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Autore: funkia    05/11/2006    19 recensioni
Continuazione del sesto libro!Troveremo Harry,Ron e Hermione alle prese con la ricerca degli horcruxes,un Draco stufo della sua vita e una Ginny più coraggiosa che mai.Una commedia di intrecci,inganni e misteri
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Hermione si guardava intorno un po

                   

              Mai quando te lo aspetti_Cap.22

I’ve had my run
baby, I’m done
I’ve gotta go home
Let me go home
It'll all be alright,
I’ll be home tonight
I’m coming back home                                Home- Micheal Bublè
 

Hermione si guardava intorno un po' fuori luogo mentre Ron si muoveva esperto tra quell'intrico di corridoi e stanze.Si limitava a stargli dietro tenendo salda la presa su James,e si fermava ad aspettarlo in un angolo quando gli veniva chiesto di mostrare il distintivo.In poco tempo arrivarono in una grande sala dove un gran quantitativo di uomini lavorava tra le carte.

Ron le sorrise incoraggiandola con un cenno della testa.James si mosse irrequieto tra le sue braccia,divertito da tutto quel movimento.Alla grande sala erano annesse altre stanze,molte delle quali Ron le spiegò essere stanze per allenarsi o piccole palestre.Hermione rimase affascinata da quel mondo a lei sconosciuto e Ron le sorrise nuovamente.

"Weasley!"

Ron si voltò verso un ragazzo poco più grande di lui con dei grandissimi occhi scuri e capelli neri come la pece "Ehi,Burton!" si scambiò una pacca sulla spalla e si voltò radioso verso di lei "Hermione posso presentarti il tenente Burton,Burton questa è..."

"...la tua dolce metà" disse con un sorriso stringendole la mano "Deve proprio averlo stregato a questo qui,non fa altro che parlare di lei e di quello scricciolo"

Hermione arrossì e sorrise a Ron "Molto piacere!Sono felice di conoscere i colleghi di Ron"

Burton le fece l'occhiolino "E noi le siamo grati per avercelo lasciato tutto intero.Weasley sembrava abbastanza preoccupato a doverle dare la bella notizia.Pensi che quando è stato assunto e ci ha raccontato di avere un figlio gli abbiamo riso in faccia...e invece eccolo lì!" fece un cenno verso James

Ron ridacchiò e strinse a sé Hermione "Dì un po' è di buon umore il capo?"

Burton fece un sorrisetto "Dipende...se le nuove reclute non hanno ancora fatto rapporto..."

Ron alzò gli occhi al cielo "Odio i novellini!Me lo surriscaldano prima del tempo!"

"Come se qui dentro non avessimo mai sentito urlare il tuo nome,eh Weasley?"

Hermione non fu per niente contenta di trovarsi davanti alla fotocopia di Lavanda,con la sola differenza che alla nuova tizia non occorreva un filo di trucco per risultare bellissima.Inconsciamente strinse con maggior forza il maglione di Ron che si grattò la nuca imbarazzato.

"Si sentiva proprio in tutto l'ufficio?"

La ragazza rise "Soprattutto quando ti sei fatto esplodere quel detonatore addosso e sei rimasto in infermeria tutta la notte"

"Ron!" Hermione si voltò di scatto verso di lui in segno di rimprovero facendolo arrossire

"Non era niente di grave!Non c'era nessun bisogno di farti preoccupare!"

"Oh tu devi essere la famosa Hermione" Hermione sentì un dolce sapore a sentir pronunciare quelle parole dalla bocca dalla sorella-gemella di Lavanda,per lo meno la bionda sapeva di chi era terreno Ron.Strinse la mano che la ragazza le porgeva col sorriso più finto che potesse avere "Piacere!"

"Piacere,Megan!Oh,e tu devi essere James" il bimbetto si limitò a guardarla coi suoi grandi occhi scuri "Posso tenerlo?"

Hermione avrebbe tanto voluto risponderle un 'no' secco ma Ron le mandò un'occhiataccia eloquente e le passò il bambino.Ron rafforzò la presa sui fianchi di Hermione cominciando a trascinarla via "Noi andiamo da Ferguson,fagli fare un giro...si diverte con poco"

Quando Megan e James non furono più visibili Hermione si voltò con uno sguardo di fuoco verso il ragazzo "Quella non mi piace!"

Ron sospirò in rassegnazione continuando a trascinare la ragazza per i fianchi "Se può consolarti nemmeno a me!"

"Certo,come no!E' proprio il classico tipo di ragazza che non piace agli uomini!Senza contare che è l'esatta fotocopia di Lavanda!"

Ron si fermò esasperato "Quando mai mi hai sentito dire che mi piace Lavanda?"

"Ma se era la tua ragazza!"

"Questo non vuol dire niente!"

"WEASLEY!"

Ron si voltò sull'attenti come pietrificato "Sissignore!"

"Non potevi che essere tu a fare tutto questo baccano!Riposo!" Ron abbassò il braccio rimanendo comunque in una posizione rigida "Mi hanno detto che volevi parlarmi"

Ron si voltò incerto verso Hermione "Sì,signore...è per quella faccenda..."

Ferguson,un uomo alto e ben piazzato,con dei grandi baffi grigi,sospirò "Non posso darti i miei uomini,Weasley"

"Ma signore..."

"Per favore!" la piccola voce di Hermione fece sobbalzare i due uomini.Ferguson la guardò perplesso

"E tu chi saresti,signorina?"

