Cerco di dare un senso alla mia vita. Voglio fare una premessa questa storia va in parallelo con “ I tre salvatori del mondo magico” perché narra le avventure del primo anno di Jake Sean Bowel e la sua ricerca della verità. Vuole scoprire le sue origini, anche se, il suo percorso non sarà tutto in discesa. È difficile cercare le proprie origini se non si sa da dove iniziare o forse un punto d’inizio lo avrà il nostro caro Jake. Dopo questa piccola introduzione passiamo al testo. Il primo cap. di questa storia è il terzo dei tre salvatori dal mondo magico. Scopro che l’intelligenza  si misura con un attrezzo chiamato cervellometro.   Siamo arrivati alla stazione da circa dieci minuti ed io non so proprio cosa prende ai miei zii, infatti, confabulano da ormai un paio di minuti sotto voce e la zia sembra visibilmente arrabbiata. Intanto cerco di vedere qualche faccia conosciuta fra la miriade che si trovano in quella stazione, niente non conosco nessuno sono solo senza amici né una mamma né un papà che mi aiuteranno a superara i momenti difficili. Gli zii intanto hanno smesso di confabulare e semplicemente mi chiedono di raggiungerli, la zia è sull’orlo delle lacrime e continua ad aggiustarmi il colletto della camicia, lo zio invece è alla ricerca di Dennische si è confuso fra la folla alla ricerca dei suoi amici. Lo zio ritorna con Dennis che lo segue con un muso che arriva fino a terra, la zia guarda il figlio in modo maniaco e chiede- Che cosa stavi facendo, con i tuoi amichetti?- Dennis sta per parlare ma lo zio lo interrompe e dice- Te lo spiego io cara prima che nostro figlio modifichi la storia a modo suo-, rivolge uno sguardo cattivo al figlio e continua dicendo- L’ho trovato sotto il treno, precisamente sotto lo scalino da cui salgono i passeggeri e lui insieme ai suoi amici osservavano con molta attenzione cosa si trovava sotto le gonne dei ragazze-, la zia è scandalizzata io invece incominciò a lacrimare per tutte le risa represse che mi stavo tenendo dentro, la zia si accorge delle mia lacrime e chiede preoccupata- Perché piangi Jake – io così scoppio in una risata che fa tremare le mura della stazione  e gli zii mi seguono a ruota. Mentre sto per salire lo zio mi blocca e insieme ci allontaniamo il più possibile dalla zia che sta facendo una serie di raccomandazioni al figlio, che sicuramente non ascolterà. Lo zio con fare da agente segreto della CIA esce dalla tasca un pacchetto di velluto rosso,lo apre e contiene il più bel orologio che abbia mai visto. È tutto d’argento pieno di piccoli decori e sul bordo è incisa una frase di cui non capisco il significato. Lo zio prima che io riesca ad afferrare l’oggetto lo tira verso di se e mi dice- Jake questo orologio era di mio fratello quindi di mio padre, è molto importante ti servirà per scoprire la verità sul tuo passato,si Jake hai capito quello che ti abbiamo raccontato per tutti questi io e tua zia non è vero i tuoi genitori sono morti in un altro modo-. Rimango scioccato da queste parole, sapevo che quello che mi avevano raccontato non era vero, ma almeno qualcosa ci deve essere di vero, lo zio non mi lascia fare domande e mi consegna l’orologio dicendo- Non devi chiedere ne a me ne alla zia di spiegare il tuo passato perché non lo possiamo fare già questo dialogo deve rimanere segreto,la zia non voleva che io ti spiegassi la situazione,questo dialogo rimarrà segreto, va bene?- annuisco e mi aiuta a salire sul treno ,ma mentre il mezzo di trasporto prende velocità lui mi grida- Jake cerca di dare un senso alla tua vita,non devi accontentarti di quello che hai devi volere sempre di più- le parole dello zio so che mi rimarranno per sempre nel cuore sono sicuro che il mio primo anno non sarà per niente facile in questa scuola soprattutto perché non conosco nessuno. Mi trovo uno scompartimento e sono solo fino a quando non arriva un ragazzino con una massa di capelli disordinati e mi dice sussurrando- Ti prego nascondimi mi stanno inseguendo-io la faccio accomodare sopra le grate in cui si mettono i bagagli e lo copro con una coperta presa dal mio baule, così da farlo sembrare un altro baule. Appena mi accomodo mio cugino entra come una furia seguito da, quel che sembra, da una massa di bufali e mi chiede – è entrato qui il secchione- io lo guardo a dico- Come faccio a riconoscere un secchione se neanche ci parlo, comunque se cerci un ragazzo con una massa di capelli disordinati e un paio di occhiali è passato da qui dieci minuti fa e da quello che ho capito si dirigeva verso la sala macchine- lui mi guarda soddisfatto e dice- Bene cugino , fai bene e metterti con la nostra banda, noi siamo quelli forti- cos’ lui insieme alla sua banda di bufali se ne vanno ridendo come pazzi alla ricerca del ragazzino che si trovava letteralmente sulla mia testa. Dopo che mi sono accertato che se ne sono andati ,aiuto a scendere il ragazzo, lui dopo essersi seduto mi ringrazia presentandosi- Grazie mille per prima, mi chiamo Marco Salvavita, tu chi sei? – Mi presento dicendo- Piacere Jake Sean Bowel, ho dodici anni e non so nulla della mia famiglia- questa è la presentazione più yo yo che abbia mai fatto- Non ti ho mai visto prima d’ora qui a scuola?Sei straniero?