“Allora, è
tutto chiaro?” domandò Kyle,
concludendo un discorso.
Per tutta risposta le ragazze annuirono,
ciascuna ormai cosciente di quale fosse il proprio compito e di come
avrebbe
dovuto eseguirlo per la perfetta riuscita del piano. Ma quella volta
non si
trattava di preparare un attacco da sferrare contro i loro nemici
alieni, bensì
di qualcos’altro che, comunque, era ugualmente della
‘massima importanza’ –
queste le parole di Kyle prima di illustrare alle cinque dipendenti del
locale
il suo piano.
Mancavano due giorni al compleanno di Ryan
e Kyle, suo migliore amico e quasi fratello maggiore, voleva
preparargli una
festa a sorpresa e, per farlo, aveva radunato le ragazze in cucina,
approfittando di un periodo di assenza del biondino, uscito dal locale,
e aveva
chiesto loro di dargli una mano. Le cinque si erano dimostrate
più che
entusiaste della cosa e non vedevano l’ora di incominciare
– incredibilmente
anche la posata Mina sembrò approvare la proposta di Kyle. Certo non
avevano molto tempo
a disposizione, sapevano che avrebbero dovuto rimboccarsi le maniche se
volevano che la festa riuscisse come Kyle sperava e l’ultima
cosa che volevano
era deludere le sue aspettative, oltretutto erano convinte che Ryan,
nonostante
il suo caratterino, meritasse un po’ di serenità
– erano infatti a conoscenza
del suo triste passato.
Lory e Paddy avevano il compito di fare la
spesa e di acquistare tutto l’occorrente per la festa mentre
Strawberry e Mina
si sarebbero dovute occupare della preparazione del locale, pulendo e
spostando
tavoli e sedie dove aveva stabilito Kyle. A Pam, invece, spettavano ben
due
compiti: innanzitutto doveva contattare un famoso deejay
suo amico e poi, cosa più importante, doveva tenere Ryan
lontano dal locale fino all’orario prestabilito. Kyle,
infine, doveva occuparsi
di preparare la torta e tutte le vivande che avrebbero imbandito i
tavoli.
“Buongiorno” salutò.
“Buongiorno, Pam” risposero le sue amiche di
rimando.
“Mi sorprende che per una volta sia
arrivata tu in ritardo anziché Strawberry ma, visto che non
è mai successo
prima, per stavolta chiuderò un occhio ma che non si
ripeta” l’ammonì il
biondino, fingendo di non vedere le occhiate minacciose della rossa.
“A dire il vero avrei bisogno di te oggi,
Ryan”
Il ragazzo alzò un sopracciglio con
perplessità.
“Bisogno di me? Cosa intendi?”
“Vieni con me e lo saprai” rispose,
indicandogli la porta del locale.
Ryan non capì cos’avesse in mente Pam
così
decise di uscire con lei dal Café
per
vedere di capirci qualcosa. Trovò l’automobile e
l’autista di Mina.
“Beh?” la guardò, aspettando che gli
desse
spiegazioni.
“Sali” rispose lei.
“No Pam, non salgo se prima non mi spieghi
perché dovrei farlo” stava cominciando ad
innervosirsi, tutto quel mistero non
gli piaceva, anzi, gli dava enormemente fastidio.
“Non hai nulla di cui preoccuparti, capirai
tutto a tempo debito” lo rassicurò la ragazza.
"Voglio capire adesso!”
Kyle uscì dal locale proprio in quel
momento.
“Che succede?” chiese.
“Pam vorrebbe che salissi su questa
macchina ma non vuole dirmi il perché”
spiegò.
“Beh, evidentemente avrebbe piacere a
passare del tempo con te” gli disse mentre la ragazza si
apprestava a salire
sull’automobile.
“Se è così perché non me
l’ha detto subito
invece di fare tanto mistero?”
“Non saprei, Ryan. Però credo che
dall’insistenza usata ci terrebbe davvero. Perché
non l’accontenti, cosa ti
costa?”
“Andiamo, facciamo solo un giro” intervenne
Pam, sporgendosi dal finestrino.
