CAPITOLO XIX: La vita nella morte…

Quando giunsero alle porte di Gran Burrone giorni dopo, Legolas era ormai in fin di vita…

Faceva fatica a reggersi a cavallo, l’insopportabile dolore alla spalla si era ormai esteso a tutta la schiena e alle braccia, e la febbre lo stava lentamente divorando…

Sostenuto da Haldir che non aveva voluto abbandonarlo, Legolas venne condotto nella grande sala circolare, al cospetto di re Elrond, il quale gli corse subito incontro appena lo vide, facendolo stendere a terra ed ordinando poi a una delle guardie di andare a chiamare Thranduil, giunto a Gran Burrone solo qualche giorno prima.

" Sire… El..rond… "

" Ti ascolto Legolas… "

" Dovete… recar..vi… a… Minas… Tirith… Dovete… far… presto… I… miei… amici… so..no… lì… "

" Minas Tirith…? Non capisco… perché…? "

" La guerra… contro… Sauron… sire… "

In quel momento Thranduil arrivò di corsa e si precipitò accanto al figlio.

" Pa..dre… "

" Legolas, cos’hai…? Che ti succede…? "

" La… la guerra… padre… " mormorò l’Elfo afferrando Thranduil per la camicia, " la guerra sta per… iniziare… La Compagnia… vi sta… aspettando… a… Minas… Tirith… Anche… il Signore di… Lothlòrien sta… recandosi… in quel… luogo… "

" Celeborn sta andando a Minas Tirith? " esclamò Elrond sorpreso.

" Si… " rispose Haldir, " e con lui tutto il nostro esercito… "

" Dovete… raggiungerlo… "

Solo un lieve sussurro era stato ormai quello di Legolas…

" Io… non capisco… " disse Thranduil confuso, " cosa vuoi dire Legolas? Legolas…? FIGLIO MIO, RISPONDI TI PREGO…! "

" Haldir, che cosa gli succede? Sembrerebbe quasi… " disse titubante re Elrond.

L’Elfo di Lothlòrien chinò per un attimo il capo, incerto su quale sarebbe potuto essere il modo migliore per riferire quella notizia, ma in fondo… niente avrebbe potuto cambiare la realtà delle cose…

Fece così un profondo respiro, poi guardò fisso negli occhi re Thranduil e pronunciò quelle due maledette parole…

" Nettare Nero… Sono addolorato mio Signore… "

Nettare Nero…

No…

Non poteva essere…

NON SUO FIGLIO…

Nettare Nero…

Una condanna a morte…

Legolas sembrava ormai aver perso i sensi.

Eppure, la sua mano continuava a stringere la veste del padre, quasi cercasse disperatamente di rimanere aggrappato a quella vita…

Un lieve tremito scosse improvvisamente il suo corpo, e l’Elfo mosse le labbra…

" Oh Legolas… " sussurrò re Thranduil con voce tremante, " come posso rassegnarmi a perderti, figlio mio…? "

" Padre… tu non… non mi perde..rai… " mormorò l’Elfo continuando a tenere gli occhi chiusi dai quali tuttavia, iniziarono a cadere limpide lacrime che andarono a bagnargli le labbra divenute ormai secche, eppure incurvate in quello che sembrava essere… un sorriso…

Un timido sorriso di serenità…

" Non è… la… la mor..te… che… mi attende… ma… una… nuova… esistenza… "

" Legolas… "

" Nella… nella vi..ta… "

" Figlio mio… "

" Nella… morte… "

" NON LASCIARMI… TI PREGO… "

" E… oltre… "

" LEGOLAS… "

Un irreale universo buio ad accoglierlo…

Non capiva dove fosse, eppure sentiva che il suo cuore era calmo… e pulito…

Una strana sensazione l’aveva improvvisamente invaso quando quel soave richiamo l’aveva raggiunto come un’eco lontana…

" Riesci a sentire la mia voce Legolas…? "

" Nillaith…! "

" Si, mio principe… "

" Dove sei…? Non… non riesco a vederti… "

" Il giorno della nostra unione è infine giunto, Legolas… "

" Oh Nillaith… da quando mi hai lasciato non vivo più… esisto solamente… "

" Allora torna a vivere mio principe… ed arcani desiri d’amore ed echi di brividi azzurri saranno di nuovo con noi… per noi… "

" Ma io… non riesco a vederti… dimmi dove sei ti prego… "

" Solo con gli occhi dell’anima potrai vedermi Legolas… Ascolta il tuo cuore, e mi ritroverai… "

Un leggero bagliore era improvvisamente apparso ai suoi occhi…

Lieve…

Appena visibile…

Come un frammento dell’alba più pura e delicata…

Come una piccola tenue stella lontana desiderosa di far esplodere tutta la sua luce…

" Io… vedo… vedo… "

" Riesci a percepire quella luce ora, mio principe…? "

" Si, la vedo… "

" Lasciati andare allora, e vieni da me… "

" Thranduil… " mormorò re Elrond, " ciò che è accaduto riempirà per sempre i nostri cuori di profondo dolore… Non lo dimenticheremo mai… "

La mano di Legolas aveva ormai lasciato la camicia del padre ed era ricaduta a terra senza vita…

Thranduil depose delicatamente il corpo del figlio su quel lucido pavimento e gli carezzò la fronte… per l’ultima volta…

" Elrond… " disse alzandosi, la sua voce era ferma, " …Minas Tirith ci attende… "

Il sole stava infine abbandonando anche quel triste giorno.

Ben presto… altri due eserciti elfici avrebbero raggiunto la Compagnia dell’Anello.