Klara, una giovane ragazza con poche amicizie, avverte un profondo desiderio di vivere il suo primo amore; tuttavia, trova quasi tutti i ragazzi della sua cittadina tedesca piuttosto noiosi. Nutre una cotta segreta per il celebre Michael Schumacher, tanto che un giorno, in una bancarella di un mercatino di Natale, scopre un libro insolito contenente rituali magici. La sua attenzione si concentra su un rito particolare che permette di ringiovanire di diversi anni qualsiasi persona. Decide quindi di tentare quel rituale con l'intento di far ringiovanire Michael Schumacher di qualche anno, affinché appaia nuovamente come un ragazzo e possa così avvicinarsi a lei. Non è consapevole, però, delle possibili conseguenze legate al tentativo di riportare indietro nel tempo una persona...

Steph è una ragazza bellissima, con un viso dai lineamenti perfetti e un corpo che cattura ogni sguardo.
Ma dietro quell’apparenza impeccabile si nasconde una fragilità profonda: una dipendenza che la trascina verso esperienze sbagliate, estreme, spesso distruttive.
Questa è la storia della sua lotta per rinascere, per liberarsi dai propri demoni.
Una battaglia in cui cadute e ricadute sembrano inevitabili.
Perché quando la dipendenza chiama, resistere è la sfida più difficile di tutte.
QUESTA STORIA CONTIENE CONTENUTI FORTI E SESSUALMENTE ESPLICITI. È DESTINATA A UN PUBBLICO ADULTO.

Alissa Mariani è una ventenne intelligente molto carina con una sorella che l' adora e un radioso futuro che l' aspetta.
Un giorno si ritrova ad affrontare una situazione più grande di lei ....una gravidanza inaspettata che la porterà a prendere una decisione non facile ....

Archivio di idee sparse, esperimenti confusi, momenti di ispirazione.

Il protagonista deve aiutare Jackie Crawley nel club di scrittura.

Autobiografia del dolore. Sparatoria dei luoghi comuni. Sostanza che uccide l'apparenza, verità che sfida le chiacchiere. O semplicemente, memorie di una vita breve.
Anna vive nel suo mondo, fino a che esso si incrina in modo irreparabile. Lei tenta di tenere a sé una vita troppo stretta, poi tenta di calciarla via, di trasformarla. Anna ci prova, a dare un senso alla sua vita. Abbandona se stessa, poi se ne prende cura fino al millimetro della sua pelle. Anna un giorno decide che è troppo, e il giorno dopo che non sente niente in questa vita insapore. Nessuno si accorge che Anna, semplicemente, non è qui.

"Della fame e della sete" racconta di desideri inespressi ed esigenze che esplodono.

Nun c’era indirizzo, numero civico, citofono. Solo ‘na casa che — pe’ chi la vedeva — sembrava sempre fuori posto.
Un giorno stava accanto a ‘na ferramenta, l’altro in mezzo a ‘na piazzetta che nessuno ricordava d’avé mai visto prima. Qualcuno giurava d’averla incontrata de sfuggita in mezzo ar traffico. Altri l’avevano trovata in cima a ‘na scalinata che, fino a ieri, finiva contro un muro. Ma ogni volta, la casa era lì.

Dal testo: - Solitamente in quei posti polverosi e bui erano gestiti da topi di biblioteca, tendenzialmente anziani e scorbutici. Non lui, non il giovane uomo che lo fissava dalla poltrona di pelle rossa, illuminata da una lambada a stelo di foggia antica alle sue spalle.-
Challenge: “writober - un prompt al giorno per tutto ottobre” - organizzata dal gruppo Facebook “Fanwriter.it”

Questa è una piccola storia che ho fatto così, per giocare
I pensieri di Zelina, una gatta di casa che vuole sempre sapere tutto su come gira il mondo degli uomini
Spero che vi possa piacere
Ciaooo

Questa è una piccola storia che ho fatto così, per giocare
I pensieri di Zelina, una gatta di casa che vuole sempre sapere tutto su come gira il mondo degli uomini
Spero che vi possa piacere
Ciaooo

Ovvero: come un anti-eroe americano tentò di sopravvivere alla sua apocalisse personale nel mezzo di una guerra mondiale.
Per raggiungere il suo obiettivo doveva dimostrare di non essere quel che era realmente. O’ Hagan poteva vantare una consolidata esperienza nel campo. Da buon impostore aveva finto in ogni genere di situazione, poteva fingere di essere anche un valoroso soldato. O almeno così credeva...

[...] Eccola, quella sensazione. La sensazione dei suoi occhi addosso. [...]
In realtà questa non sembra una storia. In effetti è più una sensazione descritta, un'impressione lasciata su carta. Ma è anche una storia. Un pezzo della mia storia.

Sette giorni, un bar come tanti, tanti caffè e aperitivi, chiacchiere e libri lasciati a metà. Leo è instancabile, ama il suo lavoro e si affeziona velocemente alle nuove facce che, quotidianamente, si siedono al suo bancone. Leo ci si specchia e, giorno per giorno, scopre che affezionarsi… non fa così schifo.

Questo racconto è stati scritto a quattro mani con ‘Madame Antoinette’, una mia cara amica campana che spesso prende spunto da esperienze personali. Mi ha chiesto di collaborare alla scrittura e io ho accettato di buon grado.
Il racconto cerca di trasformare un episodio apparentemente ordinario – un viaggio in treno – in una riflessione più sottile e profonda sui rapporti tra le generazioni e sull’evoluzione (o involuzione) del pensiero in merito alla sessualità, all’amore e alla libertà individuale. Tutto senza retorica, non arrivando a conclusioni certe, ma lasciando a ciascun lettore la possibilità di pensare e dire la sua, come se fosse un viaggiatore e uno spettatore in più in quella carrozza di un treno che corre verso casa.