Titolo: The price of beauty
Pairing: John/Paul
Rating: G – verde
Warning: flashfic, shonen-ai, light slash, AU, OOC
Disclaimer: Niente di tutto ciò è vero, anche se qualche paturnia del genere Paul McCartney se la sarà sicuramente fatta in gioventù. Ho scritto questa sttronzatella non per scopi di lucro o per avere commenti offensivi. Slash vuol dire amore omosessuale, se non vi piace girate al largo, grazie. Sennò non sarebbe male se faceste qualche commento, no? ;) Spero vi piaccia e che perdoniate gli orrori che avrete sicuramente notato nella versione inglese (come l'hiw anziché 'his' e il cambio repentino di tempo da presente a passato,che giustifico con l'aver scritto la storia in giorni diversi e il mio non avere riletto tutto prima di continuare a scrivere); mi sono accorta che c'erano quando avevo già pubblicato la versione inglese e stavo traducendo quella in italiano.

Trust me
That’s the price of beauty
Who says you’re not pretty
S. Gomez - “Who says”

Paul sta fissando il proprio sguardo riflesso. John ascolta un programma radiofonico americano.
C'è una canzone dei Beatles a suonare e riempire il silenzio della suite lussuosa che i due condividono.
“Sono davvero carino, John?” è la domanda improvvisa proveniente dal più giovane.
John mostra il suo volto attonito alzando la testa fino al suo amico. Non riesce a credere che Paul abbia effettivamente detto ciò che lui pensa.
“Dici sul serio?”
“No, John! Volevo solo ammazzare il tempo scherzando!” John rimane in silenzio.
“Sono serio! Sono grazioso, attraente, bello, come cazzo vuoi dirlo?”
“Oh.” con questo, John sospira e si avvicina al ragazzo più giovane, comprendo le sue guance tra le mani.
“Sai che è come chiedere se una torta è dolce, vero? Perché non sei carino o bello o attraente. Sei fottutamente sexy, Paul! E Non so che cazzo c'è nella tua testa per fartene dubitare!” dice guardando attentamente negli occhi del suo amico.
“Che cosa c'è, Paul?”
“Io... *sospiro* Non lo so, in realtà. Quando tutti dicono che sono sexy e tutto il resto... sai, il Beatle Carino... Io davvero non so se fanno sul serio e pensano che sono carino o è solo...”
“Il ruolo da Beatle?” Un altro sospiro di Paul, che china il capo e annuisce con gli occhi chiusi.
“E' solo che... Io... sai com'è. Tutte quelle pazze isteriche sono solo affamate del mio Piccolo Macca! Per loro, potrei essere il gobbo di Liverpool e non avrebbero la minima cura di questo dato che sono un Beatle!”
Quando Paul smette di parlare John gli ridein faccia, facendo accigliare il suo compagno.
“Ora cosa c'è di divertente, John?”
“Tu-hu-hutto! Ahahahah...” dice John appoggiandosi sulle sue stesse ginocchia, mentre lacrime di divertimento gli colano sul viso.
“Bene, allora, ti lascio qui così potrai ridere di me in totale tranquillità!” sbotta Paul incrociando le braccia contro il suo petto.
John sembra calmarsi in quel momento e dice: “No no no. Ahem, per favore, non andare. Non volevo offenderti!” afferrando leggermente il braccio del suo amante e continuando a parlare.
“Sei una femminea, isterica checca, non arrabbiarti. Ma sei anche il compagno più figo, il più talentuoso in molte 'arti' e il più fedele che abbia mai incontrato. E non me ne frega un cazzo se qualcuno ti dice che sei troppo effeminato o che. Per me sei perfetto! Ti va bene?”
Paul fa un sorriso luminoso e abbraccia il suo amico. “Sì, Johnny. Ti amo così tanto!”
“Sì... anch'io, Mac. Ora, andiamo a provare i biscotti di zia Mimi, sperando che George non li ha già ingurgitati tutti!”

Fine