“Ti ricordo che dovresti essere al lavoro”
“Sì ma Kyle mi ha concesso la giornata
libera”
“E’ vero, ha detto che era importante si
assentasse oggi, così gliel’ho concessa”
Ryan era allibito: da quando in qua Kyle
prendeva certe iniziative senza prima consultarlo?
“Sei sempre rinchiuso qui con me, uscire un
po’ non ti farà male, anzi!” lo
incoraggiò l’amico, dandogli una pacca sulla
spalla.
Ryan rifletté un momento prima di
rispondere.
“D’accordo” disse alla fine, arrendendosi
all’insistenza dei due.
“Buona passeggiata” li salutò Kyle.
Salì in macchina, sedendosi vicino alla
ragazza. Subito dopo l’autista mise in moto.
“Dove desidera che porti lei e il suo
ospite, signorina?” domandò l’uomo.
“Per cominciare, direi di fare un bel giro
panoramico” rispose.
Vedendoli allontanarsi Kyle rientrò nel
locale e girò il cartello affisso alla porta, cambiando la
scritta da aperto a chiuso.
“L’avevo detto io che non sarebbe stato
facile allontanarlo, di sicuro sospetta qualcosa” disse Paddy.
“Era alquanto sospettoso ma sono riuscito a
convincerlo alla fine” fece Kyle, chiudendosi la porta alle
spalle.
“Io invece ero sicurissima che il piano
avrebbe funzionato, nessuno rifiuterebbe di uscire con la mia
Pam” affermò
Mina, giungendo le mani con aria sognante.
“Beh, l’importante è che il festeggiato
sarà impegnato per un bel po’, così
avremmo tutto il tempo di preparare la
festa” disse Strawberry.
“Hai ragione, dobbiamo cominciare subito,
c’è così tanto da fare!”
esclamò Lory dando un’occhiata
all’orologio appeso a
una delle pareti.
“Allora io vado in cucina, voi sapete già
cosa fare”
“Sì, Kyle. Mew Mew in azione!”
“Ma Strawberry, non stiamo combattendo i
nemici…” le fece notare Lory.
“Lo so ma è pur sempre una sfida e poi
morivo dalla voglia di dirlo!”
Kyle sorrise vedendo le ragazze così
affiatate, sapeva che avrebbero fatto del loro meglio.
Un
paio d’ore più tardi…
“Ecco i vostri
caffè italiani” disse una
cameriera posando due tazzine sul tavolino.
“Grazie” rispose Pam, prendendo la sua.
Zuccherarono il caffè e ne gustarono in
silenzio il sapore intenso, finché Ryan non si decise a
rivolgerle la parola.
“Sii sincera, non hai voluto che venissi
con te per fare una passeggiata e prendere un caffè, non
è vero?”
“E perché non dovrebbe? Cosa
c’è di strano
se due amici escono insieme?”
“Niente ma qualcosa mi dice che non è
questa la ragione, c’è dell’altro. Ne
sono certo e vorrei che, se così fosse,
me lo dicessi”
“Ryan, Ryan. Perché così sospettoso
oggi?”
“Perché non ti sei mai comportata così.
Dimmi la verità”
“Vuoi la verità, eh?”
“Già”
“D’accordo” fece una pausa. “Il
motivo per
cui ho voluto che venissi con me è…”
Il suo cellulare squillò proprio in
quell’istante, rispose e in meno di un minuto
terminò la chiamata.
“Stavo dicendo che ho voluto venissi con me
perché devo fare un po’ di spese e ho bisogno di
un gentiluomo che mi porti le
buste” spiegò semplicemente e senza alcuna
esitazione.
Ryan non credeva alle sue orecchie. Era
davvero quello il motivo?
“Direi che è ora di andare” fece la
modella, alzandosi.
“Perché proprio io? Hai l’autista a
disposizione!” sbottò, indignato.
“Non diamo spettacolo”
l’apostrofò.
“Comunque è un’autista, non un
factotum”
“Beh, nemmeno io! Potevi chiedere alle
ragazze, Mina sarebbe stata entusiasta”
“Ma questo è un lavoro da uomini e poi
erano troppo impegnate con il lavoro, Kyle non gli avrebbe concesso un
giorno
di permesso solo per accompagnarmi. Comunque non essere così
scontroso, ormai
ci sei, non puoi tirarti indietro”
Già, non poteva, doveva proprio
rassegnarsi.
