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Autore: verycoc    24/04/2012    2 recensioni
Akane era stravolta. Mai aveva provato sensazioni tanto forti e contrastanti. Fare l’amore con Ranma era davvero fantastico. E quando poi lui le aveva detto di amarla il cuore le era come scoppiato nel petto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Shan-pu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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…But nothing’s greater
Than the rush that comes with your embrace
And in this world of loneliness
I see your face.


Akane guardò il ragazzo che le camminava tranquillamente accanto Ignaro della lotta interiore che la stava dilaniando. Aveva paura di quello che le avrebbe detto se avesse avuto il coraggio di chiederglielo, ma il dubbio la tormentava da tutta la sera. Aveva aspettato di essere da sola con lui per parlargliene, ma adesso non trovava il coraggio. Assorta nei suoi pensieri si fermò all’improvviso in mezzo alla strada. Lui non sentendo più i suoi passi si girò a guardarla “Akane” si sentì chiamare, “Akane, ti senti bene?”. La ragazza sbatté gi occhi confusa e poi lo guardò arrossendo. “si, si sto bene” riuscì a balbettare muovendo qualche passo verso di lui. Poi improvvisamente si bloccò di nuovo e gli rivolse la fatidica domanda “tu, tu lo faresti?” si sentì dire prima di riuscire a fermarsi. Il ragazzo si voltò verso di lei e la guardò incuriosito e confuso “farei cosa?” le chiese. Akane arrossì ancora di più e alzò il viso per fronteggiarlo “quello che ha fatto Ukyo” disse in un sussurrò. Il ragazzo la guardò con tanto d’occhi “spiegati meglio” le disse. “insomma, cominceresti una relazione basata solo su quello?” non aveva il coraggio di guardarlo, ma doveva sapere. Il ragazzo sembrò rifletterci, poi riprese a camminare sempre in silenzio. Akane lo seguì.

“io scommetto che tu non ne saresti capace” disse lui dopo un po’ con una luce divertita negli occhi. ”beh, non c’è che un modo per scoprirlo” rispose Akane. Il povero ragazzo rimase a bocca aperta, ma subito ritrovò la parola “che cos’è una proposta?” chiese in tono di sfida. “e se anche fosse? Che c’è hai paura?” lo stuzzicò lei. “ammetto che l’idea di vederti nuda mi distrugge, insomma un maschiaccio come te con qui fianchi così larghi e senza un minimo di sex appeal farebbe passare la voglia a chiunque, ma scommetto che ce la farei”. La ragazza gli rise apertamente in faccia. Lui la guardò male poi fu la volta sua di attaccare “non sarai tu ad avere paura?” le chiese con uno sguardo malizioso. La ragazza lo guardò “io paura di te? Questa si che è buona Ranma!”. “allora ci stai?” gli chiese lui dubbioso bloccandosi davanti al cancello di casa di Akane. “non sarò certo io a tirarmi indietro” gli rispose lei seria cercando le chiavi nella borsa. “allora ok, ci vediamo domani”. “alle 5 nel mio appartamento, a meno che tu non voglia ritirarti”.“non ci contare maschiaccio” gli disse lui, lei gli fece una linguaccia e poi gli chiuse il portone in faccia.

Il giorno dopo quando sentì il suono del citofono e poi la sua voce che le chiedeva di entrare, Akane era del tutto impreparata a quello che sarebbe successo. non se lo aspettava, Non avrebbe mai pensato che lui si sarebbe fatto vivo. Timido com’era e con quello che le aveva sempre detto sul suo aspetto fisico si era persino stupita che fosse stato al gioco la sera prima. “cocciuto com’è avrei dovuto immaginarmelo” pensò Akane mordendosi le labbra per il nervoso “e adesso che faccio?” si domandò ancora “non posso certo ritirarmi io! mi prenderebbe in giro per tutta la vita! no, devo inventarmi qualcosa! potrei mostrarmi disponibile, sono sicura che è solo un blaff, non avrebbe mai il coraggio di farlo” cercava di darsi coraggio quando la sua mente fu attraversata da un pensiero: “e se ce lo avesse? Lui non si tira mai indietro davanti a una sfida!”. il suono del campanello interruppe i suoi pensieri. “maledizione” imprecò Akane tra i denti, e rossa come un peperone e più nervosa che mai si precipitò alla porta. Prima di aprire si sistemò i capelli dietro le orecchie e prese un profondo respiro per calmarsi. Sapeva di non avere scelta: Il suo orgoglio non le permetteva di sottrarsi a quella sfida. doveva solo sperare che questa volta lui avesse più buon senso di lei e glie la desse vinta, o forse no?

