l'impressione che si sarebbero beccati entrambi un bel Galaxian Explosion in pieno petto. Era vero che non gli piacevano gli esseri umani, ma aveva vissuto i primi anni di vita in un paesino minuscolo, e sapeva farsi gli affaracci altrui con la maestria di una comare.
*momento di LOL e sghignazzamenti fuori luogo*
Ha appreso più in fretta l'arte dello spettegolaggio che quello di Saint.
Lo dicevo io che sono un branco di comari al Santuario! XD
e loro espressioni già esprimevano tutto il terrore che un Cavaliere di otto anni con dei poteri da adulto e un'immaginazione sadica da bambino era riuscito ad incutere.
Che.
Paura. (x3)
Death Mask grugnì il suo disprezzo. “La bellezza, see, come no. Che vaccata. Vivi in un mondo tutto tuo, Phro”.
“Anche tu. Credi che normalmente la gente vada in giro uccidendo, torturando e mutilando i cadaveri? Andiamo, Death, sii sensato”.
*guarda come si vogliono bene!*
“Lo senti? Siamo tutti uguali. Tutti morti. Ci sono quelli che hanno smesso di respirare e quelli come noi che ancora camminano. Per questo non ho paura della morte. Per questo uccido”.
Che.
Paura. (x4)
Davvero, il mio commento generale potrebbe essere Che. Paura.
Ma proprio tanta.
Non lo spavento che ti prende all'improvviso, quello è banane, ma quello di un sottile ragionamento su cose che magari dai per scontate ma che se per caso hai davanti e ci pensi un attimo ti mettono addosso uno strizza paurosa.
*SPUCCIA* |