Recensioni per
Gli Dèi - raccolta drabble
di titania76

Questa storia ha ottenuto 47 recensioni.
Positive : 47
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/09/15, ore 12:01

Ebbene, eccomi qui!
Cercavo fanfiction su Julian Solo e mi sono imbattuta in questa raccolta che ha immediatamente attirato la mia attenzione. Complice il fatto che ne sia tu l'autrice, mi sono immersa nella lettura e spero di riuscire a recensire presto tutte le drabble di questa raccolta. Ci tengo a farti i miei più sinceri complimenti per questo lavoro; sono rimasta totalmente affascinata da questo tuo lavoro, è così delicato quanto meravigliosamente sviluppato (seppur si serva di così poche parole). Non ho potuto negare a me stessa la sorpresa che mi ha avvolto nel trovarmi a leggere una simile meraviglia! Prima di adesso non avevo mai avuto modo di leggere un qualcosa incentrato semplicemente sulle divinità e ciò, oltre che entusiasmarmi, mi ha dato da pensare: è a dir poco strano che nessuno abbia mai tentato di approfondire caratterialmente simili personaggi, a ben guardare Saint Seiya è un'opera che mira a discutere su cosa esse siano e quale sia il loro ruolo per l'umanità. In particolare, simile dibattito si consuma fra Ade ed Atena durante la Guerra Sacra.
Comunque sia, passando alla drabble in sé, posso dire di aver sempre nutrito sentimenti contrastanti nei riguardi di Atena. Come divinità, non è mai rientrata fra le mie preferenze - a lei ho sempre preferito Ares - e ciò lo si deve a quell'apparenza fredda e scrutatrice che da sempre la caratterizza; tuttavia, in Saint Seiya, la sua personalità si colora di nuove sfumature divenendo un personaggio così meravigliosamente affascinante. In questo breve quanto intenso componimento, la vediamo trattenere - non per sua volontà - il proprio dolore; ci appare così vicina alla tragedia che si sta sviluppando al Santuario, così colpita dalle morti dei suoi Cavalieri e soprattutto così divinamente colpita dagli sviluppi presi. Non si può non rimanere colpiti da simile figura: pare avvolta da una luce propria.
Personalmente ne sono rimasta completamente affascinanta!
mughetto

Recensore Junior
20/12/12, ore 00:42

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Credo che questa raccolta meriti di essere considerata per le scelte. Per prima cosa è raro trovare uno scritto che riesca ad essere perfettamente canonico e abbia rispetto dell'opera originale. Qui tutte le divinità sono state trattate in modo fedele alla loro controparte originale, catturandone appieno l'essenza. Non ci sono stravolgimenti o rivisitazioni fin troppo fantasiose, ogni drabble cattura in pieno i momenti cardine della divinità trattata e al tempo stesso è in grado di fornire un punto di vista personale degli avvenimenti, un filtro in grado di non ripercorrere terra-terra gli eventi ma di narrarli fedelmente dalla prospettiva dell'autrice. Un lavoro canonico e rispettoso è materiale rarissimo e credo che si meriti un premio. Lo stile è sempre piacevole da leggere, ha una ricercatezza apprezzabile e una certa maturità. Riesce a non cadere mai nello scontato, mantenendo sempre un bel misto di epicità, solennità e intensità. Anche la parte mitologica non strettamente legata all'opera è stata rispettata. Inoltre è raro vedere i personaggi trattati con rispetto e dignità, senza metterli in situazioni inverosimili e stucchevoli. Insomma, per me è un lavoro lodevole.

Recensore Junior
03/11/12, ore 15:28

Ciau!
Beh, cosa posso dire? Sono tornata e oggi mi sento così attiva che mentre ti sto scrivendo questa recensione, sto appassionatamente continuando la mia storiella. Allora, ammetto che mi sono incuriosita ed ho cominciato a leggere. Calza molto col personaggio, Athena, che solitamente non può fare niente per i suoi paladini ed è costretta a vederli cadere uno ad uno. E sei stata molto abile perché solitamente proprio il fatto che Athena rimanga spesso tagliata fuori dall'azione, diventando qualcuno che, invece di salvare, deve essere salvato mi manda in bestia.
La presenti come una divinità buona che, sola, lotta contro le ingiustizie che talvolta sembrano avere la meglio su di lei. Tuttavia la fine io l'ho letta in chiave moderatamente positiva: il suo dolore finalmente trova uno sfogo. Praticamente è niente se si pensa che ha visto morire i suoi fedeli ma è davvero molto se si considera che ella è una divinità benevola che deve restare distaccata per natura, ma che si vuole rendere partecipe e si sente così vicina a creature come gli esseri umani.
A te il merito di non avermi fatto odiare questa versione di Athena. Complimenti, non vedo l'ora di leggere le altre,

