-Non
puoi
lasciarmi, non così. Non ora, ti prego.- singhiozzai. Non ero
tipo da piangere,
ma quello era troppo. Un’altra volta, avevo deluso me stessa
affidandomi troppo
ad una persona. Micheal, il mio ormai ex ragazzo guardava terra. Ma non
era
dispiaciuto. –piantala Leanne, tanto non funziona- mi rispose
duramente. Non sapevo se piangere o ridergli in faccia, perché
sapevo benissimo che non era così. E io lo conoscevo piuttosto
bene, ed era per quello che lui non mi guardava negli occhi, sapeva che
avrei smascherato qualsiasi bugia che lui avrebbe detto.Ma a quel
punto scappai via. La mattina del giorno prima i miei genitori avevano
deciso
di divorziare e io sarei dovuta andare in affidamento a mio padre. Di
solito il
figlio o la figlia vanno con la madre, ma lei non mi ha voluta. Mio
padre, un
quarantenne con un bel carattere , ha provato a essere più
gentile con me. Sa
che non mi mancherà mia madre, dato che non la sopportavo. Ma sa
che mi
mancherà la mia sorellina. Mia mamma,
comunque, non meritava una persona come mio padre. La mia sorellina, diversa da
me sia fisicamente che caratterialmente. Lei è una piccolina di quattro anni,
con capelli castano scuro e occhi color nocciola. Io ho gli occhi grigi e i
capelli biondo chiarissimo. Era difficile immaginare le mie giornate senza di
lei, e non vederla per così tanto tempo mi metteva un angoscia incredibile. Ma
il fatto di arrivare un punto così critico significava una cosa sola :ero una
delusione. Nessuno me l’aveva mai fatto notare chiaramente, ma si vedeva negli
sguardi di tutti quelli che erano stati abbastanza tempo nei miei pressi. Non
avevo più amici, dal momento in cui Sasha aveva liquidato la nostra amicizia, e
questo l’avevo capito dal suo sguardo quando le avevo detto del trasferimento.
E quello di Michael era ancora peggio. Mi sentivo vuota, senza uno scopo ben preciso.
Non sapevo suonare strumenti, non ero particolarmente brava in nessuna materia,
ma mi piaceva leggere. Ma leggendo e basta non sarei mai andata da nessuna
parte, e questo pensiero mi faceva piangere ogni volta. Andai a casa, preparai
le valigie e le misi in macchina. Saremmo partiti quella sera, ed io ero pronta
a provare a iniziare daccapo, ma non avevo capito che stava soltanto iniziando
un disastro colossale.