Ciao Savannah! Mi presento: mi chiamo Cristina, ho 23 anni e sono una tua fan accanita. Questo è la premessa al primo commento che ti scrivo, in quanto reputo giusto presentarmi: in precedenza infatti ti ho mandato solo una mail disperata perchè alla decima volta che leggevo Original Sin stavo andando in crisi d'astinenza. Non ti ho mai scritto recensioni infatti, non per pigrizia, ma perchè ogni volta che cercavo un modo per analizzare la tua storia con occhio  critico ed analitico mi mancavano le parole, e non volevo sembrare una pazza esagitata che ti racconta di come si sia stampata le tue storie ed abbia costretto chiunque le rivolgesse la parola per più di 10 secondi di fila a leggerle a sua volta. Con l'e-mail naturalmente penso di aver mandato a quel paese questo proposito, ma almeno una volta inviata non ho potuto autocommiserarmi più di tanto perchè è automaticamente sparita dalla mia vista e quindi dai miei pensieri. Però ora me la sento di scriverti. Ho imparato a memoria le tue fanfictions, ho letto il tuo primo libro e sto leggendo il secondo. Non ti ho chiesto l'amicizia su facebook perchè odio quel social network con tutto il cuore, perchè preferisco pensare a te solo come ad una scrittrice e non come ad una ragazza, e perchè voglio godere di ciò che la tua mente partorisce senza pormi il cruccio del chi o cosa l'abbia fecondata. Nonostante ciò, e nonostante questo capitolo mi sia piaciuto molto, vorrei però permettermi di darti un consiglio. Non lavoro nell'editoria, e le poche prove letterarie da me sostenute sono a mio stesso parere abbastanza fallimentari. L'unica cosa che mi vanto di essere, è una lettrice. Ed è esclusivamente da lettrice che ti parlo. So infatti che prima di ogni altra cosa sei una lettrice anche tu, perchè è da lì che nascono tutti gli scrittori, e ti vorrei chiedere di regredire a quello stadio ogni tanto. Non perchè tu non sia brava, ma perchè man mano che procedevi con i tuoi scritti hai, a mio modesto parere, iniziato a perdere quel modo diretto di descrivere che rendeva anche i mille aggettivi da te usati una cornice vittoriana un po' pesante, ma bella. Prova a rileggere TGBHF se puoi, o se non quello, i libri che ti hanno ispirato e ti hanno dato quella spinta in più per metterti sulla tastiera e scrivere: tornare alle origini ogni tanto può farci ricordare i nostri stimoli, e permette un'autoanalisi sufficientemente critica da soppiantare ogni beta o editor. Leggi, leggi ad alta voce se puoi. Torna lettrice ed immagina le scene descritte. Non è facile in quest'ultima prova: c'è poco spazio per l'immaginazione, ed il cervello inizia a saltare pezzi e scene senza volerlo. Gioca e divertiti con le parole, montandole come pezzi di costruzioni dei colori che più ti piacciono, ma ricorda che alla fine deve uscire un castello o una forma ben precisa, e non un cestone dove riporle. Mi dispiace per questa critica, forse un po' impropria, forse un po' supponente, forse un po' inopportuna, ma spero tanto che tu non la prenda male, ma la prenda come quella che è: un consiglio, dato da una persona che non ti conosce, ma che ama ciò che scrivi, e che quindi ti è amica di quella strana amicizia che può legare uno scrittore ad un lettore e viceversa. Grazie per tutto quello che scrivi, e sappi che ti ammiro tanto per il fatto che non hai lasciato del tutto il mondo poco fruttuoso delle fanfictions per dedicarti solo e unicamente allo scrivere che dà proventi. A presto, spero! -Cri PS: Ah, un'ultima cosa: a cosa ti fa pensare il termine "SEQUEL"? Non per qualcosa, prendilo come un piccolo memo-suggerimento-supplica ^^
(Recensione modificata il 19/08/2011 - 01:03 am)

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