Hugo ha scalato la vetta dei personaggi preferiti con il suo pov in questo capitolo (unico fino all'ultima parte di Opera Al Nero, se non sbaglio). C'è qualcosa nel pezzo narrato dal suo punto di vista che mi ha ricordato terribilmente le atmosfere di Harry Potter e il Calice di Fuoco, prima che Harry venisse scelto come Campione, quando lui e Ron passavano tutto il tempo a bigonellare e a dire è pensare robe da quattordicenni, mentre Hermione studiava e i cattivi cominciavano già a tessere le loro malefiche trame intorno a Hogwarts.
Curioso, perchè Hugo non è per nulla simile a Harry e non è nemmeno la mini-copia di Ron. Però forse è il suo essere un ragazzino semplice, interessato alle cose a cui si interessa in media un ragazzino di 14-15 anni, ma comunque con una perspicacia nascosta inaspettata, che mi ha ricordato la parte maschile del Golden Trio. Solo che la situazione è opposta: perchè, a differenza di come accadeva nel trio Harry-Ron-Hermione, nel binomio Hugo-Lily è lui (la parte maschile) ad essere (più o meno) responsabile, colui che si preoccupa di prendere buoni voti (bellissimo il dettaglio:"tranne in alcune materie inutili come Aritmanzia e Pozioni"- in una solamentre frase hai stabilito quanto Hugo sia, nonostante le apparenze, figlio di Hermione, col suo essere orgoglioso della sua intelligenza, e allo stesso tempo diverso sia dalla madre che dalla sorella, perchè Rose, come Hermione, non liquiderebbe mai le materie in cui non è brava dicendo che sono inutili, ne considererebbe accettabile continuare a prendere voti mediocri in quelle materie solo perchè non le piacciono, ma piuttosto passerebbe tutte le vacanze a studiare per diventsre brava anche in quelle- io sono più come Hugo, purtroppo). Lily invece è concentrato di guai, spericolatezza e poca voglia di studiare. Una Potter, insomma. Una Potter versione femminile, quindicenne, super-carina, pseudo-telepatica e lievemente viziata. Si salvi chi può, insomma. E Hugo- come Rosie- è figlio dei suoi genitori, quindi è geneticamente programmato a salvarla ALMENO da se stessa, o dalle conseguenze dei guai che combinerebbe da sola. (Sul serio, mi fa morire che i Potter pensano di aver ereditato dal padre l'impulso di "salvare la gente"- cit. Hermione- ed è vero, ce l'hanno, ma non si rendono di quante persone siano continuamente impegnate a salvare LORO- esattamente come succedeva a papino). Per fortuna c'è sempre una cugina maggiorenne, un fratello maggiore, o una sorella più grande a salvare poi LUI dalle conseguenze dei guai in cui, da bravo Weasley, si caccia tentando di parare le spalle a LEI.
Essì, Hughie è proprio una Weasley (sia pure con cervello Granger) e Lily è proprio una Potter...ma con la tenacia un po' spaventosa che le donne Weasley hanno quando devono "prendersi" o riprendersi il proprio cavaliere- vedi ora Lily con Soren, Rose con Scorpius appena emergerà dalla sua torre lacrimante di fazzoletti sporchi e cioccolata, e Ginny in passato con Harry "ti mollo per il tuo bene" Potter. (Eh sia ringraziata la tenacia un po' ossessiva delle donne Weasley, che se fosse stato per quel tonto di Harry non avremmo i tre piccoli Potter).
Mi piace il contrasto tra Rose nello scorso capitolo che sembra sempre così forte, sicura e poco romantica, ma quando viene mollata si strugge come un'eroina di un romanzo rosa tra pianti e abbracci a cuginetti gay, e Lily che invece sembra lo stereotipo della ragazza che crede di essere una principessa, tutta viziata e smorfiosa e alla ricerca di cavalier Serventi, ma quando si sente abbandonata o trascurata o anche solo delusa da un ragazzo, quel ragazzo deve CORRERE. Perchè la piccola, dolce Lilù, tutta pupazzi e camerette rosa, non piange come un'eroina delle storie d'amore che tanto le piacciono. No, la piccola Lilù, come Hugo sa
bene, SI INCAZZA.
