Non era colpa di Sakura!
In quel momento Li Shaoran si trovava nel suo letto. Non stava dormendo, si limitava a fissare il soffitto, su cui apparivano le immagini dei fatti avvenuti pochi minuti fa.
“- Non mi
importa se non vieni, tanto se ci sei o no non mi fa
differenza…perché NON CONTI NULLA PER ME!-“ era
questo che le aveva detto Sakura: la ragazza che aveva amato con tutto se
stesso, che aveva aiutato a catturare le carte, la ragazza a cui aveva
dichiarato il suo amore…
Ci era
rimasto male. Non si era mai aspettato quelle parole da lei. Eppure era una
ragazza così gentile, buona, sempre disponibile ad aiutare gli altri. Non “era”,
“è”. Ma allora qual era il motivo di quelle
parole?
In quel
momento avvertiva delle presenze negative in città, ma non si sarebbe mosso da
lì: pensava che Sakura fosse là fuori, a catturare a carte, combattere il male…
Vederla gli avrebbe solo fatto male. Ma lui non poteva sapere che la ragazza era
svenuta, sotto la pioggia che aveva iniziato a cadere da poco. Dopo il fatto,
lei era svenuta, ma nessuno lo sapeva. Nessuno sarebbe andato da
lei.
Tomoyo si
era catapultata a casa. Aveva chiuso a chiave la porta della sua stanza: non
voleva vedere nessuno. Pianse per qualche minuto sul letto, ma poi si riscosse.
Non era da lei piangere, non in quel modo. Dove rimanere lucida e capire cos’era
successo. Si risciacquò la faccia e si sedette alla scrivania. Fece scorrere
nella mente le immagini di ciò che era accaduto prima. No. Quella non era
Sakura. Ipotizzò che qualcuno aveva preso il controllo della ragazza. “O
qualcosa…” In quel momento la verità le fu imposta talmente forte, che non potè
non vederla.
Prese in
mano il telefono e chiamò Li.
-Pronto?-
-Li!
Dobbiamo fare in fretta. Rispondi alle mie domande e non chiedere
niente-
-…Ok… ma
che…?-
-Ti ho
detto niente domande! Allora, può darsi che esista una carta della discordia…
della bugia… insomma qualcosa che faccia litigare le
persone?-
-Cioè vuoi
dire che…?-
-Rispondimi
soltanto!-
-Beh, credo di sì… mia madre mi aveva raccontato una volta una profezia… ma non mi ricordo di cosa parlava…-
-Parlava di carte?-
-Si, ma prima c’è un pezzo che non ricordo… era qualcosa che riguardava i Card Captor…-
-“Quando i due Card Captor si
incontreranno, fra loro sarà odio, lei cercherà amicizia e lui si innamorerà. E
quando verrà il momento i due saranno destinati a rimanere
insieme.
Fra loro sarà amore, lei non lo capirà
subito, e a lui mancherà il coraggio di dichiararsi. Solo grazie a delle
difficoltà capiranno i loro sentimenti.
Quando calerà la 48° luna piena dal
loro primo incontro, se non si saranno dichiarati
entrambi
i loro sentimenti d’amore verranno
cancellati, per sempre.” Era una roba del genere?-
-Si! Ma tu come fai a
saperlo?-
-E’ una storia lunga… ora continua la
profezia e poi ti spiegherò-
-Allora, era: “Quando anche lei capirà,
sarà il turno della liberazione di the discord, sigillata nel cuore di tutta la
gente. Se riusciranno a sconfiggerla, muterà il suo aspetto, diventerà ogni
sentimento esistente sulla terra.” Poi com’era?… Ah sì! “Quando calerà la 48°
luna piena dal loro incontro, si dichiareranno, e vivranno liberi. Se non si
dichiareranno tutto verrà cancellato.” E questo cosa centrerebbe con
noi?-
-Possibile che tu non l’abbia capito?
Ma scusa un attimo, tu sapevi la profezia: perché non ci hai mai detto
niente?-
-Non ci credo
io!-
-Beh, sarai felice di sapere che è
tutto vero, me lo ha detto Eriol- la ragazza si pentì all’istante. Glielo aveva
detto. Eppure Eriol era stato chiaro.
