"Bozhe Moi, a volte sembri un vecchio…” Fece un sorrisetto. “Non vedo l’ora di vedere le facce di questi idioti… fargliela sotto il naso, ecco come si chiama.”
Sören non rispose: Kirill era un ingenuo. Dopo l’iniziale spavento alla notizia che avrebbero chiamato in causa dei demoni, era stato trascinato dall’entusiasmo della missione per conto dell’Organizzazione. Quello che vedeva era solo un modo di mettersi in luce presso Alberich Von Hohenheim.
Lui vedeva altro. Vedeva i danni collaterali nello sguinzagliare quei demoni, il rischio di essere in un posto in cui era riunita una grossa fetta di Polizia magica britannica, tra cui il Salvatore dei Mondi.
Avrebbe avuto gli occhi di tutti puntati addosso e avrebbe dovuto compiere il famoso delitto perfetto.
Tutto questo… e zio non si fida abbastanza di me per dirmi perché diavolo abbiamo voluto portare i Dissennatori qui.
A Johannes l’avrebbe detto."
Ho amato questo pezzo. Ormai si sa che il mio amore per Soren si è irrobustito soprattutto dai primi capitoli di Opera Al Nero, perchè ho un debole per gli eroi disadattati dal passato tragico e controverso, che pur facendo parte dei "buoni" non sanno adattarsi bene al loro mondo, più che per i doppiogiochisti incapaci di essere tali che hanno il cuore troppo di panna per essere dei veri cattivi, ma ci sono pezzi dei suoi paragrafi, anche in Ab Umbra Lumen, che mi piacciono particolarmente perchè sembrano possedere un'altra profondità rispetto ai PoV degli altri personaggi adolescenti.
Forse perché Soren È più profondo degli altri adolescenti, per esperienze di vita e psicologia.
Mi piace come hai evidenziato la differenza tra Kirill, che pensa all'attacco come a un'occasione per scalare le fila della Thule, e ciò lo fa sentire molto adulto e realizzato, e Soren, che invece si rende conto dell'assurdità del piano, e si sente spaventato e trattato dallo Zio come un ragazzino- e proprio questo, proprio questo rendersi conto dell'assurdita delle cose, della gravità della situazione in cui si trovano, e della loro mancanza di potere o margine di manovra e decisione, fa capire quanto in realtà sia molto più maturo, consapevole e meno ragazzino dell'altro ragazzo russo.
Noto poi una vaga traccia di gelosia o forse invidia al pensiero che suo Zio teness Johanness/John Doe più in considerazione di lui? Interessante. Le dinamiche super-disfunzionale dei Von Honhemein e di tutti i folli che giravano loro intorno prima di Dp/Aul mi affascinano sempre. Anni di terapia e centinaia di squadre di psicologi non sarebbero in grado di sviscerare tutta la complessità e la morbosità e disfunzionalità ivi racchiusa.
Passando a dinamiche di famiglie sempre un po' disfunzionali ma molto più amorevoli e allegre, ma è piaciuta la scena in cui Ted viene accolto nel quartetto composto da Ginny, Harry, Ron e Hermione.
Mi è piaciuto il dettaglio di quella pacca un po' forzata, ma di cui comunque Ted apprezza le intenzioni.
Harry clueless dad è sempre un piacere da ritrovare. È uno strano contrasto vicino a Ron- entrambi iper-protettivi, ma Ron è presente al punto di essere soffocante, mentre Harry pur amando moltissimo i suoi figli oscilla sempre tra il permissivo e il distratto.
Mi fa morire Tom per cui cercare di essere gentile con Rose vuol dire concederle l'onore di psicoanalizzarla e insultarla, dandole velatamente della cattiva fidanzata e sottointendendo che Scorpius meriterebbe di meglio, e lei che è troppo stupita dal fatto che Tom stia cercando di *empatizzare* con Scorpius (e indirettamente darle un consiglio per far funzionare la sua relazione) per offendersi o indispettirsi.
Molto ben scritto anche il momento in cui Rose, spiando Tom che spia intorno a se', realizza che gli Auror sono lì per proteggere lui. E gli fa la domanda diretta non perchè spera di ricevere una risposta sincera da lui, ma per spiare a sua volta le reazioni di Thomas beccato a spiare e trarre le sue conclusioni. Insomma, io adoro i siparietti tra Rose e Thomas perchè sì avverte sempre sia la loro antipatia reciproca (che ognuno dei due crede di mascherare in modo sublime) che il fatto che comunque si conoscono abbastanza bene (soprattutto Rose conosce Thomas) per via del fatto di aver passato, loro malgrado, parte della loro infanzia e poi adolescenza insieme e di essere legati alle stesse persone (di nuovo loro malgrado).
