Recensioni per
La tragicommedia delle antinomie
di hane

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/09/11, ore 01:34

Eccome se ho gradito!
Sono un pò cinica e quando scrivo qualcosa purtroppo questo lato di me esce fuori in abbondanza.
Ma lasciamo stare, questa flash non è solo cinica, è del tutto nichilista. Non so se hai presente lo sprezzo con cui Nietzsche sputa (oltre che su chiunque altro) sui cosiddetti nichilisti passivi, insomma su coloro che accolgono la morte di dio ma non fanno nulla per un rinnovo radicale delle loro vite, anzi si crogiolano nell'autocommiserazione e nei "narcotici posticci", come li chiama lui. Insomma, spazza via (cinicamente anche lui) tutta una cultura, quella decadente, con annessi e connessi di quella estetica e le migliaia di altre correnti dell'epoca - dunque cala le braghe ai poeti maledetti, ai dandies, e a tutti questi simpatici amanti dell'ozio, del Bello, dell'arte e bla bla bla. Ecco ecco: non so bene perché io ti scriva di Nietzsche, ma proprio me l'hai fatto venire in mente.

Io sono la prima cresciuta con questi signori che non credono in nulla e nessuno - ed è probabile che abbiano avuto una pessima influenza su di me - ma non posso fare a meno di provare un certo, infinitesimale astio nei loro confronti, come nei confronti di questo caro Mr Nessuno che ci proponi, il quale non sa perché muore come non sa perché ha vissuto - o con che fine l'ha fatto. Nessuno dice che si debba per forza vivere tendendo a qualcosa - non sia mai! - però il moralismo borghese mi condiziona abbastanza da farmi sostenere in parte - ti assicuro molto piccola - tale tesi. Posso amare personaggi (limitiamoci ai libri, sì, o al teatro e al cinema) nichilisti, ribelli, pseudo-punk e rimbaudiani quanto eroi negativi i quali tendono a qualcosa, se non al potere astratto (non so, vedi Macbeth,  Stavrogin, o, ehm-ehm-che-cosa-c'entra-ora, Voldemort).

In poche righe delinei un personaggio assolutamente degno, parrebbe, del Diario di un Seduttore di Kierkegaard: colui che vive per l'attimo e per il piacere, ma che non costruisce nulla, non lascia nulla dietro di sé. Poi, cavolo, sono cinica davvero e non riesco (non riesco!) a parlare di temi come l'Amore, il Bene, la Felicità, l'Amicizia senza desiderare di togliere le maiuscole...è più forte di me, io sono un disvalore :)
Gli ideali... Ma cavolo abbiamo gli stessi temi di riflessione; è sempre bello trovare qualcuno che apprezza la filosofia (spicciola XD)
In quanto allo stile, per me era sottinteso no?, scrivi bene sei perfetta. Però, piccolo neo, il "qual è" non vuole l'apostrofo. Molti libri sbagliano - la mia prof di lettere no U.U Mah!!

Saluti
Ero