Questo racconto mi è piaciuto molto. Ho apprezzato la descrizione iniziale della città e delle sue costruzioni che ossessivamente tendono al cielo, giacché queste ultime mi hanno ricordato l'architettura gotica non nell'aspetto (la città da te descritta guarda alla modernità), ma nell'essenza (lo slancio verticale è il medesimo)... io adoro il gotico: è tra i miei stili preferiti. XD Tornando alla storia, mi ha colpito in maniera particolare la caratterizzazione di Neryon: sei riuscita a farmi entrare nella sua mente, davvero! Inoltre, penso che quest'ultimo sia un personaggio estremamente reale e che le sue sensazioni (timore, ansia, felicità, sollievo, etc.) siano sempre state descritte in maniera estremamente accorta. A questo proposito, non posso non rilevare la bravura con la quale sei scivolata da un'emozione all'altra, dal timore alla gioia ad altro, in maniera del tutto naturale: complimenti!
Vi sono alcuni errori di battitura ("avresti potuto diventare" diviene "saresti potuto diventare", "restando immobile e tranquillo come farebbe vero un lupo mannaro" diviene "restando immobile e tranquillo come farebbe un vero lupo mannaro", il termine "va" non vuole accento, etc.), ma si tratta di minuzie; trovo che, nel complesso, tu abbia compiuto un ottimo lavoro! Rinnovo, quindi, i miei complimenti e... alla prossima! ;)

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la prima cosa che ho pensato quando ho letto quello che neryon ha fatto ad adhle è stata: "che sfigato!". ci ho riso per cinque minuti buoni.
interessante l'ultimo personaggio inserito, sembra adattarsi molto meglio alla condizione di occhi d'argento, come se non fosse passata attraverso la fase del senza luna esiliato, o per lo meno non l'ha vissuta troppo a lungo.
i dubbi di neryon sono più che legittimi, alla fine. anni di esilio non si cancellano così, con un colpo di spugna, ma è confortante vedere che le cose si stanno calmando, e che finalmente sta iniziando a trovare il proprio posto.
una nota di speranza alla fine di una vita di angoscia. bel capitolo.
alla prossima storia!

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