Tra l'altro, mi piace il modo in cui Hugo descrive il malumore di Lily- come qualcosa che di raro è per questo temibile, che si espande con lei come una nuvola nera senza che lei apra bocca, una sorta di aurea che rende la cugina solitamente allegra e festaiola improvvisamente terribile e pericolosa. Ho notato che è una cosa che capita spesso con le persone molto carismatiche, che quando sono di buon umore sono capaci di catalizzare nella loro orbita chiunque e diventano l'anima della festa, ma quando sono di umore metifico emettono quel tipo di nube nera che fa desiderare a tutti coloro che sono nella loro orbita di rintanarsi in un angolino e piangere chiedendo pietà.
Comunque, Kirikoso (io lo chiamo così perché dopo ANNI passati a leggere questa storia lui è l'unico di cui non sappia mai scrivere il nome) si scontra con la furia da damina infuocata di Lily, rigira il dito nella piaga delle sue sofferenze da essere viscido e vigliaccamente crudele qual è, incita l'orgoglio da Weasley ferito e offeso di Hugo, e infine viene finalmente messo a cuccia dalla cugina mezza-Veela e *davvero figa* dei due ragazzini. L'arrivo di Dominique è stato epico e provvidenziale...e Lily è una Violinique shipper, oltre che un Al/Tom shipper! Ahahah, dai è vero, è sempre lì a fare domande e supposizioni sulle relazioni della cugina mezza francese e del fratello di mezzo, lol. Sarà perchè hanno entrambi storie tormentate e rocambolesche con individui problematici.
Mi piace molto il modo in cui hai descritto il rapporto tra Hugo e Lily, è meno AmiciziaAssolutaTM che quello tra Rose e Albus, meno conflittuale e pseudo-fraterno che quello tra Rose e James, ma in un certo senso più stretto di entrambi, poiché Hugo e Lily sono quelli che "sono cresciuti assieme, negli anni uniformi di Hogwarts" (bellissima frase e bellissima immagine), essendo coetanei ed essendo stati smistati entrambi a Grifondoro.
Da un certo punto di vista, la loro amicizia può sembrare anche un po' opportunista, visto che Lily tratta Hugo come il suo valletto e porta-borse personale e Hugo è contento di essere cugino di Lily perchè così può conoscere tutte le amiche carine di lei. Però c'è anche affetto genuino, ed è evidente da come Hugo si alteri quando Poliakof tratta male Lily, o da come Lily si preoccupi quando Hugo si scaglia contro suddetto Poliakoff ignorando il fatto che quest'ultimo sia più grande, grosso ed esperto nelle Arti Magiche di lui. Tra loro c'è l'affetto sottointeso ma intramontabile che nasce quando si cresce insieme e, seppur a volte non sopportandosi, si condividono tutte le esperienze familiari e scolastiche.
In un certo senso mi sembra che Lily e Hugo abbiano entrambi avuto un'esperienza scolastica più...normale...dei loro fratelli e sorella maggiori. O in generale dell'annata Potter-Weasley 2005-2006. In senso, paranoie di Lily legate al fatto che le sue amiche siano tali per via delle sue parentele a parte, hanno entrambi un gruppo ampio, ma non particolarmente stretto, di amici loro coetanei con cui passano insieme le giornate parlando di tutto o di niente.
Guardiamo la differenza con Ted, James, Rose, Al e Tom.
Ted non ha mai avuto una grande vita sociale a scuola, vuoi per carattere, vuoi per il suo essere orfano e imbranato. Non è mai stato *davvero* solo perchè Tassorosso è una casa accogliente dove non si emargina nessuno (in questo è simile a Serpeverde e diversa da Grifondoro e Corvonero, che invece mi danno l'aria di posti dove si possono trovare amicizie strettissime ma si può anche rischiare di vivere sette anni da paria- a Serpeverde e Tassorosso, invece, anche se non hai amici fai parte del branco in qualche modo. Serpeverde è una casa gerarchica, quindi ammette leader ma non paria, perche in una gerarchia i paria sono pericolosi, e infatti vedi Piton che volente e nolente fu trascinato nel gruppo di giovani Mangiamorte ai suoi tempi, e il modo in cui Tom viene guardato male dai compagni di Casa quando smette di fingere di essere interessato a fare un minimo di conversazioni ed ) però non ha mai neanche avuto amici. A parte Victoire che era un'amica d'infanzia, di due anni più piccola, smistata in un'altra Casa
Rose non ha mai avuto amici o amiche "esterni" al Clan. Al ha sempre avuto come migliore amica la sua cugina coetanea, imparentata a lui per parte materna e figlia dei migliori amici storici di suo padre, come migliore amico (ora ragazzo) il secondo figlioccio del padre, che conosce da quando erano entrambi in culla e con cui vive in simbiosi da quando hanno undici anni. Ha UN (1) amico stretto (Zabini) che non è cresciuto con lui e che non sia imparentato ne per sangue ne per adozione a nessuno dei due genitori.
