Recensioni per
Il cuore del Drago Nero
di Callie_Stephanides

Questa storia ha ottenuto 278 recensioni.
Positive : 277
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
10/03/12, ore 19:13
Cap. 23:

Dimenticare il valore delle parole è un errore oltraggioso, ma non rispettare invece la lingua di un popolo perduto è, per l'appunto, il peggiore dei crimini.
D'altra parte bisogna ricordare che le parole, per Leya, sono solo veleno e ordini crudeli. Anche lei ha dimenticato una lingua, ed è quella del cuore.
Aspettarsi che comprenda il significato profondo di un eco morto è troppo, lei che ha perso persino il senso della misura e dell'umanità.

Preda della follia e della vendetta ha lasciato scolorire la donna che era, la memoria che portava, la misericordia dei vincenti.
Vinus, che pure lei ha dipinto crudele, selvaggio, brutale e invincibile, è più uomo -umano- di lei. Lei, che non si fa toccare neanche dalle memorie di un piccolo principe strappato alla patria.
Merita il silenzio e merita il disprezzo di chi ha perduto tutto, ma non il valore delle emozioni. Leya è cresciuta in un'alcova profumata e piena di tepore amorevole, la storia di Vinus inizia nella neve e nella sfida che un dio della morte gli lancia. La sua ignoranza è enorme, confrontata alle esperienze del principe di Lepthys, ma questo non la giustifica dal dimenticare che per ogni popolo cancellato c'è sempre un'agonia lunga un'eternità. Se non comprensione, il popolo degli ophelidi meritava rispetto.
Così vulnerabile e inquieta, non smette di tirare beccate contropruducenti e pompose, dimostrandosi un pavone saccente.

Leya non ha perduto le parole ma le usa male, come pure usa male il tempo che Vinus le concede per essere un individuo e non un progioniero disarmato. La follia deve averle intaccato anche l'intelligenza, consumandola fra le fauci aguzze di una malattia che fagocita ogni cosa.
E' disgustata dal liocorno e dal modo in cui il dracomanno mangia; assurdo per chi l'ha vista esplodere in una gioia selvaggia e crudele di fronte al nemico sconfitto, ridicolo per chi ha avvertito il suo cuore marcio e ne è rimasto orripilato.

Però, quando Vinus scocca l'ultimo fendente - e lui mira sempre dritto al cuore - il male l'ha avvertito.
Se anche volessi cavarti il cuore, non troverei niente.
Una stoccata senza pari, tanto è il disprezzo che traspare in questa frase. Le ha tolto l'unica cosa che la rendesse viva, e lei, che viva non si credeva più, l'ha sentito con la potenza terribile di un calcio nello stomaco.
Se puoi ancora sentire, puoi ancora provare. Sei vivo e puoi morire ancora, milioni di volte. Leya però non se n'è ancora accorta, perchè ancora non ha capito che se Vinus perderà la propria anima di uomo, lo farà dopo aver salvato lei, riempiendole l'anima con il più grande regalo che esista. Il valore dell'amore ed il valore della vita, quando pensi che tutto sia perduto.
Ci siamo quasi. Se tendiamo il braccio possiamo addirittura sfiorarla, quella minuscola scintilla nel buio di uno spirito corroso dall'odio.

La vera guerra, Vinus la vincerà fra le sue cosce e nel suo petto. Quando assumerà le sembianze di un mito, sarà già divenuto leggenda.