-Eriol? Te lo ha detto lui? Perché non
ce lo hai detto prima?-
-Mi aveva detto di non
dirvelo-
-Lasciamo stare… piuttosto, secondo te
cosa sarebbe successo?-
-Sakura è stata posseduta, o una cosa
del genere, da the discord. E’ per quello che ci ha parlato in quel modo…
dobbiamo andare ad aiutarla-
-Io non
vado!-
-Ma potrebbe essere in pericolo. E se
la carta fosse aggressiva?-
-Ma io…-
-Ha offeso anche me, ma non era colpa
sua, devi capirlo…-
-Sento una presenza forte in
città-
-Lo sospettavo, la carta deve aver
abbandonato il corpo di Sakura…-
-Come facciamo a trovarla? Telefoniamo
a casa sua?-
-Si, ma fallo
tu-
-Perché io?-
-Perché Sakura aveva detto che veniva a
casa mia. Se Tuoya ti dirà che è da me, vuol dire che è ancora in
giro-
-Ah! Ok! Allora vieni a casa
mia?-
-Si, io arrivo, ma tu nel frattempo
telefona a Tuoya!-
-Ok! A
presto-
Il ragazzo cinese abbassò la cornetta e
compose il numero di casa Kinomoto.
-Pronto?-
-Tuoya! Devo parlare con Sakura… è
lì?-
-Cosa devi
dirle?-
-Ti prego, dimmi se è lì e posso
parlarle…-
-Non è qui. Se non sbaglio ha detto che
andava da Tomoyo-
-Grazie!-
-Non farla arrabbiare di nuovo o farai
i conti con me…-
Li interruppe la comunicazione. Si
sedette sul divano, per aspettare Tomoyo. Non riusciva a stare fermo. L’idea che
Sakura era là fuori, sotto la piaggia, lo faceva stare in
pensiero.
Improvvisamente suonò il campanello. Il
cinese aprì la porta ritrovandosi davanti a Tomoyo.
-Possiamo
andare!-
-Dove
andiamo?-
-Io direi di cominciare dall’ultimo
posto in cui l’abbiamo vista-
-Ok-
I due ragazzi si incamminarono per
strada. Li stava allerta, non voleva esser colpito da the discord senza saperlo.
Tomoyo, invece, guardava a destra e sinistra, nella speranza di veder
Sakura.
-Eccola!- urlò la
bruna.
Davanti a loro, per terra, c’era una
figura, probabilmente svenuta.
Shaoran corse verso la ragazza a terra.
La sollevò, tenendola fra le sue braccia.
-Sakura! Sakura, rispondimi!- scosse la
ragazza, ma ella non diede segno di vita –Sakura! Ti prego, non dirmi che sei
morta!-
-Non dire cavolate Li! Non vedi che
respira?-
-Sakura!-
-Non serve a niente chiamarla,
portiamola a casa mia, così si riprende-
-La mia è più
vicina…-
-Ok, portiamola da
te-
Il cinese sollevò Sakura. La guardò in
viso e vide che era pallida. Si preoccupò subito.
Tomoyo gli mise una mano sulla spalla e
lo incitò a camminare.
Per tutta la strada nessuno proferì
parola. La mancanza dell’allegria di Sakura si faceva sentire chiara e
netta.
Tomoyo corse in avanti e aprì la porta
di casa Li. Il ragazzo cinese entrò e posò la ragazza svenuta sul
divano.
-Vado a prenderle qualcosa da mangiare,
in caso si svegli- disse la bruna.
-E io che
faccio?-
-Cercale dei vestiti, quelli sono
bagnati…-
-Ma non ho vestiti per lei! Io sono un
ragazzo!-
-Meiling non aveva lasciato niente
qui?-
-Non credo… vado a
vedere!-
-No, vado io… qual è la sua
camera?-
-La prima a
sinistra-
Tomoyo si allontanò e Shaoran rimase
solo con Sakura. La SUA Sakura. Quel pensiero lo fece arrossire. Ma cosa andava
a pensare? E in un momento come quello poi!
-Shaoran!- la ragazza castana si alzò di scatto dal divano. Lo aveva appena sognato che moriva. E nella paura lo aveva chiamato.
-Sakura!-
La ragazza arrossì violentemente in
viso. Il suo primo pensiero, quando si era svegliata, era andato a lui. Voleva
chiedergli scusa, per come si era comportata, spiegargli che non era in
lei…
-Shaoran! Scusa per
prima…-
-Non fa niente Sakura…- la abbracciò
felice di vedere che stava bene.
