Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: NikOttina    22/04/2012    2 recensioni
La scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts ha organizzato una gita in montagna per le classi del 5° anno a cui aderiscono le Case Grifondoro e Serpeverde assieme ai docenti McGranitt e Lumacorno.
Un'altra avventura (a più capitoli) dei Malandrini, questa volta fuori dalla scuola ed in un posto che non conoscono. Cosa accadrà?
___
Dal sesto capitolo:
“Ramoso, guarda vicino a chi è seduta la tua Evans!” bisbigliò Peter nell’orecchio di James.
Quest’ultimo cercò la macchia rossa dei capelli di Lily –non fu troppo difficile da individuare, in effetti- e distorse il naso con disgusto. Vicino alla sua graziosa dama, James vide Severus, la cortina di capelli unti che gli celava gli occhi. Stava parlando con Lily su un argomento apparentemente divertente, tant’è che la ragazza si portò una mano davanti alla bocca ridente. La risata fu sommersa dalle voci di alcuni ragazzi di Serpeverde.
Il cervello di James andava in panne, quando Lily rideva così. Ma la rabbia gli montò addosso quando si rese conto che non era lui che la stava facendo ridere, bensì Mocciosus.
Remus, accortosi della mandibola contratta dell’amico, lo distrasse con un argomento a caso sul Quidditch.
L’animo di James si calmò per tutta la sera, ma ogni tanto partivano dei piselli vaganti dal cucchiaio di Ramoso, casualmente diretti verso l’occhio, il piatto od i capelli di Severus.
Sirius e Peter ridevano per questo; Remus un po’ meno.
Sirius rise ancora di meno quando una certa Serpeverde, passata davanti al loro tavolo diretta alle scale che l’avrebbero portata in camera, vide Remus e lo salutò con un sorriso sicuro.

___
*Nick
Genere: Avventura, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: I, Malandrini, Nuovo, personaggio, Serpeverde | Coppie: Remus/Sirius
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Disclaimers: Bisogna farlo in tutti i capitoli? Tanto la gente lo sa che i personaggi non sono miei ma della Rowling. Mi si stringe il cuore ogni volta, a doverlo scrivere.
Ringraziamenti: Vorrei ringraziare calorosamente DracoLikesHamsters e TINAX86 per aver recensito il primo capitolo. Siete state davvero gentilissime! Spero che vi possa piacere anche questo.



