"L’aria era carica di elettricità. Ogni respiro si condensava in nuvole dense, mentre il vento gelido sibilava tra gli alberi spogli. La notte sembrava più buia del solito, come se il cielo stesso si rifiutasse di concedere loro il conforto delle stelle. Ogni passo sui sentieri sterrati risuonava come un macabro presagio.
Camminava con la non piacevole consapevolezza di chi sa di essere vicino all’inferno. Il suo equipaggiamento era essenziale, ma letale. Gli orecchini con i sigilli superiori di contenimento brillavano debolmente alla luce della luna come se timidamente volesse vedere lo scontro. Minuscole incisioni arcane solcavano il metallo, pronte a liberare il loro potere con un semplice comando. La giacca che indossava sembrava quasi inghiottirlo, ma chi lo conosceva bene sapeva che era meticolosamente organizzato. Il suo quaderno, l’arma più potente nel suo arsenale, era agganciato con una cinghia di cuoio al pantalone, pronto per essere aperto in qualsiasi momento".
Seguito diretto dei Giorni del Velo, dall'ambientazione invernale ma dal calore crescente lungo tutti i capitoli. Tornano Aidan e Simone, arrivano nuovi comprimari, permane l'atmosfera magica con un... velo di fascino occulto.

"Nessuno sano di mente avrebbe mai iniziato la settimana con una frase tipo "È tempo che il velo tra i mondi si assottigli", ma per me, Aidan, un lunedì iniziava proprio così. Non avevo bisogno di costumi o feste a tema; la mia vita era già immersa nel soprannaturale fino al collo. In Italia esistevano luoghi, tempi e antiche usanze che non avevano mai smesso del tutto di esistere. Questa era una di quelle settimane: quando tutto ciò che di solito restava nascosto spuntava fuori dalle fessure e si mescolava con il nostro mondo".
Inizia così l'ultima fatica di Paildra, e rivisitata dal sottoscritto Fantasya, concepita ad Halloween e pubblicata una settimana più tardi per tempi tecnici. Un urban fantasy fresco e geniale, ambientato nel nostro Paese ma rivisitato in una chiave che saprà sorprendervi. Mix sapiente di azione, umorismo e sentimentalismi per un racconto nato inizialmente in più capitoli e poi rieditato in un'unica grande soluzione.