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Autore: Evans Hailey    28/03/2012    0 recensioni
Un tanto atteso ballo in maschera. Gli stati si riuniscono dopo tanto tempo. Qui un giovane dovrà superare i propri dubbi per tornare a pensare positivamente al passato.
E la giovane troverà il così ricercato spirito combattivo e l'amore?
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Russia/Ivan Braginski, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Camminava in modo regale, accanto al fratello.
L'abito da sera rosso le copriva i fianchi e li rendeva morbidi, lo spacco mostrava la gamba destra.
I capelli biondi affusolati cadevano sulle spalle, ma erano composti. Gli occhi verde smeraldo sembrano più sottili per il leggero trucco.
Quelle serata aveva l'occasione di dimostrare, a tutti i rappresentanti degli stati, la sua importanza.
Il patrigno le camminava dietro con passo incerto, sperando /forse/ di non farsi notare. Il suo orsetto continuava ad infastidirla con la sua petulante domanda, al contrario il suo padrone non sembrava accorgersene. Con la timidezza non avrebbero ottenuto nulla, avevano bisogno della spiccata naturalezza nel dialogare della fanciulla.
Alfred la sentì sbuffare e iniziò a ridacchiare, non intuendo però i veri pensieri della ragazza.
-Ehi sorellina! C'è qualcosa che non va??-
Si avvicinò al suo orecchio e a voce appena udibile le parlò.
Lei non si scompose, sorridendo a ogni persona nella sala, però avrebbe voluto in quel preciso momento irritarsi con il fratello, ma non aveva né il tempo e né la voglia.
Lo lasciò per recarsi dal rappresentante della Germania, che la aspettava per discutere di lavoro.
Non gli rispose e la curiosità lo avrebbe spinto ad andare da lei, facendolo impazzire: si sarebbe divertita a vederlo così.

La sala era addobbata in modo neutro e non troppo festoso, anche se due stanze avevano colori un po' troppo accesi, sembrava tutto molto normale.
Molte persone chiaccheravano con in mano un ottimo alcolico e non tradivano le sue aspettative.
Quando era entrato aveva avuto una sensazione orribile, come un brivido freddo lungo la schiena. Sarebbe stata una lunga serata.
Fenir sembrava contrario e, chiunque gli si avvicinasse, ringhiava senza freni: troppa gente in "poco" spazio. Wyatt era della stessa idea.
L'unica che gli si era avvicinata era la Ungherese con il suo modo gentile e autoritario, che combatteva per staccarsi dal modo possessivo e appiccicoso del prussiano.
L'uomo più narcisista che conoscesse, che flertava con tutte le donne della sala.
Prese un piccolo bicchiere di birra, l'unico alcolico bevibile.
Sentì da dietro una presenza conosciuta, ogni suo passo sembrava come una musica suonata a pianoforte.
-Signor Evans. Mi fa piacere che sia venuto.-
Non gli porgeva la mano e non sembrava intenzionato ad atti troppo emotivi. Proprio come sempre.
-Signore Roderich. Vedo che è riuscito a trovare un piccolo spazio di tempo per poter partecipare.-
Gli parlava in modo educato, cercando di non importunarlo e di avere una certa distanza. Sapeva dell'intelligenza e della perspicacia dell'austriaco e della sua importanza.
-Mi sembra ovvio, è pur sempre un incontro di lavoro.-
Non era mai stato invadente e lo aveva sempre guardato solo negli occhi.
-Ho notato, mi potrebbe indicare dove è la posizione del mio tavolo?-
-Certo signor Evans, la piccola Lily le mostrerà dove si trova.-
La ragazzina era già accanto all'uomo, l'aveva fatta avvicinare con un gesto, quasi inesistente.
La ragazzina aveva biondi capelli a caschetto, con un piccolo fiocco violaceo a tenerle una ciocca.
Gli occhioni non lo avevano ancora guardato, troppo timidi per farlo.

Da lontano un ragazzo biondo molto simile alla ragazza lo squadrò da cima in fondo con occhi arrabbiati.
La ragazza che lo stava conducendo aveva un bellissimo vestito verde a palloncino, che la faceva leggermente più grande della sua giovane età.
Si muoveva in modo sinuoso e libero, ma l'americano sembrava farci caso: la sua unica meta era il tavolo dove stare seduto a sorseggiare la birra.
Fenir sembrava incuriosito, e seguiva la ragazza non stando troppo lontano da lei. Le orecchie bianche tirate su per non perderla d'occhio.
Quando si fermò, nel tavolo c'erano sedute tre persone. Un fioccone bianco, due occhi viola lo guardavano sogghignando.

{Ringrazio per le visite. Mi spiace che non sia molto piaciuto.. Cercherò di migliorare! :D }
  
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