La ragazza arrossì ulteriormente.
Inizialmente si lasciò cullare da quel caldo abbraccio. Le sembrava di essere
assieme a quel ragazzo da molto tempo… quando si accorse di quello che era
successo, si scostò da lui e iniziò a sbraitare: -COME TI PERMETTI? MA SEI
MATTO?-
Li, preso alla sprovvista, mormorò un
semplice: -Scusa…-
-Ah! La bella addormentata si è
svegliata!-
-Tomoyo!-
-Tieni, ti ho portato dei vestiti. Ti
conviene cambiarti, sei bagnata fradicia-
-Grazie- prese i vestiti dalle mani
della migliore amica e corse in bagno a cambiarsi.
Sakura si guardò allo specchio. Le
sembrava che il vestito fosse un po’ troppo provocatorio, soprattutto nei
confronti di Li.
-Tomoyo! Potresti venire qui un
attimo?-
-Arrivo!- la ragazza bruna spalancò la
porta del bagno –cos’hai?-
-Lo hai fatto apposta,
vero?-
-Cosa?-
-Il vestito-
-Forse-
-Non ce né un
altro?-
-No, quello è
l’unico-
-Ma… insomma guardami! Sono
ridicola…-
Tomoyo squadrò l’amica da capo a fondo
–Secondo me stai bene-
Il vestito aveva una scollatura molto
amplia. La gonna, che le arrivava sopra il ginocchio, aveva una spaccatura che
le arrivava all’attaccatura della coscia.
-Bene? Tu sai che piaccio a
Li?-
-Si…-
-Dimmi un po’. Vuoi che mi salti
addosso?- quando terminò la frase, pensò che forse non era una cosa brutta.
Probabilmente… Basta! Basta pensare queste cose! Arrossì e rivolse il suo
sguardo all’amica sorridente.
-Beh, se ti salta addosso realizzerò un
fantastico filmato!-
-Posso
entrare?-
-NO!!!- rispose Sakura al povero
ragazzo che, fuori dalla porta, le stava aspettando.
-Ok, se mi cercate sono in
cucina…-
-Dai Sakura,
usciamo-
-Ho
vergogna…-
-Di chi? Di Li? Ma
dai! Non ti salterà addosso, è un ragazzo
educato...-
-Ok, mi hai
convinta…-
Tomoyo tirò l’amica per il braccio fino
alla cucina. Li, che stava mangiando una fetta biscottata, quando vive Sakura,
rimase a bocca aperta. La fetta biscottata cadde a terra, ma non ci fece
caso.
-Sakura… sei…
bellissima!-
La ragazza sembrò esplodere dalla
timidezza e il rossore, che le regnava sovrano in
viso.
-Ehm… io…
grazie…-
Una sensazione comune attraversò i due
cattura carte.
-Una carta…-
-Non voglio andare Shaoran… ho
paura-
-Ti proteggerò io, non possiamo
lasciare the discord in circolazione-
-The discord? Come fai a sapere che è
quella la carta?-
-La carta è la stessa che prima ti ha
posseduta e ti ha fatto dire… beh, quelle cose-
-Ah, andiamo. Non c’è tempo da
perdere-
Sakura corse alla porta e si catapultò
fuori. Tomoyo prese da parte il cinese.
-Non devi dirle
niente-
-Di cosa?-
-Della profezia,
dico-
-Perché?-
-Eriol mi ha detto che se vi
confesserete per paura di dimenticare non funzionerà!-
-Ma quanto manca
ancora?-
-Fammi pensare… da quando vi siete
conosciuti… se non sbaglio mancano ancora circa dieci
mesi-
-Ma c’è ancora molto tempo per… si
insomma, hai capito-
-Conoscendovi, niente è dato per
scontato-
-Spiritosa!-
-Guarda che non scherzo! Tu ci hai
messo un anno prima di confessarti. E, visto che la conosci anche tu, lo sai che
Sakura è lenta a capire tutto-
-Vi volete muovere voi
due?-
-Arriviamo!- i tre ragazzi si allontanarono, sulla strada stranamente vuota.
La porta dell'appartamento di Li si chiuse con un colpo di vento.
-Andate pure cattura-carte... io sono in ogni posto di questa terra... non potete trovarmi, e non potete sfuggirmi...-