Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Juls_    27/03/2012    4 recensioni
Touko non si era mai persa d'animo da quando N era volato in groppa a Reshiram verso l'ignoto. Ora il suo obiettivo è solamente quello di ritrovarlo cercando informazioni e, perchè no, andare in viaggio anche in un altra regione.
Dal capitolo 3:
"Troppi dubbi attanagliavano la mente dell’allenatrice, facendole quasi venire il mal di testa, quando ad un tratto, Gengar la chiamò. La ragazza si voltò dietro, dove prima era fermo il saggio, notando che il Pokèmon le stava indicando un pezzo di carta dimenticato li a terra. Curiosa, lo raccolse, notando che nonostante fossero sbiaditi, c’erano dei segni a matita. Era uno schizzo della regione di Hoenn. [...]
Guardando più attentamente, in un angolino del foglio c’era scritto: N.
Un lampo le attraversò la mente. Era questo l’indizio che cercava finalmente."
Dal capitolo 10:
La ragazza più ripensava alle parole di quell’uomo, meno ci capiva.
«Mi dispiace interrompere il tuo momento di gloria interiore, ma…»
Provò a parlare Touko, inarcando un sopracciglio, e convincendosi ancora di più del fatto che quegli idioti erano dei buoni a nulla come il Team Plasma, ricevendo un’occhiata infastidita da Ivan.
«Io cosa c’entro in tutto questo?»
Il muscoloso Alan aveva sospirato, stanco di tutte quelle chiacchiere. Non era il tipo che amava chiacchierare, piuttosto voleva l’azione.
«Sei proprio tu la chiave del potere della sfera, ragazzina! Tu e il tuo adorato Zekrom!»
Dal capitolo 11:
"Vera aveva preso la parola, restituendo a Touko la sfera, con quanta più delicatezza possibile. Era fin troppo consapevole che la storia si stava ripetendo, ma questa volta, Touko e, ironia della sorte, N, erano i prescelti."
[FerriswheelShipping] (non la solita)
Genere: Avventura, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ash, Drew, Un po' tutti, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter two: Closer to you.
(Vicina a te.)







 

La ragazza dai capelli castani stava sorvolando i cieli di Sciroccopoli, determinata come non mai a scovare gli ultimi saggi.
Chissà, magari avrebbero potuto dirle qualcosa riguardo a N. Ma per il momento pensava solo a divertirsi con il suo pokemon uccello sferzando, di tanto in tanto, qualche nuvola.
«Vai così Braviary! Un'altra piroetta!»
Esclamò felice, tenendosi il cappello mentre il volatile spensierato andava alla velocità della luce facendo acrobazie spettacolari per far divertire la sua allenatrice.
Sapeva quanto le piacesse volare in groppa a lui.
Ciò tuttavia non faceva per niente contento il povero Lucario che, per la disperazione era rientrato nella sua pokeball, tanto aveva la nausea per tutti quei movimenti.
«Braviary!! Attento a quell’Unfezant!»
Urlò l’allenatrice piena di adrenalina, mentre il suo fedele compagno aveva evitato come se niente fosse lo spaventato uccellino che stava volando tranquillo fino a poco fa.
«Braaaaaviary!!»
Ghignò il pokemon, divertito.
Dopo aver passato stormi di Pidove, Ducklett e altri pokemon che si erano fatti da parte spaventati a causa del volo spericolato del pokemon uccello e della sua allenatrice, finalmente stavano sorvolando i cieli di Libecciopoli che però si facevano sempre più bui.
Più Touko si addentrava nella grigia nuvolaglia, più il clima si faceva fresco.
Aveva ordinato, anche se a malincuore, al suo pokemon di procedere lentamente scendendo verso la città.
«Certo che ho scelto l’unico giorno che in questa città non c’è il sole. Speriamo almeno non si metta a piovere.»
Sbuffò, mentre una goccia le aveva appena bagnato una guancia.
Qualche minuto dopo, un acquazzone si riversò nell’area circostante, infradiciando la povera allenatrice dai capelli castani.
«Maledizione!»
Urlò contro le nuvole, mentre il suo pokemon cercava di affrettare l’arrivo al centro pokemon.
 
