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Autore: Ishyna    28/10/2006    8 recensioni
Cinque anni di lontananza... un patto che avrebbe dovuto togliere ogni memoria... che cosa è accaduto?
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno, per tutto il giorno, Vegeta non vide quella maledetta donna. L'aria si faceva molto più respirabile senz'ella, seppur il saiyan non amasse particolarmente il dolce far nulla... Era uscita per cacciare aveva detto, che cosa cacciasse lui lo ignorava... E a volte l'ignoranza era un bene. Spesso si era infatti ritrovato a pensare quanto fossero dannatamente fortunati gli umani, che avevano dimenticato ogni cosa, ogni battaglia, ogni dolore... Lo avevano dimenticato. Ogni volta che ci ripensava, lo coglieva un moto di stizza... Stupidi terrestri, come avevano potuto cedere ad una semplice pioggia?! Sapeva bene che il suo pensiero era quanto di più irragionevole potesse esistere, ma si convinceva del fatto che lui, il principe della sua stirpe, non si sarebbe mai piegato a quel sortilegio, così come era accaduto con Babidy o con Ishabal stessa.
Nel cupo torpore di quegli anni, si era pur interrogato del motivo della sua presenza al fianco di quella truce ed affascinante creatura. Certo non era un bambino credulone, ma qualcosa gli diceva che al suo fianco avrebbe potuto davvero acquistare un'inimmaginabile forza. Non sapeva a quale prezzo, ma poco gli importava... Non aveva più nulla da perdere, ormai. Il suo intuito l'aveva guidato più volte nella giusta direzione e pensava che anche questa volta non avrebbe fatto eccezione.
Come ogni buon tattico che si rispetti, aveva a lungo osservato le tecniche combattive della donna, trovandole sempre più seducenti di volta in volta... La sua forza nasceva dal profondo, proprio come il suo odio per il rivale, e si manifestava in un crescendo di oscurità che avvolgeva le anime altrui, facendole contorcere dal dolore. Vedeva i volti delle vittime struggersi, lacerarsi e poi infiammarsi tra le grida strazianti... il tutto senza battere un ciglio.
La profonda ferita che gli era stata inferta nell'orgoglio l'aveva nuovamente anestetizzato nei confronti delle emozioni, e tutto ciò che vedeva era la vendetta che un giorno, ne era sicuro, avrebbe consumato.
Forse, rimanendo accanto a quella fantomatica signora, avrebbe imparato a governare la sua ira in modo da possedere un nuovo potere, più distruttivo e tremendo. Non poteva chieder di meglio.
Come suo solito, passò la giornata a scrutare l'orizzonte da quel balcone che ormai era la sua finestra sul mondo... Analizzava le auree più vicine come all'erta, pronto a scattare al minimo attacco, e ripensava ai suoi amati propositi di assassinio... Son Goku era il suo più carezzevole compagno in quelle occasioni. Vi si concentrava per diverse ore, assaporando mentalmente il momento in cui avrebbe potuto sopraffarlo, dando così sfogo al suo orgoglio ed alla sua prepotenza. Sperava in qualche modo, così, di soffocare piano piano i ricordi dolorosi che tormentavano già le sue nottate... Non gli avrebbe permesso di aggiudicarsi anche quelle ore della sua giornata baciate dal sole. Se vi ci fosse soffermato, avrebbe sentito prepotente il rimorso per le morti a cui aveva fatto da spettatore impassibile. Avrebbe dovuto esserci ormai avvezzo, ma il rammentarsi della sua precedente svolta lo rendeva più cedevole... Vegeta, il Vegeta che era nato dopo il Cell Game, non avrebbe più avuto motivo di farlo. Vegeta, il Vegeta che aveva salvato il pianeta, non avrebbe fatto strage di innocenti dopo averli salvati da una morte ignobile. Ma Vegeta... quel Vegeta disconosciuto da quel popolo ingrato e dai suoi Dei... Oh, sì, lui lo avrebbe fatto... E di ciò si faceva forte, parandosi dietro all'invisibile scudo della ragione che pensava di avere.
