Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Camotato    24/04/2012    2 recensioni
-Ti propongo una sorta di gioco.-
-Ti ascolto.- disse Elle, guardandolo con aria di sfida: di certo non si sarebbe tirata indietro.-Ma ti avverto: a giocare con il fuoco ci si scotta.-
-Bene: vedo che hai già capito cosa ti aspetta allora.-
-Avanti, parla Sirius Black: sto invecchiando.-
-Usciamo insieme, ridiamo e scherziamo…- disse Sirius, lasciando la frase un po’ in sospeso.
-E poi?- continuò Elle, impaziente.
-E poi niente…il primo che s’innamora, perde.-
~ Ultimo anno. Ultima occasione.
Sirius Black, il classico bello e dannato.
Elle Poison, la classica dannatamente bella.
Superficialmente molto simili ma profondamente diversi.
Ma infondo, la più eccitante delle attrazioni non è forse esercitata da due opposti che apparentemente non si incontreranno mai?
Genere: Commedia, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~Game over







Sirius Black. Un nome,una garanzia.
Era questo quello che pensavano tutte le studentesse della scuola di magia e di stregoneria di Hogwarts ogni volta che lo vedevano arrivare: carnagione pallida ,occhi impassibili e metallici,capelli neri,fisico perfettamente bilanciato e un carattere difficile da domare, un pò come il fuoco.
Tutte ci avevano giocato, e ognuna di loro si era scottata: chi più, chi meno aveva ricevuto la sua grande delusione ad opera di quel ragazzo, bello e dannato.
Mentre il treno sfrecciava sui binari tra le distese verdeggianti della campagna inglese, Remus Lupin e James Potter stavano leggendo in assoluta tranquillità un paio di riviste,quando all’improvviso,la porta scorrevole si aprì e si udì un vociare emozionato di ragazze accompagnato da Sirius Black,tutto scombussolato,quasi come se un uragano l’avesse travolto.
Appena entrato,chiuse la porta e sospirò.
-Quelle del quinto?-chiese James,indifferente,mentre sfogliava una pagina della rivista: quante volte era uscito anche lui incolume da quell’assalto di assatanate?
Lui e Sirius in quei sei anni di scuola avevano fatto una vera e propria strage: e l’ultimo anno sarebbe stato ancora più clamoroso.
L’obbiettivo era lasciare il segno.
-Nah..-disse Srius,ridacchiando e sedendosi sul sedile di fronte a lui,accanto a Remus.- Sesto,Ramoso.- James sorrise al suo migliore amico: Sirius indossava la camicia della divisa a maniche lunghe,che erano rimboccate al gomito,una cravatta allentata e aveva i capelli neri e lisci scombussolati,che ricadevano sugli occhi grigi incastonato in un viso dai lineamenti taglienti ed affascinanti. Le labbra perfette,tese in un sorriso complice verso il leader dei malandrini, che per lui era come un fratello.
-A quando la prossima luna piena?-chiese esaltato James,passandosi una mano tra i capelli arruffati corvini,che le ragazze veneravano,e sistemandosi gli occhiali,dietro le cui lenti si celavano gli occhi color nocciola tanto intensi da far sospirare qualunque donna.
-Tre giorni.-disse sofferente Remus,guardando sconsolato nel vuoto,e non riuscendo a capire cosa ci trovassero di tanto divertente.
-Perfetto.-esultò Sirius,con lo sguardo metallico acceso dall’entusiasmo.
-Hai già notato qualche bella ragazza quest’anno,Srius?-chiese James,buttando la rivista,che ormai aveva perso tutto il suo antico interesse,sul sedile,e guardava l’amico con curiosità crescente. Felpato fece spallucce, tentando di fare l’indifferente: la risposta per lui era ovvia ma era meglio tenerla per sé, sapeva che se James l’avesse saputo sarebbe diventato furioso. Dopotutto, era lui quello che aveva aiutato Sirius con la sua prima grande delusione d’amore. Già, a dispetto di quello che tutti pensavano anche lui si era ritrovato con il cuore polverizzato; e come tutte le ferite ne portava ancora i segni: ma erano guarite o bruciavano ancora? Aveva davvero passato quella sua cotta epica che l’aveva portato al delirio?
Non lo sapeva nemmeno lui. Ma non poteva ammetterlo davanti a loro, nemmeno davanti a James: dimostrarsi debole e fragile era una cosa che non avrebbe tollerato ancora.
Così optò per una risposta classica da Malandrino qual’era dicendo ,arrogante:
-A parte le “intoccabili” ,non c’è nessuna che mi attiri in modo particolare…Forse Glory Mallory di Corvonero.- concluse dicendo il primo nome che gli venne in mente.
Ovviamente si riferiva a Lily Evans e Elle Poison, meglio conosciute con il nomignolo che aveva usato prima per la loro particolare caratteristica di essere soggetti difficilmente abbordabili, ergo non alla portata di chiunque. James sospirò,come per dargliene atto,e disse,con gli occhi accesi da una luce quasi sinistra:
-Non so chi sia più bella….se Elle,bionda e perfetta,o Lily…che,beh…è….-non trovò un aggettivo per descriverla:per James,era evidente che fosse lei la più interessante del carismatico duo. –C’è da ammettere poi che ci danno parecchio filo da torcere: sono due casiniste nate.-
-Secondo me sono tutte e due belle…- concluse Sirius, quasi per liquidare l’argomento in fretta prendendo una rivista dietro a cui nascose l’intera faccia. Ramoso lo guardò storto:da quando riusciva ad essere così indifferente di fronte al nome “Elle”?
James si ricordava perfettamente che era stata il tormento di Sirius,l’unica ragazza che voleva avere a tutti i costi e che non era mai riuscito ad ottenere: in un certo senso era la versione di Felpato al femminile. Noncurante delle regole, amante degli scherzi e sorprendentemente superficiale nei rapporti amorosi. Ancora si ricordava quella volta che Sirius le aveva dato un bellissimo mazzo di rose rosse per San Valentino, cosa assolutamente non da lui che aveva fatto venire la pelle d’oca all’amico, e lei le aveva incenerite con un incantesimo ; o quando le disse di amarla ridendo di fronte a tutti per smorzare la tensione, cosa che fece ancora più inorridire James, e la risposta della ragazza era stata “Che cosa toccante, potrei quasi piangere di gioia; comunque aspetta e spera Black, prima o poi magari potrai baciarmi i piedi.”
Bella stronza, non c’è che dire: spietata e bellissima. Una miscela esplosiva che aveva fatto impazzire Black.

