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Autore: Gio07_w    07/04/2012    2 recensioni
Piccola shot dedicata a mia sorella per il nostro compleanno. Ma sono gradite recensioni da tutti.
"Sai che tra un pò le salterai addosso e la sveglierai con un sonoro "buongiorno" stridulo e infame. Se tu sei sveglia deve esserlo anche lei, ovvio."
Perché è questo che vuol dire essere gemelle.
Genere: Generale, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Genere:  Generale, Slice of life, song-fic
Warning:  //
Words: 467 
Summary: Piccola shot dedicata alla mia sorella gemella Lina come regalo per il nostro compleanno. u.u
Buon compleanno, idiota! :3 Spero ti piaccia tanto!  u3u
Mi ero ripromessa di pubblicarla a mezzanotte esatta e così ho fatto. *-*
Dedica: Lina, è tutta tua! 


Domani mattina è il sette. Domani mattina.

 
Ti addormenti sulle note di Knockin' on Heaven's Door1 che ti risuonano nella testa, non la stai ascoltando ma la senti ugualmente.
L’hai sentita troppe volte, ti dici. È bellissima, ti ripeti.
 
Domani è il sette. Domani mattina.
 
Fai uno strano sogno: stai bussando alle porte del Paradiso e colui che viene ad aprirti ti chiede un dono per entrare ma ti rendi conto che non hai niente da dargli.
Ti prende il panico e cominci a picchiare forte contro le porte.
Avevo sempre immaginato che l’ingresso del Paradiso fosse un cancello, uno bianco.
 “Se mi aveste detto di un dono, io sicuramente ve lo avrei portato!”
Una voce fuoricampo, come quella che narra nei documentari noiosi ti risponde: “Tu lo sapevi, sapevi che ci sarebbe voluto un bel regalo.”
E irritata, arrabbiata, sentitati presa in giro decidi di non rispondere come se farlo fosse inutile anzi sai che lo è.
Poi ti ritorna in mente così, all’improvviso.
Domani è il sette. Domani mattina.
 
Scorgi il lampadario verde con la coda dell’occhio, un tenue raggio di luce attraversare la camera tagliandola di netto posandosi contro il tuo volto assonnato.
Ancora troppo stanca per aprire gli occhi continui a tenerli socchiusi con la guancia schiacciata contro il cuscino e la sensazione di esserti dimenticata qualcosa ti pervade, un qualcosa che potrebbe essere importante come potrebbe non esserlo.
Infondo se non lo ricordi non lo è, giusto?
Se lo fosse stato te ne saresti ricordata, giusto?
Lasci correre, ora la tua mente è occupata dallo strano sogno che hai fatto.
 
Il raggio di luce bianca si sposta, lentamente.
I poster attaccati con precisione al muro, la scrivania disordinata, il biancore pallido del soffito e il rosa sgargiante delle mura: lentamente la camera si illumina.
Segui con gli occhi il raggio di luce che si posa sul letto accanto al tuo e sulla figura nera che sopra vi dorme.
La osservi, annoiata.
Sai che tra un po' le salterai addosso e la sveglierai con un sonoro "buongiorno" stridulo e infame. Se tu sei sveglia deve esserlo anche lei, ovvio.
Ma per ora, ancora per un po', la lasci dormire: ha una faccia divertente quando dorme e magari potresti infilargli una cannuccia nel naso e farle una foto lasciando che questa giri per il web.
 
Oggi è il sette. Questa mattina.

 
La caricheresti su tutti i social e lei ti ammazzerebbe ma ne varebbe la pena.
 
 
Ma oggi è il sette e non lo farai.
 
Le salti addosso e urli: "Buongiorno!"
 
Si sveglia, mugula ma questa volta non si arrabbia non come ti saresti aspettata che facesse.
 
"Buon compleanno."
 
E tu sai che l'unica persona a cui risponderai in questo modo è lei e nessun altro.
 
"Buon compleanno anche a te!"
 
 
 
 
...Merda, il regalo.

Note: 1 Knockin' on Heaven's Door di Bob Dylan 

   
 
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