(Sembra quasi un sogno, un'illusione, come se entrambi si trovassero sul set di un film o di una serie TV, e non nel piccolo appartamento in cui, insieme, hanno scelto di dare inizio a una nuova storia, a un futuro diverso e ancora tutto da inventare, costruire, raccontare, lontani dai riflettori e da sguardi indiscreti e impietosi, nascosti – protetti – da una porta chiusa che li separa dal mondo – quando possono, se possono.)
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Raccolta di short stories dedicate a Wakabayashi e Schneider.
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[Spin-off di Di granchi, principi e campi da calcio.]

"Tsubasa non vuole altro che esaudire ogni suo desiderio, grande o piccolo che sia, per lui tutto è importante. Le vuole mettere ai piedi la terra e il cielo e l’intero universo – e lo farà, non ha né incertezze né dubbi a riguardo. Certi eventi sono ineluttabili, come il sorgere e il calare del sole – o il prossimo scudetto del Barça, naturalmente. Dopo tutto, se in campo c’è Tsubasa Ozora, nulla – nulla – è realmente impossibile."
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Raccolta di short stories dedicata a Tsubasa e Sanae (con eventuali e inevitabili incursioni da parte di altri personaggi).
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Il primo capitolo di questa raccolta partecipa agli Oscar della Penna 2026 organizzati dal forum Ferisce la Penna.

"Taro lo ha imparato presto, suo malgrado, che il distacco fa meno male se non ci sono parole, sguardi, carezze ad accompagnarlo – eppure."
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Questa storia partecipa agli Oscar della Penna 2026 indetti dal forum Ferisce la Penna.

Dopo quella dannata partita tra Giappone e Germania, Kaltz e Schneider raggiungono Wakabayashi per un breve soggiorno a Nankatsu.
Il rapporto che lega il terzetto di Amburgo sembra essersi nuovamente rafforzato, in particolare tra due dei suoi membri, ma qualcuno sta tramando nell'ombra.
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"Karl lo ammette, Genzo ci sa fare, quando decide di dar voce ai pensieri al posto di grugnire. Non come lui, che è in grado di incasinare anche le questioni più semplici e possiede la straordinaria, invidiabile capacità di scegliere sempre e immancabilmente una parola sbagliata per ogni cazzo di frase. Per Karl, quell’insieme di parole, sussurrate a mezza voce dal letto di un ospedale, a seguito di una partita trasformatasi sotto i suoi occhi in un gioco al massacro, erano state – letteralmente – come l'avverarsi di un sogno (o il destarsi da un lungo incubo). Cosa avrebbe mai potuto offrirgli la vita di meglio?"
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Il primo capitolo di questa storia partecipa agli Oscar della Penna 2026 organizzati dal forum Ferisce la Penna.