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Autore: Biblioteca    25/04/2012    3 recensioni
Hitler, Mussolini, Stalin e Mao sono finiti all'Inferno dopo morti. Una notte, scoprono che c'è un modo per riuscire a scappare.
Accompagnati dall'ambiguo e misterioso demone Demon, riescono ad uscire. Dovranno fare i conti con il mondo moderno e con gli angeli e i demoni spediti da Dio e da Satana per riportarli all'Inferno.
Ne vedrete delle belle!
(In questa storia ci sono riferimenti religiosi fatti con rispetto nei confronti di qualunque credo religioso. E' solo una storia, non voglio offendere nessuno)
Genere: Satirico, Sovrannaturale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Il sole era già alto nel cielo quando Benito si svegliò. Ma era l'unico. Gli altri dormivano ancora beatamente, anche Demon; più che dormire in realtà, il demone sembra essere morto: teneva le braccia incrociate al petto e la bocca socchiusa, non respirava, non russava, tutto il suo corpo era in uno stato di immobilità inquietante. Nemmeno quando dormiva riusciva a sembrare umano.
Benito tese l'orecchio e sentì un suono strano e lontano: sembrava il rumore di una grande folla di gente, ma c'era anche il suono della musica. Veniva dall'altra parte del bosco. Così si incamminò e lo attraversò finche non sbucò fuori in una valle.
E allora l'orrore.
Davanti a lui c'era un'immensa folla di persone, talmente grande da occupare tutta la vallata. Una marea di persone, tutti giovani d'aspetto; chi stava in piedi, chi seduto, chi dormiva in un sacco a pelo, ma la cosa più spaventosa era il loro aspetto e il loro abbigliamento: certi ragazzi avevano la barba incolta o decorata con perline, certi avevano i capelli fino alle spalle, certi stavano a torso nudo, alcuni erano completamente nudi! E le ragazze? Scandalo! Gonne cortissime, capelli cortissimi! E pantaloni! E seni scoperti! Ah ecco qualcosa di bello da veder! Oddio, alcune sono proprio nude!

"Demon dove cazzo ci hai portato?!?"

Ben tornò indietro correndo a perdifiato. Dopo aver svegliato tutti li condusse dall'altra parte del bosco. Alla vista di quello 'spettacolo' Hitler cadde all'indietro, mentre Stalin sbiancò. Demon rimase inespressivo. Mao invece sembrava eccitato.
"Io queste scene le ho già viste da qualche parte..." disse.
Fu l'unico ad avere il coraggio di avvicinarsi. Un gruppetto di giovani si era un pò isolato dalla massa per fumare in pace a testa una sigaretta (o forse sarebbe meglio dire una canna) mentre uno di loro suonava la chitarra.
Colto da uno strano coraggio Mao corse verso di loro, sperando di aver mantenuto la capacità di parlare una lingua che tutti potevano capire e di poter capire tutte le lingue con cui gli altri parlavano (capacità concesse sia agli angeli che hai dannati).
"Giovani compagni! Giovani compagni potete sentirmi? Capite le mie parole?" gridò mentre correva.
" Credo che stia parlando con te Chris...." disse il primo ragazzo.
"Non so John, forse vuole parlare con me... Tu che dici Oliver?" disse il secondo.
L'interpellato non rispose: era nel suo mondo.
Mao raggiunse il gruppetto.
"Giovani compagni ho bisogno di sapere dove mi trovo e che anno è?" disse.
"Credo che stia parlando con te Chris...."
"Non so John...Forse vuole parlare con me...Tu che dici Oliver?"
Oliver roteò le pupille.
"Bene Oliver è partito." disse l'unica ragazza del gruppo e aspirò profondamente finendo ufficialmente la canna.
"Signorina, potete dirmi dove ci troviamo e che anno è?" chiese ancora Mao.
"Credo che stia parlando con te Chris..."
"Non lo so John, forse vuole parlare con me....tu che dici Oliver?"
Oliver aprì la bocca ed emise un gemito.
La ragazza (l'unica assieme al silenzioso chitarrista a sembrare ancora normale) fece cenno a Mao di accomodarsi.

"Che fa ora quel pazzo?" chiese Adolf tirandosi su.
"Si è seduto vicino ad una ragazza!" disse Stan scandalizzato.
"Beato lui." disse Ben.

"Vuoi?" la ragazza allungò a Mao un'altra canna appena rollata.
"No non fumo, dove siamo e in che anno siamo?"
"Vuoi?" la ragazza allungò a Mao due piccole pasticche.
"No, non mi sono mai piaciute le pillole, dove siamo e in che hanno siamo?"
"Vuoi?" la ragazza allungò a Mao un panino di dubbio gusto.
"Signorina ho bisogno di saperlo assolutamente!"
"Siamo a Woodstock ed è il 68, sei sicuro che non vuoi nulla?"
"No grazie divertitevi! Grazie mille! Ciao! Ciao anche a voi!"
"Credo che stia parlando con te Chris...."
"Non lo so John, forse sta parlando con me...tu che dici Oliver?"
"Che belli che sono gli unicorni!" disse Oliver eccitato.
Il chitarrista rimase silenzioso.
"Demon dove cazzo siamo finiti!?" Domandò furioso Benito.
"Aspetta, ecco Mao che torna, ce lo dirà lui...guardatelo sembra raggiante..." il demone era calmo e la sua voce metallica era asciutta.
"Ragazzi! Ragazzi è fantastico! Siamo finiti nella mia epoca! Io sono ancora vivo qui!"
"Cosa???? Vuoi dire che siamo nel...?" disse Adolf tirandosi in piedi.
"Sì! Siamo alla fine dei 60! Non è meraviglioso?"
"No! No che non lo è! Io non voglio stare in un posto con un bordello orgiastico a cielo aperto!" disse Stan.
"Bordello orgiastico? Stan che cavolo dici? Questa è la grande rivoluzione giovanile! E' Woodstock! E' l'inizio della libertà! E del mio governo..." gli occhi di Mao brillavano.
"Non illuderti tanto Mao...So a quello che pensi ma sappi che non potrai cambiare la tua storia..." disse Demon.
Mao guizzò.
"Cosa?"
"Quando ho detto che saremo stati al sicuro per tre giorni significava che saremo stati in un luogo e in un tempo diverso rispetto al presente...Tuttavia quando si sta nel passato non si può cambiare la storia...solo continuarla..."
"Cosa intendi dire?"
"Intendo dire che la nostra presenza qui è del tutto irrilevante."
Mao ci rimase vivamente di merda.
"Mi spiace Mao ti è andata male..." disse Stan dandogli una pacca sulla spalla.
“Ma Demon, io non capisco, se questo non è il presente, come mai siamo finiti qui?”

(non sono pienamente sicura dell'esistenza della droga in pasticche nel 68. Se qualcuno sa che si tratta di un errore, può comunicarlo e io cambierò. Per quanto riguarda il perchè i nostri amici non siano ancora nel presente lo scopriremo presto.)
  
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