Ron si schiarì la voce un po' in imbarazzo "Questa è...mia moglie,signore"

Il grande omone tornò a guardarla basito "Non mi avevi detto di essere sposato"

"E' una lunga storia...magari un'altra volta..."

Hermione fece un passo avanti con la sua solita determinazione "Mi ascolti bene,io ho solo diciotto anni e ho un marito e un figlio di appena due mesi.Se lei non lascia andare i suoi uomini con la nostra 'spedizione' o come diavolo la vuole chiamare c'è un rischio altissimo che rimanga vedova,e sappia che avrò così tanto tempo libero che mi troverà tutti i giorni in questo ufficio a ricordarle ciò che non ha fatto!Vuole avermi sulla coscienza per il resto della sua vita?"

Ferguson la guardò a bocca aperta per poi spostare lo sguardò su Ron che alzò in modo eloquente un sopracciglio.Si schiarì la voce "Weasley,vada a dire ai suoi uomini di godersi queste ultime ore.Vi voglio all'alba sul fronte!"

                                                                                                                      *

Harry aveva dovuto fare uno sforzo enorme per convincersi a lasciare la sua casa a Godric's Hollow tutta per sua sorella e Draco Malfoy. Doveva essere totalmente impazzito,o forse era stato l'intervento di Ginny che con le sue famose occhiatacce aveva messo tutto apposto.

Draco e Ashley erano quindi rimasti da soli in quella casetta,cercando di trascorrere quelle ultime ore nel miglior modo possibile.

"E tu chiami starsene qui per terra il miglior modo di passare la serata?" Draco rivolse uno sguardo scettico alla mora che si era accoccolata sul suo petto

"Dì un po'...tu di secondo nome fai Romanticismo non è vero?"

Draco storse il naso "No,purtroppo è Lucius,ma preferirei mille volte avere Romanticismo come secondo nome!"

"E' per lui che devi andare,non è vero?"

Draco sospirò "Mi ha rovinato la vita già abbastanza.Non c'è posto per due Malfoy in questo mondo"

Ashley affondò la faccia sul petto di Draco,sorrise appena pensierosa "Dico davvero Draco,cerca di goderti questa tranquillità fino a che possiamo averla.Hai un'idea di quanto sia costato a Harry lasciarti questa casa?"

"Se aveva paura di lasciare la sua sorellina tutta sola con me credo sia un po' tardi ormai!"

Ashley rise e gli rifilò uno scappellotto "Vedremo se domani avrai ancora voglia di fare lo spiritoso!" smise di ridere e si alzò in piedi rabbuiandosi "Ci pensi mai che se domani..."

"Ashley,non succederà niente domani,ok?Andremo là,lo distruggeremo e torneremo indietro"

"Ne parli come se fosse la cosa più facile del mondo!"

Draco non ebbe di che replicare.Si limitò ad abbassare la testa sospirando per poi raggiungere la ragazza che si era fermata a braccia conserte in mezzo alla stanza. La prese tra le sue braccia e la strinse forte.

"Senti,non posso dirti che andrà tutto bene e che vivremo per sempre felici e contenti. Non posso farlo perchè non ci credo nemmeno io. Tutto quello che so è che voglio tornare da te,perchè siamo stati separati per troppo tempo"

Ashley affondò il viso nella sua spalla ridacchiando "Non ti metterai a piangere anche stavolta,Malfoy?"

Draco sospirò alzando gli occhi al cielo "Quanto odio il sarcasmo Potter,non ne hai idea!" si abbassò a baciarle una tempia "Sai,credo che i timori di Potter per stasera saranno fondati"

"Cos'hai intenzione di fare?" chiese lei sorridendo

"Un uomo ha bisogno di rilassarsi prima di una battaglia.E conosco un metodo niente male!"

Ashley rise e gli tappò la bocca con un bacio cominciando a indietreggiare verso le scale.Draco l'alzò di peso ridacchiando con lei e raggiungendo velocemente la camera più vicina.Ruppe il bacio per guardarla un attimo e schiarirsi la voce.

"Ti..."

"Non dirlo!" lo interruppe bruscamente lei

Draco la guardò sorpreso e aggrottò la fronte "Pensi che me lo farai dire prima o poi?"

"Scusa" disse con un sorriso "Ma non voglio che tu lo dica adesso,voglio che sia una promessa"

"Che promessa?" la guardò sempre più in confusione

"Promettimi che tornerai appositamente per dirmelo!"

Draco la guardò e abbozzò una risata "Promesso!Non me ne andrò senza prima averti detto...quello che ho promesso di dirti!"

"Giura!"

"Giuro!Una promessa è una promessa!"

                                                                                                                  *

"Vuoi smetterla di torturarti e venire qui?"

Harry smise di fare su e giù lungo il prato umido.Si fermò per un istante a guardare la ragazza che infastidita tamburellava le dita su una coperta distesa sull'erba fresca.Solo un istante prima di ricominciare la sua danza inesorabile.

"Non posso credere di aver lasciato Draco Malfoy in casa mia da solo con mia sorella!Ma che diavolo mi è venuto in mente!Potrebbe farle del male!Potrebbe abusare di lei!Potrebbe essere una trappola!"

Ginny storse il naso scettica "La cosa veramente ridicola è che ti preoccupi per una cosa così stupida quando in poche ore sarai sul fronte di battaglia!"