Hanno la classica dinamica che può avvenire solo in famiglie/comunità molto numerose (o molto disfunzionali), per cui sono praticamente cresciuti insieme (o meglio, sono cresciuti entrambi nei meandri della Potter, molto più degli altri ragazzini Weasley- credo che stabilire chi dei due sia cresciuto PIÙ vicino ai Potter sia una di quelle cose che potrebbe scatenare una guerra), ma non essendo imparentati in modo diretti si sono sempre considerati più o meno estranei, il che non sarebbe particolarmente strano se non per il fatto che hanno praticamente condiviso un migliore amico/cugino preferiti per...quanto...diciassette anni?, considerato che Al e Tom si conoscono letteralmente dalla culla e Hugo e Rose hanno sempre fatto tutto insieme ai Potter. Per aggiungere danno alla beffa, poi, una volta arrivati a Hogwarts non è che ne' Thomas ne' Rose abbiano avuto tutta questa grande vita sociale al di fuori di Al e dello studio. Ma la cosa divertente è che, proprio per via del fatto che entrambi si taglierebbero un braccio pur di non vedere Al triste o scontento, pur non essendosi mai sopportati non si sono mai scontrati apertamente, e anzi ognuno dei due, pur sapendo che l'altro/a non lo/a sopporta, pensa di essere particolarmente bravo/a a nascondere la propria, di profonda antipatia, e magari di meritarsi anche una medaglia per questo.
Dunque sì, in un certo senso Tom che dice apertamente a Rose che si sta comportando in modo stupido è quasi un ramoscello di pace, perchè è un progresso rispetto all'indifferenza velata di disgusto e vago fastidio con cui Tom considera di solito la cugina preferita di Al.
Mi piace che la reazione di Rose sia "merda, se persino Tom pensa che il mio comportamento è da stronza, forse devo farmi una piccola analisi di coscienza".
Quando ascolti l'opinione di qualcuno non perchè nutri rispetto verso questo qualcuno, ma perchè hai un opinione di lui o lei e della sua morale talmente bassa, che il tuo orgoglio ti impedisce di continuare a comportarti in un modo così orribile che persino una persona simile può ritenersi moralmente superiore a te. Lol. Contorto, ma azzeccato. Comunque io non penso che Rose si stia comportando in modo orribile, penso che si stia comportando...da adolescente. Certo, è egoista e si fa troppe pare...ma non è cattiva. È insicura e spaventata.
Spaventata all'idea delle persone che ama che non vanno d'accordo, certo, ma dietro c'è una paura più profonda che è quella di *deludere*, di non essere all'altezza della figlia di Hermione Granger che tutti si aspettano che sia. Deludere i genitori, deludere Scorpius, o deludere entrambi.
Rose è una brava ragazza, Rose è studiosa, Rose è Grifondoro, Rose è diligente, è una cugina e sorella maggiore responsabile, Rosie è fiera e orgogliosa di essere figlia dei suoi genitori e loro sono fieri e orgogliosi di lei. Da sempre.
Rose non ha mai deluso o scontentato nessuno e ora è costretta a farlo, e l'idea la terrorizza, e la spinge a comportarsi in un modo che sembra sciocco al meglio o egocentrico al peggio.
E in un certo senso questo suo essere finalmente adolescente e egoista, e rendersi conto di esserlo, è una tappa importante del percorso di crescita di Rose, che ha sempre avuto una tendenza a giudicare un po' tutti secondo i suoi (molto alti) parametri morali.
Per questo motivo, dal punto di vista dell'arco narrativo di Rose, ha senso il breve siparietto con Thomas, che è sempre stato giudicato dalla ragazza non abbastanza bravo dal punto di vista morale, come individuo ma soprattutto come ragazzo di Albus.
E sì, Tom se la merita tutta la diffidenza e l'antipatia di Rose e non fa nulla per contrastarle, e le riserve che Rose ha sulla relazione di Al e Tom non sono del tutto campate in aria, però questa vicenda del Torneo sta insegnando a Rose che, aldilà delle validissime riserve che la ragazza può avere sulle scelte sentimentali del suo cugino preferito, neanche lei è una ragazza perfetta o una persona senza macchie.
Rose ha sempre avuto standard morali molto alti, sia per gli altri che per se stessa, e proprio in questo e-soprattutto- nei prossimi capitoli imparerà che questa è un tratto di se stessa che deve imparare ad ammorbidire, sia per le persone intorno a lei che per sé stessa.
Comunque io se fossi Al mi offenderei a morte, visto che Rose e Tom non hanno mai deposto le armi di guerra per lui ma l'hanno momentaneamenre fatto per Scorpius, lol.
Ovviamente, sempre sia lodata l'amicizia tra Scorpius e James Potter (mai tanto necessaria come in questo capitolo, per Scorpius) e per una volta è stato bello leggere di come il solitamente spensierato e ottimista Scorpius sia sul crollo di un tracollo nervoso, anche per via della mancanza di supporto che sente avere intorno in un momento per lui così importante, ma di cui gli altri, Rose in primis, sembrano non capire il significato o il motivo. (Recensione modificata il 02/06/2023 - 08:39 pm) |