Recensioni per
Stella del Sud
di Halley Silver Comet

Questa storia ha ottenuto 28 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
23/09/13, ore 00:11

[Questa cosa te la scrivo proprio all'inizio, quasi esterna alla recensione, perchè sono proprio piccolezze: una, è che ho notato alcune imprecisioni in alcune parole, ad esempio c'è un “attatto” anziché “attratto”...erano tipo tre ma le ho perse xD; l'altra è che non mi ricordo più la storia dell'Anfisbena...è da un bel po' che non vedo BB e mi sono dimenticata...non è che mi rinfrescheresti la memoria? Sai, quando Gianni dice che attenderà il suo ritorno...]
Ed eccoci qui, alla fine (o almeno, non proprio) di questa storia meravigliosa. Meravigliosa nel vero senso della parola: mi ha stupito in ogni passaggio, e ha destato in me una forte ammirazione nei tuoi confronti, per quello che è stato il tuo modo di rapportarti alla tua storia, di scriverla, di farla arrivare a noi. Ammirata per la raffinatezza del linguaggio e le conoscenze “esibite” in ogni campo, a partire da quello artistico: senza presunzione! Non come mezzo, ma quasi come un fine, diciamo, alla vicenda. Prima l'Egitto, poi Roma, con le loro bellezze che non facevano solo da sfondo, ma addirittura protagoniste della storia, un ruolo che è venuto fuori fin da subito, nel primissimo approccio di Gianni con Aida (quando le ha corretto il disegno), e poi si è dispiegato nel corso del tempo, teatro del loro amore che è sbocciato pian piano. Ho trovato anche significativo lo spostamento di luogo, che riprende un po' la storia di Aida: prima dedita solo alla famiglia e al lavoro, raccolta nel focolare domestico, rappresentato dall'Egitto, nel quale si è focalizzata la “telecamera” nella prima parte della storia. Tutto era un po' visto dagli occhi di Aida o di suo fratello, e quando il protagonista era Gianni, lui era comunque ancora lì. Poi man mano Gianni ha fatto aprire, con delicatezza, il mondo dell'amata, mostrandole nuove possibilità, un futuro diverso. E la scena quindi si è spostata a Roma, che appare vasta, sconfinata, nel suo raccogliere “rovine” di ogni tempo. Infinita, come il mondo che si è aperto alla giovane africana.
Riguardo al linguaggio, come nel capitolo prima, ho apprezzato moltissimo la tua attenzione a ogni personaggio, perfino alla “comparsa”: l'uomo sceso dalla metro che rimprovera i due giovani di amoreggiare in mezzo al percorso. In particolare, ho amato le espressioni dialettali di Gianni, quando si fa prendere dall'animosità suscitata da quel maledetto Colonna...se proprio vuoi saperlo, quando parla con suo padre dello scontro – solo verbale – col rampollo insolente, che dice “fijo de 'na mignotta”...sono scoppiata a ridere! Ahahah! È troppo tenero. Cioè, so che in realtà lo stava insultando, però, non so, perde tutto il suo contegno “regale” per la rabbia verso l'uomo. E per difendere dalle ingiurie l'amata... l'ho trovato quasi romantico, ecco. Poi con una punta di complicità dal Marcello (che cerca anche di non farsi sentire dalla moglie), non posso non adorarlo!
Ecco, Marcello. Già lo amavo a prima vista. Ora vorrei proprio sposarlo. Lui, che fa il confessore prima di Aida, poi del figlio, il suo essere burbero ma generoso. Una cosa che apprezzo molto nelle persone in generale è il sapere essere buoni in modo disinteressato, anzi quasi refrattari a mostrarsi in tal modo (stavo per dire “guisa”...mi sono fatta prendere dallo stile!) e Marcello è così. Un uomo puro.
E comunque, ero sicura che Gianni non stesse dormendo, ma fosse lì a farsi coccolare fingendo di ronfare! Quel furbacchione...e avrà pur preso da qualcuno, come fa notare poi la saggia Beatrice, gran donna anche lei, che ha addirittura “fatto breccia” nel serioso Rami!
Poi, che dire. Ah sì, parlando di Massimo Colonna. Oh, sarà anche un maledetto-non-dico-cosa, però alla sua descrizione, in cui lo paragoni a un Marte, mi sono emozionata. Forse perchè mi basta anche solo sentire i nomi delle grandi divinità greco-romane per andare fuori di testa: ho letteralmente amato il parallelismo Massimo-Gianni/Marte-Apollo. Poetico, superbo, epico. Mi sono venuti i brividi, davvero, per l'emozione. E' più forte di me!