Insomma, Rose per la scontrosa diffidenza e fedeltà cieca alla famiglia, Al per timidezza o desiderio di non attirare l'attenzione, entrambi sono sempre rimasti sempre molto "in famiglia", pur andando ad Hogwarts.
James è più estroverso di Rose e meno timido di Al, però anche lui, se ci si pensa, fino al settimo anno (cioè fino a quando è diventato migliore amico di Scorpius) è sempre stato circondato da una torma di ragazzotti tutti figli di ex-membri dell'E.S. (il figlio di Lee Jordan, i figli di Luna) che lo seguivano ciecamente nelle sue malefatte in quanto "Re" di Hogwarts e primogenito di Harry Potter, ma non lo conoscevano davvero come"James", nel modo in cui Scorpius l'ha conosciuto, poiché lui stesso non faceva loro vedere chi fosse aldilà delle spacconate e del suo cognome.
Hugo e Lily invece, se da un lato, in quanto piccoli delle famiglia, devono sopportare doppiamente il peso del loro nome (perchè sì trovano a dover vivere il paragone non solo con i genitori ma anche con fratelli/sorelle/cugini/cugine più grandi, tra l'altro tutti e tutte scolasticamente brillanti in un modo o nell'altro) dall'altro sembrano meglio inseriti tra i ragazzini del loro anno, della loro Casa ma anche di altre. Non che abbiano amicizie particolarmente profonde con i loro compagni di scuola, e entrambi ovviamente diventano delle tombe se qualcuno di loro tenta di estorcere loro pettegolezzi sulla loro famiglia, ma non sono nemmeno particolarmente isolati e "chiusi" tra i loro parenti e figli di amici di parenti come accade spesso ai figli di celebrità. Forse proprio perchè, essendo i due più piccoli (almeno ad Hogwarts-Louis è in Francia e le gemelle sono ancora troppo piccole) quando sono arrivati loro erano passati già abbastanza Weasley e Potter da renderli meno "bestie rare". (Anche se Lily ha comunque i complessi sul fatto di essere considerata una raccomandata, ma questo è un altro discorso).
Insomma, poteri da LeNa e guai del parentado a parte, hanno avuto una vita scolastica abbastanza normale, ne' da disadattati socialmente isolati ne' da eroi solitari, ma da ragazzini con interessi, abitudini, modi da fare e preoccupazioni da ragazzini. Almeno fino a che Lily non ha deciso di invaghirsi del ragazzo più problematico e complicato che potesse esserci. (Rubando il record al fratello maggiore Serpeverde, che però tiene la palma di Potter più attiraguai- Lily se li cerca quindi non conta- è col ragazzo più problematico nel senso in cui questa parola viene usata su internet, cioè stronzo).
Tra l'altro mi ha fatto morire quando Hugo pensa che, IN EFFETTI, Lily non è autorizzata a salire sulla nave di Dumstrang, e Soren non è legalmente obbligato ad accettare di vedere o parlare con Lily (anche se ghostare la tipella che ti ha salvato l'anima da un Dissennatore neanche due settimane fa è una mossa infame. Soprattutto a meno di un mese dal Ballo. Soren, ho capito che sei un disadattato, ma il ghosting no, dai.)
Per fortuna arriva la McGrannit che da a Lily una dritta per ottenere il permesso per salire sulla nave.
