Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: skiblue    24/10/2006    9 recensioni
[...] -Secondo te mi innamorerò di nuovo?- disse in tono impersonale, come se quella frase non la riguardasse, come se fosse una domanda stupida, che non la toccava. E se i suoi occhi smeraldini non fossero stati vitrei e vuoti, probabilmente il suo tono avrebbe ingannato anche Tomoyo. Ma la giovane non credette a quel tono, lei sapeva, sapeva cosa aveva cambiato la sua Sakura, sapeva cosa l'aveva ferita interiormente. [...]

Una storia nata per caso per una Sakura diversa dal solito.
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Li Shaoran, Sakura, Sakura Kinomoto, Tomoyo Daidouji, Yukito/Yuki
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Sakura Kinomoto si affrettò a d aprire il diario

Mon phare dans le brume

Rosa Ciliegio

-Tomoyo non è successo nulla!- per l'ennesima volta Sakura si sforzò di convincere la sua migliore amica che, appena qualche giorno prima, tra lei e Shaoran non era successo nulla.

-Dici sempre così!- la riprese Tomoyo ridendo argentina, dietro la sua voce c'era una leggera ironia che tuttavia Kinomoto non colse, anche perchè in quel momento non era particolarmente allegra. 

E poi perchè doveva giustificarsi? Non era forse stata Tomoyo a lasciarla con Shaoran, perchè allora doveva continuare ad assillarla con le sue fantasie? Come se il suo migliore amico si fosse innamorato di lei... insomma era semplicemente assurdo. E non avrebbe permesso alla sua migliore amica di tirare fuori il discorso degli improvvisi momenti di imbarazzo di Shaoran. Non erano certo un buon motivo per dichiarare che, senza ombra di dubbio, lui provasse qualcosa che andasse oltre l'amicizia. 

-Ma insomma Tomoyo la vuoi smettere?- chiese seccata, le guancie chiare si erano arrossate lievemente, come se quelle insinuazioni ferissero lei e Li. Tomoyo si accorse dell'evidente stizza della sua amica e se ne compiacque, perchè significava che il ragazzo non le era indifferente. E naturalmente la cara Daidouji non si sarebbe fatta scappare un'occasione così ghiotta.

-Oh Sakura... sarebbe così bello!- la prese in giro allegramente. -E poi potresti dimenticare Yukito...- 

Sakura assunse un'espressione rattristata. Dimenticare Yukito... ormai era così abituata alla sua presenza nel suo cuore e nella sua mente. Era come una droga. Una droga che la legava a quello stato di tristezza e apatia che tanto detestava. Sarebbe stato così bello dimenticare Yukito... scordarlo e cambiare esistenza. Però era così convinta che tra lei e Shaoran c'era solo amicizia che si sarebbe sentita persino tradita se non fosse stato così. Dopotutto se erano amici perchè avrebbe dovuto tenerglielo nascosto? Lei lo avrebbe capito e... e in tutta sincerità non poteva ammettere che lo avrebbe rifiutato. No, non lo avrebbe fatto, però tra loro avrebbe comunque albergato il fantasma di Yukito, il suo unico grande amore.

Improvvisamente un moto d'ira la colse del tutto impreparata. Perchè poi avrebbe dovuto scordarlo? Perchè sprecare energie? Una lacrima le corse lungo la guancia.

-E' così facile vero?! Credi che posso alzarmi la mattina e dire che tutto è finito?- esclamò. Sentì Tomoyo trattenere il fiato. Non aveva mai detto nulla a proposito, niente su quello che provasse ancora per Yukito eppure Daidouji aveva sempre desiderato che lei si aprisse. 

La cornetta del telefono ormai ballava in mano a Sakura, e le lacrime le colavano dagli occhi verdi, nuovamente offuscati.

-Credi che non ci abbia provato? Credi che quando lo guardo non desideri smettere di sentirmi senza vita?- ormai le parole le scivolavano fuori, le lacrime di poco prima si erano interrotte, senza che nemmeno lei se ne accorgesse.

