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Autore: Yawarakai_Kusa    20/04/2012    4 recensioni
Una misteriosa lettera giunge al nostro professore: si tratta di una richiesta d'aiuto. Quale sarà il nuovo, intricato ed affascinante mistero che dovranno affrontare Layton e Luke?
Genere: Mistero, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. ... e strani incontri.


La nave per l’Italia salpava quello stesso pomeriggio e, quasi per miracolo, riuscimmo a prenotare per due persone. Ovviamente fu trovato un posto anche per la Layton Mobile.
La nostra cabina era confortevole: niente di speciale, solo l’essenziale, con quel tocco di eleganza tipico delle navi da crociera.
Mi sedetti al tavolino di noce, invitando Luke a sedersi accanto a me.
Aprii la lettera.
- Vedi, Luke...- dissi indicando il mio nome scritto con l’inchiostro.
- Abbiamo a che fare con una fanciulla- spiegai.
Luke era perplesso. Continuava a fissare i caratteri con un sopracciglio alzato.
- Come lo ha capito?
- Osserva i caratteri. Sono sottili ed eleganti. Nota anche le diramazioni che hanno le lettere S e K, in fondo alla lettera. Solo una fanciulla scrive così.
- Mmh... Ha ragione! Anche mamma scrive così!
- Bene. Se è stata una fanciulla, non vedo perchè non dovremo aiutarla. Inoltre, osserva com’è scritto “cordiali saluti”.
Luke si avvicina ancora di più al pezzo di carta.
- Sembra... scritto di fretta! L’inchiostro è stato sfregato con la mano...
- Quindi abbiamo una fanciulla mancina. O ambidestra, dal momento che solo...
- Questa frase è stata scritta con la sinistra! Mentre l’altra parte della lettera è stata scritta con la destra, perchè le parole non sono sfregate!
Scompiglio i capelli di Luke, sorridendo.
- Eccellente. Stai diventando un’abile investigatore, mio caro!

La nave fece scalo in Francia, dove si sarebbe fermata sino all‘indomani, e io e Luke decidemmo di dirigerci verso Parigi.
Dopo esserci arrivati in poche ore con un treno, avevamo preso l’autobus fino alla torre Eiffel, per poi fermarci a prendere un tè in uno dei numerosi bar lì vicino.
- Professore...- chiamò Luke, sussurrando appena, - pensa che questa storia sia vera?
- Per te non lo è?
- Potrebbe anche essere una trappola.
Ridacchiai, bevendo un po’ di tè. Aveva un sapore dolce, con un retrogusto acidulo, dovuto al troppo limone.
- Affatto. E te lo dimostrerò.
 Feci un cenno con la mano e un cameriere accorse.
- Una crepe, per favore.
- Subito, monsieur.
Il cameriere tornò poco dopo, con una crepe su un piattino d’argento.
- Grazie.
Luke mi osservava, curioso.
Aprii la crepe e, come volevasi dimostrare, vi trovai un foglio, piegato in quattro.
- Caspita!- esclamò Luke.
Lessi la lettera, dopo averla spolverata dallo zucchero a velo.





Egregio prof. H. Layton,
La ringrazio per aver accettato la mia richiesta d’aiuto,
se è riuscito a recapitare questa lettera, significa che lei è l’uomo giusto.
Un serial killer si aggira per Venezia e, finora, ha mietuto 2 vittime.
Sta lasciando un criptico messaggio, in piazza S. Marco.
Vorrei che mi aiutaste a risolvere questo mistero
perchè si dice in un libro antico
che grazie a una melodia si possa aver accesso al mondo dei morti,
nel quale si troverebbe un enorme tesoro.
Mi raggiunga presto al luogo dell’appuntamento,
Cordiali saluti,

S.K

- Ancora questa S.K! Professore... come...
- ... facevo a saperlo? Bé... guarda il biglietto della nave.
Luke lo prese tra le mani, mordendosi il labbro inferiore.

