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Autore: gio_dy    26/03/2012    8 recensioni
-Cazzo!
Draco Malfoy si guardò intorno e l'unica espressione che gli venne in mente fu quella. Fece scorrere lo sguardo argenteo sulle pareti umide della stanza in cui era stato trasportato e poi scese ad osservare i visi coperti da maschere anonime che lo circondavano. 
-Cazzo... Cazzo. Cazzo!
Uno sbuffo infastidito lo fece voltare di lato. 
- Malfoy smettila, sei ripetitivo.
Genere: Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dedicata a:
Pasticciosa, senza di te probabilmente non avrei piú scritto. 
Barbarak, per l'entusiasmo immeritato che mi dimostra sempre. 
LadyChanel che mi ha scritto ed alla quale l'ultima volta non ho risposto: mi vergognavo. 
Grazie Ragazze 
 



INOPPORTUNAMENTE





-Cazzo!
Draco Malfoy si guardò intorno e l'unica espressione che gli venne in mente fu quella. Fece scorrere lo sguardo argenteo sulle pareti umide della stanza in cui era stato trasportato e poi scese ad osservare i visi coperti da maschere anonime che lo circondavano. 
-Cazzo... Cazzo. Cazzo!
Uno sbuffo infastidito lo fece voltare di lato. 
- Malfoy smettila, sei ripetitivo.
- E tu, come sempre inopportuna Mezzosangue. 
- Non mi sembra il momento di stare a discutere su chi sia peggio Malfoy. 
- Hai ragione, quindi TACI!!!!
-Maleducato. 
- Piattola. 
- Cafone. 
- Rompipalle!
-Ehm... ehm! 
un piccolo colpo di tosse proveniente da qualcuno dei presenti cercò di riportarli alla realtà della situazione. 
- CHE C'È?
risposero in coro, incenerendosi poi a vicenda con lo sguardo.
- C'è, nel caso in cui non ve ne siate accorti, che siete circondati. 
A parlare era stata una voce conosciuta. 
- Ma dai, e io che pensavo di essere finita nella zona "scherzi di natura" di Madame Tussaud. 
- Il museo delle cere Babbano?
- Si. Dove ti sei fatto fotografare mentre baciavi la bella addormentata. 
Draco ghignò
- Dal momento che mi avete sempre definito principe...
- Ma per favore, Malfoy!
Una risata di scherno fece cessare i loro sproloqui. 
- Ma che carini. Come sono romantici..... Il traditore e la sanguesporco. 
- E il mangiamorte recidivo!
concluse Draco in tono tagliente. 
- Ciao Lucius. 
Salutò con scherno, mentre una figura ammantata di nero con il volto coperto dalla solita maschera scheletrica si faceva avanti con la bacchetta alzata in posizione di attacco. 
-Figlio! La tua ironia è fastidiosa ed inopportuna  Vedo che da quando frequenti certa gente hai dimenticato le buone maniere. 
Ed avvicinandosi al ragazzo gli mollò un manrovescio che lo fece stramazzare al suolo. 
- STUPEFICIUM. 
- PROTEGO. 
Hermione era scattata in avanti cercando di colpire l'uomo, ma lui, più veloce era riuscito a ripararsi dietro uno scudo. 
- Ahahaha sanguesporco, pretenderesti di combattere contro Lucius Malfoy, il luogotenente del Signore Oscuro con questi incantesimi da terzo anno? E dire che ti hanno definita la studentessa piú brillante di Hogwarts! Che tristezza. 
Una donna alta, dai lunghi capelli neri e il volto ugualmente coperto da una maschera, si era avvicinata all'uomo e gli si strusciava lascivamente addosso mentre pronunciava quelle parole con voce stridula. 
A quella vista Hermione digrignó i denti per reprimere lo schifo che quell'immagine le procurava.  Erano circondati da almeno venti mangiamorte e doveva riflettere per gestire al meglio la situazione, altrimenti tutti i loro mesi di lavoro sarebbero andati in fumo. 
Draco nel frattempo si era alzato ponendolesi di fianco. 
- Merlino che spettacolo disgustoso, meno male che mia madre non ti può vedere. 
Lucius al sentir nominare Narcissa, si irrigidì ed allontanò un po' da sé la donna. 
- Non osare nominarla sporco traditore che non sei altro. 
Nonostante le parole il tono risultò malfermo. 
- E tu che cosa sei Padre? Accompagnarti a quella sgualdrina non fa di te un traditore?
- COME OSI! Tu e la tua puttana sanguesporco non siete nemmeno degni di inginocchiarvi ai miei piedi. CRUCIO! 
Urlò con rabbia la donna indirizzando il lampo verde verso Hermione. Draco accortosi della direzione che stava prendendo il fascio di luce si gettò sulla ragazza proteggendola con il proprio corpo e spingendola all'indietro. La maledizione lo colpì in pieno, facendogli scricchiolare sinistramente le ossa e inarcare la schiena in preda agli spasmi del dolore. 
Lucius pose una mano su quella della donna mettendo fine alla tortura. 
- Alecto, tesoro, non vorrai togliermi la soddisfazione di ammazzare mio figlio con le mie mani, vero? 
Il mangiamorte si avvicinò ai due ragazzi al centro del cerchio di uomini e li osservò ghignando. 
Suo figlio si stava faticosamente rialzando in piedi aiutato dalla ragazza che nel contempo si guardava attorno continuando a studiare la situazione. 