Da quella fantomatica festa, non aveva poi avuto più occasioni di incontrarsi/scontrarsi con l'odioso rivale, ma neppure l'aveva cercato... Certo, l'aura di Kakaroth non era certo poco degna di nota... Ma lui era capace a camuffarla. Tuttavia, il principe era sicuro del fatto che egli non si trovasse sul pianeta, non avendola mai neppure avvertita. Era infatti improbabile che, un saiyan, rimanesse inattivo per cinque lunghi anni senza sentire il minimo bisogno di testare le sue capacità.
Scese sicuro dalla balaustra poggiando i piedi a terra e, mantenendo sempre il solito vacuo sguardo, si diresse verso l'interno, superando la sua stanza senza troppi preamboli. Ascoltò silenzioso il rumore dei suoi passi sul marmo del corridoio, uno dopo l'altro, uniche note di vita in quell'atmosfera tanto tetra, fino a quando si ritrovò innanzi alla porta della sala da pranzo: il legno scrostato doveva esser una volta dipinto con i più svariati colori, sebbene al momento il grigiore che lo inondava rendesse assai arduo il compito all'immaginazione. Vegeta spinse a fondo la maniglia, facendosi strada nella grande camera. Il tavolo era già apparecchiato con ogni ben di dio ed i calici erano già stati riempiti di un profumato vino, mentre il tramonto del sole si specchiava sul vassoio argenteo sistemato nel centro.
Con suo grande stupore, il saiyan si accorse che la donna era già tornata e, cosa ancora più strana, era già accorsa a cenare. Perplesso si fermò a capo della tavolata, appoggiando le mani sullo scanno, fissandola. Per la prima volta, scorse sul viso di Ishabal un'espressione quasi umana che lo fece sussultare, mentr'ella gli rivolse un pacato sorrise.
"Eccoti dunque, mio principe."esordì lei, mostrandogli la sedia dove avrebbe dovuto accomodarsi con un cenno della mano.
"Hai usato un termine di troppo. Mio."rispose lui accettando l'invito ma sedendosi scompostamente accavallando una gamba e poggiando il gomito allo schienale.
La donna non si scompose, tenendo il calice tra le dita facendolo ondeggiare lieve creando un moto ondoso del liquido cremisi, e si chiuse stranamente nel silenzio a cui era invece solitamente avvezzo l'alieno.
"Bè? Durante la caccia, qualche bestia feroce ti ha finalmente mangiato la lingua?"esclamò infine disorientato lui... L'aveva sempre spazientito, con la sua incredibile misteriosità... ma ora quei muti sguardi lo infastidivano ancora di più di quanto non facessero le parole.
"Oh, no... Non sarebbe potuta andare meglio"sorrise di nuovo sorniona lei, con un'insolita calma. Poi fu di nuovo il silenzio, che calò come un macigno sulla testa del saiyan... Che cosa aveva voluto dire? Aveva infine ritrovato ciò che stava cercando?
"Domani partiremo... Ormai sei pronto. Conoscerai lui. Ed allora non conoscerai più il rimpianto."concluse lei d'un tratto, senza dar tempo di controbattere. Con grazia si alzò dal posto dopo aver terminato il nettare e poggiato il calice e mesta uscì dalla sala, lasciandolo con molti dubbi insoluti.
Era dunque giunto il momento... Il momento tanto agoniato... Eppure, cos'era quell'insopportabile sensazione? Rimorso, forse? Scacciò infastidito quel pensiero dalla sua mente, rialzandosi di scatto dando uno spintone alla poltrona, che cadde all'indietro rumorosamente. Nel tempo di quel breve dialogo, il buio aveva preso il posto dell'oscurità, ed ora la luna stava pian piano sorgendo prendendo il posto del luminoso astro. Per un attimo gli tornò in mente l'immagine della sua donna, quella maledetta notte in cui avevano discusso, illuminata dalla sua luce sul balcone di casa sua. Con passo posato si avvicinò alla ringhiera del lunghissimo balcone che, da quella stanza, comunicava con molte delle altre. Un rumore ruppe la quiete, un lungo basso sibilo che tanto avrebbe ricordato una sirena.
