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Autore: Charlotte McGonagall    08/04/2012    6 recensioni
Durante la permanenza a Villa Conchiglia, Dean e Luna imparano a conoscersi meglio.
Dean riuscirà a superare le sue paure e rivelare alla ragazza i suoi sentimenti?
Prima classificata al contest "Pigna, pizzicotto, manicotto e tigre" di Gra Gra 96 e ter99.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Thomas, Luna Lovegood | Coppie: Dean/Luna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Questa storia si è classificata prima a questo contest. Spero vi piaccia. È la mia prima Dean/Luna, una coppia che amo molto.

Di margherite, acquerelli e primi baci

"È davvero bello qui," disse Dean, osservando il piccolo e rigoglioso giardino di Villa Conchiglia.
Luna annuì, osservando la tomba di Dobby.
"Sei triste per lui, vero?", chiese il ragazzo.
"Non esattamente," disse Luna. "Sono triste per me".
Lui la guardò stupito.
"Quando qualcuno muore," spiegò lei, "si dice sempre 'poveretto', ma non è necessariamente vero. Prendi Dobby: lui è morto per la causa in cui credeva, combattendo da Elfo libero. Ha fatto ciò che ha ritenuto giusto della sua libertà: morire per gli altri. Credo che, se avesse potuto scegliere, non avrebbe chiesto una fine diversa.
"Quindi non posso dire di essere triste per lui: sono triste per me e per tutti quelli cui mancherà," concluse.
"Quella che hai detto è una cosa molto saggia, Luna," disse Dean, avvicinandosi a lei.
"Non devi fingere di volere la mia compagnia, Dean".
"Ma cosa dici? Perché non dovrei?", ribatté lui, perplesso.
"Ho visto che ti vergognavi a farti vedere insieme a me da Harry e Ron. A quanto pare, io tendo a mettere in imbarazzo le persone, anche se non ho mai capito il perché".
"Io non mi vergogno di te," esclamò lui, "È solo che... Non so come spiegarti... Sai quando ti piace tanto qualcosa, ma non vuoi che gli altri lo sappiano, perché non sai cosa potrebbero pensare di te e tu non vuoi che pensino male di quello che ami".
"A me non è mai successo," commentò Luna. "È una cosa strana da pensare. Se qualcosa mi piace, perché dovrei nasconderla? Se mi rende felice, perché non condividerla con gli altri?".
"Hai ragione, non ci avevo pensato".
"Nessuno è perfetto," disse lei distrattamente, china a osservare il prato. "Guarda: sono spuntate le prime margherite," esclamò.
"Posso coglierne una per lei, signorina Lovegood?" disse Dean, in tono galante, nell'atto di afferrare  uno di quegli steli delicati.
"No, aspetta," lo bloccò lei, " non strapparla: la faresti appassire subito! Non è molto più felice qui?".
Dean rimase sorpreso per un attimo, poi disse: "Immagino di sì".

*

"Fleur?".
"Dimmi, mon cher," rispose lei.
"So che può sembrarti una domanda un po' strana, ma... non avresti un foglio da disegno o dei colori di qualunque genere?", chiese Dean, timidamente.
"Dovrei avere delli acquerelli," rispose lei.

*

"Luna," la chiamò.
La ragazza era seduta in riva al mare, intenta a osservare l'orizzonte.
Lei si voltò verso di lui, agitando la mano e lui la raggiunse.

"Ti ho portato un regalo," disse, porgendole un foglio arrotolato, fermato da un nastro azzurro.
"Grazie," esclamò Luna, un largo sorriso dipinto in volto.
Con scrupolosa lentezza, sciolse il fiocco e dispiegò delicatamente il foglio.
"L'hai fatto tu?", chiese, gli occhi luccicanti di gioia.
"So che non è un granché, ma...".
"Dean, è bellissimo!".
"Ho pensato che queste non sarebbero mai appassite," spiegò.
Luna guardò incantata il disegno, raffigurante un mazzo di margherite in un vasetto multicolore.

"Anch'io dipingo, sai?", gli svelò lei. "Soprattutto da quando mia madre se n'è andata. Cercavo di ritrarla perché avevo paura di dimenticarla. Poi, un giorno, papà mi ha dato della vernice colorata e mi ha invitata a dipingere le pareti di casa; è stato divertente. Lui dice sempre che sarò la prima a dipingere un Ricciocorno Schiattoso".