Harry si arrestò di colpo voltandosi nuovamente verso di lei,che cercava di parlare con voce ferma e di nascondere gli occhi umidi.Inspirò profondamente e andò a sedersi al suo fianco mirandola con la coda dell'occhio.Non ci voleva un genio per capire quanto Ginny stesse soffrendo in quel momento.

"Ne avevamo già parlato mi pare" provò lui in tono calmo

Ginny tirò su la testa,furiosa e con le lacrime che ormai scendevano copiose "Scusami tanto se non riesco ad accettare il fatto che tu vada a farti ammazzare,Harry!E scusami davvero se invece di pensare a Draco e Ashley cerco di godermi queste ultime ore insieme!Hai perfettamente ragione!"

"Ginny non è quello che..."

"Che cosa!CHE COSA!Tu non hai assolutamente un'idea di cosa significhi per me stare qui a fare la brava ragazza che accetta le decisioni altrui senza poter replicare!Potresti non tornare più!Te ne rendi conto?" le urla isteriche di Ginny erano rotte da qualche singhiozzo incostante "Sono anni che ti muoio dietro!ANNI!E ora che possiamo stare insieme hai deciso di fare l'eroe!Scusa se non condivido la tua idea!Scusa se non sono dalla tua parte! Scusa se..."

Ma Harry non seppe mai di cosa voleva ancora scusarsi perchè le tappo la bocca con un bacio irruente,distendendola a terra sotto di sé. Le asciugò il volto con le mani mentre lei continuava a singhiozzare piano nella sua bocca.Lentamente ritrasse le sue labbra da quelle di Ginny,continuando ad asciugare quelle lacrime che erano rimaste impertinenti sulle sue guance.

"Non devi pensare che non voglio stare con te.Non devi pensarlo neanche per un attimo!"

Ginny si morse le labbra cercando di ingoiare i singhiozzi "Lo so ma io non posso fare a meno di..." singhiozzò "...come ti sentiresti tu se fossi io a partire?"

"Non credere che non abbia paura di andare,Ginny,ne ho tanta.Ma pensa a quanta gente a sacrificato la propria vita per noi.Per me.Mi sono stancato di perdere le persone a me più care,non voglio che si ripeta niente del genere.Per questo devo andare"

Ginny lo guardò dritto negli occhi "Prenditi cura di Ron.Per favore"

"Lo farò"

"E se può farti stare meglio" aggiunse con un sorrisetto lacrimoso "pensa a come starà Ron a pensarci tutti soli"

Harry ridacchiò "Credo che avrà ben altro a cui pensare.Ricordati che ha la sua dolce mogliettina da accudire"

Ginny rise "Dico ma ci pensi?Ron e Hermione sposati.Ormai non speravo nemmeno più che si mettessero insieme,dopo quel casino con Lavanda.E tutta Hogwarts tifava per loro!"

"Dovremmo attaccare dei volantini in giro.Pensa a come ci rimarrebbero gli altri!"

Ginny rise ancora più forte "Oh,io già me li vedo tra un mese o due a litigare come ai vecchi tempi!E dovremmo ospitare Ron a casa nostra tutte le volte che Hermione lo butterà fuori di casa" continuò a ridere tra sé ma si fermò quando vide Harry guardarla con un'espressione strana "Che c'è?"

"Niente è che...hai detto casa nostra?"

Ginny sgranò gli occhi e annaspò,cercando di dire qualcosa col solo risultato di aprire e richiudere la bocca ad intermittenza "L'ho detto?" disse infine cercando di risultare casuale

Harry abbozzò un sorriso "L'hai detto"

"Oh"

Ginny era sempre più imbarazzata e cercava di guardare ovunque tranne che negli occhi di Harry,che se la rideva sotto i baffi.Dopo un attimo di silenzio che le sembrò un'eternità Ginny sentì Harry abbassarsi fino al suo orecchio,sorridere e sussurrarle

"Credo sia arrivato il momento di dirti una cosa"

                                                                                                                  *

Il fuoco nel caminetto scoppiettava allegro mentre i resti della cena giacevano sulla griglia in prossimità del fuoco.Hermione si sistemò meglio la coperta che aveva addosso e si appoggiò al divano che ancora sapeva di nuovo.Sorrise quando vide entrare due palle di pelo rosse e si spostò su un lato per fare posto al ragazzo che si sedette a suo fianco.

Carezzò appena la testa piccola e fulva che giaceva addormentata sulla spalla di Ron mentre lui continuava a strofinargli dolcemente la schiena. I loro sguardi si incrociarono e cercarono di trattenere le risate quando dalla bocca del piccolo James scoppiò una bolla di saliva.

"Sei stanca?" chiese gentilmente lui affondando nello schienale del divano

"No" scosse la testa "Ma credo proprio che sia ora per qualcuno di andare a letto in camera sua"

Ron mise un finto broncio "Io in camera da solo non ci voglio andare"

Hermione rise leggero e prese James dalle sue braccia.Ron la guardò alzarsi e dirigersi verso il piano superiore,ma un moto irrefrenabile si mosse dentro di lui "Hermione!" la ragazza tornò indietro di qualche passo e Ron alzò lo sguardo sul bambino "Non potremmo tenerlo qui un altro po'?Come l'altra sera,per favore!"

