Fandom: Glee
Titolo: Niff!Week
Genere: Generale, Comico, Fluff.. e poi vedrò!
Avvertimenti: Raccolta, One-Shot, Drabble, Flashfic, missing moments, future!fic, AU, What if...?
Rating: Verde, per ora.
Contoparole (per questa): 709
Note: Alla fine
Day 5 : A very Niff Christmas
Title: Il Natale che vorrei
Il periodo più bello dell’anno per Jeff era, senza ombra di dubbio, il Natale. Quando tornava a casa per le vacanze, la
trovava piena di ghirlande, luci e all’angolo della stanza – accanto al camino - c’era un bellissimo e addobbatissimo
albero di Natale con, di fianco le calze dei rispettivi proprietari.
La cosa più sorprendente di tutte, e che Jeff adorava, era che ogni anno i colori cambiavano. Se un anno si decideva di
addobbare di giallo - rosso, l’anno dopo si passava al blu - argento e così via.
*
Quell’anno Jeff aveva deciso di trascorrere il suo Natale alla Dalton, assieme ai Warblers.
Era il primo che passava con loro, ed era il primo anno che lo passava con il suo ragazzo. Con enorme piacere del
biondo, avevano la possibilità di addobbare la propria stanza, come se fosse stata casa loro, a patto che non
infrangessero alcuna regola.
Il biondo, inoltre, pregustava già l’addobbamento della Dalton, con le sue luci soffuse, vari nastri rosso-blu, colori-
simbolo della scuola oltre a varie ghirlande sparse qua e là con un enorme albero di Natale, piazzato in mezzo alla sala,
e i rispettivi regali sotto.
Con quel pensiero in testa, passò la mattina della vigilia ad abbellire la propria stanza, sotto lo sguardo divertito di
Nick: mentre fissò una ghirlanda alla porta, appoggiò un alberello sul davanzale della finestra, decorandolo con nastri
rossi e blu. Accanto appese due grandi calze, una rossa – sua – e una blu per Nick.
Continuò ad abbellire ogni angolo scoperto con vari nastri, poi si occupò delle vetrate, che decorò con degli stampini
spruzzandoci sopra della neve finta.
«Neve finta? Davvero?» Esclamò divertito il moro.
«È incantevole!» Gli rispose il biondo, terminando il lavoro, con un’ultima spruzzata.
Dopo qualche ora i due entrarono nella Sala comune e Jeff, già pregustando l’addobbamento sognato, rimase sbigottito
davanti a quella vista.
Non si aspettava, di certo, che la stanza fosse addobbata come aveva immaginato, ma un alberello con qualche nastro
poteva starci, invece… nulla. Non c’era niente.
«Di sicuro non credevo di trovare una stanza piena di luci colorate, un albero di Natale all’angolo ed enormi regali e
calze appese al camino, con i Warblers che indossano i cappellini di Babbo Natale! Quello che vedo, però, è solo una
misera stanza addobbata per la festa dei morti viventi!» Esclamò il biondo, andandosene, lasciando Nick e gli altri
alquanto perplessi.
Il biondo era sdraiato sul letto, intento a soffiare bolle di sapone, quando all’improvviso no virgola il suo compagno di
stanza entrò come una furia. Nick gli intimò di vestirsi e senza far storie di seguirlo, dopo avergli bendato gli occhi con la
propria cravatta. Il moro lo trascinò fuori dalla stanza, dalla scuola e – a giudicare dal rumore – stavano volando su un
qualche aereo, volando verso una meta sconosciuta per Jeff. Quando chiese a Nick che cosa stesse tramando, dato che
lui voleva passare il suo Natale nella bellezza della sua camera, in tutta risposta il moro gli ficcò un biscotto natalizio in
bocca, senza tanti complimenti.
Se Jeff credeva di dover passare il peggior Natale della sua vita, quando scese da quello che scoprì essere un jet
privato e venne finalmente liberato dalla cravatta rimase senza fiato.
Sì, colpito, perché non si aspettava di certo di finire a Rockefeller Center, ad ammirare uno degli alberi di Natale più belli
sulla faccia della Terra.
Guardò il moro e con occhi lucidi gli mimò un “grazie”, perché sì, stava passando il miglior Natale di sempre. Se Jeff,
però, credeva che le sorprese fossero finite, si sbagliava di grosso.
Seguì lo sguardo di Nick e vide che al centro dell’albero c’erano gli altri Warblers con i loro cappelli rossi, che intonavano
una bellissima canzone natalizia, mentre piccoli fiocchi di neve cadevano dal cielo.
« È il miglior Natale di sempre, Nick » gli sussurrò all’orecchio che per tutta risposta lo baciò. Lo baciò con passione,
come quei baci lenti, dolci, dove le loro lingue s’incontrano, si cercano, si stuzzicano e che hanno il sapore del vero
amore.
Si staccarono, per riprendere fiato e Nick gli sussurrò, con aria certamente maliziosa, che le sorprese non erano finite.
Sì, Jeff Sterling stava passando il miglior Natale di sempre.
* *
Note: Questa storia è stato un parto. Dato che siamo ad Aprile avevo poca ispirazione natalizia LOL quindi mi sono vista i video di Riker, quello di Natale *-* et voilà! Inoltre questa storia doveva era già pronta sabato, ma il mio pc ha deciso di ravviarsi e così ho perso tutto, pioichè che ho fatto casini con il salvataggio ed ho dovuto riscrivere tutto. ç___ç Hip hip urrà for me -.-
N/D: Chissà se qualcuno nota la battutina klainosa che ho messo.. ovviamente, adattandola alla storia.
E.. bho, ho guardato su Google maps quanto dista Westerville da Rockefeller Center ed erano tipo 6 ore, mi pare.
Quindi, ho fatto di Nick un riccone che aveva a sua disposizione il Jet privato. u.u
Bene, ora vado. A domani (poco probabile) con il prossimo.. Engagement!Niff di cui ho, tipo, 0 idee.
Tutti sanno che la notte porta consiglio LOL
A presto,
R i n.