Mi è piaciuto molto il confronto di Gianni con lo specchio (quasi come se l'effetto comico del coro si fosse amplificato in un personaggio sulla scena!), il suo dialogo interiore che a volte gli faceva perdere un po' di contatto con la realtà esterna, ma che allo stesso tempo lo aiutava ad essere sempre più consapevole di se stesso... proprio come se avesse bisogno di astrarsi finalmente da tutto ciò che lo circondava, che rappresentava la sua vita, per mettersi finalmente a nudo ed essere così davvero degno di Aida. Aida, Aida... una donna angelicata, più della Beatrice della tua storia xD Perfetto il suo “incastro” con Gianni: si completano a vicenda, erano necessari uno all'altra per risollevarsi e prendere davvero in mano la loro vita. Come hai perfettamente espresso tu, la Passione e l'Amore nella forma più pura. Si sono equilibrati a vicenda, limando gli eccessi l'uno dell'altro: l'esuberanza (e non stiamo a dire quante altre cose) di Gianni, e la serietà estrema di Aida (non solo caratteriale,ma anche, diciamo, nel suo rapporto con l'altro sesso). Il nostro biondino si era perso...e capisco benissimo il suo bisogno (inconsapevole, ancora, a quel tempo) di trovare qualcuno per ritrovarsi. Eppure, allo stesso tempo, non è stato un apporto unilaterale, perchè le loro strade si sono illuminate come per luce riflessa. Aida, la stella, ha dato la luce a Gianni, che l'ha riflessa su di lei: un amplificarsi vicendevolmente nei lati più belli di sé.
[So che sta venendo fuori uno sbrodolio di parole, è che non riesco a spiegare quello che sento in poche ^^ chiedo venia!]
In particolare, ho notato quanto Gianni stesse portando nella sua vita quando lei gli ha detto di aver capito grazie a lui “l'intensità con cui un uomo può amare una donna”. Un concetto potente e meraviglioso.
Poi, dal racconto di Marcello sulle loro origini, ho capito che solo Aida poteva essere il tramite della rinascita del giovane Tornatore. Lui, dimentico delle proprie origini, si era lasciato sedurre dalle comodità ora ereditate, lasciando sopire la forza che scorre nel sangue della sua famiglia. Mi sono emozionata al racconto di Marcello, tantissimo. Come se avessi sentito una sorta di orgoglio nel mio stesso cuore, come se avessi sentito le urla gloriose dei gladiatori (come non pensare al bellissimo film?) nella mia testa alle parole del saggio padre, che in tutta la sua aura di grandezza e rispettabilità porta i segni visibili di una tale forza. Ora, secondo me, è anche più chiaro il suo rapporto con Gianni e quindi più apprezzabile l'affetto dimostrato (da vero orso) al figlio, per i suoi straordinari cambiamenti. Comunque, dicevo, solo Aida poteva essere il tramite, la vera “Stella Cometa” <3 che gli indica la strada (e se vogliamo dirla tutta, anche la Stella Cometa porta i Magi a Gesù, nato in condizioni ben umili) perchè lei giunge nella sua vita con umiltà. Lui stesso tornerà all'umiltà perduta, e quindi alle umili – ma intrise di gloria – origini, al suo passato lontano di eredi di schiavi, per poi rinascere, più nobile di quanto non lo sia mai stato nella vita.
Un capitolo lungo ma intenso e spettacolare in ogni passaggio: dalle scene più semplici – un gelatino in piazza, la monetina alla fontana di Trevi – ai particolari più accorti – sarà un'inezia ma il complicato rapporto con la cugina, l'ho trovato di grande accuratezza, una nota che poteva non esserci e che invece ha arricchito la storia, e l'ha resa più intrigante. Ho attraversato tante emozioni diverse: Corrucciata, durante l'incontro con Colonna; Commossa di cuore, quando Marcello ha accennato alla bellezza sempre viva degli occhi di sua moglie; Divertita, davanti a un Gianni seduttore in tutto il suo splendore (sorridevo come una scema, sì, davanti allo schermo); Innamorata, di quello stesso Gianni, che per la dignità che gli hai reso in questa storia avrebbe potuto far innamorare persino i sassi (Orfeo...).
E quale conclusione migliore, se non una battuta del nostro coro?
Che dire, un applauso lungo un secolo per questo spettacolo divino.
Grazie, mi sento proprio arricchita di spirito!
Adesso non mi resta che leggere l'epilogo, direi... nel frattempo, un abbraccio!