Hermione gli sorrise,sistemò due cuscini sul divano e vi pose James in mezzo,andando poi a sedersi accanto a Ron e coprendo entrambi con la coperta.Si strinse gentilmente a lui e rilasciò la testa sul suo petto continuando a guardare il loro bambino.

"Ho una paura da matti,Ron"

"Anche io"

Hermione si voltò sorpresa a guardarlo e Ron le rivolse un sorrisetto "Sono sempre stato il fifone di turno,credevi che stavolta fosse diverso?"

"Beh,nessuno ti ha chiesto di arruolarti come Auror"

"Sai bene anche tu che questo non c'entra"

Si che lo sapeva.Sapeva che Ron avrebbe seguito Harry ovunque,che sarebbe morto per lui.Ed era questa la cosa che più la spaventava.Portò per un attimo il pensiero ai suoi genitori e affondò la testa nel maglione di Ron.Il vecchio e caro maglione color melanzana di Ron.Sorrise e lo strinse forte a sé.

"Ti è mai capitato di dover combattere contro dei Mangiamorte a lavoro?" sentì Ron irrigidirsi continuando a stare in silenzio "Ron,voglio che tu mi dica la verità"

Ron sospirò lanciando un'occhiata preoccupata alla ragazza "Sì.Una volta o due,sì"

Questa fu la volta di Hermione di rimanere in silenzio.Non si mosse neppure.Ron cominciò seriamente a preoccuparsi quando passarono più di due minuti nella stessa posizione ad ascoltare l'uno i respiri dell'altra.

"A cosa stai pensando?E per favore dimmi la verità"

"A...ai miei genitori"

Ron le stampò un bacio sulla testa "Hermione,dovessi giurarlo sulla vita di chi mi è più caro,io tornerò indietro va bene?Non mi succederà niente.Te lo prometto amore,perchè ora che stiamo insieme non posso permettere che ci separino di nuovo.Voglio stare con te per sempre.E abbiamo ancora una stanza da riempire"

Hermione singhiozzò "Però il prossimo figlio lo voglio coi capelli castani"

Ron abbozzò una risata "Vedrò quello che posso fare,tesoro"

"Ti amo,Ron.Ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo.E ne farei anche cento di bambini con te"

"Non farti sentire da mia madre che poi ci spera davvero!Siamo peggio dei conigli,noi Weasley" riuscì a strapparle un sorriso e si abbassò per baciarla "Ti amo.Anzi vi amo.E non vedo l'ora di raccontare ai nostri figli che la prima cosa che hai detto quando mi hai visto è stata..."

"...hai dello sporco sul naso" finì Hermione per lui,baciandogli la parte in cui un tempo quel naso era stato sporco "E ti lamenti?Tu hai detto che ero un incubo!"

"Beh,lo eri"

"No che non lo ero!"

"Sì"

"No!"

"Sì!"

"No!"

"Sì"

"No"

"Ti amo"

"Anche io"

                                                                                                            *

La mattina era gelida e cupa,e l'aria le sferzava il viso colorando le sue guance di un rosato pallido.Sembrava che il tempo si fosse adeguato al suo stato d'animo,o forse era solo la vicinanza al castello di Voldemort che rendeva l'atmosfera così cupa.Probabilmente era la presenza dei Dissennatori a rendere tutto così gelido e grigio per una giornata di primavera.

Alzò appena la testa tanto per vedere un ragazzo camminare dritto avanti a lei,determinato a non voltarsi indietro.Si strinse di più nel suo maglione di lana e continuò a camminare a passo lento,come se stesse andando al patibolo.

Arrivarono ben presto in uno spazio in mezzo ad una radura nei pressi del castello.Vide Hermione da lontano e si avvicinò a l'unica faccia amica che poteva vedere in quel posto.L'altra le rivolse un sorriso.

"Ciao Ginny" la voce di Hermione era bassa e ferma,e pronunciata con un debole sorriso

Ginny non sorrise ma cercò di sembrare rilassata "Ron?"

Hermione rimase col volto sereno mentre faceva un cenno con la testa alla sua sinistra.Ginny si spostò quanto bastava per vedere il fratello tutto impegnato e concentrato a parlare con un grande uomo dai baffi grigi,ogni tanto voltava la testa per controllare che tutto fosse pronto e poi tornava a parlare con l'omone che come lui vestiva una divisa verde scuro.

"Non ti sembra quasi un uomo con quella roba addosso?" Ginny le lesse chiaramente la preoccupazione negli occhi,nonostante il suo volto cercasse di rimanere rilassato

"Ormai è un uomo,Hermione" sospirarono entrambe "James?"

"Con tua madre dentro la roulotte dell'infermeria. Nathan gli ha fatto vedere uno stetoscopio e non ha più voluto separarsene"

Si zittirono quando videro il grande uomo accanto a Ron, che Hermione sapeva essere il Generale Ferguson, salire su una roccia in modo da farsi vedere da tutti. Le loro viscere si contorsero in modo molto spiacevole.Hermione incrociò lo sguardo con Ron e tutti e due seppero che era arrivato il momento.

