Disclaimer: I personaggi di
Hetalia: Axis Powers non mi appartengono,
ma sono di proprietà di Hidekaz Himaruya ©
Se così non fosse, io che me starei qui a fare?
Non mi appartengono nemmeno le canzoni dei Beatles
Che vanno a chi detiene ancora oggi i loro
Copyright ©
Se fosse il contrario, me ne andrei nel cielo con Lucy e i diamanti
Su un sottomarino giallo.
.: And I Love Her :.
Francia sapeva bene quanto il suo
comportamento risultasse insolito agli occhi delle altre Nazioni: scompariva
per giorni, senza lasciar detto a nessuno quale fosse la destinazione, né
quando avesse intenzione di tornare. Al proprio capo diceva di aver bisogno di
un po’ di svago, di relax dopo tutto quel gran cianciare e amministrare e
politicare che gli rendeva i capelli flosci e gli faceva venire la rughe.
Ah, se solo le altre Nazioni
avessero saputo!
Ma come spiegare loro la
trepidazione che lo coglieva quando l’aereo cominciava il suo atterraggio? Come
descrivere la bellezza di uno Uadi nel pieno del mezzogiorno, simile ad un lago
di sole cinto dal bruno delle rocce? Come esprimere a parole la voce della
sabbia che crepitava nel Set-Maat, a
memoria di mille e più suoni di scalpellini e pittori dispersi nel vento?
Non avrebbe potuto e loro non
avrebbero capito.
Non per malizia, non per
cattiveria -o, almeno, non solo per
quello, soprattutto se si trattava di Inghilterra-, ma semplicemente perché
le altre Nazioni non avevano udito, non avevano visto e là dove lui avrebbe indicato con foga la più splendida
delle meraviglie, tutti non avrebbero visto che dune smorte e bollenti, cielo
arido e vecchi ruderi ammassati qua e là.
Non avrebbero colto lo splendore
di quel volto antico, gli occhi scuri allungati dalla linea nera del kohl, il sole che si infrangeva contro
le ali della corona ad avvoltoio posata sulla parrucca tripartita. Non avrebbero
sfiorato il collare a tre giri di granato, malachite e turchese, la veste lunga
fino alle caviglie tinta di rosso, né avrebbero sfiorato le spirali d’henné che
dai capezzoli brillanti di polvere d’oro risalivano lungo le spalle e poi si
aprivano a ventaglio dietro la schiena, mutandosi nei simboli delle Quarantadue
Province.
-Sei venuto, Se-Mer-Merut- Kemet, una figura solitaria e maestosa ai piedi della
Grande Sfinge, si voltò e gli sorrise -Il mio cuore si colma di gioia alla tua
vista-
E le altre Nazioni, il capo, i
capelli flosci e le rughe scomparvero nell’istante in cui Francia strinse Madre
Egitto tra le braccia e avvertì il calore immortale di quelle labbra -quelle labbra da cui, per primo, aveva visto
risplendere il dono della Parola- sulle proprie.
Anche il tempo parve disperdersi
nella sabbia, sotto il grembo stellato di Nut.
{ Bright are the stars that shine
Dark is the sky
I know this love of mine
Will never die
And I love her }
Note di Fine
Capitolo
Ta-dah!
Ve lo avevo promesso il pairing!crack, giusto? Ed eccolo qua <3 Lo posto
prima del solito, semplicemente perché domenica non ci sono <3
La
coppia, cui già pensavo da un po’, mi è stata ispirata da un role su Facebook
<3
Ed
ecco qualche spiegazione:
Uadi: etto di un torrente,
quasi un canyon o canalone in cui scorre (o scorreva) un corso d'acqua a
carattere non perenne.
Set-Maat: Luogo della Verità, nome del Villaggio degli Artigiani di
Deir El-Medina.
“o, almeno, non solo per quello, soprattutto
se si trattava di Inghilterra-, “A Jean-François Champollion si deve, nel
1822, la decifrazione dei geroglifici egizi. C’erano stati già dei tentativi in
tal senso, ad opera degli Arabi –prima- e dell’inglese Thomas Young (che per
anni discusse su Champollion riguardo a chi dovesse avere la “paternità” di
tale scoperta)
Quarantadue Province:
I
quarantadue nomoi (Regioni) dell’Antico
Egitto. Che i loro simboli siano tatuati sulla schiena di Madre Egitto è un mio
HeadCanon. Così come il fatto che il collare a tre giri di malachite
rappresentino l’Alto, il Basso ed il Medio Egitto.
Se-Mer-Merut: “Colui che Ama l’Amore”.
In realtà nella Role era “S-Mer-Merut” “L’Uomo che Ama l’Amore”, ma mi sono
accorta troppo tardi di quanto fosse cacofonico.
Nut: La Dea del Cielo
Stellato.
Ringrazio la Jo-san per aver recensito il precedente capitolo!