[Recensione premio per il contest "Tell me more... with Pottermore"]

Ciao ancora!

Anche se non è la prima versione del post-conversazione con Harry che leggo, la tua storia mi ha comunque appassionata molto.
Ho trovato molto intensa l'immagine di Remus seduto ai piedi dell'albero dove fu morso, incurante del fango e della pioggia. Credo sia emblematica della sua disperazione in quel momento, del suo sentirsi contaminato e dalla sua paura di essere diventato contaminatore.
Inoltre – anche se dopo l'uscita della biografia del licantropo su Pottermore sappiamo che non è andata così – ho profondamente amato l'idea che sia stata Tonks a chiamarlo a casa, che sia stato rispondendo al suo messaggio che Remus abbia capito quale fosse l'unica scelta possibile, e ancora di più ho amato il fatto che l'abbia mandato tramite Patronus, che ha le sembianze di quello di Remus – a ricordargli quanto lei lo ami – ma anche le sembianze del lupo (seppur non mannaro), a sottolineare che lei è pronta a convivere con quella 'contaminazione'.
Devo dire che riesci sempre ad inserire qualche immagine davvero intrigante ed originale nelle tue storie, dando loro quel tocco in più che colpisce a fondo il lettore. Ottimo lavoro!
Tra l'altro anche stilisticamente e grammaticalmente l'ho trovata una storia molto buona, però non amo molto l'uso del punto e virgola.
Ti consiglio anche di ingrandire il font, è davvero molto piccolo (ok, si può zoomare, ma perché non prevenire? ^^).

Alla prossima,
Isidar^^

Leggi la risposta dell'autore

Questa FF è molto bella, è capace di sospendere il tempo. Il paesaggio grigio che riflette i sentimenti di Lupin è così malinconico... Mi è piaciuto molto il paragone tra il grosso guaio del passato e quello del presente, che "si incontrano" sotto l'albero, l'uno perdonabile poiché era un bambino, l'altro ancora più grave perché ha rischiato consapevolmente. Originalissima l'idea del Patronus di Tonks che lo convince a tornare. Non si vede tutti i giorni Lupin piangere, ma non è ridicolo o infantile, anzi, è commovente ='( Si sa, quando si è da soli ci si sfoga, al diavolo l'orgoglio...
Bella, i miei complimenti =)

Leggi la risposta dell'autore

ciao
Ho immaginato, frugando fra le tue storie (sì, lo faccio con tutti gli autori di cui devo leggere qualcosa, puro vizio cerebrale) che fosse questa.
Beh, se la storia è questa...
Cerco di dare un parere neutrale, ossia quello che dò a tutti gli autori che partecipano ad un mio contest con storie edite che recensisco... Interessante, me gusta!
baci
beth

Leggi la risposta dell'autore

E' credo la prima volta che leggo di Remus che torna da Tonks perché lei gli ha mandato il suo Patronus ^^
Questa frase è bellissima:

"e quando posava i suoi grandi occhi scuri su di lui, ne era certo, aveva il potere di arrestare il mondo; qualsiasi ragionamento sensato e pratico veniva meno dopo un suo sguardo."

Quel "arrestare il mondo" mi è piaciuto tantissimo.
Così come mi è piaciuto il giocare con i colori: il grigio della foresta e il rosa di Tonks e le riflessioni di Remus sono perfette. Ho visto che ti sei buttata anche in tante belle descrizioni, ho "sentito" sul serio la pioggia che bagna Remus,
brava!
ciao
Fri

Leggi la risposta dell'autore