Ferguson inspirò profondamente prima di cominciare "Odio dover fare questo genere di discorsi. Da Generale non mi resta altro che ringraziare tutti i presenti che stanno aiutando in diversi modi in quest'impresa che personalmente reputo suicida" tutti si freddarono sul posto e Ginny e Hermione si lanciarono uno sguardo "Non voglio essere falso con voi,la possibilità per tutti di tornare indietro è veramente bassa.Non sto dicendo che ci stermineranno,ma,signori,questa è una guerra,e in una guerra si cade da entrambe le parti"

Fece una piccola pausa guardandosi intorno "Detto questo vorrei ricordaste a chi fare riferimento in caso di pericolo mentre saremo là dentro. Ho messo a comando Thorne, Lindner,Rodriguez, Furlong,Weasley e Jacobs. Sapete cosa dovete fare. In cinque minuti vi voglio tutti in posizione"

Ginny si voltò per cercare Harry con lo sguardo,ma in mezzo a tutta quella gente era praticamente impossibile.Si sentì stringere forte da dietro e si voltò spaventata. Sorrise quando vide una massa di capelli talmente biondi da sembrare bianchi.

"Draco.Pare sia ora,eh?"

"Già.Dai un occhio a Ashley mentre non ci sono,anche se so che ci sarà comunque Potter"

Ginny sorrise "Hai visto Harry a proposito?"

"Laggiù a salutare Ashley.Io vado,ci vediamo presto scricciolo rosso" disse scompigliandole i capelli.

Ginny non resistette e si buttò tra le sue braccia stringendolo forte a sé "Ciao Draco.Sei il migliore amico che abbia mai avuto"

"Non posso lasciarti un attimo solo che subito cerchi di portarmi via la ragazza?"

Ginny sorrise dentro la spalla di Draco,quando riconobbe la voce alle sue spalle.Incrociò per un attimo i suoi occhi verdi e lo abbracciò forte.Harry la strinse a sé mentre sorrideva alla sorella che era andata a salutare degnamente suo cognato. Prese il viso di Ginny tra le mani e la baciò con passione.

"Devi tornare!Lo sai che mi arrabbierò se non lo farai!Non dopo quello che mi hai detto!"

"Tornerò!Torneremo tutti!"

I quattro ragazzi rimasero un attimo in silenzio a guardare Hermione e Ron che si scambiavano le ultime effusioni prima di partire. Si avvicinarono a loro e Ron abbracciò forte Ginny dandole un pizzicotto sulla guancia.

"Direi che possiamo andare.Ho salutato batuffolo,mamma e papà,Hermione e la mia sorellina.Direi che siamo al completo...oh,che stupido!" si abbassò per baciare la guancia di Ashley facendola rimanere di sasso "Ciao Ashley.Prenditi cura di Ginny e di Hermione e stai attenta"

Ashley gli rivolse un sorriso "Lo farò"

Ron fece cenno ai ragazzi che lo seguirono salutando per l'ultima volta le ragazze con lo sguardo.Hermione,Ginny e Ashley rimasero ferme a guardarli sparire tra la nebbia l'uno al fianco dell'altro. Rimasero immobili anche quando la foschia l'inghiottì,chiuse dentro a un silenzio assordante.

"Torneranno.Vedrete che torneranno"

                                                                                                             *

Erano passate ore da quando erano riusciti ad entrare nel castello. Ron scansò un incantesimo e rotolò di fretta dietro a una colonna,centrando in pieno l'avversario.Con un cenno fece sapere ai compagni dietro di lui di poter proseguire. Rilasciò il fiato mentre camminava lento tra i corpi che giacevano immobili a terra,alcuni dei quali erano stati suoi compagni.

Si asciugò le gocce di sudore che scendevano sui capelli ramati,controllando che intorno a loro fosse tutto tranquillo e raggiunse Harry che camminava pochi passi avanti a lui.

"Come ti senti?"

Harry si voltò stanco verso di lui "Strano.Ormai so che ci siamo e so che Lui sa che sono qui" respirò profondamente "e non ci vuole un genio per capire che manca pochissimo.Sono ore che combattiamo squadre di Mangiamorte e abbiamo salito non so quanti gradini.Senza contare che questo..."

"...è l'ultimo piano.Harry,io sono con te sempre"

Harry gli rivolse un sorrisetto "Cerca di non farti ammazzare,però"

"Certo che no!Ho una moglie e un figlio da cui tornare"

"Spiacente interrompere questa piacevole chiacchierata tra amici,ma temo che abbiamo un altro problemino!" I due ragazzi si voltarono verso Draco alle loro spalle e riportarono lo sguardo dritto davanti a loro.Un altro gruppo di Mangiamorte aspettava immobile che qualcuno del gruppo degli Auror facesse la prima mossa,capitanati da un uomo dai lunghi capelli biondi.L'uomo sorrise perfido ai ragazzi,rivolgendosi soprattutto a uno di loro.

"E' tanto che non ci si vede,figlio"

Draco drignò i denti e strinse i pugni "Padre,non c'è occasione migliore per incontrarci di nuovo"

Malfoy fece qualche passo avanti con un ghigno divertito "Potter,credo che il Signore Oscuro non veda l'ora di vederti.Peccato non avere il permesso di ucciderti. Ma posso sempre rifarmi con la tua squadra di marionette" tornò sui suoi passi quando improvvisamente,con uno scatto felino, puntò la bacchetta contro uno degli Auror "AVADA KEDAVRA!"

Non appena il corpo dell'uomo toccò terra con un tonfo secco,Ron e i suoi uomini passarono subito all'attacco,con l'immediata risposta da parte dei Mangiamorte.

