Le giornate continuarono così, con una nuova scoperta che puntualmente provocava a Ciccio il suo quasi-ictus, e poche uscite in città, senza passare più dai quei due cagnacci. Non credeva e non capiva cosa era successo, ma cominciò a ricnoscere le lettere del calendario; Era, se non sbagliava, il 23 Luglio 2012. Quasi un mese nella sua nuova vita, di cui, detto fra noi, non capiva na cippa di minchia. Trovò foto di 'Ntonetta, e anche lì un infartino nel trovare l'immagine di sua moglie in un cassetto. La porta non la aprì mai, ma con la finestra aveva preso più confidenza. I vetri proprio no, ci andava sempre a sbattere, non li vedeva e non c'era verso. Il suo mostro di nome Renault Clio ( Ciccio la chiamava Clio, per nome e non per cognome) continuava a dormire finchè Ciccio non girava il ciucco.. Quella starna chiave che attivava i rombi del motore del mostro Clio. Premendo i pedali l'animale andava avanti ma Ciccio non uscì mai dal suo giardino. L'animale sembrava davvero affidabile e ben addestrato, ma Ciccio non si fidava di Clio. Ogni Macchina aveva un suo nome, scoprì, e i cognomi pi frequenti erano: Mercedes, Renault, Toyota, Citroen, Fiat, Pegiout, e tra le razze più pregiate, Lamborghini e Ferrari. Le ultime due razze costavano davvero tanto, erano enormi e super veloci, e spesso facevano gare tra di loro. Ciccio non capì mai cos'era quel coso "ai fon" (così lo chiamava) di cui parlava il ragazzo. Pensò fossero altri tipi di animali come la sua Clio. Non chiese mai e non uscì, perchè la fantasia di fare da Colombo e scoprire la città gli passò presto. Visse così, e.. Ah, quasi mi dimenticavo. Adesso Ciccio è ricoverato, per colpa della piccola scatolina della Nokia che una mattina alle 5:00 precise si mise a suonare e vibrare, facendo sclerare seriamente il povero Francesco Bilotti.