Timeline: ambientata dopo l’episodio 3x19 ,
dopo che sia Tyler, sia Jeremy, sono tornati a Mystic Falls.
Warnings: essendo la storia narrata dal punto di vista di Jer e Ty, c’è un po’ di Klaus!trolling, (io vi ho avvertiti. )
Scritta per il drabble!meme con prompt Jeremy/Tyler - lividi (ANCHE SE) alla fine, il prompt non ci azzecca una
mazza con quello che ho scritto, perciò perdonami doppiamente Anna ç__ç
Ovviamente, il prompt è suo.
Varie ed
eventuali: il titolo si rifà alla dedica che Klaus lascia sul
disegno di Caroline (ma questo lo sapete tutti).
Thank
you for your honesty.
“Com’era Denver?” chiese Tyler,
appoggiando la schiena alla corteccia dell’albero. Jeremy fece altrettanto,
frugandosi nelle tasche, alla ricerca di una sigaretta.
Era tornato a Mystic Falls da
appena un paio d’ore, eppure aveva avvertito fin da subito il bisogno di andare
a fare un passeggiata. Casa sua gli stava stretta;
stralci di indizi sugli avvenimenti dell’ultimo
periodo gironzolavano per i corridoi in silenzio, in attesa che Jeremy li
mettesse in ordine, ricostruendo ciò che era accaduto mentre era a Denver. E la
sua stanza era ingombra di pensieri che si era
lasciato alle spalle partendo e che lo avevano prontamente accolto al suo
ritorno, impedendogli di distendersi comodamente.
Così,
aveva preferito uscire.
“Troppo grande…”
buttò lì, accettando l’accendino che il ragazzo gli porgeva. “…e rumorosa. Ma non era male.”
Tyler annuì, accendendosi a sua
volta una sigaretta.
“Sai, è strano.” si decise ad
ammettere infine Jeremy. “Quando me ne sono andato, l’ho fatto perché volevo stare alla larga dai casini di Mystic Falls per un po’. In fondo non è servito a nulla, Klaus mi ha trovato lo stesso;
eppure, finché sono stato fuori, le cose sembravano andarmi diversamente.” interruppe
il discorso, volgendosi in direzione di Tyler. “Funzionavano
meglio. Io mi sentivo meglio, anche se le cose sono
rimaste le stesse.” aggiunse, ripensando con una smorfia a quello che era
successo quel mattino.
“Questa città è maledetta.” scherzò
Tyler, accovacciandosi contro il tronco dell’albero. “Fuori di qui è diverso.”
aggiunse infine poco dopo, tornando serio. “Ogni volta che
sto via, mi fa sentire meglio. Torno indietro un po’ più forte, un po’
più a posto con me stesso, se questo ha senso.”
“Intanto
alla fine, si torna sempre indietro.” obiettò a quel punto Jeremy. Tyler
sospirò, sollevando appena lo sguardo, per osservare la luna; la rabbia nei
suoi confronti era sfumata, ora che non ne era più schiavo, ma la collera c’era
ancora. Si era solo spostata verso qualcos’altro:
c’era una nuova luna, con cui doveva pareggiare i conti. Aveva trascorso le
ultime settimane cercando di sconfiggere il nuovo legame di schiavitù, eppure,
tornando indietro, si era reso conto che il suo allontanarsi non aveva portato
a nulla di nuovo. Aveva abbandonato Mystic Falls per riprendere il controllo di
sé stesso, per elidere i fili che lo manovravano, ma
una volta tornato si era scoperto ancora una volta una pedina. Un burattino,
governato dalle mosse di qualcun altro.
E
quell’ultima parte faceva davvero schifo.
Appoggiò
la testa contro il tronco, tirando fuori dalla tasca un foglio spiegazzato.
“Che
cos’è?” domandò Jeremy aggrottando le sopracciglia, analizzando il disegno che
Tyler gli stava porgendo. Nel leggere la dedica e la
firma, sgranò gli occhi con espressione incredula. “È piuttosto inquietante…” commentò alla fine, restituendolo a Tyler,
che si lasciò sfuggire un ghigno.
“Mi
fa piacere che tu l’abbia detto…” ribatté l’altro,
gettando il foglio di carta a terra. Jeremy estese il suo sorriso.
“Penso che il mio commento abbia fatto piacere anche a Klaus. Non hai
letto?” aggiunse, indicandogli la dedica al fondo del disegno. “Grazie
per l’onestà” recitò, imitando il suo accento. Scoppiò a ridere, tornando ad
appoggiare la schiena contro il muro. Tyler sghignazzò a sua volta, tendendo la
mano verso Jeremy, per farsi passare l’accendino.
“Bella
mano.” commentò a quel punto, notando alla luce della fiamma un segno scuro che
si estendeva sul suo palmo. Il minore dei due fece una smorfia, ripensando
all’ultima stretta di mano per nulla amichevole che aveva avuto con Kol,
qualche sera prima. Lì per lì aveva incolpato l’eccesso di alcool, ma con il
senno di poi si era sentito incredibilmente stupido al pensiero di non aver
riconosciuto un vampiro dopo settimane che ci stava a
contatto.
“Un
regalino da Denver.” commentò asciutto, ritirando la mano in tasca. Osservò
Tyler giocherellare con la fiamma dell’accendino, facendola scorrere sotto il
disegno di Klaus. Rimasero in silenzio per un po’, osservandolo accartocciarsi
lentamente su se stesso, per poi ridursi a un cumolo scomposto di frammenti e
cenere.
A
quel punto Jeremy recuperò l’accendino e fece scattare nuovamente la fiamma,
prima di affondarla contro una delle mani di Tyler. Il
ragazzo la ritrasse all’istante, imprecando per il dolore.
“Che
cazzo fai?” ringhiò a quel punto, afferrando Jeremy per il colletto della
felpa, prima che potesse fare in tempo ad arretrare. “Sei in
cerca di altri lividi come quello che hai sulla mano, per caso? Perché ti accontento volentieri.”
“Questo
era per aver contribuito a cercare di farmi fuori, prima che mi trasferissi.” ammise
l’altro ragazzo, ricambiando deciso l’occhiata cerchiata di collera di Tyler.
Il maggiore dei due lasciò andare la presa e Jeremy arretrò di qualche passo,
chinandosi per riprendere fiato.
Tyler
tornò ad appoggiare la schiena al tronco dell’albero e lo fissò per un po’,
prima di lasciarsi sfuggire un sorrisetto.
“Beh,
grazie per l’onestà, Gilbert.” recitò,
imitando l’accento inglese di Klaus. Jeremy sghignazzò, tornando a infilarsi le
mani in tasca. “Lo sai che cosa succede adesso, vero?” aggiunse
ancora Tyler, osservandolo allontanarsi.
“È il momento in cui me ne vado prima che tu
mi prenda a calci in culo.” gli gridò dietro Jeremy, allontanandosi
in direzione di casa.
Nota dell’autrice.
No, boh, mi
vergogno un po’. Questo è quello che faccio invece di studiare, alla vigilia
degli esami. Oh, beh- Per quanto riguarda il klaus!trolling… la storia fa riferimento al punto di vista di Jeremy e
Tyler, quindi ho solo cercato di immaginare che cosa avrebbero potuto dire loro
due (in quanto artisti u______ù) parlando del disegno
di Klaus.
Un abbraccio
Laura
P.S. Uh!Nell’episodio,
Tyler restituisce il disegno di Klaus a Caroline. Ho immaginato che potesse averglielo… Uh, sgraffignato più tardi?