A proposito della McGrannit e Lily- chi non ha mai vissuto un'esperienza simile? Chi di noi non ha mai avuto quell'insegnante che pensavamo fosse stronza e ce l'avesse con noi, e poi abbiamo capito che eravamo noi, i cretinetti (o le cretinette) superficiali, e che la prof era severa per il nostro bene? Ha ragione Hugo quando pensa che Lily è un pochino viziata (più che un pochino). Non nel senso cattivo del termine come lo potevano essere Draco e Dudley ai tempi o come a volte lo è Tom (poi lasciamo perdere che anche Tom è viziato per ragioni differenti da quelle per cui lo erano Draco e suo padre adottivo Dudley, che erano entrambi viziati nel modo in cui I figli unici spesso sono viziati- ovvero per via di genitori, che, non avendo altri figli su cui ripiegare le aspettative, non possono non amettere che il loro unico pargolo non sia più che perfetto, mentre Tom è viziato nel modo in cui sono spesso viziati i bambini "problematici" in famiglie numerose o comunque con più di un solo figlio- tutti sanno che quel particolare ragazzino è più problematico e "difficile" degli altri, e non si integra bene, e agli adulti dispiace e per questo gli si concedono più cose di quante ne si lasciano passare agli altri bambini della stessa famiglia, fino a creare un circolo vizioso in cui suddetto ragazzino o ragazzina diventa sempre PIÙ problematico/a e farà sempre più fatica a integrarsi tra gli altri, e così via.)
Lily, dicevo, non è viziata nel modo in cui lo sono i piccoli tiranni a cui i genitori hanno sempre permesso di essere cattivi con altri bambini senza conseguenze, ma è viziata perchè, come dice Hugo, è sempre stata una bambina così *adorabile*, allegra e affettuosa al tempo stesso, che le sue marachelle sono sempre passate in secondo piano rispetto alla sua capacità di leggere gli umori altrui e consolare chiunque fosse triste con una battuta e un abbraccio. Poi era la più piccola e l'unica figlia femmina tra i bambini di Harry e Ginny, a sua volta figlia minore e unica femmina di Molly e Arthur- insomma, la storia che se hai fratelli/sorelle tutti/e dello stesso sesso e tu tu sei a) il/la più piccola/o b) l'unica femmina/l'unico maschio è sicuramente non sempre vera al 100%...ma in molti casi, almeno nella mia esperienza, lo è. Tutti (genitori, fratelli, cugini, zii e zie, nonni prima, amiche e torme di maschietti adoranti poi) la hanno sempre riempita di attenzioni, per cui quando qualcuno non lo fa va in tilt.
Lily è più che altro viziata affettivamente, in senso che non è abituata ad essere sgridata, punita o anche semplicemente ripresa dalle persone (e soprattutto dagli adulti) che le vogliono bene. Quando qualcuno la sgrida o la puniscono, dunque, lei pensa subito che *la odiano*. Quindi pensa che la Mcgrannit la odi, mentre invece vuole solo correggere il suo atteggiamento che sì, non ha mai dato fastidio a nessuno...ma potrebbe portare danno a lei stessa a lungo andare, non la McGrannit, da brava insegnante, l'ha capito, e ha deciso di farlo capire anche a Lily, anche a cisto di farsi odiare.
Il rapporto tra Lily e la vecchia cara Minerva è il classico "sono rigida con te perchè SO che puoi fare di più" ed è la classica cosa che da ragazzina ti dà i nervi, poi cresci e diventi quasi orgogliosa del fatto che una tua insegnante avesse un'opinione così alta di te, nonostante il tuo essere un'adolescente insopportabile, da non accontentarsi della tua mediocrità e pensare che potessi fare di meglio. Davvero, quando avevo quindici anni, leggendo per la prima volta questa storia, non riuscivo ad immedesimarmi in Lily perchè come *tipo* di quindicenne era *troppo* diversa da me...ma rileggendo le sue parti riguardo alla scuola e al tenere volutamente volutamente basse le aspettative per paura che gli adulti pretendano poi da lei più di quanto possa dare e rimangano delusi...eh. Forse a quindici anno ero più simile a questo personaggio di quanto io stessa pensassi, anche se i miei motivi per "tenere volutamente basse le aspettative" erano diversissimi dai suoi.
Ah… sì.” Annuì riprendendosi abbastanza per non sembrare una brutta copia di suo cugino Hugo “Sì… mi sto facendo dare una mano. Delle ripetizioni intendo.” Si affrettò a spiegare visto cosa era successo durante la prima lezione. “A quanto pare non sono così disastrosa come pensavo…” Chiosò con un sorrisetto.
La donna inarcò un sopracciglio, come se avesse detto una cosa sciocca. “Lei non è disastrosa, Potter. È semplicemente svogliata e disattenta, cosa ben diversa.”
Prendi e porta a casa Lils. McGrannit uno, Le Tue Paturnie Adolescenziali zero.>
1) punto uno, povero Hughie. Si danna l'anima per stare dietro ai guai e alle crisi da primadonna di Lily, è poi lei lo usa nella sua mente come metro di paragone della goffaggine e dell'imbranataggine. Noi ragazze sappiamo essere malvage (specie a quindici anni).