Dark

Recensore Veterano
11/12/11, ore 17:41

umh, voglio dire subito una cosa: odio come la dea Athena è stata "manomessa" dal Kuru. Insomma, una lagnona incapace nel corpo di una tipa altrettanto lagnona e incapace. ma tu... hai fatto di più. hai ridato nobiltà a quella che era diventata una figura sciatta e grigia. chissene di Saori, noi vogliamo Athena! che poi è sempre dipinta come la dea della guerra... ma datemi il mio Ares e vi faccio vedere io come si fa la guerra! Athena è la dea della sapienza, e che caspita! una dea benevola verso gli uomini, una dea pronta a sacrificarsi per loro, sospesa fra l' umanità e il suo essere divino...
brava, brava, brava.
Phoenix
PS: per quanto odi saori, devo dire che adoro il finale, nel quale le lacrime della ragazza non sono le sue, ma quelle della dea... ^_^

Recensore Junior
04/12/11, ore 10:57

Non sapevo di questa tua raccolta.
E adesso che l'ho scoperta per caso mi rammarico di non averlo fatto prima. E' davvero stupenda: mi affascina soprattutto il ritmo che hai dato alle drabbles, così simili ad una ntica preghera greca, dal suono cadenzato e malinconico. Riassunti che non si limitano a raccontare, ma mostrano quel qualcosa in più che anche gli dei possiedono. Quell'"umanità" che non esiste davvero, ma è l'uomo a cogliere.
Sono tre, finora. Ma il Pantheon è prolifico.
La prossima, con calma, l'aspetterò in trepidazione.
Complimenti. Vivissimi.

Un sorriso,
Avalon

Recensore Master
11/11/11, ore 23:22

Mi scuso in anticipo per il commento breve ^^".

Comunque, anche questa drabble è stupenda,cara ^^.
Come al solito hai saputo esprimere bene, tramite un ottimo stile,  avvenimenti, pensieri e sentimenti in sole poche righe come nelle altre drabble che ho letto (ti ho già detto che ti riescono davvero bene questo tipo di storie?).
Non mi aspettavo da parte tua una fic su questo personaggio  , come al solito mi sorprendi sempre.
Comunque hai davvero caratterizzato benissimo Atena (più che Saori , quella descritta nella tua fic era proprio Athena) e il suo dolore (in un certo senso credo sia la parola giusta per esprimere il suo stato d' animo , trasmessomi benissimo da questa drabble) di essere una semplice osservatrice senza  poter intervenire per evitare i dolorosi eventi che accadono.
Come ha detto anche Manichan, è una situazione di impotenza uguale a quella che tutti noi proviamo quando assistiamo a fatti che purtroppo accadono senza che noi possiamo far niente.
L' hai tratteggiata davvero molto realisticamente .

Complimenti anche questa volta ^^

Recensore Veterano
09/11/11, ore 00:42

Massì, dai! Perché non c'è uno senza due; perché Urano è nella mia casa; perché così tu non mi puoi sfottere più di tanto che ho una lista lunga la Parigi-Dakar di storie da recensire!

Dunque, davvero un personaggio inaspettato: Saori! (Parlo proprio io che l'ho messa come un personaggi principale in una mia fic ...)
Ma, grande donna che sei, non è la sciocca e insopportabile Saori tramandataci sia dal Kuru che dalla leggenda metropolitana.
E' la dea Athena. Con la A maiuscola.

Ed è favoloso come tu rendi quella dolorosa partecipazione della divinità e allo stesso tempo la sua impotenza: congelata nella serenità di una statua, piange per i suoi fedelissimi ma non può soccorrerli.  MA allora, che razza di aiuto può dare loro? E' da arrabbiarsi! Eppure, fa compassione.

Magnifica drabble come sempre, ormai ci stai prendendo sia il gusto che la mano! Aspetto la prossima con trepidazione!

