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Autore: Directionerlife    11/04/2012    0 recensioni
Tutto può succedere, anche se noi non ci speriamo. Lei lo sa bene, l' ha vissuto sulla sua pelle ed ora è più felice che mai. Ne ha passate di tutti i colori, cosa le riserverà ancora il futuro? Sta a lei deciderlo.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“I’m broken,
do you hear me?
I’m blinded
‘cause you are everything I see
I’m dancing alone
I’m praying
that you heart will just turn around…”
-Liam chiudi quella bocca porco Giuda! Voglio dormire ancora un po’!- urlai invano cercando di spegnere la sveglia del telefono.
“…When he opens his arms and holds you close tonight…”
-Ok,ok mi arrendo basta!- decisi di svegliarmi una volta per tutte e spegnere quella maledetta sveglia. -Se continuo ad andare avanti così va a finire che odierò questa canzone! Fortuna che siamo a Maggio e che manca davvero poco alla fine della scuola! Niente più torture la mattina!- mi alzai e mi andai a preparare, poi scesi in cucina e vidi mamma con una faccia tipo “WTF?!”
- Mamma perché hai quella faccia?-
-Tesoro forse non te ne sei accorta ma hai svegliato tutto il vicinato, ti sentivi solo tu! Cos’è che non va?-
-Cos’è che non va? Hai anche il coraggio di chiedermelo?! Sono stanca della scuola mamma,ecco cosa non va!-
-Basta calmati e non alzare la voce con me! Siamo tutti stanchi ma finiscila di fare una tragedia per tutto!-
-Ma va al diavolo mamma!-
- Elisabeth Adrienne Holden cosa hai detto?!-
Presi il mio zaino e la giacca e uscii di corsa o sennò mamma mi avrebbe ucciso. Ok, avevo esagerato ma perché lei non mi assecondava mai o almeno non mi capiva? Anche lei è andata a scuola quindi dovrebbe capire che ad un mese dalla fine della scuola lo stress aumenta! Misi le cuffiette e me ne andai a scuola a ritmo di “One Thing”. Poteva sembrare strano che una quasi diciassettenne ascoltasse quei cinque ragazzi perseguitati da ragazzine con gli ormoni a mille ma per me erano speciali. La loro voce era così pura come d’altronde erano loro. Sì avete capito bene, ho avuto “la fortuna” di conoscerli. Diciamo che li ho conosciuti e li conosco ancora grazie al paese dove vado tutte le estati. Fin da quando ero piccola giocavo con loro anche se erano più grandi perché ero l’ unica ragazzina in quel paese, e da lì è nata una strepitosa amicizia. La cosa brutta però era che ci potevamo vedere solo durante l’ estate perché abitavamo tutti lontano l’ uno dall’ altro. Poi sono cresciuti e si sono trasferiti tutti e cinque a Londra e io ho continuato a sentirli e vederli per un po’ finchè la cosa poteva essere possibile. Ho tutti i loro numeri, ma non ho il coraggio di sentirli per paura di scocciarli e poi ormai sono passati diversi anni dall’ ultima volta che li ho visti. Voglio bene a tutti e cinque ma ce n’è uno in particolare che mi fa battere il cuore più forte quando lo vedo: Louis. Fin da quando ero piccola ero innamorata di lui, perché mi ricordava Peter Pan. Lui era il più grande e ogni qual volta si presentava l’occasione di proteggermi lui la coglieva senza esitare. Ormai questa cotta è passata e adesso sono “felicemente”, si fa per dire, fidanzata con un ragazzo, il ragazzo più bello di tutto il liceo. Matt. Io e Matt abbiamo un rapporto particolare, appena ci siamo conosciuti lui mi stava antipatico perché era il solito ragazzo della squadra di Football che se la tirava, ma poi “grazie” ad una punizione ci siamo conosciuti meglio e ci siamo fidanzati. Diciamo che io non ero una ragazza troppo tranquilla, potevo essere la ragazza da convento, come potevo essere una lottatrice di wrestling (?), cambiavo a seconda delle situazioni, e in quel caso mi ero trovata in punizione perché avevo dato un pugno alla ragazza più snob di tutta la scuola, Chanel. Lei mi irrita a tal punto che vorresti prenderla e sbatterla al muro, mi sono sempre controllata ma quel giorno non ce la feci e la sdraiai a terra con il setto nasale rotto. Sono piccola ma se si toccano le MIE cose divento aggressiva. Quell’ oca aveva appena umiliato la mia migliore amica Selena davanti a tutti l’ istituto facendola passare per una troia.