Flashback

-Elle andiamo…smettila di fare la preziosa, e prova ad uscire con me: vedrai, non te ne pentirai.-
-Premettendo il fatto che già mi sto pentendo di averti permesso di rivolgermi la parola…Eclissati, Black: preferirei uscire con un Troll piuttosto che passare una serata con te.-

1 ora dopo..

-Perché a me?! Ramoso…cos’ho che non va?! Sono bello, bello da far paura…carismatico, popolare…cos’ha quella Poison?! Eh!? La odio. Se la tira tanto ma è tutto fumo e niente arrosto, te lo dico io. La dimentico quando voglio quella. Posso avere tutte le ragazze che voglio che voglio io. A pensarci Elle non è nemmeno niente di che. –
-Giusto Felpato, così ti voglio.-

5 minuti dopo…

-James, hai visto la Evans?-
-No, perché?-
-Volevo chiederle di parlare con Elle…sai com’è, una buona parola!-

Fine flashback


Sorrise a ripensare a quel momento: l’invincibile Sirius Black letteralmente perso per una ragazza. L’aveva davvero superata? Aveva davvero rimesso insieme il suo cuore spezzato?
La curiosità stava divorando James.
Ma non importava,lo avrebbe preso d’assalto subito dopo la cena senza lasciargli via di fuga: era curioso di vedere la reazione dell’amico di fronte alla bionda .
-Io trovo che anche Addison non sia male.-proferì Remus dal nulla,piuttosto timidamente.
Sirius e James si guardarono allibiti:Addison Flitt,all’altezza della rossa e della bionda?
Scoppiarono a ridere. -Che c’è?-chiese Remus,irritato.
-Dai..! Non dirmi che ti piacciono le bambine sfigate!?-chiese Sirius,ancora scosso dai singhiozzi.
-Io la trovo solo incompresa e molto intelligente.-replicò freddo Lupin,continuando a leggere una rivista e facendo finta di niente nonostante stesse avvampando per l’imbarazzo.
-Ha proprio voglia di fare la carità Lunastorta.-Sghignazzò James,tornando anche lui alla rivista abbandonata sul sedile.
-James!-una ragazza con i capelli castani e gli occhi verdi entrò nello scompartimento,tuffandosi tra le braccia del ragazzo e baciandolo teneramente: Emma Spring,nonché ufficiale ragazza usa e getta di James Potter da circa due mesi.
Ogni volta che Sirius ci ripensava,gli veniva da ridere: possibile che quella ragazza fosse così stupida da non capire di essere solo un mediocre rimpiazzo della Evans?
Era risaputo a scuola che le coppie Potter-Evans e Black-Poison erano predestinate a stare insieme: peccato che le due ragazze ancora non lo avevano capito.
“Dovrebbero inventare un dizionario per capire le ragazze” pensò irritato Sirius, mentre guardava quella sottospecie di femmina avvinghiata all’amico. “Oh meglio, per capire quelle due arpie.”
Felpato sapeva benissimo che quello sarebbe stato l’anno decisivo: o tutto o niente.
Dovevano assolutamente ideare un piano geniale. Sirius Black otteneva sempre ciò che voleva, e James Potter non era da meno.
-Ciao.-disse infine Ramoso,dopo ben cinque minuti di apnea: Sirius aveva la nausea. Non che Emma fosse brutta,ma le stava decisamente antipatica.
-Scusate ragazzi…- mormorò la Spring,cercando di ricomporsi,rossa in viso. -Sirius!Come va?-
Da quando avevano così tanto confidenza? Il fatto che se la faceva con il suo migliore amico,non significava che per la proprietà transitiva anche loro sarebbero stati amici quanto lo era con Ramoso: lo sguardo di suppliche di James però,cancellò la risposta sarcastica e crudele che aveva preparato per quella maledetta ragazza.
Felpato sbuffò: come aveva previsto,sarebbe stato un viaggio molto lungo; era meglio andare a fare un giro in corridoio e rischiare di morire per gli assalti delle assatanate, piuttosto che rimanere un minuto in più in quello scompartimento.