- Sanguesporco dov'è finita la tua proverbiale loquacità? 
Chiese il  mangiamorte ghignando
-Nel cesso con la tua dignità Malfoy.
Rispose dandogli le spalle con noncuranza. 
L'uomo si irrigidì. E l'afferrò malamente per i capelli. 
- Non osare. Puttana!  
- Lucius lasciami i capelli se non vuoi che te la faccia pagare e modera i termini. 
Ghignando la strattonò di nuovo, facendola gemere. 
- Lucius lasciami i capelli se non vuoi che te la faccia pagare -  le fece il verso, facendo sghignazzare i mangiamorte attorno a loro 
- Tremo di paura mezzosangue! 
Sputò con disprezzo scaraventandola a terra, mentre un brivido nonostante tutto lo attraversava. 
- Comunque è inutile che continui a studiare la situazione, questa volta non avete scampo. 
Ghignando levò la bacchetta contro di loro, e poi si rivolse risoluto agli uomini che li circondavano. 
- Nessuno osi intervenire. Loro sono miei. Io devo lavare l'onta con cui hanno sporcato il nome dei Malfoy. 
Gli uomini annuirono in silenzio, concordando con lui. 
- Spero siate pronti a morire. Se volete vi concedo un ultimo patetico saluto. 
Draco si avvicinò alla ragazza aiutandola a rialzarsi. La prese delicatamente tra le braccia e la strinse a sé affondando il viso nei suoi capelli. 
- Mi dispiace, Hermione. Non avrei mai voluto coinvolgerti fino a questo punto. 
Lei sospirò strizzandogli l'occhio ed ammiccando verso Lucius che li teneva sotto tiro con la bacchetta. 
- Allora potevi non farlo. Adesso mi sembra un po' tardi per scusarti Malfoy. 
Rispose acida. 
- Senti ti avevo avvisata quando ti ho chiesto di accompagnarmi stasera, che temevo fosse una trappola. 
- Si, ma non avevi specificato che ritenevi fosse mortale!
- E secondo te, se ti dico che temo una trappola cosa intendo?
- Aaah lasciamo perdere Malfoy, tanto vuoi sempre aver ragione tu.
- E dimmi in che cosa avrei torto? Spiegami mezzosangue. 
- Se avessi parlato più chiaro, io mi sarei premunita, e innanzi tutto non mi sarei messa questi dannati tacchi che mi stanno facendo impazzire dal dolore e con i quali non potrei nemmeno provare a scappare. 
- E come pretendevi di venire ad una festa di purosangue, dimmi... in scarpe da ginnastica?
- Almeno adesso potrei muovermi agilmente. Invece no! Sua signoria si è raccomandato affinché mi vestissi elegante, nonostante i suoi dubbi, altrimenti lo avrei fatto sfigurare. E adesso mi tocca crepare vestita da pupattola. 
I mangiamorte sghignazzavano davanti al battibeccare dei due, mentre Lucius continuava a tenerli sotto tiro con espressione irritata. 
Alecto intanto si era avvicinata nuovamente all'uomo, cominciando a lamentarsi con voce da bambina nel patetico tentativo di imitare Bellatrix. 
- Lucius, tesoro, dobbiamo aspettare ancora molto prima di liberarci di questi due patetici stupidi, io saprei impiegare meglio il nostro tempo. 
Sussurrò strusciandoglisi di nuovo addosso. 
- Merlino, che schifo! Padre per favore risparmiami!
- Taci donna. Li uccideremo quando lo deciderò io. Né prima né dopo... E tu pensa ai fatti tuoi!
aggiunse rivolto al figlio. 
- Se permetti anche questi sono fatti miei. 
- Ehi, purosangue guarda che sto parlando con te! 
- E io sto parlando con mio padre! Dammi tregua donna!!
- Vedi, sei tale e quale a tuo padre, tu decidi, tu comandi. 
- Ehi, e io adesso che cosa c'entro? 
Lucius sconvolto per essere stato tirato in mezzo, per un istante perse il suo aplomb di purosangue. 
- Tu c'entri sempre!!! Dannati purosangue del cavolo!!
- Lascia stare mio padre, questa è una questione tra te e me. 
- Se non fosse per tuo padre, non ci troveremmo in questa situazione. 
- E se non fosse per te sanguesporco, mio figlio non avrebbe mai tradito la causa. 
- Se tu non fossi stata così testarda da volermi seguire a tutti i costi non ti troveresti in questa situazione. 
- Ma bravi! Complimenti, vedo che almeno su una cosa andate d'accordo! Tutti e due contro di me. Purosangue Maschilisti della malora. 
- E tu sei solo una stupida mezzosangue ficcanaso. Te l'avevo detto di restare a casa sei donna e quello è il tuo posto.
Hermione indignata, alzò la bacchetta contro Draco pronta a colpirlo, Lucius istintivamente levò la Bacchetta contro Hermione per difendere il proprio figlio e Draco fece altrettanto contro suo padre per difendere la sua donna. 
I mangiamorte assistevano allibiti a quanto si stava verificando davanti ai loro occhi, domandandosi quando quel siparietto sarebbe finito. 
- BASTA È ORA DI FINIRLA!
Tuonò Lucius e poi tre voci si levarono in contemporanea e tre fasci di luce si propagarono dalle tre bacchette deviando però leggermente la loro traiettoria. 
- AGUAMENTI. 
- GLACIUS. 
- PETRIFICUS TOTALIS.   

