Videogiochi > Final Fantasy VIII
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Autore: ShadowFeanor    29/10/2006    0 recensioni
Dopo un'operazione agli occhi una ragazza sopre che questi sono davvero lo specchio dell'anima! una fanfiction ispirata dal geniale Vincenzo Salemme!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Selphie Tilmitt, Squall Leonheart
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Un ragazzo era in piedi su una collinetta in fiore, davanti a lui tre tombe. Su ognuna di queste ci appoggiò cinque rose, una per ogni persona che le voleva salutare Wecome To PageBreeze

II)                                                                                                                             Ricordi dolorosi

 

Un ragazzo era in piedi su una collinetta in fiore, davanti a lui tre tombe. Su ognuna di queste ci appoggiò cinque rose, una per ogni persona che le voleva salutare in quel triste giorno. Il ragazzo, Squall, guardò il nome inciso sull’ultima lapide: Rinoa Heartilly, la sua fidanzata. Erano due anni che andava in quel posto e da due anni si rimproverava quanto fosse stato stupido. Si erano conosciuti all’Accademia di Musica di Balamb. Entrambi suonavano il piano e subito era nata una scintilla tra i due. Il giovane ospitava spesso la ragazza a casa vista la totale assenza del padre. Già, suo padre. Guardò l’ultima tomba alla sua destra: Raine Loire, sua madre. Era morta pochi mesi dopo che era nato ed il padre, ormai depresso per la grave perdita, affidò momentaneamente i suoi figli Ellione e Squall ad Edea, la direttrice dell’accademia, e si mise in viaggio per poter ritrovare se stesso. Ci riuscì, ma non poté più tornare indietro. Infatti era diventato Presidente di Esthar, a nazione più potente del mondo. Per dargli supporto anche il fratello con la moglie si trasferirono ad Esthar, portandosi dietro i due figli. Il maggiore, Giuseppe, preferì tornare a Balamb e si stabilì in una casa donata loro da Laguna col cugino, stabilendo più che un rapporto di parentela uno di amicizia. Era un ragazzo un po’ strano, suonava il violino all’accademia ma la sua vera passione erano le armi, in particolar modo le spade, infatti si poteva ben dire che ne avesse più lui dell’antiquario di Balamb, ed i draghi, per niente aveva adottato un cucciolo di Archeosaurus misto a RubRumDragon che ormai era più grande di un cavallo. Inoltre era appassionato di occulto e solo un mago poteva saperne più di lui in fatto di magia. Più che un’accademia di musica gli serviva un’accademia militare! Grazie al cugino Squall si era aperto agli altri, trovando dei veri amici: Zell, il capo di una banda della città intenta ad aiutare la comunità che suonava la chitarra, e Seifer, col quale adorava confrontarsi in tutto: sport, prove di resistenza, tutto tranne la musica, visto che il biondo suonava una batteria ed era così casinista che aveva chissà come trovato questo posto all’accademia. Infine vide la tomba al centro: Giulia Heartilly, la madre di Rinoa. Era davvero incredibile, Rinoa voleva diventare come sua madre, pianista e cantante, e dopo esserci riuscita trovò anche la stessa fine della madre. Ritornò con la mente a due anni prima: era una splendida sera d’estate, aveva diciannove anni. Aveva organizzato tutto nei minimi dettagli: la portò nel locale più romantico della città, la portò sulle montagne di Balamb per permetterle di vedere lo spettacolo delle stelle cadenti che sembravano inabissarsi nel profondo mare ed infine le voleva chiedere di sposarlo. Purtroppo non ce la fece. Mentre tornavano a casa gli sembrava di avercela finalmente fatta, mentre guardava lei appoggiata al suo braccio dopo essersi slacciata la cintura di sicurezza, ma dei teppisti su delle moto iniziarono a tagliar loro la strada, facendoli finire in un burrone. Lui se la cavò con una gamba spezzata, mentre lei venne sbalzata fuori dal finestrino e si schiantò contro un albero. Per la polizia fu facile ritrovare i delinquenti, poiché si firmavano con un pollo sgozzato a causa della rivalità con la banda di Zell, i Galletti di Balamb, però non gli importava, sapere che quegli esaltati fossero al fresco, questo non gli avrebbe ridato Rinoa. In quel momento si chiese per l’ennesima volta perché si era staccata la cintura, se non fosse andato per la via panoramica lei ora sarebbe lì, se almeno le avesse chiesto prima di sposarlo, se… purtroppo i se non cambiano l’accaduto. In accademia era ormai solito fare un minuto di silenzio per commemorarla, ma per lui non bastava, né per Zell, Seifer, Giuseppe ed Ellione, le persone che erano sempre state come una famiglia per lui e Rinoa. Con questi pensieri ancora ronzanti in testa se ne andò a prendere il treno, sperando che forse, un giorno, l’avrebbe riabbracciata.       Fine capitolo.

 

   
 
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