Lontano dai ragazzi, quasi nella parte opposta del treno, si erano sistemate le due ragazze che prima erano stati i soggetti della discussione tra i Malandrini, nonché loro degne rivali. Lily Evans sedeva tranquilla accanto al finestrino, scrutando il paesaggio impaziente di arrivare a destinazione: odiava viaggiare in treno e tanto meno l’attesa.
Sul sedile di fronte a lei c’era la sua amica del cuore e compagna fedele di bravate: Elle Poison.
Elle era la tipica ragazza che qualsiasi soggetto di sesso maschile sognava ogni notte. Era alta,con un fisico assurdamente perfetto,capelli biondissimi e mossi,occhi celesti. Di sicuro,era molto più bella e appariscente di Lily,ma paradossalmente era anche meno “importunata” dai ragazzi rispetto all’amica: mentre la rossa aveva un carattere solare ed estroverso facendosi quasi credere alla portata di tutti, Elle era vista come la “dea irraggiungibile”,come la ragazza perfetta che nessuno avrebbe mai potuto avere. Tutta colpa del suo carattere arrogante, presentuoso e molto, molto sarcastico. Non si sarebbe mai legata sentimentalmente a un ragazzo,come Lily non avrebbe mai preso in considerazione seriamente James Potter: per Elle sarebbe stato un sintomo di debolezza amare qualcuno,l’avrebbe resa troppo fragile, mentre per Lily sarebbe stato sintomo di demenza iniziare ad uscire con un tale idiota.
-Buongiorno,ragazze.-una voce piuttosto acuta e fastidiosa entrò nello scompartimento,preannunciando l’ingresso di Addison Flitt.
Addy era forse quella delle tre meno bella,ma non per questo brutta: aveva i capelli molto scuri e liscissimi,occhi marroni e un viso dalla carnagione diafana,con qualche lentiggine chiara sparsa qua e là.
Era considerata carina,ma quando era per la scuola con Lily e Elle finiva eclissata dalla loro presenza e ciò era un gran peso per lei non sentendosi mai all’altezza.
-Ciao.-risposero in coro le due ragazze,comodamente sedute sul proprio sedile.
-Allora,news o notizie interessanti?-chiese Addison,prendendo posto vicino a Lily:non riusciva più a sopportare Elle,nemmeno a 100 km di distanza: quel suo carattere superiore e quel suo fare pungente l’avevano ferita troppe volte.
L’invidia, brutta bestia.
-Nessuna: esco sempre con Marcus , a casa tutto okay…bla bla bla solita solfa. Voi?-si rivolse soprattutto ad Addy,dato che la bionda sembrava piuttosto assente: era dall’inizio del viaggio che non aveva proferito parola. Non che Elle fosse una persona molto loquace, ma non le era mai capitato di vederla così persa in chissà quali pensieri: non aveva nemmeno proposto qualche scherzo o elencato qualche regola che non avevano ancora infranto.
“Strano” pensò la Rossa.
-Niente. A ragazzi è sempre tutto piatto. Uffa,è l’ultimo anno! E non ho ancora avuto uno straccio di storia seria con qualcuno…-disse sconsolata,mentre Lily cercava di consolarla con qualche pacca sulla schiena: il problema di Addison era che i suoi modi di fare assomigliavano a quelli di una ragazzina del primo anno e di conseguenza, era molto appiccicosa con i ragazzi.
-Ma sapete chi è diventato davvero bellissimo?-gli occhi della mora luccicarono all’improvviso per l’emozione.
-Chi?-risposero,in coro le altre due: anche Elle si era destata; in realtà non stava davvero leggendo il libro, era ferma a pagina 15 da quando il treno era partito; voleva solo una scusa per rimanere in silenzio e poter riflettere con calma su una questione che le stava molto a cuore...
