Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: Nisi    24/03/2012    8 recensioni
Sono rimasta molto colpita dal numero 47 del manga. E ho deciso che mi sarebbe piaciuto scrivere qualcosa su quel che potrebbe succedere quando Maya si reca a Izu. Pericolo melassa, però un po' stemperato da un Masumi che riesce a venire a patti coi suoi sentimenti con un pizzico di autoironia e con una Maya che alla fine perde un po' della sua ingenuità.
Niente spoiler.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I tre volti della Dea'
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“Finalmente una pausa! Esco dalla sala e mi dirigo verso il mio posto preferito, qui al Kid’s Studio. E’ un divanetto un po’ appartato, nascosto dietro a una grossa colonna, qui si sta tranquilli. Mi lascio cadere sull’imbottitura morbida e sospiro.
Sono esausto, svuotato, esaurito. In una parola, non penso reggerò molto a lungo. E non mi riferisco alla mia gamba, la fisioterapia procede bene e anche le prove. Ecco, forse le prove vanno fin troppo bene.
Maya è… splendente. E’ entrata perfettamente nella parte di Akoya. Rende l’amore e la passione del suo personaggio in maniera totale. E’ cambiata. Non è più quella ragazzina dolce  e tenera che conoscevo e della quale mi sono innamorato tanti anni fa. E’ diventata una donna. Mentre recita le parole di Akoya è sensuale e conturbante, tanto che chiunque si trovi a passare di lì non può fare a meno di fermarsi e lasciarsi avviluppare da tutta quella magia. Un paio di volte mi è pure capitato di eccitarmi. Meno male che indossavo il kimono e non mi sono reso ridicolo.
Così com’è, ora, lei mi piace ancora di più, ma non posso, proprio non posso fare a meno di pensare che a farla diventare donna non sono stato io. Non sono mai riuscito a baciarla e ad accendere in lei quella passione, quello struggimento che le ho visto esprimere tra le braccia di Hayami. Credevo che lei lo odiasse. Con tutte le ragioni del mondo, del resto. Cosa è successo e come  è finita ad avere una relazione con quello che credevo fosse il suo peggiore nemico?
Appoggio la testa al muro e respiro profondamente.
Sento un rumore di passi avvicinarsi e la voce di Maya. Io sono dall’altra parte del muro e non mi può vedere, ma io riesco a sentire benissimo quello che sta dicendo. Non mi piace origliare, ma quando si tratta di Maya… E’ al telefono. Sta parlando col signor Hayami, sembra… deve andare a trovarlo a Izu, Evidentemente ha una casa da quelle parti. E non vede l’ora di vederlo.
La telefonata finisce, Maya si allontana e se mi era rimasta qualche illusione su quello che prova per Hayami, mi è passata qualche secondo fa. Mi sento come se mi avessero dato un pugno nello stomaco. E uno sui denti.
Sento ancora dei passi che si avvicinano, questa volta Akemi, l’assistente di produzione fa capolino e mi sorride: “Signor Sakurakoji? La pausa è finita, le prove riprendono. Se mi vuol seguire… “
Annuisco, riprendo le mie stampelle e la seguo.
Devo recitare una scena con Maya e dopo la telefonata alla quale ho assistito, non ne ho nessuna, voglia, come non ho nessuna voglia di parlare con lei. E’ rimasta ferita del mio distacco e non capisce perché io mi stia comportando così. Affari suoi.
Ritorno sul palco e Kuronuma ci fa segno di iniziare.
Non va, non va. Non riesco a calarmi nel ruolo di Isshin, sono ancora troppo turbato da quello che ho sentito pochi minuti fa. Maya va a Izu a trovare Hayami. Passerà la notte con lui? Lui… la porterà a letto, se già non l’ha fatto? Non è possibile, ha undici anni più di lei, è fidanzato e le farà solo del male! Non può…”
 “Sakurakoji!”
Mi riscuoto e sento la voce di Kuronuma che sbraita. “Sakurakoji, che ti prende! Mi sembra la recitazione di un manichino ingessato e non quella di un innamorato!”
“Sono spiacente. Mi scusi, signor Kuronuma. Scusatemi tutti”. Con la coda dell’occhio intravedo Maya che mi guarda con ansia. Evito il suo sguardo, non voglio la sua pietà o la sua preoccupazione.”
“Va bene, va bene. Non ti scusare, siamo tutti stanchi. E’ tardi, per oggi basta. Potete andare. Un’altra cosa! Per i quattro giorni della festa dell’O-bon non vi saranno prove. Approfittatane per riposare.”
Ho proprio voglia di tornarmene a casa e farmi una doccia. E rilassarmi e sgombrare la testa dal pensiero di Maya. Lei non se ne fa niente, della mia preoccupazione, tantomeno del mio amore.
Raccolgo le mie cose e appoggiandomi sulla stampella mi dirigo zoppicando verso l’uscita.
*
E’ l’ultimo giorno di prove prima delle vacanze. Abbiamo finito e ora ci stiamo preparando tutti a lasciare il teatro.
“Sakurakoji!”
“Sì, signor Kuronuma?”
“Sei libero per una mezz’oretta? Vorrei parlarti.”