Recensore Master
05/03/12, ore 18:52
Cap. 23:

Io esigo una spia luminosa che mi avverta dei tuoi aggiornamenti, perchè con le millemila cose che devo preparare per la maturità accendo il pc una volta ogni morte di papa e EFP (molto spesso) è l'ultimo dei luoghi in cui controllo; mandami un piccione viaggiatore di tanto in tanto, così so quando impiegare bene il mio tempo al di fuori del greco e del latino xD
Ovviamente sono felicissima che Vinus e Leya stiano passando tutto questo tempo assieme, sperando che figlino presto..sì lo so, faccio il passo più lungo della gamba.
Poi, da brava schizzinosa vegetariana, ho provato davvero ribrezzo per la scena in cui Vinus quarta la viverna per mangiarsela...Leya certo non è una dama in quanto a buone maniere, ma Vinus fa proprio il grezzone con lei, insomma, davanti ad una donna un po' di decoro! ù__ù
Non aspetto altro che le zozzerie fra i due piccioncini, quindi ora svanisco nella nebbia da cui sono giunta, facendoti come sempre i complimenti ^^

Namaste

Recensore Veterano
05/03/12, ore 18:36
Cap. 23:

Questo è stato un capitolo veramente stupendo.
La descrizione iniziale che esprime alla perfezione la durezza e le fatiche del viaggio, oltre a quanto poco adatta sia Leya, e la bellissima analisi dei due personaggi.
Leya che finalmente inizia a capire la sua piccolezza e a dover fronteggiare il prezzo delle proprie azioni, complice anche la tagliente, ma appropriata lingua di Vinus, che dimostra di non cercare la mera vendetta, a dispetto della profonda rabbia.
Bello anche il dialogo (ma più monologo) finale, in cui si mostra pienamente quali siano le cause della tragedia, e come sia stato il razzismo insito alla "civiltà" a portarne (o meramente anticiparne? Non sarebbe comunque una valida scusante) il crollo.
Unico appunto, ma solo a un personaggio: "Il figlio di Freil"? Vinus, quello è un uomo che ti ha salvato la vita, puoi anche scomodarti a chiamarlo per nome.
Fine appunti nominali.

Recensore Master
04/03/12, ore 20:06
Cap. 23:

Ciao Magistra, Leya ha perso le parole ma piano piano sta' riacquistando un cuore. Per Venus sara' ardua l'impresa di penetrare quel cuore perche' ora Leya e' piu' bestia della cavalcatura di Venus, che tra l'altro mi sembra proprio un bell'esemplare di mostro da compagnia, uno di quelli che piacciono tanto ad Hagrid(ma questa e' un'altra storia).
Mi e' piaciuta molto la scena in cui mangiano, ho immaginato Venus che leccava la lama del coltello insanguinata e che lacerava coi denti la carne di viverna...molto erotico!!! Sara' che mi son messa a dieta...haime!!!
Un caro saluto
Laura.

Recensore Master
04/03/12, ore 17:32
Cap. 23:

Se continui ad aggiornare a questo ritmo farai di me una lettrice molto, molto contenta!! ^^
Leya è veramente, veramente, irritante.
Le è talmente difficile rinunciare alla pelle che si è scelta, da non capire nemmeno quando Vinus le porge un barlume di dialogo civile.
Ma da questo capitolo emerge, a furor di popolo, Niktos!
Bestiolina carina e pucciosa, il perfetto animale da compagnia!
Quasi quasi, al posto del mio gatto...non sarebbe mica male!
Scherzi a parte, come sempre complimentoni!
Attendo trepidante i prossimi sviluppi! :-D

Recensore Master
04/03/12, ore 15:18
Cap. 23:

Sarcasmo a go-go di Vinus. Mi piace. :D
Inoltre, il discendente dei varani, sembra essere l'uomo delle caverne che si ritrova, tra capo e collo, un sacco di patate, di cui non sa che farsene.
In più a Leya, senza burattini da comandare, non resta molto. Lei è tutta teoria e poca pratica.
La cavalcatura di Vinus diventarà la sua compagnia per l'ora del tè? Secondo me Leya e quell'essere sono molto compatibili. XD
In quattro e quattr'otto si ritroveranno ad organizzare mini tornei di Briscola, per far passare il tampo, quando l'uomo non sarà disponibile.
Prendiamo con ironia, la situazione, perchè deve cambiare parecchio, ancora, per fare si che quei due finiscano insieme.
Attendo, attendo, con la bava all bocca il momento.
Baci

Chiara