-Credi che non voglia innamorarmi di nuovo? Credi che quando guardo Yukito non voglia sentirmi ancora felice?- ancora parole. Solo parole, fiumi di parole che uscivano dalle sue labbra. Tomoyo ascoltò, in silenzio, come se una sola parola potesse rovinare quello sfogo così importante.

-Credi che voglia morire di dolore? Ebbene, sorpresa, io voglia essere come te! Voglio ridere scherzare e guardare mio fratello in faccia! E smettila di raccontare frottole su di me e Shaoran! Siamo solo amici, gli voglio bene come se ne vuole ad un fratello perchè lui c'era quando stavo male, e tu invece? Tu dov'eri?- quelle parole erano sbagliate e Sakura se ne accorse, sentiva i singhiozzi di Tomoyo, le sue lacrime le poteva immaginare. Si sentì un verme.

Non voleva farla stare male, non voleva far soffrire altre persone per i suoi sentimenti. Come aveva fatto soffrire Touya e anche Yukito.

-Io...Tomoyo scusa... devo... devo fare i compiti- e chiuse la conversazione. Si avvicinò alla scrivania, lenta e pesante come il suo cuore, oppresso dall'ennesimo male. però non piangeva, non piangeva più.

Sakura Kinomoto si affrettò ad aprire il diario. Mancava solo un giorno al termine delle vacanze primaverili dopotutto, e non aveva alcuna voglia di terminarle senza portare a termine gli esercizi. O meglio, lo voleva ma non poteva permetterselo. E poi sarebbero stati un ottimo modo per tenere occupata la sua mente, per impedirle di pensare al male che deliberatamente aveva provocato a Tomoyo.

Non che il suo umore fosse adatto a un'intera giornata di compiti, ma proprio non poteva più rimandare. Un triste sorriso prese posto sulle sue labbra. Giusto quel pomeriggio aveva sentito Touya dare appuntamento a Yukito. Forse era per questo che quel dannato sfogo aveva preso vita sulle sue labbra. E poi sarebbe stato così facile dare la colpa a lui. Lo faceva spesso ormai. Una lacrima iniziò a solcarle la guancia, scacciata da uno stizzito gesto della mano. Era così stufa di piangere per lui. Così stufa di non riuscire più a sorridere. Così stufa di far, inutilmente, preoccupare i suoi amici.

Come aveva fatto preoccupare Tomoyo, così come l'aveva ferita, ingiustamente. Oppure Shaoran che le era sempre vicino. 

Specialmente perchè per lei loro erano le persone cui, in quei due anni, si era accorta di provare un bene immenso, senza misure. Così grande che una sola smorfia di dolore sui loro visi le pungeva il cuore, aggiungendovi un'ulteriore spina che lo trafiggeva, notte e giorno.

La loro amicizia era stata una specie di ancora, l'unica certezza su cui aveva basato le sue, troppo lunghe e monotone, giornate. Ma per tornare a Touya, si era accorta di non provare più rancore nei suoi confronti. Anzi era felice che potesse amare, cosa che lei non riusciva più a concedersi di fare. 

Ma allo stesso tempo il vederlo con quello che riteneva ancora il suo Yukito, le faceva rabbia. Rabbia perchè a lei quel mondo era stato chiuso. Perchè per lei era impossibile essere felice come loro. E naturalmente Sakura Kinomoto non avrebbe sentirsi in quel modo, ma non poteva impedirselo.

Tutti i giorni a sperare che il suo cuore si sarebbe finalmente dischiuso all'amore, tutti i giorni a pregare di dimenticare quel dannato pomeriggio, tutti i giorni a ritrovarsi a piangere, sola sul suo letto, mentre il suo adorato Kero-chan, battendole affettuosamente sulla spalla, cercava di confortarla, con parole dolci. E poi la sua migliore amica le diceva di dimenticare Yukito con un tono... scherzoso? Improvvisamente non si sentì poi così ingiusta.

Eppure sapeva che finché non avesse realmente dimenticato Yukito non avrebbe smesso di soffrire. E questo avrebbe significato perdonare anche Touya.