Sbuffò sonoramente e la seguì fuori dal
locale.
Intanto
al Café Mew Mew…
“Mina,
c’è ancora molto da fare, potresti
darmi una mano invece di startene lì impalata? Ti ricordo
che l’ora del tè è
passata!” gridò Strawberry, visibilmente
infastidita del comportamento
dell’amica.
“Per tua informazione ho già addobbato una
parete con festoni e palloncini” rispose.
“Ti ricordo che ce ne sono altre tre
e il tempo vola, se non ti metti a
lavorare seriamente non faremo in tempo prima che tornino Pam e
Ryan!”
“Oh, mi ero dimenticata che Pam torna alle
otto, devo sbrigarmi!”
‘Fortuna che ho nominato Pam, altrimenti
avrebbe continuato a poltrire su quella sedia per tutto il
tempo!’ pensò la
rossa.
“Paddy no, fermati! Rischi di far cadere i
piatti così!” urlò Lory correndo dietro
alla bambina che, imperterrita,
continuava a camminare sul suo pallone facendo volteggiare in aria i
piatti.
“Non preoccuparti Lory, sto provando un
nuovo numero, lascerò Ryan a bocca aperta”
“Ci lascerai a bocca asciutta ma,
soprattutto, ti farai male se non scendi subito!”
“Ma no, cosa dici? Non vedi come sto
perfettamente in equilibr…”
“Oh, no!” esclamò vedendola cadere sul
pavimento con un tonfo.
Lory raggiunse Paddy in un attimo e l’aiutò
a rialzarsi.
“Tutto bene?”
“Sì”
“Sei sempre la solita, ti avevo detto di
fare attenzione”
“Sono scivolata”
“L’importante è che non ti sia fatta
male,
su aiutami a ripulire adesso”
“Ragazze, cos’è successo?”
domandò Kyle,
facendo capolino dalla cucina.
“Non è successo niente di grave, dimmi solo
che stai preparando altre tartine…” rispose
prontamente la più giovane del
gruppo.
“Certamente” la rassicurò, vedendo che
si
affrettava a pulire il pavimento dalla salsa.
“Tu credi che ce la faremo?” gli domandò
un
attimo dopo Strawberry, avvicinandosi.
“Ne sono sicuro” rispose il pasticcere –
che per l’occasione era diventato anche cuoco.
“E da dove arriva tanta sicurezza?”
“Semplice: mi fido di voi”
Quelle parole caricarono così positivamente
la ragazza da farle raddoppiare il ritmo e da aiutarla a coinvolgere
ancora di
più le sue amiche. Paddy posò sui tavolini tutto
ciò che Kyle preparava ma, per
una volta, lo fece diligentemente così Lory, non dovendo
più pulire, poté
aiutarla. Mina riuscì a collaborare con Strawberry senza
bisticciare,
passandole nastri, festoni e palloncini.
“A che punto siete?” chiese Kyle qualche
tempo dopo.
“Praticamente abbiamo finito. E tu?”
domandò Strawberry scendendo da una sedia.
“Ho preparato tutto quello che Lory e Paddy
hanno comprato”
“E la torta?”
“Tra poco sarà pronta”
“Ehi, c’è un problema: dove appendiamo
questo festone? Ormai non c’è più
spazio” avvertì Mina.
“Non preoccupatevi ragazze, basterà
metterlo più in alto. Mina, dallo pure a me”
Preso il festone dalle mani della ragazza,
Kyle salì a sua volta su una sedia e lo appese al di sopra
degli altri, in modo
che fosse ben visibile. Era stato fatto a mano dai fratellini di Paddy
e
diceva: Sorpresa! Buon compleanno Ryan.
“Perfetto!” esclamarono le ragazze quasi in
coro.
“A che ora dovrebbe venire il deejay?”
chiese.