2) punto due, la McGrannit è mitica.
3) punto tre, amo l'autoironia di Lily, che non svanisce anche quando perde battaglie verbali.
<“Quindi… era questo? Non è che… vuole…” Esitò incerta, perché si sentiva più scema ogni secondo che passava. Ma era così, con donne come la McGrannit o zia Hermione. Si sentiva sempre come se parlassero due lingue diverse, in lassi temporali abissalmente lontani. Per eufemizzare. “… non so, farmi una predica?”
Si sarebbe morsa le labbra non appena lo ebbe detto. Ma era ormai troppo tardi per evitare che la McGrannit inarcasse entrambe le sopracciglia.
“Il mio compito qui non è fare prediche, Signorina Potter, ma istruirvi e prepararvi per i GUFO di fine anno…>
1) punto uno, mi piace il dettaglio su Lily che non si sente a suo agio con donne come sua zia Hermione. La rende più umana. Mi viene anche da chiedere se sia una cosa reciproca visto che, in Ab Umbra Lumen, i due personaggi che, senza consultarli, dicono che Lily è sempre stata viziata troppo sono Rose e Hugo, i due figli di Hermione e non lo so, mi sa tanto di cosa che, se viene ripetuta da due fratelli in situazioni tanto diverse a proposito della stessa persona, a distanza di trenta capitoli, è perchè l'hanno sentita dire a casa più volte da un genitore, magari non si ricordano neanche loro quando. Soprattutto perché sia Rose che Hugo sembrano molto meno viziati di tutti I Potter, ma in particolare di Lily, e riesco ad immaginarmi l'Hermione dei libri essere un po' giudicamente sul modo in cui Harry e Ginny crescono i loro figli- non dimentichiamoci che ha avuto un ruolo da pseudo-sorella maggiore per entrambi, ed è sempre stata meno indisciplinata di entrambi (o quando lo era lo era per un "Bene Superiore", vedi Polisucco e Rita Skeeter nel barattolo, e non "per il gusto di", come Harry, gli Weasley e 2/3 dei figli di Harry e Ginny). Non lo so, è un headcanon mio che magari nella tua storia è sbagliato, però sono curiosa di sapere cosa ne pensano i vari zii e le varie zie su Al, James e Lily e la marea di guai in cui si cacciano continuamente, cacciando continuamente di riflesso i cugini e gli amici.
2) punto due, ah, quel sentirsi sceme quando un'insegnante che detesti ha ragione e tu hai torto, ma in un modo così palese che è quasi comico.
3) punto tre, la McGrannit continua ad essere mitica e a "mandare a casa" le paturnie adolescenziali di Lily.
Lily e i collegamenti quelli veloci 🤣. No dai, le voglio bene. In fondo è sveglia. Anche quando si risveglia in lei il cromosoma del maschio Weasley (la McGrannit, a quanto pare, le fa quest'effetto).
AHAHAHAHAHA.
<“Sono una professoressa è vero… dubito che sarò altro per tutta la vita…” E qui la frecciatina Lily la colse. Si dispiacque per averle dato della zitella. Davvero. “… ma una richiesta simile la deve rivolgere al suo Direttore di Casa, non a me.” E qui la mimica facciale fu inequivocabile. Era una dritta. “Mi risulta sia il Professor Paciock, no?”>
1) punto uno, "si dispiacque di averle dato della zitella. Davvero." Ah marmocchia, taci che fai più bella figura, va'.
2) la McGrannit in realtà ama gli studenti ribelli. A patto che il loro essere ribelli non si manifesti durante le sue ore di lezione, però. E non influenzi negativamente la loro media scolastica...okay, Lily ha ragione. Hermione e la McGrannit sono davvero fatte della stessa pasta.
3) ma la McGrannit è più figa. L'ultima frase mi ha ricordato un sacco il suo "Harry, non devi urlare contro la Umbridge!...È vero che l'hai insultata??" "Umh. Sì" " "Prendi un biscotto".
Poi...Scorpius e James. Ah, la bromance.
Bello il dettaglio di James che si sente comunque a disagio a varcare le soglie di Villa Malfoy perchè lì "ci hanno imprigionato papà e gli zii", anche se non considera Scorpius "uno di quelli". (Non più, almeno).
<"È un mezzosangue!” Esordì una tipa con grosse palpebre e un orrendo vestito a balze nere.
