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Autore: _Almach_    21/04/2012    2 recensioni
Si sta avvicinando il giorno del mesiversario di Jude e Caleb, però tra litigate e insulti i due non sembrano più propensi a continuare. Ma uno spiacevole avvenimento farà, forse cambiare idea a uno di loro.
Genere: Avventura, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caleb/Akio, Jude/Yuuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caleb da dieci minuti stava guardando fuori dalla finestra, la pioggia continuava a cadere e i tuoi si alternavanoogni due minuti. Si stava interrogando se andare o meno a “soccorrere” quello che fine a ieri era il suo ragazzo, ma era ancora troppo arrabbiato con lui e le sue gambe non riuscivano a muoversi. Il suo forte orgoglio non gli permetteva di fare una osa del genere e alla fine si andò a sedere sul suo letto ignorando quello che stava avvenendo fuori dalle quattro mura della sua camera. Però un rumore ancora più forte lo distolse dalla sua posizione facendolo alzare nuovamente e quindi pensò.
“Al diavolo l’orgoglio devo andare subito da Jude!” e quindi senza nemmeno prendere ombrello e qualcosa per coprirsi in modo adeguato, uscì di casa ignorando le parole della madre che non voleva proprio farlo andar fuori. Corse quindi il più velocemente possibilem verso casa di Jude, non voleva perdere tempo perché i tuoni stavano diventando sempre più frequenti e quini doveva fare il più presto possibile. Arrivò dopo un po’ davanti alla porta della villa Sharp e dopo aver ripreso fiato, dopo una corsa ai limiti delle sue possibilità, suonò per molte volte il campanello senza però ottenere alcuna risposta dal suo interno. Non sapeva come fare, anche perché la finestra della camera di Jude era chiusa, quindi non poteva neanche tentare di arrampicarsi. Cominciò a perdere la pazienza, ma prorpio in quel momento gli venne in mente una cosa.
“Secondo Jude sono uno stupido punk teppista? Bene mi comporterò da teppista.”
Detto questo cominciò a prendere a spallate la porta, assestandole anche un paio di calci. Non era facile in quanto era molto resistente e quindi Caleb cominciava a provare dolore alla spalla, ma nonostante questo continuò senza sosta. Doveva andare da Jude perché conoscendolo non avrebbe resistito ancora a lungo. Finalmente dopo moltissimi tentativi la porta si aprì e Caleb, dopo essere messaggiato la spalla dolorante, corse dentro e salì le scale dirigendosi verso la camera di Jude, la quale era già aperta, un sollievo per l’intero suo corpo. Entrò e lo trovò tremante sotto il tavolo non era in lui in quel momento e Caleb faceva fatica a crederci, si gliene aveva parlato però non aveva mai sperimentato con i suoi occhi l’effetto che i rumori forti producevano sul suo ex.
“Jude!” gridò in modo da attirare la sua attenzione. Lui lo guardò con i suoi occhi rossi e disse.
“Caleb che ci fai…” ma venne interrotto da un altro fortissimo tuono che lo fece tremare ancora di più. Il numero otto quindi si precipitò subito da lui surrussandogli.
“Per una volta fidati di me.” Lo fece spostare da sotto il tavolo e lo avvolse in una coperta tenendolo stretto a se, poi prese il suo lettore MP3 e gli fece ascoltare la sua buona musica metal.
“So che questo genere non ti piace ma resisti, non durerà ancora a lungo”
“Grazie Caleb” Sussurrò Jude e lui senza farsi vedere sorrise. Il temporale durò un’altra buona mezzora e finalmente la pioggia cessò e tuttò torno come se non fosse successo niente. Jude finalmente si era calmato e Caleb lo liberò dalla tortura della musica e a quella coperta che ormai non servivano più.
“Bene a questo punto posso andare via. Ciao”
“Aspetta un attimo Caleb. Perché sei venuto?”
“Non si usa più ringraziare? E comunque l’ho fatto per la squadra, di te lo sai non mi importa più niente.”
“Non ho voglia di discutere con te, ma lo sai meglio di me che non pensi davvero quello che mi hai detto.”
“Non ti sopporto più Jude, sono stanco delle tue continue provocazioni e il fatto che mi hai tradito con David è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.”
“Hai frainteso tutto, David mi stava abbracciando solo perché gli ho detto che ho litigato con te.” Caleb rimase sorpreso e si rese conto di aver preso un grosso granchio.
“Adesso però mi rendo conto di aver sbagliato a insultarti e prenderti in giro, ti voglio ancora bene perciò vorrei che almeno rimanessimo ancora amici.”
Jude quindi tese la mano verso il compagno di squadra, il quale però invece di tendergli la mano lo attirò a se abbracciandolo. Rimasero abbracciati e in silenzio a lungo, e in quel silenzio ognuno poteva percepire chiaramente le sensazioni e i sentimenti dell’altro, non servivano parole per esprimere quello che in questo momento stava succedendo tra i due. Una semplice pioggia era riuscita a restaurare quell’armonia che un semplice equivoco aveva strappato via. Si guardarono negli occhi, il fuoco e il ghiaccio si incontrarono nuovamente e quella sera Caleb non uscì dalla stanza di Jude.






Angolo Autrice: Ecco qua ci siamo dopo la lunga attesa di una settimana ecco a voi l'ultimo capitolo. Spero proprio che sia di vostro gradimento. Per la fine ringrazio ancora una volta Yami-chan che mi ha aiutata. Se non ci fosse quella ragazza bisognerebbe inventrarla, davvero <3. Spero proprio che non sia uscita una emerita schifezza, perchè ho paura di aver combinato un disastro, ma i vostri commenti parleranno da soli. Per ora vi lascio. Buona lettura ^*
   
 
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