So già di cosa mi vuole parlare. Chino la testa e annuisco, sospirando. “Certo.”
E’ da quando ho avuto l’incidente che Kuronuma mi tiene d’occhio. Capisco che mi sta osservando da giorni, senza dire niente. A quanto pare è arrivato il momento di parlare.
“Bene! Ma usciamo di qua, andiamo nel bar dall’altra parte della strada. Lontano da occhi e orecchie indiscrete.”
“Come vuole.”
Il regista mi lancia un’occhiata indagatrice, ma non dice più niente. Usciamo in strada e ci dirigiamo verso il bar, in perfetto silenzio, che non si interrompe fino a quando siamo seduti al nostro posto.
“Allora, signor Kuronuma, di cosa mi voleva parlare?”
“Penso che tu già lo sappia. Cosa ti prende in questi giorni? E perché tratti Maya in quel modo? Non mi interessa se avete litigato, ma la tua recitazione è molto peggiorata, mentre quella di Maya è ancora più coinvolgente, se possibile.”
Esito. Non ho parlato a nessuno della scena alla quale ho assistito laggiù nei docks, né tantomeno del legame che ha col mio incidente. Forse sfogarmi mi farà stare meglio…
“Parla, ragazzo. In questi giorni mi sembri un’anima in pena.”
“Signor Kuronuma, io…”
“Non ti voglio obbligare a confidarti con me, ma per la miseria, vedi di parlare con qualcuno che altrimenti ti riduci uno straccio, ché già sei sulla buona strada.”
Va bene, parliamo, anche perché non ci resisto più con questo peso sullo stomaco. “Signor Kuronuma” esordisco guardandolo in faccia. E’ seduto davanti a me, le braccia incrociate sul petto. “Si ricorda quando mi ha mandato al porto a prendere Maya di ritorno dalla crociera?”
“Mmmhhh.”
“Maya non è voluta venire con me. Mi ha detto di andarmene. E’ corsa dietro ad Hayami. E…” la mia voce si incrina. Mi passo la mano sul viso e riprendo. “Io le sono andato dietro. E l’ho trovata. Era tra le sue braccia. Lui la stringeva forte e lei…” Cerco di reprimere un singhiozzo, senza molto successo.
Kuronuma sembra in imbarazzo. Di certo i tormenti d’amore di uno dei suoi attori lo mettono solamente a disagio. Poi anche lui mi guarda dritto negli occhi. La sua espressione è stanca e malinconica.
“Ragazzo mio, davvero non ti sei mai accorto di quello che c’è tra Kitajima e Hayami?”
Cosa?
“Cosa intende dire, non capisco.”
“Sono mesi che quei due si girano intorno, forse anche anni. Può essere che si siano trovati. Final…”
Si morde la lingua per troncare quel finalmente. Ma l’ho sentito comunque.
“Io… non mi ero accorto di niente…”
“Niente di più facile, sono secoli che cerchi di conquistare Maya, non avresti potuto nemmeno volendo. E’ a causa di quello che hai visto che hai fatto quell’incidente?”
Kuronuma è bravo a fare due più due. “Sì. Ero sconvolto.”
“Ah, ci credo.”
“E poco prima di uscire ho sentito Maya parlare con Hayami. Andrà a trovarlo nella sua casa di Izu per la festa dell’O-Bon.”
Kuronuma sembra colpito da quell’ultima notizia, ma quando riprende a parlare non ne fa cenno.
“Ed è sempre a causa di quello che hai visto e sentito che stai trattando Maya in maniera così fredda?”
“Beh… sì.” “Non mi sembra ti abbia mai dato false speranze.”
"No, ma…”
“Niente ma. La vita di Kitajima riguarda solo lei, ma comunque lei ti vuole bene, te ne ha sempre voluto. Non è colpa sua se non è la donna per te e non ricambia i tuoi sentimenti. Lei ha solo in mente Hayami, da mesi. E anche lui ne è innamorato.”
“Ma lui è fidanzato e ha undici…”
“Sarà, ma non sono affari tuoi. Ora il tuo dovere è recitare la parte di Isshin meglio che puoi, ristabilirti in salute. Mettiti in testa che Maya ama un altro e prima accetti questo stato di cose, meglio è.”
Ha ragione. E’ vero, Maya non mi ha mai illuso. Ma mi ha sempre voluto bene. E’ colpa mia se dietro questo affetto ho voluto vederci dell’altro.
“Va bene, signor Kuronuma.”
“Fatti coraggio, ragazzo. Passerà.”
Non rispondo, mi alzo dalla sedia con l’intenzione di uscire dal bar con tutta la velocità che mi consentono le stampelle.
Ma mi trovo faccia a faccia con Shiori Takamiya.
 
 
* * *
Ta-dan! Non ve lo aspettavate, eh?
E ovviamente, la signorina ha sentito tutto, quindi succederà un bel casino.
Lo so, questo capitolo non è molto divertente, lo ammetto, ma questo e il prossimo sono molto importanti ai fini della storia.
Spero vi piacciano entrambi.
Detto ciò, ringrazio quella cara figliola di Loveis4ever che ha inserito questa fanfic tra le preferite (che sorpresa!) e quelle altrettanto care ragazze
 
arcadia5
a_lena
BrianneSixx
Hylenia
maura 77
Minerva
piermaia
sailorm
Saruccia
Talpera
Tetide
 
Che hanno inserito “benvenuta” tra le seguite. Grazie anche a Ninfea, per averla messa tra le ricordate. E grazie anche a chi legge solamente.
Buon sabato sera dalla Nisi
   
 
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