Arrivai davanti scuola e come ogni mattina andai a salutare Matt.
- Amoree! Buon giorno!- Mi prese e mi baciò.
- Matt, scusa ma non sono dell’ umore giusto oggi- Gli dissi senza neanche guardarlo in faccia.
- Cos’ hai? Hai di nuovo sclerato a tua madre?- Mi alzò il mento e mi indusse a guardarlo negli occhi.
Cavolo che occhi, mi ci potevo perdere senza neanche accorgermene, verdi smeraldo. Alla vista di quelle due meraviglie non resistetti e scoppiai in lacrime.
- Sì gli ho detto di andare al diavolo!- Dissi tra un singhiozzo e l’ altro.
- Cucciola non ti preoccupare, ora calmati e va da Selena che ti sta aspettando, noi due ci vediamo dopo. Pranziamo insieme?-
-Va bene. Grazie amore, buona giornata.-
Lo salutai e corsi da Selena che ormai era già entrata in classe perché avevo fatto tardi. Pensai a quanto era  speciale Matt, che solo con la sua voce riusciva a tranquillizzarmi. Entrai in classe e mi sedetti accanto alla mia migliore amica che mi guardò spazientita.
- Allora ti sembra questa l’ ora di arrivare?- mi chiese con un tono un po’ arrabbiato.
- Scusa Sel, ma..- Mi interruppe prima che io potessi finire di parlare.
-Aspetta un attimo, tu hai pianto!- Cavolo se mi conosceva, ero rimasta tutto il  tempo con la testa abbassata per non far vedere gli occhi rossi e lei senza neanche il minimo dubbio aveva capito cosa avevo.
- Scommetto perché hai litigato con tua madre. Ma quando la finirete di urlarvi contro?-
- Sel, davvero non vedo l’ ora che finisca la scuola! Non ne posso più, ogni giorno litigo con mamma! E’ una tortura!-
-Lo vedo Beth, ma fatti coraggio tra poche settimane è il tuo compleanno! Non sei felice?!-
-Sì che lo sono, ma a volte penso che crescere sia proprio brutto. Troppe responsabilità, troppo tutto.-
Sel mi guardò e ci abbracciammo entrambe. Poi ovviamente arrivò il professore a rovinare tutto.
-Buongiorno ragazzi!-
-Giorno prof.- urlammo tutti insieme.
-Ah, siete così attivi di prima mattina, va bene ora vi metto alla prova. Holden alla cattedra.-
Lo sapevo quell’ uomo mi odiava, ogni giorno cercava un pretesto per interrogarmi, ma io essendo più furba di lui, rispondevo sempre perfettamente alle sue domande. Mi girai verso Sel e gli sussurrai - Ancora me? Che palle!-
Andai alla cattedra e lui con aria da “superiore”mi domandò - Vediamo se hai studiato in passato Holden, qual è il primo filosofo dell’ antica Grecia?-
Cazzo, ma che voleva da me sto scemo? Avevo un completo vuoto, ma riuscii a comprendere un suggerimento da Sel. - Ehm.. se non sbaglio Socrate fu il primo filosofo greco ateniese.-
- Va bene vai a posto, Holden. Hai studiato. –
Mi alzai e mi andai a sedere di nuovo su quella scomoda sedia che ormai era diventata la mia a causa di tutte le scritte che avevo fatto.