- domanda intelligente - No sono italiano ma i miei zii mi hanno fatto studiare a casa perché attiro troppo l’attenzione- lui ribatte con gli occhi illuminati dall’emozione- Ma allora sei tu!Il famoso Jake Bowel il figlio dei due uccisi da Colui che non deve essere nominato- chi sarebbe questo personaggio con questo strano nome- Colui che cosa?- lui mi guarda e dice- Allora non sai niente sulla morte dei tuoi genitori- io faccio cenno con le testa di no e continua- Tu insieme a due latri bambini,non so chi siano però, avete tolto i poteri a Vol..Voldemort , il mago più potente di tutti i tempi, ma ancora non si sa come avete fatto perché eravate solo di bambini neonati,Ti ricordi qualcosa?- wow sono un genio ecco perché tutta la gente che mi incontrava per strada mi ringraziava e i miei zii mi hanno tenuto un anno in più a casa, ora tutto quadra, la storia del balcone era un’po’ inverosimile,intanto rispondo a Marco- No non ricordo niente-.  Una decina di minuti di silenzio Marco mi chiede- Ma Dennis veramente è tuo cugino- lo sapevo che mi avrebbe fatto questa domanda- Si per mia sfortuna si, ma siamo molto diversi, sia di carattere sia per aspetto fisico, perché ti stava torturando?- lui mi guarda come se fosse ovvio e dice- Tuo cugino insieme alla sua banda di scimmioni terrorizza tutti gli alunni dal secondo anno in giù, tra cui ci sono io perché l’ho umiliato al primo anno-ho un cugino veramente cretino , così per consolarlo li rivelo- Anche a me Dennis prende in giro continuamente durante e vacanze estive, un giorno mi ha addirittura appeso per i boxer alla quercia del giardino in bella vista per tutto il paese- lui mi guarda e ride e mi dice- Mia sorella l’anno scorso frequentava il settimo anno e lui ne era perdutamente innamorato e mi ha torturato per una settimana perché io lo dovevo presentare a mia sorella, un giorno non c’è la feci più e in sala Grande gridai davanti a tutti “ Claudia tu piaci a Dennis Bowel” lui divento tutto rosso e scappò via , da quel giorno mi giura vendetta- sto ragazzo è forte, se li sta sulle scatole Dennis ci troveremo di sicuro bene insieme. Un’altra pausa interrompe  le chiacchiere e io intanto rifletto sulle novità che ho sentito, i miei genitori sono morti per il bene comune e ho qualcosa in comune con altri due ragazzi al mondo. Per la seconda volta di seguito è Marco a rompere il silenzio- Lo sai che sei strano, di solito quando una persona ti racconta il tuo passato, che ignori, si rimane sconvolti invece per te è diverso sei rimasto impassibile, forse sapevi che la verità che ti avevano raccontato non era per niente la verità- questo ragazzo incomincia a piacermi sempre di più- Si hai ragione, sei molto arguto ecco perché non piaci a mio cugino, sei troppo intelligente lui passa il tempo solo con gli scimmioni senza cervello- incominciamo a ridere e parlare del più e del meno, forse ho trovato un amico, mio cugino ha fatto qualcosa di giusto finalmente in vita sua mi ha donato un amico, per giunta abita in Costa Smeralda nel mio stesso paese nella mia stessa via, potremmo vederci questa estate. Dopo due ore  di viaggio ci incamminiamo alle carrozze che ci porteranno a scuola, mentre ci incamminiamo però mi viene addosso una ragazza che dopo essersi alzata mi guarda negli occhi per ben dieci minuti, questa cosa fa paura anche se ha delle bellissime iridi di un blu scuro tendente al viola, sono fantastici, veramente anche la ragazza non è niente male  ha dei capelli biondo cenere che le incorniciano il volto come una cornice dorata e per completare il quadro ha una matita dietro l’orecchio che la fa sembrare un’intellettuale. L a ragazza si allontana da me e mi fa l’occhiolino, wow non credevo di essere così bello, bè veramente lo sapevo ma sono molto modesto e non mi vanta, Marco dopo che la ragazza si è allontanata a distanza di sicurezza , mi sussurra- Lei è Cheryl Belvedere in effetti il cognome è azzeccato, non dirlo a nessuno sopratutto a tuo cugino, ho una cotta per lei da quando l’ho vista cinque ano fa- io mentre saliamo sulla carrozza li dico- Come fai a conoscerla da cinque anni?