“Sicuramente.” Convenne un vecchio sottile e dalla carnagione singolarmente verdastra. “Del resto l’igiene approssimativa è cifra stessa di quelli come loro…”
“Ehi, mi lavo! Tu non ti fai un bagno da quanto nonnetto?”>
James è un idiota ma ogni tanto da belle soddisfazioni.
<"Non tutti, signora. Ci sono io.” Disse sincero. “Non ha risposto ai miei Gufi, così ho pensato di dover… insomma, di dover venire a controllare. Mi dispiace per l’improvvisata.” Aggiunse, perché ricordava nebulosamente esistesse un’etichetta anche per le visite.>
I Potter non hanno proprio nessun concetto di bon-ton. Ah, sti figli d'arte viziati...
Bello il dettaglio di Astoria che somiglia a Scorpius non nei colori o nelle forme del viso ma nelle espressioni. Insomma, Scorpius è Black e Greenass con una spruzzata superficiale di Malfoy.
aaawwwww.
orientamento sessuale di James: professori e madri dei suoi amici. Okay.
Comunque, a parte tutto, bello il modo in cui James sprona Scorpius di reagire insultandolo, e poi gli dice che no, non è lì per spronarlo. E lì perché è preoccupato per lui.
Il loro dialogo in questo capitolo riprende, a parti inverse, la prima volta che si sono parlati veramente, quando James gli rivelò di essere da sempre innamorato di Teddy, esponendo un lato di se' che non aveva avuto il coraggio di mostrare a nessuno dei suoi amici e parenti. Ed è così che divennero amici per la pelle. E sarà così che continueranno ad essere, perché amicizie così non svaniscono col tempo e le differenze.
Sono l'amicizia che tutti vorrebbero avere, almeno una volta nella vita. L'amicizia di cui ogni ragazzo come James avrebbe bisogno per diventare una persona migliore, un po' meno pallone gonfiato e un po' più migliore amico.
Passando a Soren e a Lily...
Non li "shippo" davvero, dal punto di vista romantico, almeno non in Ab Umbra Lumen, quando Lily ha solo quindici anni e nessuna esperienza "da grande" (no, Lilù, imboscarsi con i ragazzi nello stanzino delle scope non conta come "esperienza da grandi", è solo l'ennesima cretinate adolescenziale che da cretinetta fai per SENTIRTI grande) e Soren è un diciannovenne disadattato che ha vissuto tutta la sua vita come bambino-soldato, e quindi è stato privato di tutta una serie di esperienze affettive ed emotive la cui mancanza lo rende "inadatto" all'interazione con altri adolescenti. Perchè nessuno gli ha mai insegnato come fare. Perchè per lui non è naturale provare, esprimere e ricevere affetto. Perchè gli unici svaghi che li sono stati mai concessi erano la lettura di opere come il Beowulf (tra l'altro, adoro il particolare della passione di Soren per la letteratura norrena: è un passatempo abbastanza "nobile" da rendere credibile il fatto che lo Zio&Co non abbiano cercato di sottrarglielo, ma allo stesso tempo la letteratura, e in particolare la letteratura epica, richiede sempre, per venir apprezzata, una sensibilità particolare che Soren non potrebbe avere se fosse davvero la macchina-arma che tutti credono che lui sia.)
C'è qualcosa di tenero nel fatto che Lily, sempre così *cool*, così popolare, così estroversa, si senta irrimediabilmente attratta da una personalità come quella di Soren. Il fatto che una ragazzina come lei, invece di essere annoiata dai suoi gusti (tipo il Beowulf) e modi di fare fuori moda dell'altro, ne sia incuriosita, è una prova del fatto
Il loro contrasto è geniale, ma non ho mai desiderato vederli come coppia "vera" fino al loro re-incontro Opera Al Nero.
Però li ho sempre trovati interessanti come personaggi, presi singolarmente, e ogni volta che rileggo le loro parti mi accorgo sempre di più di quanto siano entrambi ben scritti e stratificati. E di conseguenza trovo interessanti le loro interazioni, e soprattutto i momenti in cui ognuno/a dei due si accorge di piccoli dettagli caratteriali, abitudini e sfumature dell'altra/o.