-Okay. So che non avrei dovuto guardarlo perché si sa benissimo com’è fatto,ma è così…così…wow,che non ho potuto farne a meno.-dopo una piccola attesa,in cui le ragazze guardarono Addy con curiosità crescente,disse: -Sirius Black.-
- Sì concordo.-disse Lily,annuendo con aria pensierosa.-E’ davvero un bel ragazzo,non c’è che dire,ma è un amico di Potter: stessa razza.-Aggiunse,sprezzante,come per cancellare la possibile intenzione di Addison di andare con lui. -Tu cosa ne pensi Elle? Non era innamorato di te?-chiese la rossa con una risatina: chi non era innamorata di Elle?
-Un ragazzo come tanti, niente di speciale.-disse,continuando poi a “leggere” il suo libro: nei suoi occhi cristallini,una luce indecifrabile. –Pensa di essere Dio in terra ma eih, gli abbiamo dato filo da torcere mille volte.-
-Ragazze,è sempre un piacere vedervi.-adesso,non mancava proprio nessuno all’appello: Marcus e David fecero il loro ingresso nello scompartimento,andandosi a posizionare vicino alle ragazze; il primo,si sedette a fianco a Lily,che gli lasciò un tenero bacio sulle labbra a mo di saluto,e il secondo a fianco ad Elle,che gli rivolse un debole ed indifferente, alzando senza farsi notare gli occhi al cielo:
-Ciao,Dev.-
Il ragazzo rimase evidentemente deluso dall’atteggiamento della bionda: erano usciti una o due volte l’anno scorso, ma quella ragazza era indecifrabile. Ogni volta che Dev pensava di averla conquistata, di aver fatto un passo avanti lei ne faceva quattro indietro. “Cos’ho che non va?” pensò, scoraggiato.
David era bello,non come Sirius o Marcus,ma si avvicinava molto: aveva i capelli castani e gli occhi verde scuro,con un fisico perfetto. Molte ragazze gli morivano dietro,ma lui voleva solo lei,la ragazza più bella della scuola.
-Ciao Dev.-disse,timida e speranzosa Addy,agitando la mano nella sua direzione.
“Ridicola.”pensò Elle,scuotendo la testa,e voltando pagina del libro con un sorrisetto compiaciuto sulle labbra piene.
-Cia…-disse lui,indifferente e poco delicato mentre fissava la bionda appariscente al suo fianco nelle speranza che lo degnasse di qualche attenzione. Addison abbassò gli occhi scuri,imbarazzata.
-Com’è andata l’estate?-chiese Marcus,stringendo Lily,la quale gli accarezzò i capelli biondi,per poi guardarlo in quegli occhi azzurri in cui metà delle ragazze di Hogwarts volevano vedere riflesso il proprio volto: provava un grandissimo bene a Marcus,ma non l’amava.
Ormai,doveva ammetterlo,era diventata quasi un’abitudine stare insieme a lui,poi cercare un altro ragazzo sarebbe stata una cosa faticosa e pesante…
-Bene.La tua com’è stata?-
Arricciò le labbra sottili in un sorrisetto malinconico:
-Noiosa. Mi sei mancata.-
La ragazza ridacchiò.
-Allora,Elle…come va?- Ormai Dev,non sapeva più come comportarsi con quella ragazza:era tanto bella quanto complicata. Il che era tutto dire.
-Benissimo.-rispose,senza rifare la domanda che ci si aspetta,e con una smorfia superiore ed arrogante si alzò.
-Lily, vado a fare due passi per il corridoio. Voglio meditare a qualcuno dei nostri piani: siamo tornate. Dobbiamo farci riconoscere.-
-Incorreggibile, Elle.- rispose l’amica ridendo: quell’anno sarebbe stato il delirio.


