25/04/2012
1 recensioni«Allora Martina, qual è la tua storia?»
La voce calma e controllata del cacciatore mi stupisce, io sono molto agitata.
«Che intendi?»
«Il tuo accento è “strano”, Martina non è un nome comune in America e poi… nessuno diventa cacciatore senza un passato»
Sospiro.
«Hai ragione Sherlock: io sono nata in Italia, ma quando mio fratello è morto, i miei hanno deciso di “cambiare aria”»
«Com’è morto?»
La sua voce è sensuale, molto rassicurante. Sento rumore di passi, sarà un animale.
«è stato un… ah!»
Tutto successe in un secondo, non ebbi nemmeno il tempo di accorgermi di quello che stavo facendo. In meno di un millesimo di secondo avevo un lungo coltello in mano, il vampiro cercò di mordermi, ma con un movimento secco e deciso gli tagliai la testa.
Sporca di sangue mi passai la mano sulla faccia, borbottando “che schifo”.
Stavo per riprendere fiato, Dean mi guardava stupefatto, ma silenziosamente un vampiro stava per attaccarlo alle spalle; non ebbi esitazioni: lo presi per la maglietta, lo spinsi via e il vampiro mi fu addosso. Avevo il suo alito in faccia, ma ben presto la sua testa rotolò via dal corpo. Lo spinsi via, per potermi alzare.
«Eccezionale»
Fu tutto ciò che Dean mormorò. Mi sorrise, passandomi un fazzolettino, con cui mi pulii la faccia.
«è… routine»
Gli sorrisi a mia volta. Restammo qualche minuto a guardarci negli occhi, poi mormorò.
«Chi ha ucciso tuo fratello?»
«Un fantasma…»
La voce si ruppe, iniziai a piangere. Merda. Addio alla facciata di “cacciatrice fiera e sensuale”.
Dean si avvicinò, mi strinse forte al suo petto.
«Tranquilla, tranquilla»
Sarei rimasta così tutto il giorno, ma quando riguardai il coltello, il sangue, la testa del vampiro mi tornò in mente la mia amica Natasha.
«Troviamo gli altri adesso»
Contro ogni cellula del mio corpo mi allontanai dal suo accogliente abbraccio.
Quando vedo il ragazzone Sam e Tasha inizio a correre verso la mia amica.
«Ho ucciso due vampiri!»
Grido, con eccessivo stupore.
«Anch’io Marty!» Mi abbraccia e strilla nel mio orecchio «Era una donna e un uomo»
«Si è vero… anche se sarebbe più corretto definirli “maschio” e “femmina”»
«Sono in gamba le ragazze»
Dean nel frattempo si è avvicinato al fratello.
«Se la cavano…»
«Noi adesso andiamo a farci una doccia, ci vediamo domani ragazzi»
Entrambe stanche ci allontaniamo da quel bosco, dirette a casa di Tasha.
«Posso anche andare in hotel…»
Propongo, quando arriviamo davanti a casa sua.
«Non essere sciocca, resterai a dormire da me»
«Okay, tu entra che io chiamo i miei genitori per dirgli che resterò più a lungo»
Tasha annuisce ed entra in casa.
Dopo dieci minuti passati a discutere i miei genitori si sono convinti, ma vogliono che ritorni nel giro di una settimana; non mi interessa più la scuola, io voglio fare la cacciatrice, ma ovviamente non devono saperlo loro.
Entro in casa, ricordandomi che non ho portato alcuna valigia. Natasha mi darà i suoi vestiti (non appena uscirà dal bagno) ma non voglio approfittare della sua gentilezza.