XXX.


H.

Recensore Junior
26/10/11, ore 00:14

Uno scorcio in cui la rappresentante di Athena in terra non si prende insulti? In cui mostra un lato dignitoso e toccante? L'ho visto e farò da testimone: io c'ero. Questa è da tramandare, mi travestirò da profeta e vagherò per le terre del mondo a raccontare il lieto evento.

Mi è sembrato di vedere la figura della divinità divisa in due parti. La statua che osserva dall'alto il massacro avvenuto alle dodici case, in cui alla fine dei conti si scontravano i suoi fedeli contro i suoi fedelissimi, mi dà l'idea della vera e propria Athena. Una divinità non avversa al genere umano che però non puo' intervenire e deve subire il doloroso corso degli eventi senza poter far nulla. Accettarlo anche se riluttante, soffrire senza potersi sfogare e chiedersi con insistenza il perché di quegli atti di guerra insensanti. Un senso di impotenza (di una divinità!) che rende bene il dolore. Per quanto possibile, uno stupido essere umano riesce a compiere il miracolo solo per aver creduto che fosse possibile e realizza ciò che nessuno credeva possibile: il lato umano perennemente impegnato a causare spargimenti di sangue nel tentativo di evitare gli spargimenti di sangue si riprende, si rende conto della situazione e puo' sfogarsi nel modo più comune, piangendo per l'accaduto. In quel momento, le due figure sembrano ricomporsi. Il pianto le unisce e risana la frattura: entrambe riescono a esprimere quel malessere fin troppo trattenuto, una parte per aver assistito alla guerra e l'altra parte per le conseguenze che ha generato.

Ne viene fuori un ritratto molto malinconico, proprio come quando dobbiamo assistere da spettatori nella vita di tutti i giorni a eventi su cui non abbiamo controllo. Se non è possibile cambiare le cose e al tempo stesso non ci si puo' sfogare come natura umana richiede, che cosa resta? Bisogna tenersi tutto dentro? Naaaah, certe volte la volontà fa miracoli e con un po' di cinismo (non pretendere l'impossibile e accettare le cose per quello che sono) e un po' di cuore (concedersi di liberarsi del disagio che si prova in ogni forma che abbiamo a disposizione) le cose sono destinate a migliorare. Per quanto la drabble sia triste, preferisco vederci la speranza di poter arrivare là dove si desidera, nonostante le brutture abituali che fanno parte del gioco.

Bel lavoro anche stavolta, in una forma che a me piace troppo e che qui è stata perfettamente onorata. Nonostante mi impunti a vederci cose positive, il senso di tristezza è arrivato a fondo e ha colpito. Sembra strano che un essere immune allo scorrere del tempo (sempre considerando il lato esclusivamente divino) possa interessarsi a vicende umane e a soffrire per essere. Questo rafforza molto il magone e il peso che si porta dentro, rendendo il tutto meritevole della quinta o sesta lettura. Tanto le drabble sono belle per questa ragione: più sono concentrate e più si fanno rileggere con piacere.

P.s. 494. Ore no kachi da XD

Recensore Master
24/10/11, ore 18:28

Wuao!!
sono rimasta senza parole.
Davvero molto bella, qualcuno che ha descritto Saori finalmente come Dea Athena. Fredda, immobile e impassibile mentre osserva i suoi uomini che muoiono per lei, proprio come si comporta chi ha il potere tra le mani ... ma! ... dentro è quella che è, la donna che ama gli essere umani e che tanto sta facendo per proteggerli e allora ... quando li vede innanzi a se ... piange ... libera finalmente lo sfogo delel sue lacrime!!
che brava !!!
complimenti

Recensore Master
24/10/11, ore 16:59

AH,..... che veggio io ordunque!!!! Non saori, ma la stessa Athena... ed è una drabble...
dovresti pensare anche ad uan shot con protagonista Athena come divinità, e non come saori, perchè questa è veramente bella
è distaccata, d'altra parte è una dea, ma è anche partecipe di quello che provano coloro che si battono per lei..
in poche e chiare parole, è stupenda come idea, complimenti.
E il titolo poi, le si addice perfettamente, specie se riferito alla statua che si trova dopo la tredicesima, insomma, titolo perfetto + storia perfetta = perfezione