E vai, lacrime a fontana che scorrono di nuovo.
Ci ho provato, a trattenermi: NIENTE.
Non è solo per il regalo della croce, per il modo col quale ha accettato il dono. È che Dan se la tiene sul petto, nascosta sotto i vestiti, è come gli manca terribilmente ogni istante in cui ci pensa (e non smette mai di pensarci, come potrebbe?), è come si circonda di quegli oggetti che fanno male e continua a farsene come se soltanto grazie a quelli ci fosse la testimonianza che entrambi sono esistiti, insieme, e si sono amati.
Devo correre a lavarmi la faccia e far sparire il pugnale in gola, ma io AMO QUESTA STORIA, amo loro e ho appena deciso che della serie "Tracce" è la mia preferita. Perdonami, Pete.
Tu credi che si siano lasciati, ci credi davvero (anche se un po' ti insospettisci), finché arrivi alla frase finale e ci resti di sasso. Pure io che sapevo tutto, si può? Come se il finale potesse essere cambiato...
Il "Puoi abbracciarmi?" condisce allegramente le mie lacrime così come il "Come se dovesse tornare, da un momento all'altro.", Jesus!
Stupenda, ma troppo male al cuoricino!

Le frasi in corsivo in fondo ai capitoli che cominciano ad assumere strani significati, non voglio andare avanti!
Crisi isteriche a parte, questo capitolo è intenso, c'è poco da dovermi ripetere. Ho adorato l'immagine di Nor che suona il violino con la finestra aperta e di Dan che lo accompagna col violoncello. Non mi capita quasi mai di pensare anche a lui che sappia suonare uno strumento del genere (se non per quella famosa fanart), men che meno che suoni accanto a lui. Ovviamente sarebbero spettacolari.
Così come gli ombrelli impolverati, inutilizzati da anni, pensare a quegli strumenti abbandonati a loro stessi mi intristisce profondamente. Non mi consola sapere che può toccare le corde del violino, ricordare i suoni che ne traeva, non mi consola un bel niente. Ma questa storia non è scritta per consolare, solo per spezzare cuoricini sensibili come il mio, quindi mi inchino col nodo in gola e mi fiondo alla conclusione.

(Senza un violino, che invece riesce a toccare emozioni e sensazioni diverse, non ha senso suonarlo.
Non ha senso per lui. Il suono è incompleto. <--- ma Cristoferino Lambert. çAç)

Avrebbe adorato il suo viso sotto la pioggia, ne è certo.
Anche pieno di lacrime. <--- io AMO queste due frasi. Sono... non so come definirle se non meravigliose! Ho perso il mio repertorio di aggettivi! È così bello qui. ç*ç

Il capitolo è pieno di tristezza, a partire dal fatto che la pioggia, di base, dovrebbe fornire un'idea malinconica. Almeno a me fa questo effetto.
Islanda che ci corre sotto, trascinandoli e ridendo, dona alla pioggia un significato allegro e spensierato di gente come loro che si diverte a giocarci, bagnandosi, per poi riprendersi dal freddo con la cioccolata.
Non so se mi faccia più male sapere che Islanda non c'è più, la reazione di Nor che diventa ancora più silenzioso e non respinge certi gesti oppure Danimarca che vorrebbe consolare il suo amore e si limita a tenerlo stretto. Non lo so, so che amo questa storia ed i suoi brevi e schiaccianti capitoli. O_O

E del MIO cuore, che vogliamo dire? Tremolante e infreddolito!
Sto leggendo ad alta voce -privilegi dell'essere sola in casa- e mi si è spezzata verso la fine. Penso sinceramente che Danimarca che si taglia i capelli per non doversene occupare, per non dover rivivere il rito di sistemarli, sia una cosa da torcimento di vasi sanguigni.
La prima parte è carina, leggera, allegra e anche buffa. È il ricordo di qualcosa di quotidiano che sembra quasi banale. È proprio questa la forza della fanfiction: l'importanza che hanno i gesti fatti ogni giorno, niente di particolare, nessun ricordo di un giorno speciale. Colazione, sistemarsi davanti allo specchio... tutte cose perse.
(Tra una riga e l'altra ho ridacchiato per Nor che si specchia da quindici angolazioni diverse. ç*ç)