Elle si era allontanata di due o tre carrozze dal suo scompartimento: non aveva voglia di stare lì ad annoiarsi ed ascoltare le paturnie amorose di Addison.
“Proprio non la capisco” pensò la bionda scuotendo leggermente la chioma dorata, mentre guardava fuori dal finestrino il paesaggio che saettava rendendosi una macchia uniforme di colori.
-Poison.-
Una voce inconfondibile arrivò dalla destra della ragazza la quale, con lentezza calcolata, si girò verso il ragazzo con un ghigno beffardo dipinto sul bel volto.
-Black, chi non muore si rivede.-
Sirius rise, appoggiandosi al muro a fianco a lei, mentre Elle puntò nuovamente lo sguardo fuori dal finestrino senza degnare di ulteriori attenzioni il ragazzo.
“Che seccatura” pensò la bionda.
-Com’è stata l’estate, amore amio?- chiese Felpato con una vena di ironia nella voce roca e profonda.
-Lenta.-
-Ti sono mancato così tanto?-
-Da morire, Black.- rispose lei con sarcasmo tagliente, puntando il suo sguardo glaciale sul suo metallico.
-Dobbiamo recuperare il tempo perduto allora.- disse Sirius, facendo la tipica espressione che avrebbe mandato in tilt qualunque ragazza…ma non lei, non Elle Poison , la quale rise sonoramente di fronte a quelle parole.
Ma chi si credeva di essere?
-Spiacente, Black, non vorrei scalfire il tuo ego smisurato ma temo che andrai in bianco.-
-Addirittura?- Sirius rise a quelle parole. –Ogni ragazza di Hogwarts farebbe carte false per essere al tuo posto. Chiunque cade ai miei piedi tesoro, prima o poi.-
-L’unica cosa che potrebbe farmi cadere ai tuoi piedi è una fattura Gambemolli, tesoro.- Disse Elle, marcando con ironia il vezzeggiativo che aveva usato prima il Malandrino.
-E poi pensavo l’avessi capito ormai: io non sono una chiunque.-
-Lo so bene invece, mia cara, o non sarei ancora qui.-
-Dovresti sapere anche che non sono alla tua portata allora, ma evidentemente non sei così brillante come dicono.-
Era una lotta senza esclusione di colpi, come lo era ogni loro confronto verbale. Su quelli fisici, meglio tralasciare: Elle era cacciatrice nella squadra di Quidditch, e oltre ad avere dei formidabili riflessi era anche un’ottima duellante.
Ergo: Sirius finiva schiantato.
-Poison, Poison…tu non sei una che si tira indietro, tu sei una che cerca i guai..-
-Dove vuoi arrivare, Black? Non mi piacciono i tuoi giochetti da idiota.-
Sirius le sorrise, arrogante e sicuro di sé: aveva in mente un piano. Non aveva proprio digerito il modo in cui quella ragazza l’aveva trattato per non uno ma ben sei anni.
Voleva prendersi la sua rivincita: nessuno poteva trattarlo così. Nemmeno la ragazza più bella, fantastica, incorreggibile, attraente…
“Controllati Sirius, non ricadere nella sua trappola..dannazione, un po’ di ritegno!” si disse, scuotendo appena la testa come per riprendere controllo di sé mentre la bionda lo scrutava a braccia conserte, alzando freddamente un sopracciglio con aria scettica e dannatamente sexy.
Basta! Era ora di farle capire chi comandava e qual’era il suo posto.
-Ti propongo una sorta di gioco.-
-Ti ascolto.- disse Elle, guardandolo con aria di sfida: di certo non si sarebbe tirata indietro.-Ma ti avverto: a giocare con il fuoco ci si scotta.-
-Bene: vedo che hai già capito cosa ti aspetta allora.-
-Avanti, parla Sirius Black: sto invecchiando.-
-Usciamo insieme, ridiamo e scherziamo…- disse Sirius, lasciando la frase un po’ in sospeso.
-E poi?- continuò Elle, impaziente.
-E poi niente…il primo che s’innamora, perde.-

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Camotato