Ron fece appena in tempo a schivare un incantesimo da trovarsi schiena contro schiena con Harry "Va' avanti!Non possono colpirti,hai sentito Malfoy,hanno ordine di non toccarti!"

Harry respirò a fatica,cercando di ragionare più in fretta possibile "Non posso lasciarvi qui a combattere da soli!"

Ron lo spostò con una spallata,facendogli evitare una maledizione tirandolo fuori dal mirino "Non fare il coglione,Harry!Combattere i Mangiamorte è il mio lavoro!Va' avanti,ti raggiungo in un minuto!"

Harry si voltò un attimo,un solo secondo per incrociare lo sguardo dell'amico e annuire.Si staccò velocemente dalla schiena dell'amico e corse verso la fine del corridoio,buttando giù a spallate i Mangiamorte che trovava sul percorso per facilitare ai suoi il compito. Sentì la voce di Ron ringraziarlo da lontano mentre lui continuava a correre senza fermarsi.

Svoltato per la seconda volta il corridoio si trovò davanti un portone di legno scuro e lavorato.Ingoiò il vuoto e strinse la bacchetta con la mano destra. Senza aver tempo di fare altro la porta si aprì,rivelando una figura ombrosa sul fondo della stanza,regalmente seduta su un trono.

Senza farsi intimidire avanzò nella stanza fino a trovarsi nel centro "Ciao Tom"

La figura più rettile che umana si mosse rivelando un ghigno "Potter" si alzò con uno scatto repentino e quasi strisciando si diresse verso di lui "Sai da quant'è che aspetto questo momento?"

"Non perdiamoci in frasi fatte.Ho una vita da mandare avanti"

Senza farlo attendere oltre Voldemort lo spedì con un colpo di bacchetta contro al muro,facendogli sbattere forte la testa. Harry si rese conto che non era più il momento di scherzare.Si rimise in piedi a fatica.

"STUPEFICIUM!" per quanto fosse stato veloce Voldemort lo rispedì nuovamente contro al muro ridendo aspramente

"Vedi,Potter,non sei più a Hogwarts adesso.Come speri di poter anche solo farmi un graffio?Fossi in te mi arrenderei,soffriresti molto di meno"

Harry si rialzò nuovamente puntando la bacchetta contro di lui "Non dopo la fatica che ho fatto!Non dopo l'inferno che mi hai fatto vivere,Tom!Non dopo che hai ucciso i miei genitori,il mio padrino,Silente e tutte le persone che hanno dovuto pagare per una storia che riguardava te e me!" era ormai diventato rosso di rabbia "Stupeficium!"

Voldemort si scansò senza problemi "Quello che davvero tu non capisci Potter è che non puoi neanche sperare di sconfiggermi..." mentre Voledmort continuava a dialogare sulla sua immensa potenza Harry vide qualcosa di grosso e viscido strisciare dietro alla poltrona. Nagini. "...e ti ho persino tenuto nascosto di avere una sorella per diciassette anni"

"Senza dubbio sei uno che sa mantenere i segreti" disse cercando di distrarlo mentre si avvicinava sempre di più

"Oh,per certo Potter!" disse muovendosi secondo i movimenti di Harry

"Avad..."

"CRUCIO!"

Harry si piegò sotto l'influenza dell'incantesimo,tenendosi la testa fra le mani. Sentì la risata di Voldemort  riecheggiare nella testa.L'umiliazione era al massimo,non poteva credere si poter essere messo così alle strette senza poterlo nemmeno scalfire.Di certo non aveva sperato di poterlo far fuori subito,ma doveva combattere non arrendersi così.

"Che c'è Potter?Fa male qualcosa?"

Harry strinse forte i denti e si tirò su molto lentamente,cercando di respirare a intervalli regolari.Con le pochissime forze che gli rimanevano puntò di scatto la bacchetta contro Voldemort "STUPEFICIUM!"

Questa volta Voldemort aveva sbagliato ad abbassare la guardia e finì contro al muro dando tutto il tempo a Harry di rialzarsi. Si toccò un labbro sentendo in bocca il sapore metallico del sangue.

"SEI MORTO POTTER!"

                                                                                                                   *

Hermione entrò tutta preoccupata nell'infermeria dirigendosi a grandi passi verso la fine della roulotte,che stregata era grande almeno dieci volte più del normale.Superò i lettini scrutando con attenzione i volti dei feriti.Il suo viso si illuminò quando vide Nathan a fondo della stanza.Corse velocemente verso di lui arrivandogli davanti con il fiatone.

"Ehi,Hermione.Posso fare qualcosa per te?"

"No-non c'è ancora nessuno del loro gruppo?"

Nathan la guardò con apprensione "Hermione,te l'ho già detto,appena saprò qualcosa verrò subito a cercarti"

La ragazza annuì convinta,cercando di fare un sorriso "Beh,alla fine è un bene che non siano in infermeria,no?Se fossero qui starebbero male,e a Ron neanche piace stare qui.Dice che l'odore delle medicine gli dà alla testa ed è troppo attivo per poter stare su un lettino di infermeria e si lamenterebbe come un bambino,come al suo solito,è grande e grosso ma è un vero frignone e..."

"Hermione..."

Senza preavviso Hermione gli si buttò tra le braccia,singhiozzando sul candido camice del giovane dottore "Cosa farò se non tornasse indietro?Non mi è rimasto che lui!E James non conoscerà mai veramente suo padre!Io voglio avere una famiglia con lui!"

