Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: LaMicheCoria    22/04/2012    1 recensioni
[Una Raccolta di Drabble, Flash Fic e One Shot legate alle canzoni contenute nel primo Disco-Raccolta dei Beatles, dal 1962 al 1966.]
[Pairing Shonen-Ai, Het e presenza di personaggi in versione Nyo!]
Love, love me do / You know I love you, / I’ll always be true, / So please, love me do.
[01. SpAus - Love Me Do] [02. GerIta - Please Please Me] [03. FrUk - From Me To You] [04. HREXChibitalia - She Loves You]
[05. SpaMano - I Want To Hold Your Hand] [06. PruAus - All My Loving] [07. AusLiech - Can't Buy Me Love] [08. SuFin - A Hard Days' Night]
[09. FranciaxMadre Egitto - And I Love Her] [10. SeborgaxNyo!Svezia - Eight Days A Week] [11. FrancisxJeanne - I Feel Fine]
[12. Antica RomaxMadre Egitto - Ticket to Ride] [13. RusAme - Yesterday]
[13 Capitoli] [CONCLUSA]
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing, Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
fmty10

Disclaimer: I personaggi di Hetalia: Axis Powers non mi appartengono,
ma sono di proprietà di Hidekaz Himaruya ©
Se così non fosse, io che me starei qui a fare?
Non mi appartengono nemmeno le canzoni dei Beatles
Che vanno a chi detiene ancora oggi i loro
Copyright ©
Se fosse il contrario, me ne andrei nel cielo con Lucy e i diamanti
Su un sottomarino giallo.

 

 

 

 

 

Alla Jo-san ~

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.: Eight Days A Week :.

 

Micronazione voleva dire due cose: essere abbastanza testardo da andare contro le grandi Potenze del proprio territorio e non essere mai abbastanza.
Mai abbastanza forte per valere la propria opinione, mai abbastanza grande per dimostrare di non essere più un bambino, mai abbastanza qualcosa per avere l’Indipendenza.
Che, poi, i fortunati che riuscivano a staccarsi dalla “Madrepatria” in modo ufficiale c’erano eccome: Wy e Molossia, ad esempio.
Loro avevano ottenuto ciò che Sealand e Seborga erano anni che cercavano di strappare, con le unghie e coi denti; soprattutto per Giorgio, il vedersi messo da parte da Feliciano e Romano, relegato in seconda fila mentre loro due concedevano l’Indipendenza ad un piccolo comune dell’Abruzzo, era stato un colpo allo stomaco mica da niente.
E quando poi Kristina era entrato nella sua vita -con la dolcezza del vento che canta tra gli alberi del Nord, bianca come la spuma ghiacciata dei mari lontani grigi di nebbia e calda di bracieri antichi, di danze e suoni di popoli silenti- il timore di non essere abbastanza nemmeno per lei -lei che era una Nazione riconosciuta, la grande e potente Svezia- si era fatto sentire con lo stesso fragore dell’onda che si schianta sugli scogli. L’aveva guardata negli occhi e lo stomaco si era torto: si era sentito così piccolo al suo confronto, e non solo per una questione di altezza.
Voleva, doveva dimostrarle quanto amore ci fosse nel proprio cuore, quel cuore così piccolo di Micronazione, farle capire che anche uno sputo di terra di trecentododici abitanti poteva provare gli stessi sentimenti della patria dello Stilnovo, e con la stessa disperata intensità.
Le aveva regalato un tulipano rosso –perché temeva di non avere abbastanza parole per dirle “Ti amo”-, le aveva cantato una serenata sotto la finestra –perché temeva di non avere abbastanza voce per dirle “Ti amo”-, le aveva regalato una profusione di mimosa dorata -perché temeva di non avere abbastanza fiori per dirle “Ti amo”-
Kristina gli aveva sfiorato le ciglia col tulipano, prima di baciarlo.
Kristina lo aveva abbracciato da dietro, prima di stringergli le mani che imbracciavano la chitarra.
Kristina si era stretta la mimosa al petto, prima di regalargli quel suo splendido sorriso che sapeva di cielo azzurro e legno intagliato.
Svezia l’aveva baciato, aveva cantato con lui, intrecciato parole di lingue diverse unite da un unico suono, aveva sorriso, gli aveva regalato più parole di quanto avesse mai fatto con qualsiasi altra Nazione.
Ed erano bastati quei pochi gesti -le dita di lei che gli sistemavano una ciocca di capelli dietro l’orecchio, il lieve sfiorarsi delle labbra, il tocco appena accennato sul volto, sulle guance, sulle spalle..- perché Giorgio si lasciasse alle spalle ogni timore.
Lo sapeva, eh, che sette giorni non sarebbero stati mai abbastanza per dimostrarle il proprio amore.
Ma, belin, che gli importava? Era una Micronazione, in fondo!

 

La sua, di settimana, aveva come minimo otto giorni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

{ Hold me, love me, hold me, love me
I ain't got nothing but love, babe
Eight days a week }

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note di Fine Capitolo

Nyo!SveziaxSeborga! *Sviene* Oh, cioè, tipo. Voi vi chiederete: ma che caspio di Pairing è? E’ TANTO AMMMMMMORE! Eh! EH! Ma perché certe cose succedono solo grazie alla Jo-san, che muove quella splendida pg di Nyo!Svezia, alias Kristina.
Quindi, a chi altri potevo dedicare questo capitolo, se non a lei? E NON VEDO L’ORA CHE SIA IL 5 MAGGIO PER IL FUMETTOPOLI! ASDFGHJKL!!
Ehm!

Ringrazio: Marguerite e Jo-san per aver recensito il precedente capitolo!
Alla prossima!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: LaMicheCoria