Vegeta alzò lo sguardo verso l'alta torre scura che troneggiava sulle altre, dalla quale sembrava provenire il segnale, ma quando le sue iridi si riabbassarono, il suo cuore smise di battere per qualche interminabile secondo.
Come nella visione poc'anzi avuta, Bulma si trovava lì, poco distante da lui, immobile e sconcertata, sfavillante nella sua stanca bellezza.
Mai il saiyan aveva avuto un'esperienza tanto realistica utilizzando il ricordo e ne restò immensamente stupito quando... si accorse che l'abito di quell'immagine non era quello della notte appena ricordata. La donna era avvolta in un cupo mantello scuro provvisto di cappuccio, che era però scivolato dolcemente sulle sue spalle. Neppure l'acconciatura era quella che lui rammentava... I capelli color del cielo erano più lunghi e meno ugualizzati, seppur le incorniciassero perfettamente i lineamenti.
Per qualche istante che parve eterno, il principe restò immobile, come per paura che quel riflesso scomparisse. Ma fu proprio esso ad avvicinarsi, improvvisamente quanto con lentezza, mentre lo sguardo le si velava di tristezza.
Con un gesto carico di dolcezza, la ragazza scostò una mano da sotto il pesante tabarro, aprendola ed avvicinandola al volto di lui, come per esprimere una carezza che però non riuscì a nascere.
"Vegeta... Come... come ti sei ridotto..."sussurrò appena.
L'uomo non riuscì a capacitarsi di ciò che gli stava accadendo... Non era possibile... Era infine impazzito... E poi lei lo aveva chiamato per nome... Non aveva forse dimenticato ogni cosa?
"E' di là! Prendetela!"gridarono delle voci dall'estremità della balconata, mentre già si intravedevano delle ombre in arrivo.
Bulma non ebbe tempo di dire null'altro. Lo osservò ancora, carica di sofferenza, come a voler dire molt'altro... ma fuggì, serrando nuovamente le labbra, scomparendo nelle tenebre ove si diressero a perdifiato le sentinelle che l'avevno trovata....

Buhahahaha! Lo so, sono perfida, vi abbandono così, sul più bello...
Come mai Bulma si trova lì?
Come ci è arrivata?
Presto riprenderemo le fila della sua vita ed allora sarà nuovamente tutto più chiaro!
X Vaniar: sono onorata che tu abbia iniziato a scrivere recensioni proprio con me!Per me è molto importante!^^
X Aleptos: Vegeta è Vegeta, è mia pura intenzione non farlo diventare ooc:)
x Erika: Forse l'ha trovato... ma l'ha già perso! Sì, lo so, son bastarda!
x Marina heart: sono le 5 e 40 di mattina e ho postato l'aggiornamento... bè, più di così non posso fare...^^'
x Iaia: Hai visto, c'è Vegetino:P
x Hotaru: sì, ogni cosa anche nei capitoli precedenti si ricollega... se ricordi bene, alla fine di quel fantomatico dialogo nel capitolo 3 aveva preso a piovere...
x princess21ssj: Bè, ancora il mistero di Bulma non è stato svelato, ma... spero stavolta mi perdonerete!
x Migena: l'amarezza c'è, da parte di entrambi... naturalmente, si spera si possa riparare agli errori.
x Elisa: le tue recensioni mi fanno sempre un immenso piacere, mi sono davvero utili per riflettere sul mio lavoro... So che il lungo flash back ha forse allentato un po' alla tensione, ma preferivo prima di arrivare a questo punto dare qualche spiegazione... Per quanto riguarda Goku, sì... Me lo vedo talmente preso dal fare sempre la cosa più giusta da dimenticare a volta la sua vita... esattamente come quando ha perso la vita contro Cell, lasciando tutto e tutti, tra cui sua moglie incinta...

  
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