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Autore: uri    11/04/2012    1 recensioni
Questa è una raccolta di flash-fic con i personaggi di FFVIII alle prese con la vita di tutti i giorni dopo lo scontro con Artemisia.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Padre e figlio (Laguna/Squall)
II Parte
 
 
 
 
 
 
 
Arrivati a F.H. Laguna portò Squall su una piccola barca che aveva noleggiato.
Posò l’attrezzatura, prese in mano i remi e iniziò a remare per spostarsi un po’ a largo.
Giunti in un punto fermò la barca e porse una canna da pesca a Squall.
- Allora, ora ti faccio vedere come si attacca un verme all’amo. Guarda attentamente.-
Laguna prese un vermino da una scatolina e cercò di infilzarlo con l’amo.
Dopo vari tentativi ci riuscì e vide che Squall aveva già equipaggiato la sua canna da pesca.
- Ora lanciamo e aspettiamo.-
Detto ciò Laguna tirò indietro il braccio che teneva la canna da pesca, per buttare l’amo il più lontano possibile, ma quando cercò di distendere il braccio qualcosa lo fermò.
- Che strano. Che succede?-
Squall lo guardò, poi guardò l’amo che si era attaccato al bordo della barca. Laguna seguì  il suo sguardo:- Ahahahahah! Ma guarda dove si è impigliato.-
Laguna liberò velocemente l’amo e lo buttò in acqua.
Squall si unì a lui, buttando il suo un po’ più lontano.
Il silenzio regnava sovrano, a Squall non dispiaceva anzi si sentiva proprio a suo agio. Quasi quasi stava rivalutando l’idea di quello scemo.
Ma la pace non poteva durare tanto soprattutto se avevi Laguna Loire come compagno.
- Come ti trovi ad essere il comandante e preside del Garden? Deve essere molto dura.-
- Insomma, ma ormai ci sono abituato.-
- Sai stavo pensando- a quella parola il ragazzo tremò leggermente- che sarebbe bello se, tipo, ogni tanto facessimo delle feste al Garden.-
- Guarda che c’è già il Festival.-
- Si, ma c’è solo una volta all’anno. I giovani devono divertirsi, altrimenti diventeranno come te.-
Squall gli rivolse un’occhiataccia.
- Scherzo! Sono fiero dell’uomo che sei diventato!- disse Laguna, guardando il ragazzo con sguardo serio.
Squall ricambiò lo sguardo con una strana gioia nel cuore.
Il momento venne però interrotto dal rumore del filo della canna da pesca di Laguna.
- Guarda Squall! Ho preso un pesce!- disse tutto eccitato.
Il ragazzo lo guardò saltellare e poi gli disse di darsi una calmata se non voleva far rovesciare la barca.
Laguna afferrò la canna da pesca per prendere il pesce, ma non riusciva a prenderlo perché il pesce resisteva fermamente.
Così chiese l’aiuto del ragazzo che, sospirando, prese anche lui la canna e insieme tirarono sia la manovella che la canna stessa.
All’improvviso tutto diventò leggero e i due si ritrovarono distesi sulla barca, imprecando per aver battuto la testa.
Laguna guardò il sospirato pesce ma tutto quello che trovò fu solo l’amo senza verme e soprattutto senza pesce.
L’uomo si ributtò all’indietro battendo di nuovo la testa, poi all’improvviso scoppiò a ridere.
Il ragazzo lo guardò come si guarda un pazzo, ma tanto lo sapeva che era un po’ fuori.
Si lasciò sfuggire un lieve sorriso vedendo che l’altro continuava a ridere.
Dopo qualche secondo Laguna smise di ridere e si voltò verso suo figlio.
- Sai nonostante non abbia preso il pesce, sono tanto felice di aver potuto passare questa giornata con te.-
Squall si limitò a guardarlo, poi guardò il sole che stava scomparendo nel mare.
- E’ ora di tornare al Garden.- disse Squall, prendendo la sua canna da pesca.
La tirò su e notò un piccolo pesce impigliato nel suo amo. Laguna si alzò di scatto e osservò il pesciolino, poi di slancio abbracciò Squall urlando a squarciagola.
- Bravissimo Squall! Hai preso un pesce!-
Il ragazzo cercò di staccare l’uomo da sé. Finalmente si staccò e si sedette con sguardo pensieroso.
Squall imitò il suo gesto e si mise a sedere davanti a lui.
- Penso che dovremmo ributtarlo in mare, probabilmente i suoi genitori saranno preoccupati non vedendolo più. Che ne peni?-
Squall annuì, staccò con attenzione il piccolo pesce, che si stava dibattendo, dall’amo e dolcemente lo lasciò libero in acqua.
- Forza torniamo al LagunaRock e andiamo a casa.-
Squall iniziò a remare e presto ritornarono a riva.
Mentre stavano tornando al Garden a bordo del LagunaRock, Laguna disse:- Ti voglio tanto bene!-
Squall lo guardò e poi tornò a concentrarsi sulla guida.
Laguna sorrise, lo aveva sentito chiaramente, in quello sguardo Squall gli aveva detto “anch’io”.
 
 
 
 
 
 
   
 
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