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Autore: Hil 89    06/04/2012    3 recensioni
Ciao gente! Eccomi qui con un'altra storia. Ormai sono arrivata al 60esimo capito e il titolo è rimasto lo stesso, quindi non lo cambio più! Comunque è il settimo anno per il mitico trio, ma l'arrivo di Lucas Flatts sconvolgerà la vita di una grifoncina in particolare... Nello stesso tempo l'arrivo di altri misteriosi personaggi, sia buoni che cattivi, movimenteranno il settimo anno ad Hogwarts e forse porranno la parola fine su quella guerra che dura da molti anni!..Mi raccomando, commentate! Baci HiL
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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74. Lo scrittore della parola Fine





Alle porte della Scuola di Magia e Stegoneria di Hogwarts Harry James Potter e Thomas Marslovo Riddle si stavano scontrando per scrivere la parola fine alla Grande Guerra.
Dalle loro bacchette scaturivano due fasci di luce che si scontravano a metà strada, nessuno dei due combattenti dava un solo cenno di cedimento. La battaglia era perfettamente alla pari.
Intonro ai due nemici c’era il silenzio assoluto, il frastuono dello scontro intorno a loro era inestistente, o meglio, nessuno dei due ne sentiva il rumore, erano troppo concentrati l’uno sull’altro per farsi distrarre dalla battaglia.
Una scossa di terremoto li fece vacillare per un istante soltanto, il contatto tra i due incantesimi si annullò. Entrambi guardarono verso l’entrata del castello per capire cosa fosse successo, ma non videro nessuno.



Adesso Harry, coraggio.
Puoi farcela.
Non hai bisogno del mio aiuto.
Puoi vincere tranquillamente da solo.



Broms” sussurrò il bambino sopravvissuto sentendo i pensieri del demone puro nella testa.



 

Non hai più bisogno di me.
Sei stato molto bravo.
Ora dagli il colpo di grazia.




Harry puntò la bacchetta contro il Lord Oscuro e lanciò il suo incantesimo, Colui Che Non Deve Essere Nominato pronunciò la sua fattura per contrastare l’attacco del suo nemico, ma qualcosa non funzionò come aveva previsto.
L’incantesimo del Ragazzo Che Era Sopravvissuto era più potente e Lord Voldemort vacillò.



Buona fortuna Harry James Potter.
Il mio compito è finito.
Finalmente ho trovato la pace.
Addio.



Il giovane grifondoro strinse maggiormente la bacchetta mentre una lacrima silenziosa rigava la sua guancia sinistra, puntò il suo sguardo smeraldino in quello di Lord Voldemort e con un ultimo sforzo mise tutte le sue energie in quell’incantesimo che ebbe la forza necessaria per sconfiggere definitivamente il Mago Oscuro.
“E’ finita” sussurrò mentre le gambe non lo regevvano più. Si lasciò cadere a terra a pochi metri dalla bacchetta che fino a pochi secondi prima apparteva al suo nemico.
Si voltò verso il campo di battaglia e vide che tutti si erano fermati: i Mangiamorte si erano arresi, le loro bacchette erano cadute e gli Auror del Ministero della Magia li avevano circondati.
I professori guardavano il loro studente con orgoglio e sorridevano commossi, Remus Lupin e Ninphodora Tonks si avvicinarono al bambino sopravvissuto: “E’ finita, Harry” disse il mannoro, il moro ebbe solo la forza di annuire. L’ex professore di Difesa Contro Le Arti Oscure lo aiutò ad alzarsi e lo fece appoggiare alla sua spalla, “Sei stato molto bravo”.
Broms è morto” sussurrò Harry, non aveva più la forza di parlare, “Ne sei certo?” chiese l’auror, “Si, ho sentito la sua voce poco prima di eliminare Voldemort. Mi ha detto che finalmente ha trovato la pace” continuò piano, “Devo andare da loro” concluse indicando la porta del castello.
I tre iniziarono a salire la scale che li avrebbero condotti nella scuola, un istante dopo una furia dai capelli rossi si lanciò contro il grifondoro stringendolo forte, Harry si ancorò al corpo di Ginevra Weasley nascondendo il viso nei suoi capelli. “Stai bene” sussurrò contro la pelle del suo collo, “Sapevo che ce l’avresti fatta”. Il moro si specchiò negli occhi della ragazza e sorrise, dopo di che il mondo per un attimo scomparve, visto che la giovane aveva congiunto le loro labbra.



Hermione Jane Granger e Lucas Flatts scattarono verso Heric Broms nell’attimo esatto in cui Mike Broms si smateriallizzò accanto al padre.
Lo afferrò un istante prima che lui cadesse, una piccola lama era conficcatta a fondo nel suo petto, il suo respiro era debole e i suoi occhi si erano fatti improvvisamente lucidi.
“Papà” lo chiamò il mezzo demone, “Avanti. Rispondimi.” Il giovane lo scosse ancora, ma non ottenne nessuna risposta.

Mi ha ripagato con la stessa moneta.
È stata furba.
Mi dispiace.

“Non lo dire” le mani di Mike si strinsero sulle spalle del demone, entre al suo fianco Hermione piangeva in silenzio e Lucas le stringeva una mano.