Nuovo recensore
08/10/12, ore 15:22

Ciao Tesoro..
Perdona la mia lentezza, ma sai che alla fine, prima o dopo arrivo sempre.. *___^
Sono pronta a recensire finalmente questo "ultimo?!" atto. (Spero per te proprio di no... chi vuol capire capisca... e spero che capisca bene XP). Non sono molto brava a fare grandi recensioni, ma le tue storie e i tuoi personaggi mi trasmettono talmente tante emozioni che è impossibile non riuscire a recensirti.
Iniziamo dallo scenario, che è stato il protagonista di questa incredibile quanto bellissima parte della storia.. Descrizioni a parer mio impeccabili, dettagliate, realistiche.. vie, luoghi importanti. E per chi come me ancora non ha avuto il piacere e la fortuna di visitarla.. è stato come visitarla per davvero, (e chissà che non riesca a visitarla un giorno, sicuramente arriverà XD). Un tuffo nella bellissima se pur antica e storica Roma.. mi è piaciuto tantissimo. Anche verso la fine il pezzo nella metropolitana.. quando c'è stato con lo scontro con l'omone romanaccio XD è stato molto divertente..
Ed ora passiamo ai personaggi.. Io ovviamente parlo per mio gusto quindi è del tutto individuale.. ma devo dirti che hai superato te stessa.. in questo atto.. sono affiorati i sentimenti veri di entrambi i protagonisti. Aida finalmente si lascia andare a quell'amore che tanto sentiva ma che aveva paura di esprimere.. è un personaggio timido, forse anche per la sua cultura era restia ad abbandonarsi a quell'amore.. da un lato un pò la capisco, dall'altro lato no. Ha avuto la fortuna di trovare un ragazzo così.. che si è stravolto l'esistenza per lei, che gli dimostra un'amore che neanche si riesce ad immaginare. Cosa chiedere di più ad uno così? o meglio cosa si potrebbe sperare di meglio? é raro, anzi rarissimo trovare una Uomo così. Perchè di fatto è un Uomo fatto è finito, ha tanto ancora da imparare dalla vita, dalle esperienze ma già và più che bene. Sono contenta perchè alla fine ha creduto in lui, la fiducia nei suoi confronti c'è stata e l'ha dimostrata svariate volte, sia nella scena dolcissima di lei e lui addormentati sul letto.. sia quando ha finalmente accettato di diventare la sua consorte.
Ed ora tocca a lui.. Il solo è l'unico Giancarlo Tornatore XD qui potrei osannarlo fino allo sfinimento.. ma già lo faccio abbondantemente.. ma è veramente un personaggio che nonostante il suo passato.. si fà amare (Ed io lo Amo *^*). Anche lui in questo atto si è dimostrato molto maturo, romantico, dolce, sensibile ed estremamente timidone sopratutto quando portava Aida a visitare Roma, quando la guardava anche si sentiva tutta la dolcezza del suo sguardo nell'ammirarla.. la studiava, voleva imprimerla nella sua mente.. Bellissimo, ti veniva anche da sorridere perchè è dolcissimo.
Mi è piaciuto anche la sua sfacciataggine XD quando la stuzzicava e la baciava. Aida non sò come abbia fatto a rimanere cosciente in quelle situazioni. Se mi trovavo io in quella stessa situazione, sarebbero state di più le volte che mi avrebbe raccolta con il cucchiaino che il resto. 
Ma vabbè è la sua prerogativa, perderebbe tanto se fosse stato diverso.. (ma è bellissimo proprio perchè è così *^*).
E poi vorrei spendere 3-4 parole per gli altri personaggi comparsi nella storia anche se non protagonisti ma a mio giudizio hanno dato quel tocco in più alla storia che l'ha resa ancor più speciale.
Inizierei con Jamila.. che dire sarebbe da premiare.. una donna senza peli sulla lingua.. e fà benissimo, perchè è stato di nuovo grazie a lei se Aida e Giancarlo si sono potuti reincontrare. Ha il potere di tenere buono anche Rami che è tutto dire. Ma poi è di una simpatia incredibile.. mi piace moltissimo come personaggio.
Rami invece, scontroso come sempre.. andrebbe pigliato a padellate per la sua mentalità obsoleta. Ma l'ho trovato molto più arrendevole.. o è stato il potere devastante di Jamila XP.
I coniugi Tornatore sono magnifici sotto ogni aspetto, li adoro. E ho apprezzato ancora di più Marcello.. sia quando si trovava a parlare con Aida, dove si è dimostrato molto serio ma molto dolce. Che quando si trovava con Giancarlo, era diverso l'approccio.. magari con lui si faceva vedere più severo, ma c'era quella nota scherzosa.. che lo rendeva un bel momento, tra padre e figlio.. quegli scambi di battutine tra padre e figlio che non dovrebbero mai mancare. 
E poi non vorrei esagerare con parole poco carine.. ma quando c'è stata la scena di Massimo.. con le due tipe.. mamma mia che avrei combinato a quei 3.. sono quel tipo di persone che odio dal profondo del cuore. E sono orgogliosa che Giancarlo non abbia reagito, anche se avrebbe avuto tutta la mia comprensione e sicuramente anche una mano nel dare una lezione a quel poco di buono ( mi trattengo nel linguaggio ). La parte però che mi è piaciuta di più è stata quella finale.. stupendissima.
La trama mi è piaciuta troppo.. emozionante e coinvolgente.. ben impostata e come ho detto precedentemente lo scenario era talmente ben descritto che le immagini affioravano nella mia mente come fotografie. Mentre leggevo nella mia mente si concretizzava il tutto come un film.. e non è da tutti.
Mi congratulo nuovamente con te, sei incredibilmente brava, piena di talento.. e le storie non sono mai noiose o scontate..e ne ripetitive. Spero sul serio in un proseguo.. ci spero veramente tanto.
Ti chiedo ancora scusa per la lentezza nel recensirti e se sono stata poco esaustiva nella recensione. Ho cercato di dare la mia opinione un pò su tutto.
Un grandissimo abbraccio