Fu Mina a rispondere: “Stando a quanto mi ha
detto prima Pam, sarà qui a momenti”
“Bene, ditegli di sistemare l’attrezzatura
lì, okay? Io vado a vedere a che punto è la
torta. Quando finite andatevi pure
a preparare”
Ma
torniamo da Ryan e Pam…
“Oh,
che peccato” disse la modella. “Ho
dimenticato le altre carte di credito, credo che per oggi
dovrò accontentarmi”
“Accontentarti?! Sono due ore - dico due
ore - che
mi stai scarrozzando da un negozio
all’altro e ancora non ti sei stancata di
comprare?” Ryan era sconvolto. Come
potevano le donne essere così assurde?
“L’autista sarà qui a momenti, fra poco
potrai posare tutti i pacchi e le buste nel bagagliaio” lo
rassicurò lei,
trattenendo a stento una risatina.
Poco dopo infatti una macchina si fermò
davanti a loro e salirono a bordo.
“Dove desidera che vi porti, signorina?”
chiese l’autista.
“Al Café
Mew Mew” ribatté Ryan secco.
“Sì, direi che è ora di
tornare” concordò
Pam.
Un po’ di tempo dopo si trovarono davanti
al locale. Pam salutò l’autista, dicendogli che
poi lo avrebbe richiamato e
seguì Ryan.
“Possibile che Kyle sia uscito senza
nemmeno avvisarmi?” si chiese il biondino parlando ad alta
voce, tirando fuori
da una tasca la chiave di riserva. “E’ strano che
sia tutto spento”
“Forse c’era poca gente oggi e così
hanno
chiuso prima” suggerì la ragazza.
"Sì ma Kyle mi avrebbe senz'altro avvertito... che strano"
Aprirono la porta ed entrarono. Il locale
era immerso nel buio e nel silenzio, Ryan
mosse qualche passo e toccò
l’interruttore della luce, quando…
“Sorpresaaaaaaaaa!”
fu il grido
collettivo che lo accolse
cui si aggiunse anche Pam.
Ryan rimase a bocca aperta: una festa di
compleanno a sorpresa per lui.
Erano
passati anni e anni dall’ultima.
Kyle e le ragazze lo guardarono sorridenti,
attendendo una sua qualche reazione.
“Io… non so cosa dire…”
balbettò.
“Non serve tu dica nulla, goditi la festa”
rispose prontamente Kyle.
“Allora era per questo” disse poi voltandosi
verso Pam che lo guardava con un sorrisetto beffardo.
“Proprio così” ammise. Un momento dopo
si
rivolse al deejay:
“Makoto, facci
ballare”
E in pochi istanti partì la musica. Ryan
sorrise guardandosi attorno, osservando con quanta cura era stato
preparato
tutto nei dettagli, quanta dedizione Kyle e le ragazze avevano messo
per
preparare quella sorpresa. Si sentì sinceramente commosso ma
si sforzò di
mostrarlo con un sorriso sempre più ampio anziché
con occhi lucidi.
Ballò con Pam che voleva scusarsi per
essersi approfittata di lui per tutto il pomeriggio mentre una graziosa
Mina -
che voleva, a tutti i costi, emulare le azioni del suo idolo
perché desiderava
eguagliarne l’eleganza – accettò
volentieri la proposta di Kyle. Paddy, che non
aveva a disposizione un cavaliere della sua età,
approfittò del fatto che Lory
era sola e che Strawberry stesse svuotando uno dei tavolini dei dolci
per
ballare a turno con entrambe.
La serata trascorse piacevolmente e tutti
si divertirono molto, Kyle era davvero soddisfatto della riuscita della
festa e
non poteva che ringraziare le ragazze. La torta non solo era
splendida da
vedere ma anche eccezionalmente buona, piacque proprio a tutti. Ryan e
Pam
furono gli unici a cogliere il messaggio nascosto che Kyle aveva
riportato in
inglese sugli strati della torta. La
guerra e il dolore finiranno e il sole tornerà a splendere. Ryan
annuì, era
quello che più sperava in vita sua, era stanco di star male,
voleva tornare a
vivere e a sorridere.
“Che fai qui da solo?” gli domandò
Strawberry, uscendo dal locale.
“Niente, prendevo una boccata d’aria,
dentro fa caldo” spiegò.
“E’ vero ma non stare qui troppo a lungo,
è
la tua festa d’altronde” gli diede una pacca su una
spalla e gli sorrise.