Sai, forse alla fine è giusto così.
Ora troverò la pace.
Perdonami se non sono stata all’altezza.
Addio Mike.

Il mezzo demone abbassò la testa, i suoi occhi divennero lucidi, ma non pianse. Ti voglio bene, papà.

Anch’io. Tanto.

Quelle ultime parole si persero nel vento. Il cuore di Heric Broms si fermò in quell’istante i suoi occhi trasparenti si chiusero per sempre.
Il giovane Broms piegò la testa e la nascose nell’incavo del collo del padre, tremando lievemente.
Durò solo per pochi secondi, poi alzò il capo e con un gesto veloce estrasse il pugnale dal corpo del demone.
Sentì una mano leggera toccargli una spalla, si voltò e incrociò lo sguardo azzurro di Albus Percival Wulfric Brian Silente, “E’ con lei, adesso”.
“Già” si alzò piano e si lasciò abbracciare dal preside, Lucas passò un braccio intorno alle spalle di Hermione e la strinse forte a se, mentre la grifoncina gli bagnò il collo con calde lacrime.
“Non piangere Occhi d’Oro. Mio padre ha finalmente trovato la pace” disse il mezzo demone un attimo dopo, la ragazza di allontanò dal serpeverde solo per abbracciare Mike. Il ragazzo le accarezzò i capelli, “Sei stata brava. Sai, sei davvero la strega più brillante di questa scuola”.
Hermone sorrise, poi si alzò sulle punte dei piedi e gli baciò teneramente una guancia, Lucas si avvicinò a loro e strinse la spalla del mezzo demone: “Il tuo aiuto è stato determinante” disse Mike guardandolo negli occhi, “E se non ci fossi stato tu, non avrei mai lasciato Jane da sola. Ti ringrazio per averla protetta” gli allongò la mano e il mezzo demone la strinse subito con un piccolo sorriso.
Sentendo dei passi venire nella loro direzione i tre si voltarono ed Hermione sospirò nel vedere che stavano tutti bene: Ron camminana di fianco a Jhon e Melanie, mentre poco distante Harry si muoveva lento sorretto dalle cure amorevoli di Ginevra.
Poco distante da loro l’Ordine della Fenice iniseme ad Amelia e Richard Flatts varcarono le porte di Hogwarts seguita da alcuni Auror.
Hermione abbracciò Ron di slancio mentre Lucas si stringeva al suo amico scozzese scambiandosi un’occhiata complice con Mel.
Un attimo dopo Harry cinse entrambi i suoi migliori amici ed entrambi contraccambiarono il gesto del moretto.
Amelia si avvicinò al figlio e gli baciò una guancia, lui non attese un istante di più e le buttò le braccia al collo, fregandosene di tutti gli occhi che avevano puntati addosso, Jhon e Melanie sorrisero spettatori di quella scena mentre Richard Flatts si avvicinò a Silente.
“E’ finita finalmente” disse Harry dopo essersi separato dai suoi amici, Ginny lo prese per mano e gli sorrise, così come fecero gli altri due grifondoro. Poi il moro fece qualche passo nella direzione di Mike e tendendogli la mano mormoro': “Mi dispiace”. Il suo guardo smeraldino si posò sul corpo senza vita di Heric Broms e le parole del mezzo demone lo riscossero per un attimo: “Non deve dispiacerti, Bambino Sopravvissuto, ora mio padre ha trovato la pace. Forse, come ha detto lui, era giusto così”.
“Che farai ora?” gli chiese Ginevra.
“Tornerò a casa. Voglio seppellirlo accanto a mia madre. Poi non lo so, non è detto che le nostre strade non si rincroceranno un’altra volta” concluse con un piccolo sorriso. “Ora però credo che ci dobbiamo salutare”
“Vai già via, non rimani con noi ancora per un po’?”
“No Occhi d’Oro. Voglio tornare a casa mia”.
Detto questo strinse nuovamente la mano a Harry e Lucas, abbracciò Hermione e poi perse il suo sguardo in quello azzurro del Preside, “Non sparire” gli disse solo l’anziano preside prima di passargli un braccio intorno al collo e attirarlo contro di se, il mezzo demone annuì poi si chinò vicino al corpo del padre e con un cenno del capo, sparì.

Arrivederci.

“Lo rivedremo” disse Harry, passando un braccio intorno alle spalle di Ginevra, “Si, lo credo anch’io” confermò Hermione stringendosi al corpo di Lucas mentre Ron si era allontanato per andare ad abbracciare Lavanda Brown.
Le porte delle varie Sale Comuni erano state aperte dai professori della varie Case, gli Auror del Ministero insieme ad un gruppo sostanzioso di Medimaghi stavano sistemnado il parco di frontre all’entrata della Scuola di Magia di Hogwarts.
Silente osservava il cielo azzurro dalla porta d’entrata del castello, al suo fianco Richard e Amelia Flatts controllavano l’operato dell’Esercito Magico.
Il vecchio preside sorrise nel notare che nessuna nuvola oscurava il sole, Funny volava tranquilla davanti alla scuola, finalmente si poteva scrivere la parola fine sulla Guerra Magica. Ora sarebbe stato solo un nuovo capitolo sui libri di Storia della Magia.

  
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