Hai proprio ragione, Luna - pensò Dean - nessuno è perfetto. La differenza è che tu sai essere fiera delle tue imperfezioni, io, invece, sono stato uno sciocco a non averti notato prima, a non essere stato fiero di esserti diventato amico e di aver desiderato di essere qualcosa di più. Amami, Luna, amami adesso, che sono qui, in riva al mare, ad aprirmi come non ho fatto con nessuna, nemmeno con Ginny.

Luna si protese per baciarlo sulla guancia. Incoraggiato da quel gesto, Dean la strinse in un tenero abbraccio.

"Sai" disse luna, poco prima che le loro labbra si incontrassero in un bacio appena accennato, "ho sempre sperato che il mio primo bacio sarebbe stato in riva al mare".

 

I Classificata:

 

Di margherite, acquarelli e primi baci – Charlotte McGonagoll

 

Giudizio di Gra Gra 96
Grammatica: 19.75/20 [Ortografia: 10/10; Punteggiatura: 9.75/10]
Stile e lessico: 10/10
Originalità: 9.75/10
Caratterizzazione personaggi: 9.75/10
Giudizio personale: 9.75/10
Uso elementi: 10/10
Uso citazione: 2/5
Totale: 71/75

 

Dal punto di vista grammaticale, la storia era quasi perfetta.
Per quanto riguarda l’ortografia, non ho riscontrato alcun errore. Per quanto riguarda la punteggiatura, ho riscontrato una virgola mancante.
Ho apprezzato moltissimo lo stile della storia, semplice e scorrevole al punto giusto. Anche il lessico da te utilizzato era abbastanza ricco e variegato. Infine, i dialoghi erano impostati in modo assolutamente perfetto. Non ho riscontrato né ripetizioni né anastrofi. Complimenti!
Per quanto riguarda l’originalità, la storia lo era senza ombra di dubbio. A dire la verità, non avevo mai letto prima d’ora una Luna/Dean. E devo dire che la cosa non mi è dispiaciuta affatto! Non ho potuto, però, darti punteggio pieno sotto questo campo poiché il momento da te descritto rientra comunque perfettamente all’interno della trama del settimo libro e quindi  può essere identificato come una specie di Missing Moment.
La caratterizzazione andava molto bene. Dean era assolutamente perfetto. Luna, invece, è di per sé un personaggio molto difficile da caratterizzare e, nonostante in generale mi sia parsa abbastanza IC nella tua storia, non me la sono sentita di darti il massimo sotto questo campo.
Hai usato correttamente i due elementi; però, ho molto da ridire sull’inserimento della citazione, praticamente assente nella storia se non per la prima parte.
Tirando le somme, devo dire di aver apprezzato davvero molto questa dolce e romantica fic. Il momento che ho apprezzato maggiormente è stato il bacio tra Luna e Dean in riva al mare. Complimenti, cara, sei riuscita a sfornare un’altra delle tue bellissime storie!

 

Giudizio di Ter99
Grammatica: 19,8 /20
Stile e lessico: 10/10 (la giudicia Gra Gra 96 è particolarmente severa sotto questo campo).
Originalità:  9,4/10 (la giudicia Ter99 è particolarmente severa sotto questo campo).
Caratterizzazione personaggi: 10/10
Giudizio personale: 9/10
Uso elementi: 10/10
Uso citazione: 3/5
Totale: 72/75

 

Bella, bella, bella.
Complimenti, è una storia carina, che mi è piaciuta molto. Non avevo mai visto Luna e Dean e devo dire che me li hai fatti apparire proprio una coppia dolce: Dean con la sua timidezza, con il suo desiderio di essere schietto come Luna, di non avere paura dei suoi difetti come la ragazza di cui è follemente innamorato. E’ una visione dell’amore che mi ha strappato un sorriso, devo ammetterlo. La grammatica era perfetta, nessuna imperfezione, davvero, solo nella frase: “Poi, un giorno, papà mi ha dato della vernice colorata e mi ha detto di dipingere le pareti di casa; è stato divertente” sostituirei quel “detto” con qualcos’altro, perché mi stona un po’, anche se questa è un’opinione che si può benissimo contestare. L’originalità era piuttosto buona e la caratterizzazione era impeccabile, non c’è che dire. Devo dire che in sé e per sé la storia mi è piaciuta ma non sono una “fan” della coppia Dean/Luna e anche se me l’hai fatta apprezzare non me la sono sentita di darti il 10. Gli elementi erano usati correttamente mentre la citazione non mi ha convinto: perché non l’hai scritta tutta e non è il centro su cui si basa la storia.

   
 
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