Antonella

Recensore Master
04/05/12, ore 11:48

Buondì!
Si credeva di non vedermi mai più? Eh, tra una cosa e l’altra ho rimandato più volte la lettura… Essendo io lenta a leggere, tra l’altro, dovevo ritagliarmi per lo meno qualche ora, giusto anche il tempo di provare a buttar giù un commento per quest’ultimo capitolo.
Questa recensione s’articolerà in due parti: la prima su tal capitolo, la seconda sulla storia in generale. Se avrai voglia di leggere, prenditi un po’ di tempo… Perché mi rifiuto di provare ad essere breve u_u.
Tanto per iniziare in allegria, ti segnalo alcuni errori di distrazione così che tu possa correggerli poi quando hai tempo e perplessità che mi hanno colto nella lettura:
1.-Se ne andata dopo che l’ho rimproverata: deve scendere dalle nuvole o…-: manca “è”dopo “ne”;
2. Troppi, troppi ella ed egli in tutti il testo.
3. “Uhm, concetto nuovo per te. Be’, se farai il gentiluomo, evitando di sembrare ingessato, e se sarai fermo e sicuro, non cadendo nell’arroganza, potresti avere un esito positivo. Dovresti farla sentire desiderata... Possibilmente senza atteggiarti come il solito maschio pervertito!”: in questa frase ho notato che hai sottolineato uomo e maschio. La scelta mi ha leggermente colpita in quanto, si sa, si tende a sottolineare ciò su cui si vuole che il lettore presti attenzione. Immagino che qui si voglia far riferimento alla distinzione tra uomo maturo e ragazzino “sbarbatello”-per così dire… Anche perché il senso dell’obiezione mossa dal doppione di Gianni è questa. Ebbene, sono rimasta un po’ perplessa nel vedere quel maschio sottolineato, quale fosse stato considerato il contrario di quell’uomo di poche righe sopra. Considerando ciò che si intende generalmente per uomo e maschio, questa scelta di sottolineare tali parole e porle quindi in antitesi tra loro non la condivido; perché maschio non ha accezione negativa, nemmeno se paragonata ad uomo. Perdonami questa riflessione, ma amando badare ad ogni minimo dettaglio, in tal caso questa cosa mi era balzata all’occhio e ti ho esposto il mio ragionamento al fine di ottenere poi da te una spiegazione in merito. Quisquiglie, forse, ma per le letture degli ultimi tempi noto un tale abuso inconsapevole del corsivo da chiedermi per quale motivo sia stato usato in quei casi.
4. -Perché mi hai dato questa monetina?- gli chiese, ripendendosi dallo stato di ebbrezza aromatica.;
5. Nella mattinata, un bellimbusto aveva tentato un approccio troppo aridito con la fanciulla: volevi dire “ardito” =O?
6. Mentre scendevano lungo il viale, fermandosi di tanto in tanto per commentare o semplicemente contemplare le le antiche architetture, i due ragazzi non sapevano di essere guardati a loro volta.
7. Un sottile refolo spiarante dal fondo della galleria annunciò l’imminente sopraggiungere del treno.: ehm... “spirante” =O?
Per la lunghezza del capitolo, comunque, tanto di cappello per la scioltezza linguistica che non ha mai annoiato. E’ difficile saper rendere qualcosa di tanto articolato quantomeno gradevole ed interessante e, anche in questo capitolo, ci sei riuscita. Abbiamo parti più romantiche, altre più comiche, altre ancora più serie… Con un po’ di commedia e storia dell’arte a far da sfondo. Un mix molto convincente o che, almeno, ha avuto un buon riscontro con i miei gusti controversi. Ma di questo si parlerà più avanti.
Eh beh, non c’è che dire che i due piccioncini abbiano fatto penare! Ho trovato i loro momenti di imbarazzo/tentativo di approccio molto carini e dolci (per quanto sia inorridita ad ogni zuccherino o biscottino detto da Gianni: che sia ironico o serio, davanti a queste parole mi viene la pelle d’oca… Che dire, odio certe frivole smancerie, ecco =ò=”) e le ultime scene, relative al tanto sospirato bacio, decisamente emozionante. Palpitava anche il mio cuoricino innamorato <3.
Nel complesso mi è piaciuto molto quest’ultimo capitolo e la sua fine, ironica, l’ho trovata decisamente azzeccata. Una frase d’effetto, che stempera eppure intensifica la dolcezza dell’ultima scena e lascia senz’altro con un bel sorriso. E beh, di sorriseti ne ho fatti parecchi leggendo: oh, io a Marcello non so resistere XD! A mio parere, i coniugi Tornatore sono i personaggi meglio riusciti di questa storia; hanno caratteri opposti, eppure si sente l’alchimia che li lega, l’amore che nutrono l’uno per l’altra… Per non parlare poi del modo così distinto con cui si muovono nella storia e si rapportano ai personaggi. Il momento intimo, per così dire, tra Marcello e Aida è stato uno dei più simpatici del capitolo e, per molti versi, il più illuminante sui sentimenti della giovane e quelli del padre che finalmente ha le prove della maturità raggiunta dal proprio figlio.
Ah, saltando un po’ di palo in fresca, non mi è chiara una cosa sui Bit Power: perché hanno abbandonato i beyblade? Non ricordo se questo particolare fosse già stato detto, in tal caso scusami per la domanda inopportuna. E’ che purtroppo, a distanza di mesi, anche la mia memoria perde pezzi per strada =_=”…
Chiusa la piccola parentesi sulle care trottoline, posso dire che in questo capitolo finale hai davvero dato il meglio di te. E’ proprio una commedia teatrale, nel senso che è facile raffigurarsi ambientazioni e personaggi grazie alle tue belle descrizioni delle scene!