Accantonando quei pensieri si decise ad iniziare i compiti di giapponese. Aprì il diario e guardò il testo che avrebbe dovuto scrivere.

Titolo: Rosa ciliegio.

A Sakura quasi scappò una risata. Se in quei due anni aveva capito di odiare qualche cosa, quella erano i ciliegi in fiore. Odiava passarvi sotto, odiava il loro colore ed odiava i ricordi che essi le portavano. 

Insomma quasi, quasi avrebbe preferito accartocciare il foglio e passare ai compiti di scienze. 

Si impedì fermamente di farlo.

Con una smorfia prese la penna e la posò sul quaderno, scrivendovi la data e poi il titolo. A quel punto la penna si fermò, e una macchia di inchiostro si formò sul foglio. Sakura Kinomoto non vi prestò attenzione, perchè la sua mente si era ormai catalizzata su un ricordo, l'ennesimo che riguardava i ciliegi.

Sakura passa sotto i ciliegi. Il volto umido di pianto, e le gote arrossate, e un po' sciupate per il tanto strofinare. Neanche un'ombra di un sorriso a colorarle il volto, solo cupa e spiazzate disperazione, che ogni tratto del viso lascia chiaramente a vedere.

E' una settimana che non passa di li, ma quel giorno è in ritardo e quella è la strada più breve, sospira ed inizia a pattinare, gli occhi chiusi, per non vedere, per non ricordare, nulla. I pensieri fissi sulla scuola, dove presto rivedrà i suoi amici, il pensiero la tira leggermente su di morale, per poi lasciarla ricadere nel limbo appena scorge una figura.

Accelera, come a voler oltrepassare quel momento, come se il solo rallentare potesse significare morte. E sarebbe così, la morte del suo cuore, che tra l'altro è già iniziata, lentamente.

Purtroppo per lei la figura la scorge e le si pone di fronte, Sakura tiene basso lo sguardo, non la vuole guardare, perchè sa si sarebbe messa a piangere, senza contegno, senza poter smettere. E non ci sarebbe stato il caro Shaoran a proteggerla da se stessa. No, sarebbe caduta in un baratro d'oblio senza uscita, cui non si sarebbe mai ripresa.

La figura le mette una mano sulla spalla e la scuote. Lei continua tenere lo sguardo basso, è agghiacciata, spaventata da quei sentimenti che le attanagliano il cuore e le membra stesse. Ha paura.

-Sakura, guardami- mormora Tsukishiro , evidentemente preoccupato. Grosse e marcate occhiaie gli segnano gli occhi, ma Sakura questo non lo vede, i pensieri che le fanno da guscio verso il mondo esterno, tenendola intrappolata in se stessa.

Una lacrima e poi un'altra le rigano il viso, si scosta bruscamente da Yukito e riprende a correre. Ma lui la insegue e le afferra il polso, facendola voltare. Lei è spaventata, non sa che fare, se guardarlo, affrontarlo e poi scappare, o se continuare ad ignorarlo. Sceglie la seconda, perchè è dannatamente spaventata da quello che potrebbe vedere e sentire. Da quel rumore che farebbe il suo cuore vedendoselo dinnanzi a lei. Un freddo e sonoro Crack. Vedendo il suo Yukito, che ora sa essere di Touya.

Quel pensiero la destabilizza.

-Sakura, per cortesia, guardami- le chiede ancora. E' una richiesta, quasi... quasi una preghiera. Una ceca richiesta di aiuto. Ma lei non l'ascolta e si mette a piangere. E' terrorizzata dalle parole di Yukito, dal bisogno che tengono dentro.

-Lasciami in pace- mormora prima di fuggire via, lontano da lui, e dalla disperazione che l'avvolge in sua presenza.

Sakura terminò di scrivere il testo, senza sorridere e senza piangere, l'indifferenza brillava nei sui occhi.

L'ultima frase brillò per un po' d'inchiostro vivo.

"In conclusione per me il rosa ciliegio è il colore del terrore provocato dalla disperazione"

 

...To be continued...