“Dividetevi in categorie in base al vostro grado di preparazione: gli esperti, coloro di livello avanzato, si radunino qui alla mia destra; gli intermedi, coloro che sanno usare bene lo spazzaneve e che conoscono le nozioni base, si mettano qui davanti a me; i principianti, invece, si mettano alla mia sinistra.
  “Vi prego di non imbrogliare sul vostro grado di preparazione perché da ogni gruppo si pretendono obiettivi diversi. Separatevi, dunque.”
Vi fu un gran trambusto, gente che cambiava continuamente gruppo poiché indeciso sulla sua vera abilità nello sciare.
James, Peter, Remus e Sirius si salutarono e si separarono: il primo si trascinò con le racchette fino al gruppo degli esperti, Sirius raggiunse gli intermedi. Remus e Peter si incamminarono nella direzione opposta rispetto a James, lasciando una striscia nella neve laddove facevano strisciare gli sci.
I principianti erano davvero tanti, per cui i ragazzi vennero divisi in 3 gruppi. Anche Peter e Remus furono separati, con loro grande dispiacere: erano piuttosto imbranati entrambi in qualsiasi genere di sport, ma se fossero rimasti uniti forse si sarebbero potuti aiutare a vicenda.
Invece si trovarono in due gruppi diversi, che Fato crudele!
Peter sbuffò deluso, salutò l’amico con un sorriso e si trascinò nella folla di ragazzini denominati “C-2”.
Tutti coloro che non lo avevano ancora fatto provarono a mettersi gli sci facendo incastrare lo scarpone sul pattino, ma Remus ebbe qualche difficoltà. Non ci riusciva, non ci riusciva proprio! Tirava delle gran tallonate, ma nulla. Sollevò il viso, spaurito, e notò che una Serpeverde lo stava guardando ridendo e scuotendo il capo, tant’è che le punte dei suoi neri capelli brizzolati, che spuntavano da sotto il casco, oscillavano assieme alla testa. Lei aveva già indossato gli sci e aspettava che l’istruttore cominciasse a spiegare.
Vedendo che Remus aveva seri problemi a ficcare gli scarponi nel posto giusto, gli si avvicinò con una certa malagrazia, trascinandosi con le racchette.
Remus la guardò, perso, confuso, mentre la ragazza gli sistemava il pattino.
“Devi tirare giù queste leve, vedi? Così sollevi il retro del pattino dal suolo. Poi metti prima la punta dello scarpone, dopo tiri una tallonata, facendo in modo di premere quel pedalino, che fa tornare orizzontali le leve. Certo che voi Grifondoro siete proprio orgogliosi, eh, per chiedere un fottuto aiuto? Dai, sbatti quel cazzo di tallone contro lo sci, qual è il tuo problema?!”
Non sembrava una ragazza cattiva, semplicemente era rude.
Finalmente Remus, nel pieno dell'imbarazzo, riuscì ad incastrare lo scarpone e si cimentò nell’impresa con l’altra gamba, dopo aver cortesemente ringraziato la ragazza. Questa alzò un sopracciglio e se ne andò.
Quando tutti i ragazzi si furono sistemati –Peter ci aveva impiegato meno tempo rispetto a Remus- la professoressa McGranitt attirò l’attenzione dei suoi studenti.
“Vorrei ricordarvi il luogo in cui siamo e le persone con cui abbiamo a che fare. Non fate nessuna sciocchezza, siamo intesi?”
“Certo, come se ci mettessimo a lanciar fatture Orcovolanti a destra e a manca…” borbottò Sirius tra sé e sé. Alcune ragazze del suo gruppo lo sentirono e cominciarono a ridacchiare.
Sirius si ritenne soddisfatto della reazione ottenuta e sorrise di sbieco.
Da lontano, Remus fissò il sorriso di quel suo amico, sospirando.
“Perfetto, vi lascio alle spiegazioni, dunque. Ricordatevi: l’orario per il pranzo è l’1.30. Fatevi trovare qui nel piazzale, dove avrete lasciato gli sci e le racchette. A dopo.”
Detto questo, la McGranitt si avviò assieme a Lumacorno giù per la pista blu.
Remus fissò le due macchie fosforescenti che si allontanavano, finché esse non scomparvero.
A distrarre i pensieri di Remus fu l’arrivo degli altri istruttori; ognuno si posizionò di fronte ad un gruppo, presentandosi e chiedendo i nomi a ciascun ragazzo.
Cominciarono subito gli esercizi: gli avanzati e gli intermedi si andarono a scaldare sulle piste, mentre i principianti imparavano le nozioni base.
Remus era molto attento, ma si faceva scivolare addosso il tempo in un battito di ciglia. Un attimo prima stava cercando di scalare un cumuletto di neve mettendo gli sci orizzontalmente, mentre un attimo dopo si trovava sul rullo che portava alla pista più facile, da cui sarebbero scesi a spazzaneve. Le curve le avrebbero imparate il giorno successivo.
Qualcuno poteva almeno avvisarmi del riverbero del Sole!, pensò Remus assottigliando gli occhi al minimo indispensabile. Non aveva trovato nemmeno un paio di occhiali da sci, nessuno disposto a prestarglieli.  Torse un poco il busto per rimanere dietro alla ragazza che lo aveva aiutato con l’incastro degli scarponi. Entrambi stavano imparando bene e l’istruttore sembrava soddisfatto del gruppo che gli era stato affidato.
La luce diveniva sempre più forte man mano che la giornata avanzava, il riflesso più accecante. Un forte mal di testa si impadronì del cervello del ragazzo.
Remus cercava di non farci caso, sbatteva le palpebre per eliminare le stelline che gli si presentavano danzanti davanti gli occhi.
Ad un tratto la sua visuale divenne interamente bianca.
Remus cadde e svenne.


Note dell'Autrice:
Chiamarmi autrice mi sembra un po' esagerato, eh! 
Dunque, chiarimenti... Se vi siete accorti che il luogo che sto descrivendo è la stazione sciistica di Sestola, be', bravi. Altrimenti non importa. ù_ù 
Tutti i sintomi di Remus presentati in questo capitolo sono accaduti anche a me quando sono andata a sciare con la scuola. Però io non sono svenuta. Grazie al cielo! 
Ah, ecco! La SerpeVerde! Non è nessun personaggio preciso, però volevo inserire un personaggio femminile strafottente che si imbatteva nella mite natura di Remus. Forse non dovrei giocargli questi brutti scherzi, povero caro... 
Riguardo a Peter, invece... Finchè è a scuola, non mi sento di poterlo giudicare negativamente. Certo, era un po' uno sfigatello, però chiunque può non avere la fortuna di nascere James. Quindi non mi accanirò contro questo viscido traditore, solo perché ogni essere umano ha delle incertezze e ha paura. 
Un'altra cosa: mi dispiace aver chiamato "C-2" il gruppo. Non avevo proprio in mente come chiamarlo altrimenti, però. E dato che C-2 mi fa pensare al DELE e alla Matematica, potrei anche lasciarlo così. Stavo per incappare in un nome tipo "marmottina" o "scoiattoli", ma ho lasciato perdere.
Penultima cosa: mi dispiace. Okay? E' più forte di me! Comincio ogni maledetta Fan Fiction con una frase diretta, un discorso. Quelle maledette virgolette! Cercherò di rimediare.
Ultima cosa, vi ringrazio di aver letto fino a qui. Mi sto divertendo a scrivere questa storia, e spero che voi vi stiate divertendo nel leggerla.
Grazie, grazie, grazie!
*Nick

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
(© elyxyz)

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: NikOttina