L’arrivo in città non era stato dei migliori, infatti Touko appena scesa dal suo fedele pokemon, era così fradicia e arrabbiata che era riuscita a scivolare e cadere proprio nel bel mezzo di una pozzanghera.
Oggi non doveva essere proprio il suo giorno fortunato.
Era entrata nel centro pokemon quasi implorando aiuto all’infermiera Joy che aveva subito provveduto a sistemarla in una stanza mentre lei avrebbe asciugato i suoi vestiti.
Prima se ne andava da Libecciopoli e meglio era.
Stanca, si buttò sul letto, con lo sguardo perso a contemplare il soffitto.
«N..»
Sussurrò, facendo tornare alla mente i ricordi di quando lei era soltanto un’allenatrice inesperta e di tanto in tanto si ritrovava in mezzo al cammino quello strano ragazzo dai capelli verdi che sapeva capire gli animi dei pokemon. Si era così abituata alla sua presenza che ora le sembrava cosi strano non poterlo avere accanto.
Aveva girato Isshu in lungo e in largo per ritrovarlo, aveva già trovato quattro saggi ma non le avevano dato nessuna informazione in merito.
Una lacrima solitaria scese sulla sua guancia.
«N, MA DOVE SEI?»
Singhiozzò.  Dopo quello che le era successo oggi, la pressione per tutto quello che si sentiva in dovere di fare tornò a galla.
Touko era forte, ma a volte la sua sensibilità prendeva il sopravvento.
Il suo Lucario uscì dalla pokeball e, triste, cercò di stare vicino alla sua allenatrice leccandogli le guance.
«Massì.. Hai ragione Lucario.. Dopotutto, N non è così lontano vero?»
 