Sto... piangendo. Mi tocco le guance come una scema. Voglio dire: conosco la storia, l'ho letta prima ancora che fosse pubblicata, l'ho riletta quando è stata postata.
Ed eccomi qui, decisa a voler lasciare un commento capitolo per capitolo a questa bellissima storia e non voglio più andare avanti. *si lamenta debolmente*
Ma lo farò, perché merita di essere diffusa in ogni modo, tanto è perfetta e triste. Mi sono emozionata di nuovo; normale, quando una cosa ti tocca tanto, tornarle vicino e ricominciare... sì, ma non pensavo. Volevo fare una lettura un po' "fredda", se capisci cosa intendo. Non è possibile, è troppo malinconica, mi arrendo.
Credo che qui, oltre al fatto che abbia apparecchiato per due e che fissi la tazza che, ora, sembra prenderlo crudelmente in giro, la cosa che più mi devasta sia lui che si alza presto, di buonumore, per preparare quei dolci. Una colazione per due.
Ovviamente è scritto/descritto meravigliosamente, come sempre. ç*ç

Ho letto questa storia tutta d'un fiato. E la prima cosa che ho pensato alla fine è stato: "WOW". La mia espressione shockata completava il quadretto.
E' grandiosa! Terribile, agghiacciante, straniante... eppure è piena di quella dolcezza malinconica così tipica delle tue storie...
La adoro. Non posso non adorarla!
Un bacione,
OrochiMary

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MIO. DIO.
...
Cioè, devo commentare?
Oddio.... non so COME commentare, COSA scrivere...
Cioè.... me l'hai ammazzato... Nor... ed è la tua nazione preferita! E che gli facevi se era la tua nazione meno preferita? Mi hai reso vedovo Danimarca!! E pensare che davvero mi aspettavo "il solito" lutto per la separazione di una coppia, vai Nor e sii felice... invece Nor... T___________T
Bel colpo di scena! Ma sai cosa...? Prussia in teoria è morto ma rompe ancora le balls alle nazioni viventi, quindi la sparizione della Norvegia non riesco a visualizzarla al 100% nella mia immaginazione. A parte questo, complimenti per questa storia e grazie per averla scritta. Spero non ci lascerai a digiuno troppo a lungo!

Riletto...
"Ogni cosa è collegata alla croce, anche l'ultimo che hanno condiviso.
Non ha smesso, da allora, di indossarla, agganciata ad una sottile collana, sotto i vestiti".
Maledetta, ci avevi avvisato che la tragedia era dietro l'angolo e non me ne sono accorta....
E di che sarebbe morta la Norvegia? ;_;

(che poi la parte su Ice e i lego mi ha fatto pensare che fosse morto anche lui... non è morto anche lui, VERO? O SI? Ma sei terribile!) O_O
(Recensione modificata il 07/09/2011 - 08:36 pm)

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Sob...
Non mi aspettavo che finisse in modo così triste!
cioè, mi immaginavo che Norvegia se ne andasse ed abbandonasse Dan, non che morisse... che triste.
Già quando ho letto la cosa della croce sotto i vestiti mi era sorto qualche sospetto; la parte del regalo è molto bella, è strano immaginare Norge che arrossisce e quasi si commuove per un regalo, ma è un immagine gradevole.
Fantastica la torre di Lego di Islanda! Perchè il piccolo nordico è sempre collegato a cose che sono super-carine??? Ah, forse perchè lui è super-carino! (perdona il mio piccolo sclero-pedofilo per Ice!)
E poi la fine... Norge che vuole essere abbracciato all'ultimo momento... troppo triste!
Ne farai una long-fic? Si scoprirà perchè Nor è morto?
Complimenti, non vedo l'ora di leggere qualcos'altro di tuo!