L’unica cosa che non ho apprezzato ed in generale vale per la storia in sé, questo, è l’uso del coro o, comunque, di una terza persona estranea ai fatti che narra nel racconto e di tanto in tanto si fa vedere. Data la lunghezza dei capiti e data la sua sporadica presenza, l’ho trovato molto spesso di troppo. Ah, ed in un punto dell’ultimo capitolo, l’ho particolarmente odiato u_u”. Ad un certo punto, tale voce s’esprime a riguardo di Aida dicendo che negli anni futuri capirà cos’era quella sensazione avvertita nello stringere Anfisbena… guardando Marcello che si allena sotto lo sguardo del padre.
Quest’affermazione improvvisa fa quindi supporre che Aida e Gianni si sposeranno o che comunque avranno un bambino di nome Marcello –se così era da intendere e se io ho inteso bene.
Si era ancora, però, ad un punto in cui Aida non aveva dato la sua risposta, tutto era in stallo… Okay, a quel punto tutti sapevamo come sarebbe stato il finale. Tuttavia, quella frase mi ha rovinato parecchio il senso di attesa e curiosità che si era fatto largo nelle scene antecedenti. Ripeto, capisco l’ovvietà del finale… Ma in tal modo la si rende ancor più ovvia e, per chi magari attende qualche colpo di scena o semplicemente spera che quell’ovvietà si avveri, toglie il senso della magia.
Questo, almeno, è il mio punto di vista.
Tornando all’originario discorso sui cori… Beh, mi ero già espressa a proposito nello scorso capitolo e, da allora, la mia opinione non è mutata. Poteva essere un espediente usato meglio e, soprattutto, avresti dosarlo con più attenzione data la lunghezza dei capitoli. Trattandosi di voci narranti fuori dal testo, la loro improvvisa comparsa dopo secoli che non le senti, disorienta un po’. Per lo meno, a me ha sempre dato quest’impressione. Mi hai spiegato i tuoi motivi d’uso e rispetto la tua opinione ma, dal mio punto di vista, si poteva fare di più. Proprio perché si trattava di qualcosa d’innovativo assieme allo stile usato.
Comunque sia, mi ripeto, quest’ultimo capitolo mi è piaciuto molto. Su questo non ci sono dubbi.
Passo ora, ad un commento generale sulla storia… Anzitutto, non stare a ringraziarmi. Infine ho accettato di mia volontà d’intraprendere questa lettura e, ancora adesso, non reputo che il mio commento abbia tanto valore per i fini cui premevi giungere. Il motivo non riguarda l’ormai ovvio ed infantile io-odio-Gianni, bensì altro. Ormai credo tu abbia inquadrato un po’ i miei gusti e forse non ti sembrerà strano sapere che non sono solita leggere trame di questo tipo. Non è un genere, questo tipo di commedia –più che altro riguardo l’ambientazione che per il resto- che mi entusiasmi particolarmente; soprattutto a leggere di tutto questo “lusso” e “meraviglia” che Aida si ritrova ad affrontare, mi mette molto a disagio come la protagonista, durante la lettura. Non essendo il tipo che ama le favole con principi e principesse, sfarzo e quant’altro, davanti a simili quadri della realtà non riesco ad approcciarmi. E’ un mondo troppo distante dal mio; un mondo che, per molti, non apprezzo.
E, comunque sia, questo sarebbe il tipo di trama che scarterei a priori. Te lo dico in tutta sincerità, come in tutta sincerità ti risposi allora alle tue richieste. Fosse stato per me, e tu lo sai, non avrei letto e, giunta alla fine della storia, posso dire forse avrei anche sbagliato. La storia di per sé mi ha infine interessata; tuttavia, l’interesse vero e proprio, nel mio caso, è nato solo al terzo capitolo che, tutt’ora, rimane il mio preferito. Con questo non sto criticando il tuo stile od altro; anzi, posso dire che hai uno stile particolare, interessante e molto innovativo. Sai interessare e questo è un bel dono.
Semplicemente qui si tratta di gusti ed in virtù di questi avrei scartato la lettura a priori; cosa che, comunque, farei ancor oggi. Mi spiace essere così diretta e, forse, crudele, ma vorrei essere il più sincera possibile e spero che le mie parole non vengano in alcun fraintese.
Obiettivamente è una storia, questa, ben costruita. Forse, e questo probabilmente ti sarà già stato detto, pecca sulla lunghezza degli ultimi due atti. Io stessa, leggendo, convengo con chi sostiene che avresti potuto spezzarli e, magari in virtù di questo, ampliare certe parti introspettive (anche se qui, ahimè, si va a cadere nel gusto di chi scrive X°D –parla quella che fa grondare di introspezione anche una storia fluffuosa con dei bimbi). Comunque, è senz’altro una storia godibile, con bei personaggi e spunti riflessivi interessanti. Su questo sono seria e prendi queste parole come complimenti, poiché li meriti.
Scarto l’opinione soggettiva, poiché temo tu abbia già intuito cosa penso.
Io non credo che né questa opinione né le altre che ti ho date possano aver dato i loro frutti come speravi; perché qui, ripeto, non si tratta di capacità (in quanto è indubbio che tu le possieda) ma di gusti differenti ^^”.
Beh, dopo questa chilometrica (??) recensione, la quale proprio non pare esserlo, ti lascio.
Oh, un’ultima cosa: credo che Aida ti somigli molto su certi punti. O sbaglio =P?
Mi spiace averti tediata/offesa (anche se spererei nel contrario! Nel caso, già mi prodigo in scuse) tanto a lungo.
Un bacio,
Ika

