E
dopo quasi un mese, per vostra (s)fortuna siamo tornate!!^^
un
nuovo capitolo, per un nuovo anno di vita (e a chi ci riferiamo capirà
chiaramente il perchè!)
non
vogliamo annoiarvi inutilmente....buona lettura by
Kela
and Diddy
(Capitana and Capo)
Capitolo
10
Una carezza in un pugno.
Arrivata
sulla nave mi precipito nella cabina per svegliare Dylan. Quel puffo dorme
ancora come un ghiro.
IO:
"DYLAN sveglia, è giorno!!"
DYLAN:
"Uhm… Noo, lasciami dormire... ho sonno mamma!!" farfuglia
infastidito.
IO:
"DYLAN, Dylan svegliati non sono la mamma sono Jenny... non siamo più a casa!!!"
insisto scuotendolo.
DYLAN
di ritorno dalle braccia di Morfeo: "Ah si è vero, non mi ricordavo più…"
ammette ancora delirante.
“A
che ora sei tornata? quando sono andato a letto non c'eri!" domanda esaminante
con un occhietto ancora semi chiuso.
IO:
"Ehmmm.." farfuglio spiazzata.
TOCK
TOCK
Per
fortuna in quel momento bussano alla porta, mi precipito subito ad aprire per
non rispondergli.
Entra
sprizzante Jack dirigendosi verso Dylan con aria rabbuiata: "Siamo ancora a
letto.... e chi bada alle funi??"
DYLAN:
"Vado subito Capitano, ma prima mia sorella mi deve rispondere... a che ora sei
tornata???" ribadisce alterato.
Alzando
le maniche della camicia faccio notare sfrontata a mio fratello che non possiedo
più l'orologio: "Come avrei fatto a sapere l'ora?!?"
JACK:
"Potevi guardare il sole!" afferma tracotante storcendo buffamente il
naso.
Taci
Jack!!!!
DYLAN:
"Come il sole?!?! Sei tornata sta mattina??" chiede a occhi
sbarrati.
JACK:
"Non preoccuparti ho badato io a lei!" crede di rassicurarlo trionfante
inarcando la schiena e dondolando sul posto.
DYLAN:
"Cosa??? Avete passato la notte insieme??" dice salendo in piedi sul letto ma
rimanendo in ogni caso non del tutto alla nostra stessa altezza.
JACK:
"Cosa c'è di male?!?" dice scuotendo le spalle e appoggiando distrattamente una
mano sull’impugnatura della pistola.
DYLAN:
"Dipende da cosa avete fatto!!" sottolinea guardandomi a occhi
stretti.
IO:
"NOOOO!!!" nego immediatamente ad alta voce.
JACK:
" Noooo Cosa di grazia??" domanda stralunato.
IO:
"Dylan, non abbiamo fatto niente di quello che stai pensando!!" gli assicuro
innervosita.
DYLAN:
"Si si, come no... avrete passato tutta notte a sbaciucchiarvi o peggio
ancora..."
Non
lo faccio finire.
IO:
"Ma cosa diavolo vai a pensare!?!?!"
Senza
più dare retta a quei due giro i tacchi e mi dirigo in cucina anche perché è
dalla sera prima che non mangio!
Ora
la Black Pearl sfreccia di nuovo sul mare blu diretta verso l'orizzonte.
Ho
troppo da fare per andare a discutere con Jack, ma appena possibile devo
mettermi d'accordo con lui per la storia della mappa.
Dopo
aver preparato il pranzo decido di andare a parlargli.
Vedo
il Capitano sul ponte che insegna qualcosa a Dylan.
Incuriosita
mi avvicino e vedo che gli sta spiegando come fare un nodo con una fune.
IO:
"Scusate se vi disturbo, Capitano posso parlarti... (guardo Dylan e dico
marcando) IN PRIVATO!!"
JACK:
"Certo tesoro, (con un ghigno aggiunge) Andiamo nella mia cabina!"
Insieme
ci dirigiamo verso la cabina e sento da dietro mio fratello dire: "Non vi è
bastato stare insieme tutta notte, voglio sapere anche io cosa
dite!!"
Jack
mi sussurra appoggiandomi una mano sulla spalla: "Non ti
girare"
Per
un attimo la sua vicinanza mi provoca un fremito.
Forse
quello è l'unico modo per levarmi dai piedi Dylan, non per cattiveria ma non
voglio ricordargli la mappa, avrebbe più fretta di tornare a casa e sarebbe
diventato molto triste.
Entrati
nella cabina Jack chiude a chiave la porta alle sue
spalle.
Che
combina?! Spero che lo faccia solo per non far entrare Dylan all’improvviso!!!
IO:
"Dobbiamo PARLARE della mappa Capitano" evidenzio stranita.
JACK:
"Immaginavo… " risponde piatto.
Si
si come no... chissà veramente cosa immaginava !!