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E' MORTO!?
No, dico... E' MORTO!?!?!?
Oh mio dio, no! No! No!
ç_ç Tu mi vuoi far morire!
Oh mio Dio!
E' straziante, sembra quasi di essere in un manga di quelle sadiche delle CLAMP (ma questa da dove mi è uscita!? haahahahaha), anche se io preferisco te a loro (Sì, L'HO DETTO! èwé).
...Comunque, mi è piaciuto davvero tanto seguire questa storia, e tu scrivi MAGNIFICAMENTE.
Sei molto flessibile, ecco! :3
Taaanti baci e complimenti *TRISTEZZA MALCELATA* <3

P.S.
Ovviamente ti seguo tanto anche su faccialibro, anzi, sono ossessionata dalla tua pagina.
Ma la mia identità resterà un mistero mwahah.

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La malinconia che trasuda dai tuoi capitoli mi ammazza. Con questo capitolo ero pericolosamente vicina alle lacrime. Davvero metti una cura infinita in ogni parola, e io non ho parole per rendere le sensazioni che mi danno quando le leggo.
E Nor col violino e Dan col violoncello mi ricordano un'altra fanaaaart! <3

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Wow. Bellissimo.
Cioè, l'immagine di Norge che suona il violino davanti alla finestra è semplicemente STUPENDA; se si aggiunge poi Dan insieme a lui con il violoncello... uhm, non trovo le parole adatte a descrivere la bellezza della scena!
Anche se è strano pensare Dan che suona il violoncello: Il violino per Norge è perfetto, ma per il nostro danese troverei adatto uno strumento più potente... Anche se ovviamente per fare un duo con il violino, non andrebbe bene, quindi è perfetto così *_*
Oddio, poi la cosa della parte opposta del cuore è meravigliosa. Riesci sempre a farmi sciogliere in un brodo di giuggiole, aaww...
Brava, brava, brava.
Alla prossima!

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;____;
che cosa bella.
norvegia è completamente centrato come personaggio ed è stupendo. bella.
a presto.

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Oddio, questo mi ha veramente spezzettato il cuore in tanti frammenti....
E' tristissimo vedere Norge che si lascia trasportare dal dolore per la perdita di Ice solo a vedere la pioggia, tanto da abbandonare la consueta ritrosia e lasciarsi consolare così apertamente da Dan... E' un'immagine quasi surreale ma bellissima.
Come è bellissima l'immagine di Islanda che trascina gli altri due sotto la pioggia a correre...
Penso mi si sia sciolto il cuore.
Bellissimo, il migliore di quelli che hai scritto finora secondo me!
Aspetto con ansia il prossimo! :)

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O-oddio... non... dirmi... che...
Che ci darai un'altra fic smaciulla-cuore come Avskjed! *scoppia a piangere*
Ah-ahm, in ogni caso IO LA LEGGERO', perchè amo come scrivi, e amo i Nordici. *si asciuga le lacrime*
Spero solo che finisca bene... :'3
Per ora mi fai venire i lacrimoni, e sei la mi autrice preferita <3
Baaaaaaci*svolazza lontano*
(Recensione modificata il 27/08/2011 - 11:38 pm)

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Non so perchè, ma immaginare Norvegia che si fa la piastra mi fa morire dal ridere... Mi sa ho una mente davvero malata.
Comunque il capitolo è delicato ma spezza il cuore come il precedente... Dan che rimane prima a guardare Nor che si pettina, poi che via via allunga anche lui i suoi tempi di preparazione è troppo dolce.
Anche lo specchio diviso a metà è un'idea carina.
Ecco, poi il fatto che si sia tagliato i capelli corti per non dovere più pettinarli è troppo triste.
Complimenti, al prossimo capitolo!

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