 

Buondì a tutti, oggi sono riuscita ad aggiornare in tempo!! Parlando di questo capitolo... inizialmente non era così. La conversazione con Tomoyo non era stata ideata ma, un po' di giorni fa stavo rimettendo le mani sui capitoli rimanenti e quando mi è capitato questo sottomano il dialogo è uscito da se. Come dicevo il capitolo scorso, è finalmente iniziata la ripresa di Sakura. Il dialogo iniziale serve a far capire il conflitto che ha con se stessa, perchè è con se stessa che ha un problema, ma alla fine si inizia a capire che le sta passando... o no?

Ad ogni modo passiamo ora ai ringraziamenti, che mi lusingano veramente. Grazie!!

sheila (Allora innanzitutto non preoccuparti se ha recensito in ritardo, i miei cari personaggi non si sono offesi e mi hanno giurato che continueranno a seguire alla lettera ciò che scrivo, per cui... comunque sono lieta che non abbia trovato il mio Touya esagerato, semplicemente si sente troppo male per fare il cattivo, anche se Shaoran fa un po' eccezione. Quello che hai scritto nella tua recensione è quello che penso anche io, e credo di dovermi sentire onorata se hai colto queste leggere sottigliezze, del resto Touya adora sua sorella e mi pareva giusto che si sentisse in colpa. Si beh sappiamo tutti come è Sakura... ma se ne accorgerà, prima o poi. Per quello che riguarda Shaoran, inizio a credere che in realtà siamo entrambe affette da una sindrome nei suoi confronti XD. Il flashback è come al solito il mio pezzo preferito, e, come al solito, sono lieta che ti piaccia. Non vedo l'ora di leggere la tua prossima recensione. Un bacio); laukurata89 (sono contenta che ti piaccia come scrivo, e che ti sia piaciuto il capitolo!! Non ti preoccupare, ribadisco che leggerò a leggere la tua fic, anzi sono a metà del primo capitolo!! Comunque come è stato lo stage? Bello?); Anto Chan (Grazie!!!!!!!! Io ora entrerò nel mondo dei compiti, augurami buona fortuna XD XD); sakura93 (Mitica... ah che bella parola, la adoro sai? Davvero saltelli per la casa quando aggiorno? Sai capita anche a me con le belle fic, credo sia una cosa normale... naturalmente questa fic è uno schifo, ma credo che la mia ipotesi non cambi...); LizDreamer (Ti ringrazio!! Spero di avere aggiornato abbastanza presto!); evanescence88 (Grazie mille!!); NSCC (scusa il nome abbreviato... Beh che Shaoran sia dolce ormai è appurato, c'è anche un suo fun club, di cui io faccio parte, mentre il fatto che Sakura abbia qualche problema credo sia tranquillamente noto... il fatto di Touya era voluto... cioè lui sta male, non ha tempo di incavolarsi con chi fa stare meglio Sakura, no? Un bacione); HikariKanna (Povero Yuki, mica è colpa sua se l'ho fatto sembrare un po' stupido, perchè è stupido non stronzo ne sono certa. Ad ogni modo credo proprio che la risata sia una reazione del tutto normale. Solo lei non lo ha capito, come hai detto, perchè dunque Shaoran si dovrebbe preoccupare...XD XD Per le tue storie... sono molto più belle delle mie, fidati!); Sakura Hime (Che bello che ti sia piaciuto Touya, cosa molto gradita dato che il capitolo era incentrato su di lui... dai non trattare sempre male il fun club, sono così simpatici XD XD); madden girl (Grazie dei complimenti, beh non posso dire di essere felice di averti intristito, sarebbe molto cattivo da parte mia, ma vuol dire che Touya è stato espresso in maniera quasi accettabile per cui... comunque hai ragione non è colpa sua, ma nemmeno di Yukito. Dopotutto al cuor non si comanda XD Un bacio)

Ora che ho terminato di ringraziarvi (cosa che non terminerei mai di fare), vi do appuntamento al prossimo capitolo che sarà on-line il: 7 Novembre! Un bacio!

  
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