JACK
inizia con: "Per prima cosa, precisamente cosa vi ha fatto "viaggiare" nel
tempo?" domanda incredibilmente serio.
Dopo
aver detto questo mi indica una sedia ed entrambi ci accomodiamo l’uno di fronte
all’altra.
IO:
"Noi possedevamo la mappa integra, per sbaglio l'abbiamo strappata e ne è
fuoriuscito un biglietto, non ricordo le parole esatte, ma sia io che mio
fratello abbiamo letto il contenuto e… ci siamo ritrovati su un molo" spiego a
sguardo basso sforzandomi il più possibile di ricordare.
JACK:
"Che fine ha fatto il biglietto?"
IO:
"Non ne ho idea, sarà rimasto nel futuro! ...ho notato che sulla mappa c'erano
segnate delle città ma non mi ricordo i nomi…"
JACK:
"Bhè noi ne possediamo tre quarti... ma come farai a tornare nel futuro senza
più il biglietto?"
IO:
"Già non ci avevo pensato..." la mia voce e la mia espressione divengono tristi,
non per via del biglietto ma perché saremmo dovuti tornare subito nel futuro
senza correre rischi inutili!!!
Che
sciocca sono, bisogna che ritorniamo nel nostro mondo immediatamente al posto
che rimanere qui a perdere tempo!
Jack
mi prende le mani e le avvicina al suo volto dicendo: "Non preoccuparti,
troveremo un modo per farvi tornare a casa!" cerca di tranquillizzarmi con una
espressione confortante.
Rispondo
a mia volta con un sorriso imbarazzato sbattendo più volte le
ciglia.
Non
sono mai riuscita a vedere il suo viso da così vicino, i suoi tratti incisivi e
ben disegnati mi lasciano del tutto ammaliata, mi ritrovo a scrutarlo
incantata.
In
una mossa che deduco come istintiva appoggia una mano sulla mia schiena,
porgendomi di più a se, per unire alle mie quelle sue labbra beffarde bramose di
un bacio.
Una
manciata di secondi sospesa nel tempo...
Rimango
del tutto di sasso, mi lascio avvolgere completamente dalle sue braccia senza
contrappormi.
…In
quel momento capii che non avrei più voluto sfiorare altre labbra al di fuori
delle sue…
Dopo
appena qualche istante il comandante del bel galeone corvino su cui navighiamo
si allontana leggermente da me rimanendo comunque a un soffio di
distanza.
Forse
si aspetta che questa volta sia io a ricambiare il suo
gesto.
D’impulso
sollevo una mano per appoggiarla sulla sua guancia…
Ma…
Perché l’ha fatto, perché mi ha dato un bacio? …Oh si ecco il motivo… Gli faccio
pietà!
La
mia mano pronta a offrire una carezza si ferma di colpo chiudendosi in un
pungo.
Sì,
non c’è dubbio è così! Conto qualcosa solo per il fatto che non so neanche io
come gli ho procurato una delle parti mancanti della
mappa.
Se
dovesse scegliere tra sacrificare quel prezioso foglio di carta o la mia vita
non tarderebbe a optare subito per la seconda opzione. Meglio non portare altro
disturbo.
Mi
alzo di scatto diretta alla porta, ma il Capitano prontamente mi trattiene per
un braccio dicendo: "Hai nostalgia di casa dolcezza?"
IO
rispondo adirata d’impulso scrollandomi della sua presa: "Cosa centra casa mia
adesso?? Ma tu cosa vuoi da me?!" l’attacco con voce spezzata.
Non
so bene nemmeno io perché ho detto questo, ma voglio a tutti i costi andarmene
da qui, lui non è per niente interessato a fornir alcun supporto e io non lo
biasimo.
L'espressione
del Capitano da beffarda diventa stupita.
Mi
volto decisa a seguire il mio intento senza alcun impedimento, cerco di aprire
la porta ma... Dannazione, è chiusa a chiave!
IO:
"APRILA" scandisco brusca.
JACK:
"No, dimmi cosa sta succedendo!" nega rabbuiato.
IO
"APRILA!!! JACK APRI LA PORTA" ribatto agitata.
Il
Capitano non si preoccupa del fatto che l'abbia chiamato solo JACK e si siede
sul letto con aria di sfida.
Dannato
pirata!!!
Girando
la testa verso destra vedo la porta che conduce verso la mia cabina.
Sorridendo
adempiuta guardo per un secondo Jack prima di fiondarmi verso la porta che
trovo... aperta!
Mi
appresto a richiuderla subito alle mie spalle, ma il Capitano è più veloce di me
e si trova già nella mia stessa stanza.
Dannazione,
è stato una saetta, mi ha raggiunto in un lampo!
Mi
guarda con aria divertita e dice: "Non ci si può liberare facilmente di Capitan
JACK SPARROW tesoro!"