Recuperati i vestiti, Touko era pronta per dirigersi al deposito frigo, con Lucario al seguito.
Ancora non aveva cessato di piovere quindi era stato abbastanza inutile l’aver asciugato gli indumenti  ma pazienza.
Varcarono la porta a vetri del centro pokemon con uno sguardo deciso e, correndo sotto la pioggia raggiunsero finalmente il deposito.
Con il cuore in gola, Touko aprì la porta di ferro e si ritrovò davanti all’ambiente che già aveva avuto modo di conoscere. Faceva un freddo assurdo, tanto che c’era una fitta nebbiolina nell’atmosfera che non faceva vedere a un palmo dal naso.
Gli operai lavoravano indaffarati, non facendo caso a lei. Non era come la prima volta che tutti l’avevano sfidata a una lotta pokemon, rimanendo sconfitti. Probabilmente avevano imparato la lezione.
«Ehi ragazzina!»
Touko e il suo pokemon alzarono lo sguardo sopra uno dei tanti cassoni, intravedendo un operaio con una cassa in mano.
«Che stai facendo di nuovo qui? Non è un parco giochi!»
Continuò l’uomo, con fare annoiato.
«Troppo complicato da spiegare..»
Disse Touko, sbuffando e mettendo cautamente il piede sulla lastra di ghiaccio.
«Come vuoi, l’importante è che non crei troppo scompiglio.»
Ignorando le ultime parole dell’operaio, la ragazza e il suo Lucario, scivolando, salendo e scendendo da quei cassoni ammucchiati, erano arrivati in fondo al deposito.
«Sto letteralmente congelando, se non esco da qui in fretta rischio di diventare un cubetto..»
Esalò l’allenatrice, rivolgendosi tremante al suo pokemon, che non era da meno.
Sospirando, aveva varcato la soglia del grande cassone aperto dove in precedenza aveva scovato gli scagnozzi del team plasma, sperando di trovare il quinto saggio.
Fece qualche passo e infondo alla sala, davanti all’ammasso di cubi di ghiaccio, si ergeva la figura dell’uomo che stava cercando.
Aveva una veste viola stavolta. Egli non sembrava sorpreso di vedere l’allenatrice che aveva sconfitto il suo capo.
Touko a piccoli passi si stava avvicinando a lui, mentre Lucario era attento ad ogni sua mossa.
«Abbassa pure la guardia, ragazza. Non avrebbe senso che io scappassi ora.»
Ghignò il vecchio, aggiustandosi il cappello.
Touko si rilassò, tirando un sospiro di sollievo e fermandosi dinanzi al saggio.
Il cuore le batteva a mille, sentiva dentro di se di essere sempre più vicina a N.
Non sentiva più nemmeno il freddo che regnava in quella sala, tutto era diventato superfluo.
«Ho come la sensazione che tu voglia sapere qualcosa in particolare prima che arrivi quell’agente della polizia internazionale.. Ebbene..»
Il saggio stava muovendo alcuni passi verso Touko che, presa in contropiede, si era preparata alla battaglia. Non c’era mai da stare troppo tranquilli con questi soggetti.
Il vecchio sorrise, guardandola negli occhi, quasi leggendo cosa volesse.
«Ah.. N..»
Touko sussultò sentendo quel nome a lei così familiare.
«Non è mai stato come Ghecis voleva.. La sua purezza lo contraddistingueva. Ecco perché l’ha ingannato con tutte quelle parole più grandi di lui..»
La ragazza deglutì nervosamente, ascoltando attentamente cosa aveva da dire.
«Tu tieni molto a lui non è vero?»
Touko con un leggero rossore in viso, puntò gli occhi a terra, muovendo leggermente il capo per rispondere affermativamente.
«Lo sapevo. Altrimenti non lo staresti cercando così assiduamente.. Beh se ti dicessi dove si trova sarebbe troppo facile che dici?»
Dopo un lungo momento di silenzio in cui l’allenatrice non sapeva più cosa dire, sconsolata da quelle parole, il saggio ricominciò a parlare, sollevando la ragazza da un grande peso che la opprimeva.
«..Ma ti darò un piccolo indizio. Lui è più vicino di quanto tu credi.»
«Ma..!»
La ragazza fece per parlare, non soddisfatta per nulla di ciò che le era stato detto, ma qualcuno la interruppe.
«Fermi tutti! Sono un poliziotto della polizia internazionale!»
Bellocchio era piombato nella sala come un fulmine, così in fretta che Touko ancora non l’aveva realizzato.
Ancora doveva capire come facesse a raggiungerla cosi tanto tempestivamente.
Il poliziotto si era avvicinato al vecchio saggio, infilandogli le manette.
«Tu sei ufficialmente in arresto. Ora ti condurrò in caserma così potrai esporci tutto ciò che sai riguardo al team Plasma.»
Il vecchio abbassò il capo, mentre Bellocchio si era rivolto all’allenatrice.
«Grazie del tuo sempre presente aiuto Touko! Direi che ora ne manca soltanto uno. Ti invierò maggiori dettagli a breve!»
Detto questo, si era precipitato velocemente verso l’uscita, seguito dal saggio. Prima di uscire, si era voltato verso la ragazza e le aveva riservato un sorriso.
Touko rimase lì, immobile, riflettendo su quello che le aveva detto.
“Lui è più vicino di quanto tu credi.”
Ad un tratto, un’idea balenò nella testa dell’allenatrice. Forse N era davvero vicino, forse era addirittura là fuori che la stava aspettando.
Senza pensarci due volte, si mise a correre a perdifiato per raggiungere l’uscita, mentre Lucario, contento, le stava dietro fieramente.
Aprì violentemente la porta di ferro, fermandosi sull’uscio a riprendere fiato mentre le goccioline di pioggia le bagnavano i capelli.

Si guardò intorno, ancora col fiatone, cercando il ragazzo dai capelli verdi da ogni parte. Quando ad un tratto, in lontananza, intravide la figura del maestoso drago bianco Reshiram, allontanarsi fra le nubi grigiastre. 
 






 ~
 

 

 


Author's corner:

Saaalve a tutti ^^
Sono tornata con un capitolo fresco fresco ;) Probabili errori di battitura, perdonatemi!!
Ad ogni modo, grazie se siete arrivati a leggere fin qui, un grazie speciale a chi ha recensito o chi è semplicemente passato a dare un'occhiata:)
Questa è la mia piccola storia, spero sempre che chi la legga possa farmi sapere cosa ne pensa^^
Accetto tutti i tipi di critiche, mi aiutano a migliorare:)
Allorraaa, per la squadra della nostra Touko ho preso spunto da quella che ho io nella versione bianca: è composta da vari pokemon anche di diverse regioni come avete potuto notare:)
Ho trattao un tantino male la cara Touko, ma le voglio comunque bene ^^
Beh, basta con questo noioso monologo, ho parlato abbastanza!!

Al prossimo capitolo,
 

Juls_





 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Juls_