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Autore: Alexandra Johansson Smith    02/04/2012    2 recensioni
Provate ad immaginare che in un giorno come tanti, vi ritrovate nel giardino di casa vostra e davanti ai vostri occhi: una cabina blu della polizia ed un uomo affascinante chiamato Il Dottore... come reagireste? Questa è la mia storia, una comune ragazza di Brooklyn che rincontra il Dottore dopo sei anni, ma non so ancora che viaggiando nel Tempo e nello Spazio... Scoprirò di essere un'altra persona, che mai mi sarei aspettata.
Genere: Azione, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Companion - Altro, Doctor - 11, Jack Harkness, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Quando Jack aprì gli occhi sembrava quasi non l'avesse fatto tanto era buio …Si accorse di essere incatenato al muro.
"Bene... pare che sia la nuova moda incatenare Jack al muro!!!" commentò sarcastico. Piano, piano i suoi occhi si abituarono all'oscurità e Jack poté notare un tavolo dall'altro lato della stanza:sopra erano posati molti arnesi strani. Jack capì subito dove si trovava.Quella non era solo una prigione … era anche una sala tortura!! Certo ... lui non poteva morire... ma il dolore lo sentiva eccome! Cercò di liberarsi, strattonando le catene … niente da fare. Erano ben fissate. I suoi pensieri furono interrotti dal sibilo della porta che si apriva... la luce lo accecò... e una strana creatura dagli occhi ambrati e la pelle rugosa, molliccia e di colore blu si avvicinò a lui e gli disse :
"Ben svegliato Signor Harkness ..."
"Chi sei tu ? " gli domandò con tono curioso ed interessato.
"Il mio nome è Taurus e sono un Sergente Satrax ..."
“Che cosa vuole da me sergente?" urlò Jack contro il suo carceriere.
"Per quale motivo sono stato incatenato al muro?!”
“E’ soltanto una precauzione signor Harkness; per non farla scappare …” gli rispose l'alieno.
“Ah! Come se potessi tentare la fuga !” rispose sarcasticamente Jack.
“Sappiamo che lei e Il Dottore vi conoscete da molto tempo e che per un breve periodo siete stati compagni di viaggio, insieme a Rose Tyler durante la sua nona incarnazione e poi in compagnia di Martha Jones, durante la sua decima incarnazione …”
continuò il Satrax, ignorando le lamentele di Jack.
“E con questo … che cosa vuole dire ?”
“Voglio dire che lei, signor Harkness, ci dirà tutto ciò che riguarda Il Dottore e la sua attuale compagna: la giovane Pearl Jasmine Bartowski. Dopo sarà libero di andare per la sua strada.”
"E se io... mi rifiutassi di collaborare ? Che cosa mi succede ? "
"Beh, in questo caso... la torturerò fino alla morte affinché non deciderà di parlare signor Harkness. "
Udendo ciò Jack sorrise e disse: "Faccia pure sergente. Mi torturi se vuole ma le assicuro che dalla mia bocca non uscirà una sola parola sul Dottore e su Pearl. Preferisco morire piuttosto che tradire la fiducia dei miei compagni ..."
“Bene … visto che la mette così signor Harkness, dovrò farla parlare con la forza …”
Il sergente Satrax di nome Taurus si diresse verso il lato opposto della stanza, dove c’erano tutti i tipi di strumenti per la tortura, disposti in modo preciso ed ordinato sopra il tavolo. Ne scelse uno a caso e poi disse :
“Sa signor Harkness … io conosco ogni singolo metodo di tortura, dalla più lieve alla più atroce, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta. Allora … vediamo un po’… con quale potrei iniziare? Ci sono. Signori? Provvedete a privare il signor Harkness della sua camicia …” I soldati Satrax ubbidirono senza alcun indugio al loro capo. Jack rimase a torso nudo mentre Taurus stava riscaldando con l’accendino diversi oggetti, fino a renderli roventi.
“Mi dica signor Harkness. Quali sono i punti deboli del Dottore?”
Jack si rifiutò di rispondere e il sergente prese un oggetto arroventato fra le sue mani ben protette e lo marchiò a fuoco, bruciandogli prima una mano e poi un braccio ma Jack non dava segni di cedimento, anche se provava un dolore atroce.
“Fa male vero? E’ bello sentire l’odore della carne che brucia: mi eccita.
Ti ripeto la domanda : Quali sono i punti deboli del Dottore?”
“Non li saprà mai sergente! Non glieli dirò!”
Il sergente lo continuava a torturare e a fargli del male.
Io e il Dottore ci trovavamo all'esterno della sala tortura a guardare, incapaci di agire. Non avevamo ancora un piano, ma soltanto delle possibili ipotesi per salvarlo.
"Dobbiamo subito escogitare un piano per salvare Jack!" dissi, guardando il Dottore.