Recensore Junior
11/01/12, ore 14:36

Ciao Hal!
Sempre, sempre in ritardo, ma arrivo. Questa volta ho esagerato, ma come sai non ho avuto i mezzi ed il tempo per arrivare prima. Ora cercherò di farmi perdonare con la bella e approfondita recensione che merita questa storia (e che io cercherò di fare).
Siamo giunti alla fine e devo dire che mi dispiace. Ormai ci stavo prendendo proprio gusto… Hai interrotto sul più bello! Sai che io sono una fan del lieto fine completo… e se non lo stai capendo, ti sto invitando a portare avanti la tua idea!
Ok, di quello magari ne parleremo dopo, adesso passo alla recensione!
Ah! Ci ho messo tempo per arrivare anche perché mi sono riletta tutti gli atti da capo e ho approfittato del periodo delle vacanze natalizie. Volevo scrivere delle belle recensioni come si deve e dovevo avere presente tutta la storia. Siamo all’ultimo atto e questa volta mi sono impegnata sul serio. Così mi sono preparata le cose da dirti prima su word.
 
Ora si può cominciare. Parlerò dei personaggi, perché così è più facile che non scordi niente (anche se certamente scorderò qualcosa… ).
Partirò con Rami, Jamila e Samir: è stato molto bello che Rami alla fine abbia concesso ad Aida di andare da Giancarlo e di poter fare della sua vita “ciò che vuole”. È così che si comporta un fratello maggiore che tiene ai propri familiari! Jamila, invece, secondo me avrebbe dovuto essere un po’ più comprensiva nei confronti dell’amica, anche se Aida aveva bisogno di qualcuno che la spingesse a decidersi… Samir è stato quello che si è comportato meglio di tutti (come sempre). Quel bambino è davvero il più intelligente di tutti: è riuscito a mettere in difficoltà Rami!
 
I genitori di Giancarlo: Beatrice è stata molto dolce e comprensiva, è proprio una di quelle mamme che vedono i figli sempre bambini e che vogliono sempre proteggerli. La paragono un po’ ad una mamma chioccia (sarà anche perché chiama suo figlio “Pulcino”… ). Marcello si è dimostrato un grande uomo. Comincio a capire perché hai insistito molto sul fatto di aspettare fino alla fine per dare un giudizio completo su di lui. Il discorso che ha fatto ad Aida è stato meraviglioso e quando loda il figlio si sente che è sincero. Sì, è una grande figura, molto severa, ma giusta. Mi è piaciuto in tutto quello che ha fatto.
 
Massimo e le arpie: a parte il mio giudizio da censurare su Massimo (perché sarebbe davvero qualcosa di irripetibile… i cattivi ti sono venuti proprio bene in questa fic! Molto… reali!) e la grande stima che ho avuto di Giancarlo quando gliene ha cantate di tutti i colori, devo dire che non mi sarei mai aspettata un ritorno delle due befane, che sono rimaste tali e quali, se non peggiorate, a come l’abbiamo lasciate nell’anime. Se fossi stata in Aida io avrei fatto molto di più (e la tua battuta sui sampietrini schifati è stata troppo spassosa… ). Certo, è stato un pezzo molto duro, ma sono contenta che il biondo romano abbia avuto la prontezza di rispondere a quegli esseri e di far capire ad Aida che per lui non conta niente di quello che dicono gli altri. Lui la ama per quella che è. E questo è bellissimo.
 