Nathan le accarezzò dolcemente la schiena "Tornerà di certo,Hermione.E lo sai perchè?Perchè lui per te c'è sempre stato!Mi ricordo quanto rimasi sorpreso quando veniste da me per sapere se eri veramente incinta.Lui era lì con te,si è preso le sue responsabilità e non si è mai tirato indietro!E tornerà indietro perchè sa che hai ancora bisogno di lui,che la sua famiglia ha bisogno di lui"

Hermione si asciugò le lacrime "Grazie.Hai visto Ginny?"

"L'ultima volta che l'ho vista stava sgridando una recluta perchè aveva fatto il caffé troppo freddo" risero entrambi

"Sarà meglio che vada a cercarla,allora"

"Sì,penso di sì"

"Grazie Nathan"

Nathan tornò ad avere il suo solito e solare sorriso "Non c'è di che Hermione"

                                                                                                                *

Harry si rialzò per l'ennesima volta ormai coperto di sangue e ferite. Si ripulì le gocce di liquido rosso che cadevano dai capelli offuscandogli la vista e riprese la posizione d'attacco. Aveva vittoriosamente fatto riportare qualche ferita a Voldemort e sarebbe andato tutto bene se solo non fosse stato così stanco e se solo avesse distrutto Nagini.

"Stanco Potter? Ci penso io a procurarti un bel letto.Con una bella lapide sopra però.CRUCIO!"

"CRUCIO!" urlò con tutta la determinazione possibile.Ancora una volta gli incantesimi si scontrarono a mezz'aria causando un boato enorme e un campo elettromagnetico di una vastità spaventosa.Harry tenne salda la presa sulla bacchetta fino a sovrastare la potenza dell'incantesimo di Voldemort,il quale venne investito nuovamente dall'incantesimo riportando altre ferite.

"Ricorda Potter,puoi ferirmi quanto vuoi ma non puoi uccidermi!"

Harry emise un gemito di frustrazione e ripuntò la bacchetta contro il viscido essere che gli stava di fronte "Adesso basta!Mi sono stancato!"

Voldemort rise "Ti sei stancato?Pensa a quanto ho dovuto aspettare io.Ma sì sa,d'altronde,la pazienza è la virtù dei forti"

"O dei coglioni!"

Voldemort si fermò a guardarlo e fece scricchiolare la mascella.Fece lentamente dei passi nella sua direzione e riprese a parlare con voce calma "Io non farei così tanto il presuntuoso perchè,sai,adesso dovrò ucciderti"

Harry lo fronteggiò "Su una cosa hai ragione,non ci possiamo stare tutti e due a questo mondo.Ma non sarò io a morire.Expelliarmus!"

La bacchetta volò via dalle mani di Voldemort ma lui non sembrò preoccuparsene.Al contrario si liberò in una risata acida "Non ho certo paura di te senza la mia bacchetta.Il Mago più potente del mondo non ha bisogno di certi strumenti per vincere su un moccioso"

Harry fece un sorriso furbo "Io non ci giurerei"

Voldemort rise di nuovo "E cosa pensi di fare adesso?Non puoi uccidermi,ricordi?"

"Io credo di sì"

Voldemort si voltò di scatto verso la voce alle sue spalle.Tutto quello che vide prima di spalancare gli occhi fu Ron che con una mano teneva un tratto del corpo di Nagini che giaceva a terra senza vita. Quale suono è più dolce di sentire il proprio nemico mortale pronunciare le fatidiche parole?

"AVADA KEDAVRA!"

Nessuno saprebbe dire per quanto tempo Harry e Ron rimasero fermi,immobili a guardare quel corpo abbandonato sul pavimento. Nessuno dei due osava muovere un muscolo,non staccavano gli occhi di dosso al corpo di Voldemort,che giaceva senza vita.

Harry fu il primo ad alzare lo sguardo "E' morto?"

Ron ingoiò il vuoto e si avvicinò a lui "Pare di sì"

"E' finita?"

Ron gli rivolse un sorriso incoraggiante "E' finita,Harry!E' finita!"

Harry si lasciò andare sulle ginocchia,rilasciando tutta la tensione e l'adrenalina accumulata.Si passò una mano sulla faccia,cercando di pulirsi quanto poteva e cominciò a ridere di gusto "Cazzo Ron,l'ho fatto fuori sul serio!"

Ron si unì a lui tirandolo su per un braccio e scambiandosi un abbraccio fraterno.Sembravano due ubriachi che non volevano altro che far baldoria "Andiamo Harry!Dobbiamo tornare indietro a dirlo a tutti!"

Harry era piegato in due dalle risate ma si avviò verso il corridoio seguito da Ron. I due amici continuarono a ridere fino a quando non svoltarono per la seconda volta il corridoio,lì dove Ron e i suoi Auror avevano combattuto i Mangiamorte.Sentirono il sangue farsi ghiaccio nelle vene.

In mezzo a tutti quei corpi giaceva Draco,ancora più pallido del solito.Il suo petto non si alzava e si riabbassava.Era immobile.

Harry si lasciò nuovamente andare sulle ginocchia scuotendo vigorosamente la testa "No!Non è possibile!"

Ron spalancò la bocca respirando a fatica,ma si riscosse quando sentì dei passi arrivare dal piano inferiore "Dobbiamo andare Harry,i Mangiamorte staranno arrivando!Dobbiamo andare!"