Ranma attese che lei venisse ad aprirgli. Era stupito di se stesso. Aveva preso seriamente in considerazione l’idea di non presentarsi a quell’appuntamento. Ma poi il pensiero della risata di Akane quando lui si era proposto lo aveva fatto diventare matto. Quella sfrontata aveva avuto l’ardire di sfidarlo e adesso se ne sarebbe pentita! Era sicuro che si sarebbe tirata indietro e intanto lui poteva divertirsi a vederla impazzire. Sorrise ad immaginarsi la faccia della ragazza quando lui avrebbe fatto la sua mossa. Contro di lui non aveva scampo, l’avrebbe avuta vinta come al solito! Stava ancora sorridendo compiaciuto quando lei gli aprì la porta. Ma il sorriso gli morì sulle labbra quando se la vide davanti. Indossava un jeans e una t-shirt rosa, i capelli sciolti le ricadevano sulle spalle. Aveva un’aria corrucciata e le guancie arrossate. Era visibilmente nervosa e si mordeva un labbro. La trovò incredibilmente carina e, stupendo prima di tutto se stesso, si ritrovò a desiderare che lei non si tirasse indietro. Quel pensiero lo folgorò e lui scosse la testa per scacciarlo. “ciao” le disse per rompere il ghiaccio e pur non volendo sentì di arrossire. “ciao” mormorò lei in risposta e abbassò gli occhi per non guardarlo. “non mi fai entrare?” gli chiese lui sorridendole incoraggiante. “si, scusami, entra pure” lo invitò lei spostandosi dalla porta. “vuoi qualcosa da bere? Ho della birra”. Lui annuì mentre si sedeva sul divano. Lei glie ne porse una e poi si sedette accanto a lui. Stettero qualche minuto in silenzio sorseggiando la birra. Ognuno perso nei propri pensieri lanciando occhiate all’altro. “hai dormito bene” si sentì dire Akane “si grazie, tu?” rispose il ragazzo “si, anche io ” “bene” “bene” poi si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere. Vedendola ridere la mente di Ranma fu ancora dominata dal desiderio che lei non si tirasse indietro, era davvero bella quando rideva! Lui cercò di dominare i suoi pensieri e di non concentrarsi troppo sulle sue labbra morbide ne sulle guancie leggermente arrossate, ne sui suoi occhi scintillanti.

Doveva prendere il gioco in mano, doveva farla rinunciare! “Beh, allora sei pronta?” le chiese ritrovando la sua aria spavalda. La ragazza parve boccheggiare “si, sono pronta” disse infine. Lui la guardò stupito “guarda che sei ancora in tempo per cambiare idea” la avvertì lui. “anche tu!”. “si, ma io non ne ho nessuna intenzione” esclamò il ragazzo avvicinando il viso al suo. “sta tranquillo neanche io!”. Lui la guardò con occhi spalancati, i loro visi così vicini da sentire il respiro di lei sulle labbra. “guarda che dopo non potrai più tirarti indietro” l’ammonì lui, “neanche tu”. Lui deglutì nervoso vedendola chiudere gli occhi e dischiudere leggermente le labbra. “cosa stai aspettando?” lo derise lei. Aveva riacquistato il suo sangue freddo. Aveva visto la paura nei suoi occhi ed era sicura che stesse per cedere e darsi per vinto. Già stava festeggiando interiormente quella piccola vittoria, cercando di ignorare il senso di delusione che le stava nascendo nel cuore, quando sentì due labbra morbide e gentili sfiorare delicatamente le proprie. Fu un tocco lieve e veloce, ma le fece battere il cuore a mille. Lei aprì gli occhi sorpresa e si trovò davanti un Ranma non meno stupefatto di lei. “beh, è tutto qui quello che sai fare?” gli chiese mentre cercava di darsi un contegno e di calmare il proprio cuore impazzito. “ti faccio vedere io! brutta…” e le prese il viso tra le mani affondando le dita nei suoi capelli morbidi, e prima che lei potesse dire niente premette forte le labbra sulle sue. per un attimo Akane rimase spiazzata e immobile, poi senza più pensare a niente schiuse le labbra e ricambiò il bacio di Ranma. Fu un bacio dolce e passionale insieme. Lungo e snervante, carico di significato e di cose non dette. Akane era come assuefatta a quelle labbra così morbide e perfette che sembravano volerla mangiare mentre la mente di Ranma era del tutto vuota. Si staccarono soltanto per respirare e si trovarono stesi sul divano l’uno sull’altra. Ranma la guardò sgomento e leggendo negli occhi di lei lo stesso desiderio prese a baciarla ancora, mentre le sue mani si muovevano sul suo corpo sinuoso.

