Alberi, alberi e ancora alberi. Dove mi giro non vedo altro che alberi. Una foresta infinita. Rami oscuri, ostili, cercano di fermare la mia corsa impigliandosi, squarciando la mia maglia e graffiando a sangue la mia carne. Credono che così facendo possono convincermi a fermarmi ma si sbagliano di grosso. Io non mi fermerò, non posso, ma soprattutto non voglio. Sento dei passi che, veloci e leggeri come l’aria, si avvicinano. Il mio cuore salta un battito, per poi ricominciare, più veloce di prima, la corsa che quei passi vogliono arrestare per sempre. Eccoli… mi stanno raggiungendo e, nel frattempo, si moltiplicano… 4, 8, 16… sembrano infiniti… il respiro si fa sempre più affannoso e, piano piano, mi convinco che non riuscirò mai a seminarli. Allora sento la disperazione, quella disperazione che credevo morta insieme alla mia vecchia me, rinascere e farsi più viva e forte che mai, consigliandomi la via più semplice: la via della resa. Ma io, risoluta, mi aggrappo con tutta la forza rimastami, all’ultimo granello di coraggio e continuo a correre.
Ora sento distintamente persino le loro voci, talmente vicine da sovrastare l’urlo impazzito del mio cuore. Saggiano e pregustano la vittoria imminente e scontata mentre lanciano boati di esultanza che si vanno disperdendo nel fitto della vegetazione, loro alleata.
Mancano pochi passi, pochissimi secondi, e mi raggiungeranno… non sono pentita per quello che ho fatto… non ho nessun rimpianto, nè tantomeno alcun rimorso… ma sento comunque calde lacrime rigarmi il viso se penso che non ti rivedrò più mio dolce amore… non rivedrò più le tue labbra, non le sentirò sfiorarmi il viso, accarezzarmi la pelle… non potrò più perdermi nei tuoi occhi profondi che riuscivano ogni volta a leggere la mia anima mortale con facilità disarmante…il destino è stato crudele con noi… ci ha fatti incontrare e poi innamorare pur sapendo che alla fine ci saremmo dovuti dire addio, per un motivo o per l’altro… perché lo sai anche tu che non è soltanto per colpa della guerra in corso tra elfi e umani che non possiamo stare insieme… ma io sono comunque felice di averti conosciuto e amato… tu sei stato quell’angolo di paradiso al centro esatto dell’inferno…
Ed ora, con Te come ultimo pensiero, e accerchiata dalla tua razza, dal tuo popolo, muoio col sorriso sulle labbra. Si, ne sono sicura, se sei Tu, allora è giusto morire per Amore.