IO:
"Me ne sono accorta!!!" controbatto adirata.
JACK:
"Meglio!" schernisce lui in un sorriso.
Come
fuggo da qui adesso?!
Indietreggio
credendo di poter scappare dalla porta principale della mia camera...
Ma
nel momento in cui l’ apro… BOOOOOOM!
Mi
ritrovo rovinosamente a faccia in giù, davanti alla porta, mi sono ritrovata mio
fratello che stava spiando all’interno e uscendo gli sono finita
addosso.
IO:
"Che cosa ci facevi qua??" sbotto di rimprovero tornando con i piedi per
terra.
DYLAN
rimane sbigottito da quello che è accaduto e rimane in silenzio con sguardo
basso e contrariato.
Da
dietro di me sento Jack mettermi le mani intorno ai fianchi, mi alza facendomi
rientrare nella cabina, poi rivolgendosi a Dylan dice: "Tutto bene?? vado a
finire l'interessantissima conversazione con tua sorella... Puoi tornare a
badare alle funi!!" cerca di liberarsene senza tante cerimonie.
Con
un filo di voce Dylan risponde: "Ma io..."
JACK:
"NO NO NO ragazzo, se vuoi diventare un pirata devi saper cogliere il momento
opportuno, e questo non lo è!!!!!" lo zittisce del tutto facendo il vocione
serio.
DYLAN:
"Agli ordini Capitano" dice offeso e triste per poi avviarsi verso il
ponte.
Il
Capitano richiude la porta con un sorrisetto soddisfatto.
JACK:
"Bene bene, siamo di nuovo soli...”afferma in un ghigno.
IO:
“Voglio che esci subito da questa cabina!!” intimo scontrosa. Non mi piace
per niente come si sta comportando.
Lui
straluna gli occhi porgendoli al soffitto: “Non ricordo che eravamo rimasti a
questo…”
IO:
“La sottoscritta invece non rammenta altro per cui se mi vuole scusare,
Capitano, quella è la porta. Prego, se ne vada!” concludo adirata indicando
l’uscita.
L’osservo
per qualche istante scrutarmi indagatore in una posa del tutto buffa, ma in
questo momento non sono in vena di cedere a certe sue stranezze che solitamente
mi fanno ridere a più non posso.
Vedendomi
impassibile stabilisce a sua volta: "Come desideri Jennyfer, ho anche io altre
cose più importanti da fare!!!" decide freddamente prima di voltarsi e
scomparire dietro la porta.
Un
vuoto mi duole al petto.
Credevo
che una volta liberatami di lui ne sarei stata compiaciuta, posso finalmente
riflettere in pace.
E
invece No… Tutto l’opposto.
Ancora
non so spiegarmi il suo gesto… Andiamo Jenny, di che ti preoccupi?? Lo farà con
tutte, figuriamoci!
Ma
al contrario di quelle tutte io inizio ad aver paura di provare qualcosa
per lui… Forse ora mi odierà anche!
Per
tutto il giorno cerco di evitare lo sguardo di Jack, finalmente quando cala la
sera trovo un attimo di pace per godermi da sola il tramonto.
Caspita
questa volta l'ho combinata veramente grossa! Non so se troverò il modo per
scusarmi con il Capitano. Aspetterò che le acque si calmino da sole…
Dei
passi mi si avvicinano, spero con tutto il cuore che sia Jack ma non ho il
coraggio di girarmi.
Sento
la voce del Capitano dire in tono piatto: "Tra un giorno raggiungeremo PORT
ROYAL, ci sarà un evento al quale non posso mancare."
Senza
girarmi rispondo: "Non so se la seguirò questa volta Capitano"
JACK:
"Fai come vuoi dolcezza, la scelta è tua... Buona notte!!" si affretta a
concludere.
IO:
"Buona notte anche a lei!"
Il
suo passo instabile si dilegua velocemente confondendosi in fretta con quelli
del resto della ciurma stranamente più sobria del solito.
Cosa
si sarà inventato adesso??
Il
tono della sua voce sembrava abbastanza normale… allora non è arrabbiato con
me…! o forse si??
Non
ne ho idea…
Jack
Sparrow è come un pianeta inesplorato dell’universo: strano, affascinante ed
imprevedibile.
Quando
entro nella stanza Dylan sta già dormendo, meglio non ho voglia di discutere
anche con lui.
Dopo
essermi svestita mi infilo sotto le coperte e mi giro guardando la
finestra.
Non
riuscendo a prender sonno facilmente ripenso a tutte le avventure che ho vissuto
fino ad ora.
Credo
che in fondo questa litigata con Jack mi permetterà di tornare nel futuro senza
rimpianti… anche se adesso mi fa molto male!!
Delle lacrime mi rigano il viso, mi giro rassegnata verso Dylan, chiudo gli occhi e cado in un sonno profondo.