                                           **************************************************** 

Tre ore dopo. Notte. Malfoy Manor

L'uomo sorseggiava il suo wisky incendiario comodamente sdraiato sulla poltrona del salottino del tè. 
Casa. Finalmente era a casa.
La porta si aprì e senza nemmeno levare lo sguardo, riconobbe il passo militaresco ed inconfondibile di Hermione. Merlino, quella donna non camminava, marciava! Altro che Lady!
- Granger, dovresti imparare a camminare come una donna invece che come un militare. 
- Taci, se non vuoi che ti schianti. 
- E per cosa, di grazia? Per aver detto la verità?
- Per lo squallido spettacolino di stasera. 
- Oh, ma per favore, lo sai benissimo che non dicevo sul serio. 
- Ti odio! 
- È così che mi tratti dopo sei mesi che non mi vedi? 
- Ti ho già visto abbastanza. Sono ore che non faccio altro che vedere il tuo brutto muso. 
- Senti, non potevo accogliervi a braccia aperte. Se li abbiamo arrestati tutti è perché io sono rimasto credibile fino all'ultimo. 
- Oh, certo, credibile. Giuda Merlino Lucius, ma ti rendi conto che hai quasi spaccato la faccia a tuo figlio ed hai permesso a quella puttana di Alecto di cruciarlo? 
- Ehi, calma, non è stata colpa mia, è lei che ha inopportunamente preso l'iniziativa. 
- Certo, come immagino che sia stata una sua inopportuna iniziativa anche quella di strusciartisi addosso! Tu non l'hai mai incoraggiata...
- Merlino donna, sono un uomo! E non è a te che devo delle spiegazioni!
Hermione levò un sopracciglio guardandolo con compatimento. 
- Ripeto, non devo spiegazioni né a te né a nessun altro! Sono un Malfoy!
La porta del salottino si spalancò con violenza, Lady Narcissa Malfoy  si stagliò sullo stipite, fece scorrere lo sguardo sui presenti e sorrise a suo marito. 
- Lucius, Tesoro... STUPEFICIUM!
Urlò, mentre l'uomo veniva sbalzato contro il muro con tutta la poltrona. 
- Granger maledetta, tu sapevi che era lì dietro. 
Hermione ghignò. 
- Che problema c'è Lucius? Tu sei un Malfoy! E, comunque, ti avevo avvisato di non tirarmi i capelli!
Narcissa avanzò all'interno della stanza,  la bacchetta ancora puntata contro suo marito, il volto pallido e le labbra serrate in una linea dura; sghignazzando la giovane Lady uscì.
- Beh, vi lascio soli, Mio marito mi aspetta....ciao ciaoo Luuciuuus... Narcissa. 
Senza aspettare risposta chiuse delicatamente la porta, lasciandosi alle spalle rumore di vetri infranti e frasi spezzate. 

- Tu.... Tu. Tu! Brutto...
- .... Ma Cissy.. io...
CRASH
- Taci. Da stanotte dormi sul divano!! Porco! 




NOTE DELL'AUTRICE:
Un piccolo delirio nato tutto intorno all'ultima scena. Non ha pretese, se non quella di farvi sorridere. 
So di avere ancora in sospeso da troppo tempo CROCE E DELIZIA, ma chissà che questo piccolo gioco non sia un modo per riavvicinarmi alla scrittura e riuscire finalmente a completarla. 







   
 
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