Non sopportavo che una persona a me cara dovesse soffrire.
"Dobbiamo trovare un modo per distrarre le guardie di sorveglianza..." constatò il Dottore.
Il mio uomo si grattava la testa da qualche minuto per cercare un modo per distrarre le guardie di sorveglianza, ci pensò per un po’e poi mi disse:
“Ecco che cosa faremo: Io cercherò di distrarre le guardie mentre tu, di soppiatto, ci aggirerai e libererai Jack. Andiamo?” Anche lui non sopportava le grida di Jack: era ansioso di saperlo al sicuro. Fece per muoversi quando lo fermai, prendendolo per un braccio. Lui mi guardò, curioso. Io scattai e gli diedi un rapido bacio sulle labbra:
"Sta attento, ti prego..." Il Dottore mi sorrise con amore e annuì. Poi entrò nella stanza.
"Salve a tutti!! Io sono il Dottore …" disse per attirare l'attenzione dei Satrax. Jack lo guardò.
"Che fai qui?? Loro vogliono te... scappa!!" esclamò stupito. Il Dottore scosse la testa e tornò a rivolgersi agli alieni:
"Chi è il vostro capo? Voglio parlare con lui!"
Il mio compagno si mise a camminare, in modo che gli alieni dessero le spalle alla porta: in questo modo potevo entrare senza essere vista! Sentii uno dei Satrax rispondere:
“E’ un vero onore per me conoscerti, Dottore. L’ultimo Signore del Tempo … unico superstite del pianeta Gallifrey. Ti stavamo aspettando. Io sono il sergente Taurus.”
“Che cosa volete da me?? Sono praticamente certo che noi non ci siamo mai incontrati..."
“Hai ragione. Ma molti anni or sono un Signore del Tempo, chiamato il Maestro, venne sul nostro pianeta : Satraxi.
Egli lo distrusse e rese schiavi tutti i suoi abitanti. Io e i miei fratelli riuscimmo a scappare e a metterci in salvo su questo pianeta ma prima di fuggire gli giurammo che la nostra vendetta sarebbe ricaduta su tutti i Signori del Tempo, fino all’ ultimo. Ed è per questo che ti uccideremo senza pietà, Dottore!” disse Taurus, con la rabbia negli occhi.
"Mi dispiace per quello che vi ha fatto il Maestro … ma io non sono come lui!! Io riuscirò a fermarvi!"
Mentre diceva questo, il Dottore aveva fatto cadere con il piede una tanica di benzina, senza farsi vedere dai suoi avversari. La benzina si era sparsa per tutta la stanza. Poi prese l'accendino sul tavolo e cominciò a giocarci.
"E cosa farai per fermarci, Dottore??" chiese il Satrax, sfidandolo.
“Fai un altro passo Taurus … e questo posto salterà in aria …”
Il sergente si accorse della benzina e, sorridendo, disse:
“Stai bleffando Dottore! Non faresti mai una cosa del genere …”
“Tu credi?? Hai rapito un mio amico … e l'hai torturato davanti ai miei occhi … credi davvero che lascerò impunito tutto ciò?? Nemmeno io sono così paziente...” rispose con spavalderia.
Nel frattempo io, grazie al mio cacciavite sonico, ero riuscita a liberare Jack dalle catene e portarlo in salvo.
“Come ti senti Jack? “ Gli chiesi con tono preoccupato.
“Uno schifo... ma me la caverò … grazie per avermi salvato, Pearl …”
mi rispose con tono affaticato e sofferente.
“Ce la fai a camminare?”
“Si … credo di si …”
Ci avviammo verso la porta. Quando il Dottore ci vide, lasciò cadere l'accendino acceso sul pavimento e corse verso di noi. Purtroppo il fuoco divampato nella stanza era riuscito a fermare i Satrax solo per alcuni secondi, e ora erano dietro di noi.
“Dobbiamo trovare un modo per seminarli e raggiungere il TARDIS in fretta.”
dissi al Dottore mentre attraversavamo il corridoio che ci avrebbe portati verso la libertà.
Ma proprio quando la fortuna sembrava girare dalla nostra parte, sentii degli spari.
Quando mi girai per vedere cosa fosse successo rimasi pietrificata. I miei occhi si riempirono di lacrime di dolore e di terrore. Il mio adorato Dottore si accasciò a terra privo di sensi. Era stato gravemente ferito da un soldato Satrax che lo aveva colto di sorpresa.
“Oh mio dio !! Dottore ? Rispondimi ti prego …” dissi piangendo ed inginocchiata sul suo corpo privo di sensi.
"Ti prego svegliati!!!"
Jack prese in braccio il Dottore svenuto e mi disse:
"Andiamo Pearl... portiamolo al TARDIS!!"