- lui mi guarda stordito e dice- Vive nel nostro stesso paese il sindaco è il padre lei è la prima strega della sua famiglia- sono stato fuori dal mondo per ben   undici anni, ma ora tutto questo cambierà. Arriviamo a scuola e ci accoglie il professore che si presenta come Giosuè Illume, professore di trasfigurazione, ci porta nella sala Grande dove mi mettono in fila insieme ai bambini di primo anno visto che l’anno scorso non l’ho frequentato alla Dante Alighieri High School. Mi spiegano che esistano  quattro case due femminili e due maschili, le case maschili si chiamano Dante Alighieri e Virgilio la prima è per i coraggiosi e i  fantasiosi  la seconda invece accoglie i poeti e le persone che si possono definire stravaganti,le femminili erano la casa di Beatrice e quella di Francesca  le due case accoglievano ragazze consapevoli delle loro azioni ma la prima aiutava lo sviluppo del coraggio e la seconda del modo più facile per imbrogliare. Non mi credevo adatto a nessuna delle due case maschili anche se vedo che Marco è andato in quella di Dante insieme a mio cugino , forse ho qualche speranza. Mi conducono davanti a uno specchio che assomiglia a quello della matrigna di Biancaneve,ebbene si ho letto tutte le storie riguardanti le principesse perché nella biblioteca di casa si trovavano solo questi libri di letteratura babbana che io adoro, mi devo accontentare. Tornando allo specchio è proprio uguale a quello descritto da Biancaneve solo che quando mi avvicino incomincia a parlare in modo tale da sentirlo solo io: Un Bowel ti aspettavo, tuo cugino da quello che riesco a vedere è completamente diverso da te,bando alle ciance vedo coraggio e voglia di mettersi alla prova credo che tu sia adatto alla casa DANTE ALIGHIERI” Le ultime due parole sono gridate e mi ritrovo seduto affianco a Marco che si congratula con me e mio cugino che mi guarda con sguardo assassino , come se lui non fossa più la star della casa, però una cosa che mi fa rallegrare è l’occhiolino che mi è rivolto da Cheril dal tavolo della casa di Beatrice. Lo smistamento finisce e dopo un lauto pasto il preside il signor Lomonte ci annuncia: “ Buonasera a tutti vecchi e nuovi alunni, vi annuncio che quest’anno oltre alla squadra di Quidditch come attività extra curriculare ci sarà anche il progetto di musica cordinato dal maestro del teatro magico italiano il professor Cellamara– mentre questo nome viene pronunciato dal preside si alza un uomo con un naso particolarmente a triangolo equilatero e parte un educato applauso- continuando voglio avvertire che quest’anno il corridoio dell’ala est rimane chiuso a tutti,ora buona notte a tutti”. Strano di solito si spiega il motivo per cui un luogo è chiuso ma non è questo il primo dei miei problemi infatti mentre seguo il referente della mia casa mio cugino e i suoi amici scimmioni mi si parano davanti e Marco molto coraggiosamente se ne va alla velocità della luce e mi lascia solo ad affrontare il branco della scimmie. Incomincia a parlare Dennis che mi dice- Caro cugino, devi deciderti con chi devi stare per esempio quel Marco è un pericolo per te non devi parlarti se non vuoi che la nostra collera si vada contro unisciti a noi- il solito prepotente, mi avvicino e li metto una mano sulla spalla e li dico- So bene che tu sei un grandissimo- sottolineo questa parola- ragazzo ma posso chiederti come mai i tuoi amici non parlano se siete una banda a fate tutto insieme, vuol dire che li reputi dei cretini- tutte le scimmie si voltano verso di me e mi sento osservato uno degli scimmioni parla e dice- Questo qui ha ragione, tu ci tratti come cretini devo dire che se usiamo il cervellometro su questo risulta molto intelligente – ma allora sono veramente dei cretini questi qua, forse per una volta mio cugino. Dennis mi si avvicina e mi dice- Ora non parlare, che aggiusto tutto, ti avevo detto che sono dei cretini- ha ragione devo ammetterlo così mi zittisco e sento quello che dicono-Mio cugino è molto intelligente , ma potete spiegarmi cosa sarebbe il cervellometro - ora cambia discorso e li distrae, uno del gruppo parla- Serve a misurare l’intelligenza delle persone- va bene questi sono letteralmente fumati, ne approfitto per scapparne e andare in dormitorio. Marco mi chiede di raccontargli l’accaduto e lo accontento e dopo un’po’ andiamo a dormire, forse ho trovato un amico.   Note dell’autrice Cari lettori se leggete questa storia vi raccomando di leggere i tre salvatori del mondo magico per capire la storia. Cheril sarà più presente nei prossimi cap. ma non so in che veste. Vi ricordo di cliccare sulle parole blu per vedere le immagini. Un bacio Sara!! P.S. se non capite bene che sono i personaggi che potrebbero essere rappresentati dagli attori o quant’altro vi prego di dirmelo così da poter chiarire eventuali dubbi!