Quando si staccarono Akane ansimava alla ricerca di aria, Ranma del tutto fuori di se prese a baciarle il collo e a frugarle il corpo con mani ansiose. La maglia si era sollevata lasciando scoperto il ventre piatto lui glie lo baciò dolcemente mentre le sue mani scendevano già verso i pantaloni quando Akane lo fermò “Ranma” lo chiamò e lui di mala voglia alzò lo sguardo verso di lei preoccupato “mi-mi dispiace, io…” ma lei lo fermò posandogli un dito sulle labbra. “non qui” disse solo guardandolo con sguardo intenso. Lui la guardò sorpreso poi parve capire. Si alzò e la prese tra le braccia, si incantò un attimo a guardarla e poi la baciò. Lei si accoccolò meglio tra le sue braccia posandogli il viso sulla spalla. si sentiva così bene tra le sue braccia! E il modo in cui lui l’aveva baciata! Non si era mai sentita così, forse solo una volta…
Gli sorrise mentre la adagiava sul letto e poi si stendeva su di lei. Si guardarono ancora una volta e lui, ancora una volta, si perse nei suoi occhi. “sei bellissima” le disse in un sussurro. Akane sorrise compiaciuta “non ero un maschiaccio?” gli chiese allungandosi per dargli un bacio a fior di labbra “si, un bellissimo maschiaccio!” confermò lui “ma ora non montarti la testa”. E le diede un altro bacio, l’ennesimo. Al quale seguirono mille altri sparsi per tutto il corpo. Il contatto con la sua pelle liscia e odorosa gli dava il capogiro.

Le fece togliere la maglia e le sfilò i jeans mentre le mani di lei gli aprivano la camicia e gli esploravano il torace. Era una sensazione bellissima sentire le sue mani su di se. lui si fermò un attimo ad osservarla. Ad Akane losguardo di Ranma sulla sua pelle nuda sembrava una carezza di fuoco. Si coprì il viso con le mani imbarazzata, ma lui glie le spostò. “ti ho già detto che sei bellissima?” e senza aspettare risposta iniziò a baciarla dalla testa ai piedi. Accarezzandola con le sue grandi mani forti e delicate. Sembrava che volesse studiarla, imprimere nella sua mente ogni centimetro del suo corpo. Mentre la osservava sembrava un bambino alla scoperta di un mondo fantastico. Quando finalmente stava per suggellare la loro unione, Akane lo fermò. Lui la guardò confuso, aveva capito che lo voleva anche lei. Aveva forse cambiato idea? Cercò di leggere i suoi occhi che trovò pieni di lacrime. Lei vedendo la pena e la preoccupazione in quelli di lui gli sfiorò il viso in una dolce carezza “va tutto bene” cercò di rassicurarlo “è solo che...”. Esitò. Non sapeva come lui l’avrebbe presa. Ma doveva farlo, altrimenti non ci sarebbe mai riuscita. Sospirò per darsi coraggio e poi lo disse tutto d’un fiato “potresti dirmi che mi ami?”. Quella semplice richiesta spiazzò Ranma che guardò la ragazza come se la vedesse per la prima volta. Lei si accorse del suo cambiamento e lo guardò con intensità “solo per finta” spiegò, “come se lo dicessi a un panino al formaggio”. Lui la guardò e capì come fosse importante per lei sentirsi amata in quel momento e glie lo disse. Senza guardarla negli occhi per paura che scoprisse che gli era venuto dal cuore..

“grazie” mormorò lei, mentre il suo corpo tornava a rilassarsi e il volto si copriva di lacrime. Si guardarono intensamente negli occhi cercando l’uno il consenso dell’altro. Lui le asciugò le lacrime e le baciò gli occhi mentre le loro anime si mischiavano in un tripudio di emozioni e colori sgargianti..

Quando finalmente si staccarono Akane era stravolta. Mai aveva provato sensazioni tanto forti e contrastanti. Fare l’amore con Ranma era davvero fantastico. E quando poi lui le aveva detto di amarla il cuore le era come scoppiato nel petto. “lo ha fatto solo perché glie lo hai chiesto tu” le ricordò una vocina nella sua testa “questo per lui è solo sesso”. Ma Akane mise a tacere quella voce ci sarebbe stato tempo dopo per ascoltarla. Per ora voleva godersi quel momento magico! Aveva fatto l’amore con il suo Ranma ed era stato meraviglioso. Che importava se il suo cuore si sarebbe spezzato se ora lui era lì con lei e la stringeva tra le braccia come il più prezioso dei tesori? Che importanza potevano avere le lacrime che avrebbe versato se lui le aveva detto che era bellissima? Il ricordo dei suoi baci infuocati avrebbe lenito il dolore di un cuore infranto. Ne era sicura, o almeno ci sperava. Si accoccolò meglio contro di lui e gli stampò un ultimo bacio sulle labbra prima di scivolare dolcemente nel mondo de sogni.
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Allora, volevo cominciare col dire che è la prima mia fic a sfondo “sessuale”. Quindi se le scene non vi convincono ben vengano critiche e consigli. Grazie per l’attenzione, a presto, Ale.

  
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