-Beth ti è andata proprio di culo sta volta è!-
- Mamma mia grazie d’ esistere Sel!-
Passarono altre cinque ore e tornammo a casa stanche morte. Non c’era giorno che passava senza aver litigato con mia madre, ma fortunatamente facevamo sempre pace. Ero arrivata a meno di una settimana dal mio compleanno e sebbene la cosa non mi entusiasmasse più di tanto, Sel mi aveva convinta a festeggiarlo. Però decisi di farlo di Sabato sera dato che il mio compleanno sarebbe stato di Martedì e non avrei potuto fare una festa. Organizzammo tutto perfettamente e dopo essere andata a fare shopping con mamma e Sel, mi ritrovai poche ore prima a prepararmi. - Questo vestito ti sta davvero bene piccola mia- esordì mio padre che era appoggiato alla porta della mia camera. - Davvero papà? A me sembra che mi ingrossa i fianchi!- mio padre scoppiò a ridere. - Che c’è da ridere? – domandai irritata. – Stai zitta e non fare domande che sei bellissima! Vieni qui va! La mia piccolina sta crescendo.- Ci abbracciamo e ci scese ad entrambi qualche lacrima. –Ora finisciti di preparare e scendi giù, gli invitati stanno arrivando e noi ce ne stiamo andando!- -Va bene papone, due minuti e scendo!- Mi misi le scarpe aggiustai i capelli che avevo appena arricciato e scesi giù, salutai mamma e papà e sentendo che avevano appena suonato andai ad aprire. –Beth ma sei mozzafiato!- mi urlò Sel nelle orecchie mentre si lanciò per abbracciarmi. Dietro di lei c’era anche Matt, e salutai anche lui a dovere. Gli stampai un bel bacio sulle labbra e gli lasciai anche il gloss, che poi ovviamente mi rimisi. –Ciao amore mio, sei stupenda stasera!- mi disse imbambolato. –Ah, sono bella solo stasera?- dissi con un tono da finta offesa e gli voltai le spalle. Lui venne da dietro e mi abbracciò. - Sei bella sempre, ma stasera spicchi.-
Oh, quant’era tenero. Mi stavo davvero sciogliendo. Presto arrivarono tutti gli invitati e fattasi circa mezzanotte vidi che in casa mia erano tutti ubriachi persi. Ci fu il momento della torta e poi ovviamente le foto. Anche se era dura ammetterlo, la festa mi stava piacendo. Era ormai l’ una e mezza e io non vedevo in giro Matt da un bel po’, circa dal taglio della torta. Decisi di andarlo a cercare e salii su in camera mia per vedere se tante volte fosse lì. Aprii la porta e rimasi immobile,pietrificata. Non solo era lì ma aveva anche compagnia, e quella compagnia era Chanel. Mi venne un groppo in gola e avevo gli occhi che mi bruciavano, volevo piangere, volevo sfogarmi ma in quell’ istante gli urlai solo - E’ finita tra noi, brutto stronzo!- sbattei la porta e andai alla ricerca di Sel piangendo come una ragazzina. –Beth ma che cavolo è successo?!- -Sel, Matt era,  era…- riuscii a dire solo questo. - Cosa “era”? Ti prego spiegami!- -Sel, Matt lo stava facendo in camera mia con Chanel.- dissi tutto d’un fiato, per poi ricominciare a piangere. –CHE COSA?- urlò Sel. Poi si diresse al centro della sala spense la musica e attirando l’ attenzione di tutti urlò arrabbiata –LA FESTA E’ FINITA! TORNATE IMMEDIATAMENTE TUTTI A CASA!- aveva un tono così pauroso che gli altri non se lo fecero ripetere una seconda volta e in meno di un quarto d’ ora tutti se n’erano andati. Tutti tranne Matt e Chanel che essendo al piano di sopra non sentirono Sel. Poi sentii delle urla provenire dalla mia stanza, era Sel.
–Tu brutta troia esci subito da questa casa! Non ti voglio più vedere e se riprovi ad avvicinarti a me o a Beth sei morta!- Sel non era un leone, ma quando le si toccavano le sue cose come me, diventava una bestia.
Ma Chanel le rispose a tono –Ahahah guarda un po’ la ragazzina che si è fatta umiliare adesso si crede superiore!- Sel presa dalla rabbia la prese per i capelli e la scaraventò fuori di casa
 –Vai via zoccola! – poi si girò verso Matt che intanto stava assistendo sia alla scena di Sel, sia al mio pianto isterico.
 – Eh tu! Come hai potuto tradire Beth?! Come hai potuto far del male alla ragazza che dicevi di amare?! Non ti vergogni!? Esci da questa casa e non farti più vedere. SUBITO.- Matt prima di uscire rimase immobile davanti alla porta si girò e venne verso di me
 – Scusami. Ormai il danno è fatto ma sappi che ti amo ancora.-
A quelle parole non mi trattenni e di corsa mi andai a chiudere in bagno a piangere. Dopo qualche minuto arrivò Sel – Hey piccola- mi sussurrò –buon compleanno.- vidi che aveva dei biglietti in mano, ma avendo gli occhi pieni di lacrime non riuscii a leggere.
– Che c’è scritto?- domandai.  
Sel mi guardò con un sorriso a trentadue denti.
-Che tra poco rincontrerai i tuoi migliori amici.-



Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate di questo primo capito. E' degno di essere chiamato tale o devo lavorarci ancora su? Potete dirmi qualsiasi cosa, accetto tutto. Recensite in tanti, mi raccomando! xx :)

  
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