Recensioni per
Ma i figli dei suoi figli hanno il trono
di Entreri

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
12/02/14, ore 13:37

I pensieri che questo racconto mi ha suscitato sono oltremodo controversi. Il contesto principale da cui prende vita la storia di Hartaigen mi è parso il calco di un episodio tratto da A Song of Ice and Fire di George R. R. Martin e le caratteristiche di Mareth e Elerad rispecchiano quelle dei due personaggi presenti in tale episodio (Bran Stark e Nan). Come Martin tendi a ricostruire un universo fantasy improntato sull’efferato medioevo Europeo, fatto di tragedie famigliari, tradimenti e personaggi grotteschi, annebbiati dalla smania di potere. Sinceramente non sono un'appassionata di questo genere di fantasy, al quale -allora- mi sento di prediligere romanzi storici aventi il pregio di romanzare fatti simili (se non quasi identici), ma realmente accaduti. Detto ciò, i gusti sono gusti, è forse, se fosse mancata l'analogia iniziale con ASoIaF, ti avrei considerata una semplice “adepta di Martin”…
La scarsa originalità, tuttavia, va a braccetto la tua incredibile abilità stilistica. Il testo è ricco, per nulla piatto; il tuo lessico non raggiunge le soglie del lirismo (probabilmente fuori luogo in questo tipo di storia), ma è coerentemente ricercato, perfettamente in grado di rendere la tragedia umana che si consuma nell’antica storia di Hartaigen. Costui è forse l’unico personaggio davvero degno di nota, l’incarnazione dei conquistatori che ancora oggi popolano i nostri libri di storia, reso senza smussature, terribile così come dovevano essere coloro che sono arrivati alla gloria.
Do a Cesare quel che è di Cesare, quindi, ma voglio anche scriverti che, avendo letto altro di tuo, so per certo che puoi fare di meglio, in quanto l’inventiva non ti manca di certo.


Piccola nota finale, il fatto che Hartaigen venisse chiamato con il nome della propria spada non ha potuto che ricordarmi il mio amatissimo Tolkien, nello specifico Túrin Turambar soprannominato “Mormegil” dal nome (Sindar) della sua spada. E questa è stata una “citazione” piacevole, proprio perché “limitata”.

(Recensione modificata il 12/02/2014 - 07:37 pm)