Aida e Giancarlo: la ragazza è stata combattuta fino all’ultimo. Mi è piaciuto come hai reso le sue paure e i suoi dubbi, proprio come se fosse una ragazza reale. Infatti penso che qualunque ragazza “normale”, al suo posto, si fermerebbe un attimo a pensare a quali conseguenze avrebbe l’accettare la proposta di matrimonio di un ragazzo appartenente ad una classe sociale elevata. L’hai resa una “ragazza di noi”.
Ogni scena che hai descritto tra questi due giovincelli è stata molto bella e mai eccessivamente zuccherosa, da quella del gelato a quella sul Tevere, dal bacio di Aida al/ai bacio/i di Giancarlo.
In particolare, ho amato molto quando c’è un primo tentativo di baciare la ragazza, anche se il biondo non va fino in fondo perché lei non gli ha ancora dato una risposta. E’ stata una scena triste e malinconica, ma anche profonda e significativa. Bella.
Ed eccoci qua: ora parliamo un po’ del nostro protagonista per caso (scusami, ma io sono contenta che ti sia capitata la serie di eventi sfortunati che ti hanno fatto scrivere questo racconto… anche se per te non sono stati attimi piacevoli!).
Tu mi devi dire come hai fatto, come sei riuscita a fare questo lavoro incredibile e stupendo sulla figura di Tornatore. Sul serio! Era uno di quei personaggi dell’anime che mi erano completamente indifferenti, eppure tu sei riuscita a farmelo apprezzare! Come è stato detto nel terzo atto, l’hai “migliorato senza stravolgerlo”. L’ultimo pezzo, quello che si svolge sotto terra, nelle gallerie, è il pezzo che meglio rende ciò che voglio dire (mi aiuto con una frase presa dal tuo scritto perché non credo che ti stia facendo capire ciò che penso io…).
 
“-Dovrai essere molto bravo, per far tutto in meno di otto minuti.- gli ricordò Aida, mentre gli sistemava con delicatezza il colletto del trench inumidito e si sollevava in punta di piedi, sorridendogli con la dolce e fiduciosa timidezza di sempre. Sì, si fidava di lui.
-Gioia mia, tu mi sottovaluti.- scandì il biondo italiano, a dir il vero più serio che faceto, stringendola maggiormente a sé.”
 
Eccolo qua. Questo è il passaggio che secondo me riassume quello che volevo dirti: è come se Giancarlo non si fosse dimenticato di Gianni e nello stesso tempo Gianni avesse ceduto il posto a Giancarlo. Spero che tu abbia capito ciò che intendo, anche se l’ho spiegato da schifo…
Ammetto che sul finale sono rimasta con il fiato sospeso fino all’ultimo. Meno male che hai deciso di farla finire bene (per ora), anche se credo che quei due avranno ancora da sospirare prima di poter scrivere la parola “fine”. Claudia è ancora in circolazione, anche se confido nel fatto che Aida si faccia valere. Mi pare che sia abbastanza combattiva e pronta a sfidare anche l’isterica cugina del biondino. Ovviamente, io faccio il tifo per Dada.
Il finale non è stato romantico e pieno di brillantini come speravo, ma almeno me li hai messi insieme. Le mie minacce sono servite a qualcosa!
Umm… Sono arrivata alla fine della mia recensione! Finalmente ho finito il mio lungo commento altamente significativo! (Ti prego di fare caso alla mia ironia…).
Che posso aggiungere? Certo! Che le descrizioni di Roma che hai aggiunto alla trama sono davvero realistiche e precise, rendendo questa storia ancor più bella. E’ stata davvero bella, bella, bella. Lunga ma non pesante: io l’ho letta con piacere e sono contenta di averlo fatto.
Mi raccomando, anche so cosa hai in programma e quando lo pubblicherai, non lasciarmi troppo tempo senza qualcosa di tuo da leggere!
Complimenti di cuore!
RedStraw
 
PS Anche questa volta l’html è a posto!
 