"Non possiamo lasciarlo qua!Dobbiamo portarlo indietro!"

I passi si facevano sempre più vicini.Ron tirò su l'amico di peso e lo trascinò via "Non c'è più tempo!Andiamo!"

"DEVO PORTARLO INDIETRO RON! DEVO PORTARLO DA ASHLEY!"

"Non c'è più tempo,Harry!...non c'è più tempo..."

                                                                                                 *

"Generale Ferguson!Generale Ferguson!"

Il generale sospirò e si voltò ancora una volta verso la ragazzina dai capelli rossi che da più di un'ora non gli dava pace. Si passò stancamente una mano sulla faccia.

"Cosa posso fare per lei,ancora?"

Ginny gli mandò un'occhiataccia "Si sa qualcosa?Sono ore che sono là dentro!Non dovrebbe andare a controllare?"

"Signorina,come le ho già spiegato almeno venti volte,non posso mandare altri uomini là dentro!Se non saranno qui entro dieci minuti reputerò la missione fallita e mi ritirerò con gli uomini che sono tornati indietro!"

Ginny lottò con tutte le sue forze per respingere le lacrime "Lei non può fare una cosa del genere!"

"Certo che posso!Sono il Generale!"

"GENERALE!" la sua attenzione venne richiamata da due uomini in divisa che indicavano qualcosa in fondo alla radura. L'ultima squadra di uomini. Nemmeno il Generale sembrava credere ai suoi occhi,invece erano proprio loro.Decimati,ma erano loro.

Ginny emise un urletto e cominciò a correre nella loro direzione.Appena riconobbe la figura di Harry gli si buttò tra le braccia baciandolo ovunque,con qualche lamento da parte del ragazzo per via delle numerose ferite. Ron li guardò con leggero sorriso sulle labbra quando si sentì travolgere,rischiando di perdere l'equilibrio.

"Sei tornato!Seitornatoseitornatoseitornato!" Hermione gli prese il viso tra le mani e lo baciò come se non si vedessero da anni.Si sentì circondare i fianchi da Ron che la alzò di peso continuando a baciarla.Lasciò le sue labbra per guardarlo bene e sistemargli i capelli con gesti affettuosi.

"Batuffolo?"

"In infermeria con Nathan" disse con le lacrime agli occhi

" 'Mione,non c'è bisogno di piangere,sono qui!"

"Lo so" disse sorridendo "Ma non riesco a frenarmi"

Ron le sorrise e si voltò con uno sguardo amaro verso Harry che stava camminando a passi lenti verso Ashley. Hermione seguì il suo sguardo e si allarmò "Ron,dov'è Draco?"

Ma Ron non rispose.Rimase in silenzio a guardare la scena.Harry ormai le era arrivato davanti,e si vedeva lontano un miglio che Ashley aveva già capito tutto.La vide buttarsi tra le braccia del fratello singhiozzando forte.Istintivamente strinse Hermione a sé e la sentì tremare sotto il suo tocco.

Nessuno aveva più il coraggio di dire niente,solo le urla di Ashley riecheggiavano nel boschetto.

"AVEVI GIURATO CHE SARESTI TORNATO! SEI UN BUGIARDO! LO AVEVI PROMESSO! Lo avevi promesso! Lo avevi promesso..."

Harry la sentì crollare tra le sue braccia,la prese in braccio facendole nascondere il volto nella sua spalla e si voltò verso il resto dei ragazzi.

"E' finita ormai.Andiamo a casa"

                                                                                                                    *

 

@_______@ oh mammina mia!!!Sto per entrare in coma!!Non so nemmeno da dove cominciare,la mia testa è completamente svuotata!

Come penso vi sarete accorti questo capitolo è leggermente più lunghino del solito!Ho dovuto accorciare tanto e saltare un bel po' di momenti,che alla fine sarebbero serviti solo alla descrizione,perchè l'alternativa sarebbe stata dividere il capitolo ma non mi sembrava giusto perchè so quanto ci rimango male io quando mi tagliano il capitolo sul momento di tensione.Quindi per questo sono stata buona e clemente.

Secondo di poi...altro muorimento U.U (amen!) fondamentale per la storia.E dico subito: non perdete tempo a chiedere come,quando,perchè,per mano di chi è morto perchè le risposte ci saranno tutte prima o poi.L'unica cosa che potete (giustamente!) fare e infierire contro l'autrice (che sarebbe me U.U) per la sua innaturale perfidia a togliere di mezzo i personaggi che piacciono ai lettori...Vi chiedo solo di aver pazienza.

Terzo.Mi spiace tantissimo di non aver saputo rendere in maniera ottimale questo capitolo,e ho dovuto mettere in conto tantissime cose che fanno parte della storia passata e futura.Se avete perciò dubbi e domande prego porle U.U sono qui a vostra disposizione.

Quarto.Cambio di stagione al profilo (casomai qualcuno avesse voglia)

Quinto.Lo spazio è poco ma è doveroso ringraziare Nihal91, Gigia990, Giuly Weasley, DennyPenny, mem, MaryPotter92, Andy_914, Pinkstone (con la partecipazione speciale de L'Ostregatto), Saty, Ginny_Potter, EDVIGE86, Merilyn, emmaerupert, vernita

Ci vediamo al prossimo nonchè ultimo capitolo ^______^

 

 

 

   
 
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