Ciao a
tutti! Siamo due ragazze che per la prima volta provano a scrivere una storia,
speriamo che vi piaccia! Chiediamo scusa per eventuali imperfezioni, recensite!
1.
Era una cupa mattina d’autunno, una tipica giornata fredda
che ricorda che l’inverno è vicino. Dakota si alzò dal letto e corse allo
specchio. Era una ragazza di 16 anni; aveva lunghi capelli neri e i suoi occhi
erano azzurri come il cielo in primavera. Indossava una maglia cremisi sopra un
paio di pantaloni che come al solito metteva dentro gli stivali di pelle. Aveva
sempre con sé un pugnale che pendeva dalla cintura legata alla vita.
Si guardò dritta negli occhi e notò che le sue guance
erano ancora rigate dalle lacrime della sera precedente, che mostravano un vivo dolore dentro di lei dovuto
alla morte dei suoi genitori.
Era ormai trascorso qualche giorno da quando
ricevette la visita del capo del suo villaggio.Le si avvicinò e con tono cupo
le disse:
-Piccola,
purtroppo ho una brutta notizia da comunicarti; questa mattina abbiamo
ritrovato i tuoi genitori senza vita nel bosco-.
Dakota impallidì, cadde sulle
ginocchia e scoppiò a piangere disperatamente, non poteva crederci, ciò
significava per lei rimanere sola. Il fruscio del vento tra le foglie la fece
ritornare al presente.
Si allontanò dallo specchio e si
diresse verso la cucina. Si preparò la colazione, ma non mangiò molto a causa
della forte agitazione e indecisione che le stringeva lo stomaco. Infatti,
quello stesso pomeriggio avrebbe dovuto scegliere la sua nuova casa, la sua
futura famiglia. La sua scelta era stata limitata alle sue zie, quasi
inesistenti a causa dei pochi rapporti con la famiglia, e alla sua vecchia
nonna Iole. Non l’aveva mai incontrata prima, di lei conosceva soltanto il nome
e la fama di persona più saggia del villaggio di Ker. La decisione fu molto
sofferta perché Dakota, oltre a lasciare i suoi amici, abbandonava la sua vita
passata, i suoi ricordi. Questo voleva dire ricostruirsi una vita, stabilire un
buon rapporto con la nonna e soprattutto conoscere nuove persone.
Il pomeriggio arrivò velocemente
e il tempo non accennava a migliorare. Dakota attendeva con ansia l’arrivo
delle sue ospiti e finalmente qualcuno bussò alla porta. Si alzò dalla sedia
sulla quale era seduta e andò ad aprire: la prima arrivata era la nonna Iole.
Era un po’ più bassa di lei, indossava un vestito blu e sulle spalle portava
uno scialle tutto ricamato. Aveva degli occhiali a forma di mezzaluna che
portava appoggiati vicino all’estremità inferiore del naso, e i suoi capelli
grigi erano raccolti da un bellissimo fermaglio. Ad un tratto la nonna disse:
-Ciao Dakota-. La sua voce echeggiava dolce nell’aria.
-Ciao nonna Iole, sono felice di fare la tua conoscenza- rispose
Dakota accennando ad un sorriso.
La fece accomodare al tavolo e
le offrì una calda tazza di tè. La nonna riprese:
-Sai Dakota, in questi giorni ho pensato molto a questa faccenda
del tuo trasferimento o da me, o dalle tue zie. Be’ se devo essere sincera,
vorrei che tu d’ora in poi alloggiassi nella mia dimora al villaggio di Ker-.
Dakota era stupita e allo stesso
tempo felice della proposta della nonna, dopotutto lei aveva già deciso in
precedenza di andare a vivere con lei e questa offerta le rendeva tutto più
facile.
-Sarei molto onorata di venire a vivere con te nonna, ma il
problema più grande sarà dirlo alle zie-.
-Non ti preoccupare per questo, ci penserò io.Tu ora pensa solo a
preparare i bagagli-.
Dakota obbedì e nel giro di
pochi minuti fu pronta per partire.
Nel frattempo qualcuno bussò
alla porta per la seconda volta. Quando Dakota aprì si ritrovò davanti le sue
zie provenienti dalle terre di Siliph. Erano due alte figure dall’aria
tenebrosa. La zia Zake indossava un lungo abito nero che le arrivava alle
caviglie e sopra quest’ultimo portava un mantello. La zia Tryne invece aveva
addosso un vestito rosso e un mantello simili a quelli di Zake.
Appena videro Dakota in coro
dissero:
-Sei pronta per venire via con noi?-
-Veramente…- Fu interrotta dalla nonna
-…Veramente lei viene con me, sarò io ad ospitarla-.
La zia Zake si mise a
controbattere:
-Non credo proprio, la ragazza viene con noi!-
-Tu non la porterai via da noi!- esclamò la zia Tryne.
La nonna notò la preoccupazione
negli occhi di Dakota e le disse con tono rassicurante:
-Mia cara fammi la cortesia di uscire, io ti raggiungerò fra
poco-.
Dakota si allontanò di fretta e
andò nella stalla a preparare il cavallo.
“Chissà cosa sta succedendo ora in casa. Ho percepito un forte
contrasto tra mia nonna e le mie due zie. Voglio vederci più chiaro in questa
faccenda” pensò e si sbrigò a sellare il cavallo per tornare davanti casa.
Sentì un gran frastuono che
derivava da dentro; piatti che si rompevano e urla. Era segno che quella che stava avvenendo non era una semplice
discussione.