Recensore Master
28/12/11, ore 17:33

Mi sa che siamo davvero telepatiche, inizia a preoccuparti, mia cara!
Comunque sia, ben ritrovata ^-^
Ho finito di leggere l'ultimo capitolo della tua storia, è stata una maratona perché speravo di riuscire a recensire prima di Natale. I miei buoni propositi sono andati a farsi benedire evidentemente. 
Premetto due cose. 
La prima è che, nonostante quello che mi hai detto riguardo una parte similare alla mia FanFiction, io non l'ho trovata. Sono convinta che sia perché l'Atto mi ha presa a tal punto da ignorare tutto ciò che non riguardava la storia, mi sono totalmente immersa in esso e non ho badato a nulla. 
La seconda si rifà alla prima. Inizialmente ho salvato il capitolo su pc  (sai che ho problemi di linea) e quando ho visto 37 pagine da leggere mi sono spaventata. Insomma, sei stata davvero una pazza sadica a scrivere un Atto tanto lungo, eppure mi sono sorpresa a pensare che non è stato per nulla pesante ^_^
Ok, finita la mia tiritera iniziale, passo al commento vero e proprio.
Giancarlo Tornatore. L'ho visto crescere, svilupparsi pian piano, dimostrare di essere uno scapestrato, un discolo (oddio, da quanto non sentivo questo termine XD Mi pare sia di dominio toscano, vero? o.o). 
Sembra che soffra di una personalità doppia, il casanova gentile e quello passionale. In realtà, come dice Aida, lui è entrambi i personaggi... 
Ho particolarmente apprezzato il momento in cui si lascia andare a tenerezze e coccole sul ponte sul Lungotevere con Aida: li ho trovati magici, c'era un'atmosfera particolare ed il fatto che sia stato proprio Tornatore a rompere quella bolla di sapone nella quale stavano, mi ha lasciata interdetta almeno quanto la fanciulla protagonista. 
C'è anche da dire che le battutine che si scambiano i due personaggi principali sono davvero cariche di feeling, quando si danno ironicamente del lei sono adorabili, ma avevo il brutto presentimento, a volte, che Aida se la prendesse seriamente con Tornatore. Per fortuna così non è accaduto.
Onestamente mi aspettavo più drammaticità in questo Atto, qualche cosa che non andasse per il verso giusto. In effetti, oltre all'incontro con Colonna e le due gallinelle, non è accaduto nulla di devastante.
Gianni ha mantenuto sempre il controllo, non ha picchiato nessuno. Conoscendoti, darling, so quanto ti sia costato il fatto di non far menare le mani ai personaggi e a far partire un po' di sangue XD Però, fermo e restando che Giancarlo doveva dimostrare maturità, hai fatto la cosa migliore e hai optato per far emergere la parte matura, appunto, del romano. Ah, è la parte dello spirito di Gianni che è stata vista scavando profondamente nell'arco di questi quattro Atti, quindi me la sono gustata tutta. 
A parte l'iniziale turbamento da parte di Rami che ha fatto il guastafeste della situazione, come previsto, direi che non mi aspettavo un rifiuto parziale di Aida alla proposta di matrimonio. 
Certo, lei dovrà fare i conti con l'aristocrazia e le formalità che convengono a quelli di alto rango, e non la biasimo per esserne spaventata. Mi è piaciuta molto la parte in cui Aida si sveglia tra le braccia di Gianni e lo trova addormentato (fingeva, il bastardo XD) e gli ruba un bacio a fior di labbra. Beh, credo che sia stata una delle scene più significative, contando la considerazione di Aida per quanto riguarda l'essere continuamente sorpresa dal romano, mentre lei si lascia solamente trasportare da ciò che fa lui. E lì ha finalmente esternato totalmente i suoi sentimenti, quasi non ci speravo più.
Finalmente posso dire di aver di nuovo visitato Roma XD Sì, perché anche io seguivo il percorso dei due piccioncini mentalmente, girovagando tra le vie principali della capitale, immedesimandomi nella ragazza che vede dal vivo le strutture che fino a quel momento erano solo mere illustrazioni su libri e giornali. Ecco, mi ha fatto piacere "rivisitare" la città di Roma, l'ho trovata particolarmente bella e affascinante, tornerò sicuramente :) anche perché anche io ho lanciato una monetina nella fontana di Trevi U.U Se ciò che afferma Giancarlo è vero, allora secondo la leggenda sono destinata a tornare a Roma ^.-
Una nota se la merita sicuramente anche Sor Marcello, il quale ha riacquistato punti e si è conquistato un posto tra i personaggi migliori della FanFiction, o per meglio dire, tra quelli meglio caratterizzati. Non credo riuscirei a sopportare un padre così pesante e poco fiducioso, giacché ho goduto quando si è trovato a ricredersi del comportamento del figlio. Però, d'altronde, anche lui ha avuto l'umiltà di complimentarsi con Giancarlo e dirgli parole affettuose e paterne.
Per ultimo, c'è la scena finale in metropolitana.
Odio i mezzi pubblici, purtroppo la tua storia e la tua ultima considerazione finale non mi faranno mai cambiare idea sui mezzi di trasporto quali metropolitane, autobus, treni eccetera ò.o no, è un odio troppo grande quello che provo verso di loro >.>
Detta la mia cavolata giornaliera, ammetto che ho mollato i miei soliti urletti da fan nel vedere i due intenti in teneri approcci amorosi.
Sta di fatto che ti sono grata per non aver inserito qualche frase in gergo romano troppo duro e complesso per la sottoscritta XD
Ok, tornando a Gianni e Aida, ci sono rimasta male quando l'ha rifiutato, anche se sospettavo che non poteva essere tutto rose e viole, come ho detto precedentemente. Però tutto si è concluso per il meglio, un happy ending che mi ha intenerita e addolcita non poco. Sono orgogliosa del caro Gianni che ha aspettato e aspettato prima di poter dare il suo tanto agognato primo bacio. Un bacio che ha fatto soffrire anche me, ho sudato sette camice prima di vederlo realizzato, ma ne è valsa la pena perché sono stati davvero stupendi.
Bene, non ho altro da aggiungere se non che è davvero assurdo che ci siamo lasciate la recensione quasi contemporaneamente o.ò
Sai che il tuo esperimento mi è piaciuto, l'ho apprezzato nella sua totale originalità e, come ti dico sempre, ho appreso anche qualcosa tra architettura e beni artistici vari.  
Spero di sentirti presto, di vedere ancora sbucare il tuo nome nel fandom di Beyblade, anche se so come la pensi al riguardo. 
Un bacione grande, mia cara <3

Tua, Nena ^-^