“Strawberry, ti andrebbe di ballare?” si
decise a chiederle, vedendo solo in quel momento quanto fosse bella
quella sera
nel suo vestito rosa cipria.
“Certo” rispose lei con un sorriso.
Appoggiò la propria mano su quella di Ryan
e rientrarono insieme. Proprio in quel momento iniziò un
lento e i due
iniziarono a ballare. Strawberry era imbarazzatissima, non era un
granché a
ballare e rischiava di pestargli i piedi. E poi non poté
fare a meno di
arrossire alla vicinanza del ragazzo, sebbene fosse innamorata di un
altro, non
era del tutto indifferente al fascino statunitense del biondino.
Ballava
benissimo e, ancora una volta, seppe guidarla alla perfezione,
impedendole di fare
storte e figuracce.
“Prendo qualcosa da bere” si affrettò a
dirgli non appena il brano finì.
“D’accordo” rispose, non riuscendo
però a
nascondere un pizzico di delusione.
La festa durò ancora un po’, finché
cibo e
bevande non terminarono e i piedi delle ragazze rifiutarono di muoversi
ancora.
“E’ stata una bellissima serata. La festa,
la musica, i regali… grazie ragazze!” disse loro
mentre le salutava con un
insolito bacio sulla guancia. “Buonanotte”
“Buonanotte” risposero in coro uscendo dal
locale, aspettando che Kyle le seguisse – aveva infatti
promesso di
accompagnare Strawberry, Lory e Paddy dato che Mina aveva accettato di
offrire
un passaggio esclusivamente a Pam.
“Mi fa davvero piacere che la festa ti sia
piaciuta”
“Grazie Kyle, davvero. Non ce n’era bisogno
ma grazie infinite”
“Non ringraziarmi. Sia io che le ragazze
l’abbiamo fatto con il cuore, sapere che la sorpresa
è riuscita ed è stata di
tuo gradimento è per noi il massimo ringraziamento”
“Kyle, ma non dovevi accompagnarci?”
cinguettò Paddy, la più fresca tra tutte.
“Certo, eccomi” rispose, poi si rivolse a
Ryan: “Ci vediamo tra poco, ancora auguri”
Ryan sorrise vedendo le ragazze salire
sulla macchina di Kyle, avevano tutte l’aria stanca
– eccezion fatta per la più
piccola –, segno che avevano lavorato duramente per far
sì che la festa fosse
all’altezza delle aspettative. E ci erano riuscite.
I suoi genitori non c’erano più, ma quel
giorno aveva capito che non c’era solo Kyle accanto a lui ma
anche Pam, Lory,
Mina, Paddy e, naturalmente, Strawberry. Quello era stato per lui il
compleanno
più bello di sempre perché apriva un periodo
più felice e sereno, se lo
sentiva, perciò ne avrebbe conservato gelosamente il
ricordo. Gettando
un’ultima occhiata alla bella rossa che chiudeva lo
sportello, Ryan rientro nel
locale e chiuse la porta.
‘Grazie. Di tutto’
Ciao gente,
scusate per il
ritardo, sono mancata più del previsto, spero abbiate ancora
voglia di seguirmi
^^… capitolo stavolta dedicato a Ryan e libero seguito del
terzo ‘Memories’
che, invece, era dedicato a Kyle, ricordate? Che cosa ne pensate?
Sincerante
non mi convince moltissimo, probabilmente perché Ryan non
è un personaggio che
tratto molto e anche perché a livello di pairing Strawberry
la preferisco con
Ghish… ho comunque voluto provare a cimentarmi in qualcosa
di diverso, che ne
dite, ci sono riuscita? Oh, in caso di errori fatemi sapere
perché non ho avuto
molto tempo per rivederlo, preferisco pubblicarlo ed eventualmente
correggerlo
in seguito perché Internet mi fa i capricci a causa del
tempo e non vorrei
rischiare di non riuscire a pubblicare… Grazie mille a chi
ha inserito la storia
nelle preferite, seguite e ricordate e soprattutto grazie a chi ha
recensito
finora. Non vedo l’ora di sapere cosa ne pensate di questo,
spero davvero che
vi sia piaciuto.
Un abbraccio e alla
prossima ^^
Amy