"Tu vai Jack... io arrivo subito..."
“Che cosa hai intenzione di fare Pearl?”
Non gli risposi … guardando il mio sguardo determinato, Jack si decise ad andare, lasciandomi da sola ad affrontare i Satrax. Il mio unico scopo era riuscire a fermarli.
“Bene, bene!! E cosi … tu saresti la nuova compagna del Dottore. I miei complimenti!
Sei davvero un ottimo bocconcino dolcezza! Peccato, però, che dovremmo ucciderti …
Ragazzi? Uccidiamo l’ umana!!!” ordinò il sergente Taurus.
“Fossi in te … io non ci spererei troppo!”
Iniziai a combattere e a sparare proiettili a raffica con una desert eagle calibro 50 che portavo sempre con me
e che usavo soltanto in caso di necessità. In pochi secondi quasi tutti i soldati Satrax erano morti ed io avevo la pistola puntata contro la tempia del sergente Taurus. Vidi il terrore nei suoi occhi ambrati ed, inginocchiato, m’implorava di risparmiargli la vita.
“Ti prego giovane umana … risparmiami la vita …” Mi credeva un'umana … non aveva capito che anche io ero un Signore del Tempo...
“Dammi un buon motivo per cui non dovrei spararti Taurus! Mi hai portato via la cosa più importante per me...”
dissi con tono freddo e distaccato mentre lo guardavo fisso negli occhi con lo sguardo di una spietata assassina. Vidi il terrore negli occhi di Taurus. Ma non mi impietosiva... aveva ferito il Dottore... rischiavo di perdere la persona più importante della mia vita. Ero davvero intenzionata ad ucciderlo! Stavo per premere il grilletto quando nella mia mente vidi il volto del mio Dottore che mi guardava. Il suo sguardo era molto deluso... capii subito che quella sarebbe stato lo sguardo che avrei visto se avessi davvero ucciso quel mostro... Ero stupita. Il Dottore non avrebbe voluto che io compissi un atto talmente violento:
giustiziare una persona … Lentamente abbassai la mia arma. Il Satrax subito ne approfittò dicendo:
"Lasciami andare e giuro che non mi vedrai mai più … mi dispiace veramente per ciò che ho fatto!!".
"Va bene" dissi, sospirando, "ti lascerò vivere … ma solo se sparisci dalla mia vista!!
Non dovrai più incrociare la mia strada o te ne pentirai amaramente …"
"Lo giuro, lo giuro …" piagnucolò l'alieno. Gli voltai le spalle e mi diressi verso il TARDIS: volevo sapere come stava il mio Dottore... la persona più importante della mia vita... improvvisamente ebbi un'altra visione. Vidi Taurus estrarre, con un ghigno soddisfatto, un lungo coltello affilato dalla caviglia e lanciarmelo …Mi voltai di scatto e vidi esattamente la stessa scena. Riuscii a spostarmi … ma non abbastanza. La lama penetrò nel mio stomaco. Alzai la mia pistola e sparai al Satrax, uccidendolo. Con fatica mi trascinai verso il TARDIS: sentivo già l'energia rigenerativa attraversarmi. Questa volta non avrei potuto evitare la rigenerazione. Arrivai al TARDIS e, appena mi vide, Jack mi corse incontro per sostenermi.
"Pearl, che cosa è successo? Sei ferita!!" mi chiese preoccupato.
"E' finita Jack … Taurus è morto... il Dottore come sta?" biascicai, affaticata.
"Sta male... non si è ancora ripreso … E tu? Come stai? Cosa posso fare?"
"Non c'è niente da fare... mi sto per rigenerare … ma c'è una cosa che puoi fare …
portami vicino a lui... portami vicino all'uomo che amo … credo di poterlo salvare …"
Jack obbedì e mi distese vicino al corpo del Dottore. L'energia rigenerativa era ormai incontrollabile...
avvolse completamente il mio corpo e anche quello del Dottore...
Improvvisamente la sua ferita svanì e lui aprì gli occhi... Lo guardai, sorridendo …
"Ciao amore …" gli sussurrai. Lui spalancò gli occhi: aveva capito cosa mi stava succedendo...
ci era passato troppe volte... Si precipitò verso di me.
"Pearl!! Cosa ti è successo? Ti prego combatti... non puoi rigenerarti …"
I suoi occhi si riempirono di lacrime. Mi teneva la mano e con l'altra mi accarezzava i capelli.
"Non ti preoccupare, Dottore... non posso fare niente per impedire la rigenerazione...
ma almeno, prima di morire, sono riuscita a salvare la persona più importante della mia vita: te...
Ti amo, mio Dottore..." Lui si chinò su di me e mi baciò.
"Ti amo anch'io, mia dolce Pearl..."
E poi successe... mi rigenerai.
   
 
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