È come se ognuno dei due riuscisse a vedere oltre le apparenze e le maschere dell'altro/a: è vero, Lily riesce a vedere Soren il guerriero disadattato dietro Soren Luzhin (il che non è un granché, perchè Soren fa schifo a recitare- pure Tom, Al, Harry, Nora e persino JAMES sono riusciti o riusciranno a smascherarlo) ma soprattutto riesce a vedere Soren Prince, quel Soren Prince che Alberich ha tentato di distruggere da bambino per poter plasmare Soren Von Honhemein, nobile, cavalleresco, sensibile Soren Prince che non è mai del tutto stato distrutto ma è rimasto dormiente finchè Lily non l'ha risvegliato. Ma anche Soren ha saputo vedere oltre le maschere di Lily, oltre i suoi modi frivoli da ragazzina viziata. Ha visto la sua sensibilità dietro le sue arie infantili da reginetta della scuola, la sua fragilità dietro i suoi lazzi e ghigni da finta donna vissuta, ma soprattutto la sua profondità e forza d'animo (necessaria per evocare un Patronus) dietro il suo "fare finta di essere stupida" per paura di essere considerata stupida da ALTRI. E vero che Soren è tutto ciò che a Lily è stato insegnato a temere. Ma è anche vero che Lily è tutto ciò che a Soren è stato insegnato a disprezzare o al massimo a sfruttare. Lily è frivolezza, è riposo, è luce, è colori, è affetto, è smancerie e esagerazioni. Eppure lui, dall'alto del suo essere un soldato, non la disprezzarla, ma anzi non solo ne è affascinato, come si è affascinati dalle cose che non si conoscono, non solo ne è attratto come le falene che vivono al buio lo sono dalla luce, ma addirittura l'ammira, per essere tutto ciò che nessuno intorno a lui è mai stato. Ne è intenerito, dalla sua spontaneità e innocenza, e allo stesso tempo ne è in soggezione. E questa cosa intenerisce me, che un mago letale come lui sia in soggezione verso una ragazzina più giovane e ingenua, ma anche più carismatica, estroversa e chiacchierona di lui. Mi intenerisce perchè mi ricorda quanto anche lui, nonostante tutto il suo addestramento, sia dopotutto un adolescente, imbranato e confuso come tutti gli adolescenti. Un adolescente che non si rende conto che la ragazza che gli piace vuole essere invitata al ballo. Però allo stesso tempo non può essere solo questo perché è anche una spia in incognito che deve guadagnare la fiducia di suddetta ragazza.
Bellissimo il momento in cui Lily cerca di comportarsi in modo tutto schivo per farsi invitare al ballo, poi siccome Soren è tonto (addestrato ad uccidere e appassionato di letteratura difficile, ma tonto) la ragazzina sbotta e si autoinvita insultandolo. È questo che intendevo quando scrivevo che Lily è una principessa fuori, ma una coriacea donna Weasly dentro.
Mi rendo conto di quanto le mie recensioni su Lily e Soren possano apparire bipolari, perchè metto continuamente le mani avanti dicendo che non li *shippo* davvero fino a che non saranno entrambi più maturi(Lily) e psicologicamente sani (Soren), poi però ogni volta che recensisco un capitolo in cui ci sono delle scene tra loro sbrodolo sulla poeticità e la delicatezza e il Romanticismo del loro rapporto.
La realtà è che in me esistono una mini-Rose che sottolinea tutto ciò di sbagliato e pericoloso che esiste nell'amicizia-più-che-amicizia tra Lily e Soren e una mini-Lily Evans (Nonna Lily) che non può fare a meno di notare come ognuno/a dei due abbia in un certo modo salvato l'altra/o, anche e soprattutto metaforicamente.
Forse, basilarmente, le storie non sono davvero la realtà, purtroppo o forse per fortuna, anche se a volte quando sono scritte bene (e la tua lo è, cavoli se lo è) e con attenzione alla psicologia dei personaggi è facile confondersi con essa. E se nella vita reale direi che un rapporto che parte da premesse (anche esterne, eh) così disgraziate e sbagliate come quelle tra Lily e Ren (lui che finge di essere qualcuno che non è, lei che viene ingannata, lui che anche se non vorrebbe partecipa all'inganno) non può evolversi in qualcosa di meglio, non importa quanto compatibili siano gli innamorati coinvolti in questo rapporto in teoria, in una storia posso allo stesso tempo riconoscere la tossicità delle premesse tra due personaggi e al tempo stesso ammirare la poesia dietro la loro relazione, intenerirmi per la tenerezza un po' timida ma sognante con cui pensano l'uno all'altra. |