Mermaid
Classe: economica
Solo andata: Venezia
Scalo: /
Codice: 70ur 31ff3l 8ar 8lu3

- Non noti nulla?
- No... mi spieghi lei.
Indicai la voce “solo andata”.
- Se la nave era di sola andata... perchè abbiamo fatto scalo in Francia?
- Oh! Giusto! Ma ciò non spiega il perchè lei abbia ricevuto questa lettera, proprio qua. Sembrava che sapesse dove andare, dati i suoi modi decisi.
- Esatto. Guarda i numeri:

 70ur 31ff3l 8ar 8lu3

Tour Eiffel Bar Blue

- I numeri possono anche essere letti come lettere. E' un linguaggio in codice che si usa per non destare sospetti, utilizzato spesso per i trasporti illegali.
- Wow, professore! Lei è davvero intelligente!
Rido, alzandomi dalla sedia.
- No, caro. E' solo deduzione.

Uscimmo dal bar, dirigendoci verso la stazione.
- Professore... una persona c'insegue da un po'...
- Lo so. Aspetta.
Arrivati in stazione, entrammo spediti verso il corridoio maleodorante che conduceva ai bagni. Il puzzo di marcio e di acqua stagnante ci riempiva il naso.
Ci chiudemmo nel bagno degli uomini.
Sentii i passi del nostro inseguitore che, superata la porta, si fermava, accortosi del vicolo cieco.
Uscii, sbattendo la porta, e mi gettai addosso all’uomo.
Cadde a terra, senza opporre resistenza, emettendo un gridolino acuto.
Strappai via il cappuccio nero che gli copriva il volto.
- Tu...!
Sotto alla spessa stoffa scura, si trovava il volto di Clive Dove.
- Buonasera, professore- salutò, con un sorrisetto malizioso.

Clive insistette per accompagnarci a Venezia. Nonostante tutto ciò che aveva combinato a Londra, il ragazzo era stato rilasciato e ora ci aveva seguito per spiegarci meglio la faccenda di quelle misteriose richieste d'aiuto.
Luke continuava a lanciargli occhiate in cagnesco e se ne stette in silenzio per tutto il viaggio, ben lontano dal nostro amico.
- Raccontami tutto ciò che sai, Clive.
Il ragazzo annuì, sistemandosi meglio sulla poltroncina del treno.
Posò il cappello blu accanto a lui e incominciò:
- Le richieste d'aiuto che avete ricevuto, le ha scritte una persona molto importante, per me. Trattasi di una ragazza speciale, con la quale ho un rapporto che va oltre l'amicizia. Capisce?
- Alla perfezione. Continua, ti prego.
- Vede... questa ragazza ha tatuato sul corpo un pentagramma e alcune note, che permettono di comporre una melodia capace di aprire il Regno dei Morti.
- Nelle lettera parla di due vittime.
- Esatto. Due vittime sono state trovate in piazza S. Marco, su due note musicali fatte col loro stesso sangue. Manca una terza nota, secondo un messaggio lascato dallo stesso killer: io.
Trasalii, deglutendo rumorosamente.
- Sono scappato da lei per proteggerla, così il killer non ci avrebbe trovato. Perchè lui sa sempre dov’è lei.
L’hostess entrò nel vagone, spingendo un carrello d’argento. Clive, con un gesto della mano, la chiamò, chiedendo del tè.
La ragazza ripartì, diretta nel vagone-cucina.
- Penso sia una persona che lavora a stretto contatto con la ragazza.
- Lo penso anch’io.
- Torniamo alla storia. Così ho finto di annegare, proprio davanti ai suoi occhi. Lei non sa nuotare e così non ha potuto far nulla.
- Questo l’avrà distrutta...
- Sì...
Il tè arrivò e l’hostess posò la teiera con due tazzine sul tavolino.
Clive iniziò a zuccherare il suo tè, mescolando adagio con eleganti movimenti del polso.
- La prego di aiutarci... So che sono soltanto un folle ragazzino che le ha causato molti problemi... ma la prego!
Mi portai la tazzina alle labbra, sorseggiando il tè caldo.
La mano di Clive si fermò di colpo e gli angoli della sua bocca tremarono.
- Stai tranquillo. Un vero gentiluomo risolve ogni mistero.


***

Ciao! E' da tanto che non aggiorno...
Grazie a  Uta no Tenshi per la recensione! ^^


  
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