Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: LaMicheCoria    13/04/2012    3 recensioni
[Una Raccolta di Drabble, Flash Fic e One Shot legate alle canzoni contenute nel primo Disco-Raccolta dei Beatles, dal 1962 al 1966.]
[Pairing Shonen-Ai, Het e presenza di personaggi in versione Nyo!]
Love, love me do / You know I love you, / I’ll always be true, / So please, love me do.
[01. SpAus - Love Me Do] [02. GerIta - Please Please Me] [03. FrUk - From Me To You] [04. HREXChibitalia - She Loves You]
[05. SpaMano - I Want To Hold Your Hand] [06. PruAus - All My Loving] [07. AusLiech - Can't Buy Me Love] [08. SuFin - A Hard Days' Night]
[09. FranciaxMadre Egitto - And I Love Her] [10. SeborgaxNyo!Svezia - Eight Days A Week] [11. FrancisxJeanne - I Feel Fine]
[12. Antica RomaxMadre Egitto - Ticket to Ride] [13. RusAme - Yesterday]
[13 Capitoli] [CONCLUSA]
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing, Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender
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Disclaimer: I personaggi di Hetalia: Axis Powers non mi appartengono,
ma sono di proprietà di Hidekaz Himaruya ©
Se così non fosse, io che me starei qui a fare?
Non mi appartengono nemmeno le canzoni dei Beatles
Che vanno a chi detiene ancora oggi i loro
Copyright ©
Se fosse il contrario, me ne andrei nel cielo con Lucy e i diamanti
Su un sottomarino giallo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.: And I Love Her :.

 

Francia sapeva bene quanto il suo comportamento risultasse insolito agli occhi delle altre Nazioni: scompariva per giorni, senza lasciar detto a nessuno quale fosse la destinazione, né quando avesse intenzione di tornare. Al proprio capo diceva di aver bisogno di un po’ di svago, di relax dopo tutto quel gran cianciare e amministrare e politicare che gli rendeva i capelli flosci e gli faceva venire la rughe.
Ah, se solo le altre Nazioni avessero saputo!
Ma come spiegare loro la trepidazione che lo coglieva quando l’aereo cominciava il suo atterraggio? Come descrivere la bellezza di uno Uadi nel pieno del mezzogiorno, simile ad un lago di sole cinto dal bruno delle rocce? Come esprimere a parole la voce della sabbia che crepitava nel Set-Maat, a memoria di mille e più suoni di scalpellini e pittori dispersi nel vento?
Non avrebbe potuto e loro non avrebbero capito.
Non per malizia, non per cattiveria -o, almeno, non solo per quello, soprattutto se si trattava di Inghilterra-, ma semplicemente perché le altre Nazioni non avevano udito, non avevano visto e là dove lui avrebbe indicato con foga la più splendida delle meraviglie, tutti non avrebbero visto che dune smorte e bollenti, cielo arido e vecchi ruderi ammassati qua e là.
Non avrebbero colto lo splendore di quel volto antico, gli occhi scuri allungati dalla linea nera del kohl, il sole che si infrangeva contro le ali della corona ad avvoltoio posata sulla parrucca tripartita. Non avrebbero sfiorato il collare a tre giri di granato, malachite e turchese, la veste lunga fino alle caviglie tinta di rosso, né avrebbero sfiorato le spirali d’henné che dai capezzoli brillanti di polvere d’oro risalivano lungo le spalle e poi si aprivano a ventaglio dietro la schiena, mutandosi nei simboli delle Quarantadue Province.
-Sei venuto, Se-Mer-Merut- Kemet, una figura solitaria e maestosa ai piedi della Grande Sfinge, si voltò e gli sorrise -Il mio cuore si colma di gioia alla tua vista-
E le altre Nazioni, il capo, i capelli flosci e le rughe scomparvero nell’istante in cui Francia strinse Madre Egitto tra le braccia e avvertì il calore immortale di quelle labbra -quelle labbra da cui, per primo, aveva visto risplendere il dono della Parola- sulle proprie.

 

Anche il tempo parve disperdersi nella sabbia, sotto il grembo stellato di Nut.

 

 

 

 

 

 

 

 

{ Bright are the stars that shine
Dark is the sky
I know this love of mine
Will never die
And I love her }

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note di Fine Capitolo

Ta-dah! Ve lo avevo promesso il pairing!crack, giusto? Ed eccolo qua <3 Lo posto prima del solito, semplicemente perché domenica non ci sono <3
La coppia, cui già pensavo da un po’, mi è stata ispirata da un role su Facebook <3
Ed ecco qualche spiegazione:

Uadi: etto di un torrente, quasi un canyon o canalone in cui scorre (o scorreva) un corso d'acqua a carattere non perenne.
Set-Maat: Luogo della Verità, nome del Villaggio degli Artigiani di Deir El-Medina.
o, almeno, non solo per quello, soprattutto se si trattava di Inghilterra-, “A Jean-François Champollion si deve, nel 1822, la decifrazione dei geroglifici egizi. C’erano stati già dei tentativi in tal senso, ad opera degli Arabi –prima- e dell’inglese Thomas Young (che per anni discusse su Champollion riguardo a chi dovesse avere la “paternità” di tale scoperta)

Quarantadue Province: I quarantadue nomoi (Regioni) dell’Antico Egitto. Che i loro simboli siano tatuati sulla schiena di Madre Egitto è un mio HeadCanon. Così come il fatto che il collare a tre giri di malachite rappresentino l’Alto, il Basso ed il Medio Egitto.
Se-Mer-Merut: “Colui che Ama l’Amore”. In realtà nella Role era “S-Mer-Merut” “L’Uomo che Ama l’Amore”, ma mi sono accorta troppo tardi di quanto fosse cacofonico.
Nut: La Dea del Cielo Stellato.

Ringrazio la Jo-san per aver recensito il precedente capitolo!

   
 
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